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Manlio Calzaroni | ISTAT Direzione Centrale dei dati amministrativi e dei registri statistici

Archivi amministrativi e indagini per l’analisi dei percorsi di istruzione e della transizione al mercato del lavoro. Manlio Calzaroni | ISTAT Direzione Centrale dei dati amministrativi e dei registri statistici Cristina Freguja | ISTAT Direzione Centrale delle statistiche socio-economiche

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Manlio Calzaroni | ISTAT Direzione Centrale dei dati amministrativi e dei registri statistici

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Presentation Transcript


  1. Archivi amministrativi e indagini per l’analisi dei percorsi di istruzione e della transizione al mercato del lavoro Manlio Calzaroni| ISTAT Direzione Centrale dei dati amministrativi e dei registri statistici Cristina Freguja | ISTAT Direzione Centrale delle statistiche socio-economiche Daniele Livon | MIUR Direzione Generale per l’università, lo studente e il diritto allo studio universitario

  2. Rilevazioni dirette vs fonti amministrative I vantaggi e i limiti dei due tradizionali tipi di fonti di dati (le rilevazioni dirette come il censimento o le indagini campionarie vs i registri o e gli archivi amministrativi) sono ben noti e si riducono a pochi concetti RILEVAZIONI STATISTICHE: consentono di rispondere a specifiche esigenze informative, ma sono costose sia finanziariamente sia in termini di tempo (soprattutto per i rispondenti) .

  3. Fonti amministrative Vantaggi meno costose perché compilate per altri scopi nessuna molestia statistica maggiore dettaglio informativo maggiore dettaglio territoriale possibilità di analisi longitudinali

  4. Fonti amministrative Limiti il fine amministrativo della raccolta dei dati ne contraddistingue e ne limita la natura rispondono a definizioni e categorie che differiscono da quelle richieste dagli statistici, rendendo difficile l’integrazione con i dati statistici le norme che ne regolano la raccolta possono cambiare pregiudicando la confrontabilità dei dati nel tempo e nello spazio le informazioni utili ai fini statistici possono essere raccolte in modo inaccurato quando non immediatamente utili a fini amministrativi non si dispone di adeguate informazioni sulla qualità dei dati

  5. Un nuovo strumento per lo sfruttamento delle fonti amministrative Il DPR 7 Sett. 2010, n.166 Riordino dell’Istituto Nazionale di Statisticaribadisce all’ISTAT il compito di coordinare la modulistica amministrativa, emanando raccomandazioni e valutandone le relative innovazioni a questo fine è stata costituita la Commissione per il COORDINAMENTO DELLA MODULISTICA AMMINISTRATIVA con membri designati dall’ISTAT e dagli enti Sistan la Commissione conduce istruttorie su archivi amministrativi e relativi moduli con l’Ente titolare, utilizzando strumenti metodologici e informatici standard

  6. L’uso di fonti amministrative in ISTAT Per estrarre dei campioni dai registri statistici costruiti su dati amministrativi (ad es.: Asia – Registro statistico delle imprese attive) Per stimare informazioni statistiche (ad es.: i permessi di soggiorno per la stima della presenza straniera regolare; i bilanci civilistici delle imprese per i dati economici) Per integrare le informazioni raccolte(Indagine EU-SILC) SFIDE: qualità, tempestività, integrabilità

  7. Il sistema di indagini sulla transizione istruzione-lavoro Indagini ISTAT sulla transizione istruzione-lavoro dei diplomati di scuola secondaria superiore, dei laureati e dei dottori di ricerca: informazioni sul capitale umano, sul processo di selezione scolastica e universitaria, sul rapporto tra istruzione e lavoro. cadenza triennale; condotte su specifiche leve di studenti a circa tre anni dal conseguimento del titolo 1989 prima edizione dell’Indagine sull’Inserimento professionale dei laureati; da allora altre sette edizioni, l’ultima nel 2011 (la prossima nel 2014). 1991 un’indagine longitudinale (sui laureati del 1986 già intervistati nel 1989). dal 2007, la numerosità campionaria è stata ampliata per migliorare le stime per ateneo e per area didattica, distintamente per le due tipologie di corsi (I e II livello).

  8. L’esito occupazionale dei laureati Un indicatore “sospeso” Legge n. 240 del 2010: un sistema di valutazione periodica basata su criteri/ indicatori stabiliti ex-ante dell’efficienza e dei risultati conseguiti nell’ambito della didattica e della ricerca dalle università Tra i criteri e gli indicatori l’ANVUR intende utilizzare uno o più indicatori sull’esito occupazionale dei laureati Problemi: Stime delle indagini campionarie dell’ISTAT: errore elevato a livello di piccolo ateneo, classe di corso e corso di laurea, non sufficientemente tempestive ai fini del riparto dei fondi Rilevazioni statistiche condotte da singoli atenei o consorzi universitari: non rispettano criteri statistici omogenei e non consentono di costituire una base informativa per tutto il territorio nazionale.

  9. Collaborazione ISTAT-MIUR: un percorso prototipale Nell’ambito di un protocollo di intesa per il “miglioramento delle statistiche nel settore dell’istruzione", l’ISTAT e il Ministero hanno avviato un percorso che mira a ...intercettando diplomati, laureati e dottori di ricerca all’ingresso del mondo del lavoro ...seguendoli nel corso del tempo (uscite e reingressi) e non solo per sapere se lavorano e quanto, ma anche che lavoro fanno, per analisi di matching tra formazione e occupazione sfruttare a fini statistici gli archivi amministrativi del Ministero sia per l’analisi dei percorsi di istruzione sia - grazie all’integrazione con gli archivi di cui l’ISTAT si sta dotando - per l’analisi della transizione al mercato del lavoro…..

  10. Il sistema informativo sull’occupazione • L’ISTAT sta realizzando un sistema informativo utile a seguire i percorsi lavorativi degli individui: • una base dati (LEED - LinkedEmployerEmployee Data base)per analisi cross-section e longitudinali • archivi intermedi, con cui “seguire” il lavoratore nel suo rapporto con il mercato del lavoro, ad es.: • nella sua posizione di lavoratore dipendente • nei suoi passaggio tra diverse posizioni nel mercato del lavoro (dipendente, indipendente, cocopro, interinale,..) • Integrando questo sistema con gli archivi MIUR è possibile ricavare un set informativo prezioso per analisi della transizione al mercato del lavoro

  11. Sistema integrato dei dati sulla formazione e sul lavoro

  12. Sperimentazioni realizzate e in corso Nell’ambito di un protocollo di intesa per il “miglioramento delle statistiche nel settore dell’istruzione", l’ISTAT e il Ministero hanno già realizzato una prima sperimentazione per verificare le potenzialità informative dell’integrazione tra il Sistema informativo sull’occupazione e le informazioni sui laureati disponibili presso il MIUR è stata effettuata per i laureati in Piemonte del 2006 un secondo passo della sperimentazione è stato appena avviato con riferimento ai laureati del 2007 su tutto il territorio italiano

  13. Laureati in Piemonte nel 2006 intercettati negli archivi del lavoro nel 2008 A due anni (2008) dal conseguimento del titolo universitario, 9.457 laureati, pari al 76,5% dell’intero collettivo, sono stati intercettati in almeno un archivio del lavoro

  14. Le attività di ricognizione sugli archivi del MIUR Nell’ambito del protocollo d’intesa ISTAT-MIUR, sono oggetto di istruttoria i seguenti archivi del MIUR: Anagrafe degli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado Anagrafe degli studenti universitari Anagrafe scuola statale primaria e di I grado Anagrafe scuola statale secondaria II grado Anagrafe delle scuole non statali In parte, archivi dei docenti della scuola un’istruttoriaè un’attività di analisi e documentazione del contenutoe della qualità per l’uso a fini statistici dell’archivio condotta congiuntamente da ISTATe dall’ENTE TITOLARE utilizzando strumenti metodologici e informatici standard

  15. Analisi della qualità per l’uso a fini statistici degli archivi Nel 2013 saranno condotte le seguenti attività congiunte ISTAT – MIUR: completamento delle attività di documentazione dei contenuti degli archivi della scuola e dell’università, mediante istruttorie analisi approfondita della qualità per l’uso a fini statistici dei dati dell’Anagrafe degli studenti universitari mediante appositi INDICATORI DI QUALITA’, da definire congiuntamente

  16. Stato dell’arte e nuovi sviluppi nella strategia MIUR Con l’inizio del 2013 si è completato il quadro normativo di riferimento della Legge 240/10 relativamente a: Accreditamento iniziale, periodico e Valutazione corsi di studio e sedi universitarie (DM 47/2013) Accreditamentocorsi di dottorato (DM 94/2013) Costituzione Osservatorio nazionale per il diritto allo studio universitario

  17. Sviluppi nella strategia MIUR Il quadro normativo di riferimento consente ora di procedere con: Ampliare e aggiornare la struttura dell’Anagrafe nazionale degli studenti Realizzare l’anagrafe dei dottorati Riesaminare il rapporto tra Anagrafe e Rilevazioni statistiche

  18. Obiettivi nella strategia MIUR Con il coinvolgimento degli attori istituzionali di riferimento procedere entro il 2013 a: Anagrafe nazionale degli studenti: incrementare la quantità e la qualità delle informazioni pubbliche Interconnessione con Anagrafe della Scuola ampliamento dei dati con riferimento al III livello (dottorandi di ricerca) Anagrafe dei dottorati: creare una base dati informativa dei corsi di dottorato e del percorso di ogni dottorando Anagrafe e Rilevazioni statistiche: evitare duplicazioni e asimmetrie di informazioni e concentrare lo sforzo delle amministrazioni coinvolte nell’Anagrafe

  19. Conclusioni L’utilizzo di sistemi integrati di microdati apre nuove prospettive: Amplia le possibilità di analisi socio-economiche cross-sectione longitudinali Favorisce integrazione e sinergiatra professionalità diverse(ISTAT/MIUR) Consente di fornire statistiche a un livello di dettaglio (informativo, territoriale, ecc.) di significativa rilevanza per la formulazione delle politiche Rende possibilela razionalizzazione del quadro dell’offerta informativa e la rivisitazione dell'architettura delle indagini esistenti

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