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Mercato monetario e mercato interbancario dei depositi

Mercato monetario e mercato interbancario dei depositi. Gianfranco Vento. Agenda. I. Il mercato monetario II. Il mercato interbancario III. L’e-MID IV. L’effetto paese nel mercato interbancario V. La movimentazione della ROB nell’area dell’euro VI. L’evoluzione del mercato interbancario.

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Mercato monetario e mercato interbancario dei depositi

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Presentation Transcript


  1. Mercato monetario e mercato interbancario dei depositi Gianfranco Vento

  2. Agenda • I. Il mercato monetario • II. Il mercato interbancario • III. L’e-MID • IV. L’effetto paese nel mercato interbancario • V. La movimentazione della ROB nell’area dell’euro • VI. L’evoluzione del mercato interbancario G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  3. I. Il mercato monetario • Mercato sul quale vengono realizzati vasti e continui scambi di attività a breve scadenza • Caratteristiche attività scambiate: - basso rischio - liquidità elevata • Caratteristiche strumenti negoziati: - strumenti utilizzati a livello interbancario - strumenti utilizzati dalla generalità degli operatori - strumenti utilizzati per gestione rischio di tasso a breve G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  4. II. Il mercato interbancario • Mercato sul quale le banche si scambiano liquidità a breve termine • Oggetto delle contrattazioni: - depositi vincolati a tempo - linee di credito - prestiti garantiti da titoli • Importante per: gestione tesoreria, politica monetaria, rischio sistemico G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  5. II. I depositi negoziati sul mercato interbancario • Overnight: Il capitale viene depositato il giorno della negoziazione e restituito a T+1 • Tom-next: capitale depositato a T+1 e restituito a T+2 • Spot-next: capitale depositato a T+2 e restituito a T+3 • Depositi a tempo: capitale depositato il secondo giorno lavorativo successivo alla negoziazione e restituito a scadenza determinata • Depositi differiti: il capitale è depositato dopo un periodo predeterminato ed è restituito a scadenza determinata • Depositi a vista: il capitale è depositato immediatamente, ma la restituzione non è predeterminata G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  6. II. Il mercato interbancario nell’area dell’euro • Mercati OTC vs piattaforma telematica e-MID • Integrazione: stessi tassi nei diversi segmenti • Efficienza: spread denaro/lettera, costi di accesso e di partecipazione al mercato G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  7. II. L’assetto organizzativo ed operativo dei mercati interbancari Mercati over-the-counter europei • Broker/dealer • Negoziazioni telefoniche • Quotazioni indicative su circuiti informativi (Reuters, Bloomberg, etc.) • Rapporti bilaterali • Monitoraggio basato sulla conoscenza della controparte G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  8. III. L’assetto organizzativo ed operativo dell’e-MID • Piattaforma telematica del tipo quote driven • Partecipazione di banche estere tramite accesso remoto • Varietà e flessibilità nei contratti (scadenze, valute, etc.) • Disciplina di mercato, supervisione BI ex art. 79 TUF • Elevata liquidità • Parità di trattamento • Costi contenuti • Diverso regolamento controparti domestiche ed estere G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  9. III. I principali accadimenti nello sviluppo del mercato interbancario italiano G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  10. III. Evoluzione dei volumi negoziati sull’e-MID Volumi medi giornalieri, mld di euro

  11. III. Numero di operatori domestici ed esteri sull’e-MID 73 121 Aprile 2005 G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  12. III. Alcune novità sull’e-MID • Nuova architettura: sostituzione degli apparati satellitari con linea terrestre • Nuovo client unico per depositi e OIS • Nuovo profilo “Dealer”, soltanto price taker • Introduzione delle “Broken dates”: depositi con scadenza non predeterminata • Sezioni di mercato anonimo pronte per essere configurate e attivate G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  13. III. Mercati OTC ed e-MID a confronto G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  14. IV. L’effetto paese nel mercato interbancario • Operazioni interbancarie cross-border in aumento dopo la Terza fase dell’UEM • Operatività cross-border importante per BCE • Mercato interbancario a due livelli Banche maggiori dimensioni: negoziano su base bilaterale anche a livello cross-border Piccole banche: limitata apertura verso i mercati esteri G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  15. V. La movimentazione della ROB in Italia e nell’area dell’euro Evidenza empirica • La facoltà di mobilizzare le riserve è sfruttata poco nell’area dell’euro • Le banche italiane mobilizzano le riserve più delle altre: decumulano riserve all’inizio e accumulano alla fine del periodo di mantenimento (PM) • Lo spread Eonia-ORP è positivo nei primi giorni del PM e negativo alla fine • Maggiore sfruttamento delle opportunità di arbitraggio in IT dipende dall’e-MID? G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  16. V. Assolvimento obblighi di riserva G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  17. V. Andamento spread Eonia-ORP e saldi ROB delle banche italiane G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

  18. VI. L’evoluzione del mercato interbancario europeo • Allargamento UE/area dell’euro scarsa conoscenza reciproca • Assetto in cui coesista una piattaforma elettronica (e-MID) e mercati over-the-counter • Sviluppo dell’e-MID legato alla riduzione dei sottosistemi di regolamento lordo che costituiranno Target 2 G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

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