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Istituto Maria Montessori - Divisione Sicurezza sul Lavoro

CORSO ONLINE R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ) (D. Lgs. nr. 81 del 9 Aprile 2008). Istituto Maria Montessori - Divisione Sicurezza sul Lavoro address _ via San Martino, 34 – Montesarchio (BN) phone/fax _ 0824.834153

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Presentation Transcript


  1. CORSO ONLINE R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ) (D. Lgs. nr. 81 del 9 Aprile 2008) Istituto Maria Montessori - Divisione Sicurezza sul Lavoro address _ via San Martino, 34 – Montesarchio (BN)phone/fax _0824.834153 web _ www.istituto.montessori.it - e-mail _ info@ljdfksadjh.it

  2. Capitolo 6 Rischi al VDT Istituto Maria Montessori - Divisione Sicurezza sul Lavoro address _ via San Martino, 34 – Montesarchio (BN)phone/fax _0824.834153 web _ www.istituto.montessori.it - e-mail _ info@ljdfksadjh.it

  3. IL LAVORO AL VIDEOTERMINALE (VDT) I SUOI EFFETTI SULLA SALUTE

  4. Numerosi studi hanno evidenziato che i principali problemi legati all’uso di VDT possono essere : • Fatica fisica; • Disturbi muscolo-scheletrici; • Stress. Questi problemi, in realtà, non sono l’inevitabile conseguenza del lavoro al DVT; ma generalmente derivano da: • inadeguata progettazione delle postazioni • modalità di lavoro I disturbi possono essere prevenuti non solo con l’applicazione di principi ergonomici, ma anche con comportamenti adeguati da parte degli utilizzatori.

  5. ALLARMISMI INGIUSTIFICATI Fino a poco tempo fa sono state diffuse preoccupazioni per la presenza di radiazioni ionizzanti nei posti con VDT ed effetti sulla salute • Aborti, • Parti prematuri, • Malformazioni congenite, • Cataratta . Studi recenti (Svedesi,Giapponesi,USA) hanno ESCLUSO la presenza di tali rischi

  6. DISTURBI OCULULARI Tutti questi disturbi , REVERSIBILI, costituiscono la “SINDROME DA FATICA VISIVA” (ASTENOPIA)

  7. LE PRINCIPALI CAUSE DEI DISTURBI OCULULARI 1) LE CONDIZIONI SFAVOREVOLI DI ILLUMINAZIONE • Eccesso e/o insufficienza di illumi-nazione generale • Presenza di riflessi • Luce diretta proveniente da finestre lampade non schermate • Scarsa definizione dei caratteri sullo schermo

  8. 2) L’IMPEGNO VISIVO Ravvicinato e Protratto nel Tempo Nella visione , in cui gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la motilità oculare ( messa a fuoco) sono fortemente sollecitati. L’IMPEGNO E’ MAGGIORE QUANTO PIU’ L’OGGETTO E’ VICINO E QUANTO PIU’ A LUNGO E’ FISSATO NEL TEMPO

  9. 3) DIFETTI VISIVI (Non e/o Mal Corretti) I principali difetti: • Presbiopia, • Miopia, • Ipermetropia NON SONO CAUSATI dall’uso di VDT, ma tale uso, in talune condizioni, contribuisce a far comparire i disturbi astenopici E’indispensabile correggere adeguatamente tali difetti, anche se lievi, per evitare un ulteriore sforzo visivo durante il lavoro

  10. 4) ALTRE CONDIZIONI AMBIENTALI SFAVOREVOLI Molti dei disturbi oculari (bruciori, lacrimazione, secchezza) possono anche essere determinati da fattori ambientali: L’inquinamento dell’aria nella stanza, dovuto a • Impianto di conmdizionamento inefficiente, • Presenza di fotocopiatrici in ambiente poco aereato, • FUMO DI TABACCO

  11. I DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI Sono: • Senso di peso • Senso di fastidio, • Dolore, • Intorpidimento, • Rigidità a: -Collo -Schiena -Spalle -Braccia -Mani • Questi disturbi sono di solito la conseguenza della • Degenerazione dei dischi intervertebrali della colonna vertebrale, • - Affaticamento muscolare • - Infiammazione delle strutture tendinee

  12. LE PRINCIPALI CAUSE DEI DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI Posizione di lavoro inadeguate Posizioni di lavoro fissi e mantenute per lungo tempo, anche se la postazione è idonea Movimenti rapidi e ripetitivi delle mani. Digitazione o uso del mouse per lunghi tempi

  13. I DISTURBI ALLA COLONNA VERTEBRALE Compaiono soprattutto perché: Il disco intervertebrale nelle posizioni fisse è mal nutrito e invecchia prima La funzionalità dei dischi è conservata effettuando frequenti e sostanziali cambiamenti di posizione del corpo ( da in piedi a seduto con la schiena appoggiata)

  14. I DOLORI MUSCOLARI COMPAIONO SOPRATTUTTO PERCHE’ Quando si hanno contrazioni muscolari statiche, es quando si digita a braccia non appoggiate, ai muscoli arriva poco sangue, in tal maniera il muscolo si affatica e diventa dolente. Digitando con gli avambracci appoggiati o introducendo periodi di riposo muscolare, questi problemi vengono evitati

  15. I DISTURBI ALLE MANI COMPAIONO SOPRATTUTTO PERCHE’ • I nervi e i tendini della mano e dell’avambraccio , sono sovraccaricati e compressi e possono infiammarsi quando si effettuano movimenti • rapidi e ripetitivi • Queste infiammazioni possono generare: • dolore intenso • impaccio ai movimenti • formicolii alle mani Di solito questi disturbi sono rari, ma si presentano in quei soggetti che digitano velocemente e/o usano il mouse per lungo tempo

  16. IL SEDILE Un sedile ergonomico deve essere : - Solido, - Sicuro -Ben regolabile Ben dimensionato -Confortevole -Pratico E’ pericoloso se: La superficie del piano è più ampia del basamento. Si può ribaltare se ci si siede in punta. E’ poco pratico se: Per regolarlo occorre capovolgere il sedile o assumere posizioni del corpo “contorte”

  17. sedile è mal dimensionato o poco confortevole se: E’ troppo lungo E’ troppo stretto E’ piatto Impedisce la traspirazione

  18. IL SEDILE DEVE AVERE QUESTE CARATTERISTICHE Comandi di regolazione accessibili in posizione seduta, manegevoli e rispondenti Altezza del piano regolabile Basamento antiribaltamento a 5 razze Piano del sedile e schienali Ben profilati supporto lombare Imbottitura spessa, semirigida, traspirante Schienale regolabile in altezza

  19. COME REGOLARE IL SEDILE ALTEZZA DEL SEDILE Sedersi sul sedile e segolarlo ad una altezza tale da consentire il mantenimento delle gambe a 90 ° e i piedi ben appoggiati sul pavimento ALTEZZA DELLO SCHIENALE Va posizionato in modo da sostenere l’intera zona lombare. In particolare il supporto lombare va posizionato a livello del giro-vita INCLINAZIONE DELLO SCHIENALE Evitare di tenere lo schienale inclinato in avanti o in dietro con angolo superiore a 110°. Utile durante la giornata cambiare l’inclinazione

  20. IL TAVOLO Il tavolo per il VDT deve: Avere una superficie poco riflettente, di colore chiaro, Essere stabile e sicuro, ben dimensionato rispetto alle esigenze di lavoro Consentire flessibilità nella disposizione dei diversi oggetti. UN TAVOLO NON E’ ADATTO ALL’USO DI VDT SE: Il piano di lavoro è poco profondo; tastiera e monitor troppo vicino Lo spazio per gli arti inferiori è ristretto o ingombrato da leve, barre, cavi elettrici ecc Il tavolo è poco stabile,

  21. IL TAVOLO DEVE AVERE QUESTE CARATTERISTICHE ALTEZZA DEL PIANO 72 cm da terra SPAZIO SOTTO IL PIANO In PROFONDITA’ deve garantire l’alloggiamento delle gambe semidistese. In LARGHEZZA deve consentire al sedile di infilarsi nel vano

  22. PIANO DI LAVORO Superficie opaca, chiara ma non bianca Distanza ottimale Dal monitor 50-70 cm Profondità del piano Deve assicurare una distanza di 50-70 cm dal monitor e supporto per gli avambracci Larghezza del piano Deve essere adeguata al tipo di lavoro: Più ampia se il lavoro è di Data-entry Più piccola in operazioni di dialogo

  23. LO SCHERMO Per essere idoneo deve avere le seguenti caratteristiche -caratteri ben leggibili -immagini stabili -regolabilità del contrasto -orientabilità nello spazio La regolazione della luminosità, del contrasto e della posizione sono i migliori metodi per prevenire i riflessi Gli schermi addizionali (filtri) antiriflesso, possono essere utili quando non sia possibile migliorare la visibilità purchè: Siano mantenuti puliti Evitino effetti specchio

  24. LA SORVEGLIANZA SANITARIA • Gli operatori che saranno destinati a lavorare con un VDT devono essere sottoposti, in visita di pre assunzione, anche a controllo dell’apparato oculo-visivo . • per evidenziare le alterazioni di cui il soggetto è portatore: • La visita non si deve limitare a constatare la capacità visiva (Acuità) ma devono essere effettuati una serie di test che valutino : • La refrazione ( capacità di messa a fuoco) • La motilità oculare La visita preventiva va completata con lo studio della presenza di altre eventuali patologie, in maniera particolare a carico del sistema muscolo-scheletrico

  25. Le visite successive vanno programmati in funzione del: Tempi effettivi giornalieri di lavoro al DVT (< o >20 h/settimana) Età anagrafica dell’operatore ( > o < di 45 anni ) Condizioni cliniche e funzionali dell’operatore BIENNALE per i lavoratori classificati idonei con prescrizioni che abbiano compiuto il quarantacinquesimo anno di età QUINQUENNALE negli altri casi Ogni operatore può chiedere di essere sottoposto a controllo sanitario qualora compaiano disturbi riferibili al lavoro.

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