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TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

I. I.S. “Morea -Vivarelli ” – Fabriano “ sede Vivarelli – Indirizzo : Agraria, Agroalimentare e Agroindustria. “ Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica ” LabTopoMorea. TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA. …………………………………. Docente: prof. Ing. Fabio Anderlini.

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TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

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Presentation Transcript


  1. I. I.S. “Morea -Vivarelli” – Fabriano “sedeVivarelli –Indirizzo: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria. “Tecnologie e TecnichediRappresentazioneGrafica” LabTopoMorea TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ………………………………… Docente: prof. Ing. Fabio Anderlini

  2. I. I.S. “Morea -Vivarelli” – Fabriano “sedeVivarelli –Indirizzo: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria. “Tecnologie e TecnichediRappresentazioneGrafica” LabTopoMorea VISIONE e PERCEZIONE ………………………………… Docente: prof. Ing. Fabio Anderlini

  3. VISIONE E PERCEZIONE • Disegno è lo strumento attraverso il quale possiamo raccontare la realtà che i nostri occhi percepiscono o che immaginano. • Non limitiamo la nostra attenzione a un apprezzamento superficiale, puramente percettivo, arricchiamola con la curiosità che alimenta le conoscenze. Meccanismi che regolano la visione. • Uno sguardo consapevole sulla realtà costituisce un vero atto consapevole. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  4. VISIONE E PERCEZIONE Disegno è lo strumento con il quale possiamo raccontare la realtà. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  5. VISIONE E PERCEZIONE VISIONE: (Sensazione visiva) è un’azione primaria degli organi visivi di senso (vista), sottoposti a stimoli. I raggi luminosi che provengono da un oggetto passano attraverso la pupilla e ne ricostruiscono sulla retina, posta sul fondo dell’occhio, l’immagine capovolta, rimpiccolita e deformata. (vedi Figura) L’occhio si limita a registrare lo stimolo luminoso. Alla visione segue la percezione!!!!! LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  6. VISIONE E PERCEZIONE PERCEZIONE: è un’azione svolta consapevolmente, attraverso la quale i dati sensoriali vengono elaborati e riconosciuti dal nostro cervello, che li interpreta sulla base delle esperienze passate, conservate in memoria. (Patrimonio delle esperienze è individuale e risente delle condizioni fisiologiche e psicologiche, è possibile che gli stessi dati sensoriali possano dar luogo a percezioni diverse). Caso di figura: 2D Immaginata come 5 figure piane (4 trapezi+1quadrato) 3D Volume cavo o un tronco di piramide 3D Struttura elastica - traslazione verso destra + spostamento verso basso LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  7. VISIONE E PERCEZIONE PERCEZIONE: Caso di figura: figura originale 3D Struttura elastica - traslazione verso destra + spostamento verso basso LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  8. VISIONE E PERCEZIONE OP-ART(Optical art) esplora i mezzi espressivi offerti dalle conoscenze scientifiche dell’ottica e della percezione. Victor Vasarely (1908-1997) Prospettiva reversibile LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  9. VISIONE E PERCEZIONE Campagna pubblicitaria associa segni iconici e segni verbali per consentire l’identificazione del personaggio associato al prodotto. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  10. ILLUSIONI OTTICHE L’ILLUSIONE OTTICA è il fenomeno che si verifica quando le immagini percepite risultano impossibili o ingannevoli; le informazioni raccolte dall’occhio e trattate dal cervello restituiscono una percezione che non corrisponde allo stimolo visivo che l’ha generata. ILLUSIONI FISIOLOGICHE causate dall’eccesso di un particolare stimolo sull’occhio (luminosità, colore, movimento, ecc…) Griglia di Hermann all’intersezione tra le linee appaiono e scompaiono velocemente dei punti neri. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  11. ILLUSIONI OTTICHE Contrasto simultaneo la barra grigia ha la stessa ombreggiatura Spirale di Fraser (si vede una spirale che non esiste) Dinamica (si percepisce un movimento rotatorio) LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  12. ILLUSIONI OTTICHE ILLUSIONI COGNITIVE nascono dall’interazione tra le diverse informazioni tratte dalla realtà che portano a deduzioni inconscia. • I. AMBIGUE immagini che attraverso uno scambio percettivo, incoraggiano interpretazioni diverse tra loro, alternative mai simultanee. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  13. ILLUSIONI OTTICHE ILLUSIONI COGNITIVE nascono dall’interazione tra le diverse informazioni tratte dalla realtà che portano a deduzioni inconscia. • I. DI DISTORSIONE sono distorsioni di misura, lunghezza, curvatura LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  14. ILLUSIONI OTTICHE ILLUSIONI COGNITIVE nascono dall’interazione tra le diverse informazioni tratte dalla realtà che portano a deduzioni inconscia. • I. DI PARADOSSO immagini che rappresentano oggetti impossibili LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  15. ILLUSIONI OTTICHE ILLUSIONI COGNITIVE nascono dall’interazione tra le diverse informazioni tratte dalla realtà che portano a deduzioni inconscia. • I. DI PARADOSSO immagini che rappresentano oggetti impossibili LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  16. FORMA • La FORMArappresenta le caratteristiche estrinseche esteriori di un oggetto: linea di contorno, struttura organizzativa. • FORME NATURALI • FORME ARTIFICIALI • FORME LIBERE • FORME GEOMETRICHE • FORME APERTE • FORME CHIUSE LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  17. FORMA FORME NATURALI LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  18. FORMA FORME ARTIFICIALI LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  19. FORMA FORME LIBERE LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  20. FORMA FORME GEOMETRICHE LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  21. FORMA FORME APERTE e CHIUSE LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  22. FORMA Dorico Figue zoomorfe FORME: Capitelli • Dorico Ionico Gotico Corinzio LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  23. PSICOLOGIA DELLE FORMA (Gestalt) Considera la percezione come processo dinamico e creativo, che coinvolge l’osservatore e l’oggetto rappresentato, i cui dati sensoriali vengono automaticamente riorganizzate dal cervello, che li interpreta non come entità distinte ma come parti di un intero (emergenza, reificazione, multistabilità). Emergenzaimmagine costituita da elementi eterogenei variamente disposti sulla superficie che la mente reinterpreta come forma ed entità unica. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  24. PSICOLOGIA DELLE FORMA (Gestalt) Reificazione le informazioni sensoriali vengono integrate con la percezione. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  25. PSICOLOGIA DELLE FORMA (Gestalt) Multistabilitàè la condizione di instabilità delle percezioni ambigue, si tende, alternativamente, a portare in primo piano degli elementi della forma arretrandone altri. Figura di Boring Incisione MauritsCoeneliusEscher LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  26. LEGGI DELLA GESTALT Il sistema percettivo di fronte ad un numero di elementi scollegati, tende a raggrupparli in un’unica entità, secondo determinati criteri. PREGNANZA o BUONA FORMAla mente è portata ad attribuire alle immagini che percepisce una buona forma caratterizzata da simmetria, regolarità, semplicità, ordine, ecc…. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  27. LEGGI DELLA GESTALT CHIUSURAla mente tende ad aggiungere elementi per completare una figura, in realtà già completa. SOMIGLIANZA la mente tende a raggruppare tra loro elementi simili, in funzione delle loro caratteristiche: forma, colori, misura, ecc… LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  28. LEGGI DELLA GESTALT PROSSIMITàla mente tende a raggruppare oggetti o forme vicini tra loro. CONTINUITàla mente tende a dare continuità alle forme. RAPPORTO FIGURA SFONDO la mente ha una tendenza innata nell’interpretare una porzione di un’immagine come figura o primo piano e un’altra sua parte come sfondo. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  29. COLORE La percezione del colore è la risposta che il cervello fornisce quando i fotorecettori della retina vengono stimolatida radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d’onda tra 400 e 700 nanometri circa: radiazioni visibili dello spettro elettromagnetico. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  30. COLORE Nel 1666 Newton scopri che un fascio di luce bianca se attraversa un prisma di vetro, è sottoposto al fenomeno della rifrazione, e si scompone nei sette colori dell’iride (rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, violetto) ciascuno con una propria lunghezza d’onda. Quando la luce colpisce una superficie, questa assorbe alcune radiazioni e ne riflette altre, che raggiungono il nostro occhio e generano la percezione del colore che la caratterizza. Se la superficie assorbe tutte le radiazioni, il nostro occhio la vedrà nera. LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  31. CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEI COLORI La TINTA è la qualità cromatica attraverso la quale identifichiamo i colori puri dello spettro visibile, (dipende dalla lunghezza d’onda). La SATURAZIONE (o PUREZZA) esprime l’intensità cromatica di una tinta, si attenua quando ad esse se ne mescola un’altra, es. bianco, nero o grigio. La LUMINOSITà (o tono) esprime il grado di chiarezza di ciascun colore può variare mescolando ad esso il bianco, il nero o il grigio, o mescolando due colori con diverso grado di luminosità. Accostando colori puri si può verificare che: • giallo è la tinta più luminosa • viola è la tinta meno luminosa LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  32. TEORIA DEL COLORE DI ITTEN Il pittore svizzero Johannes Itten(1888-1967) elaborò un cerchio cromatico per la classificazione dei colori, comprendente colori primari, secondari, terziari, costituito da dodici settori COLORI PRIMARI COLORI SECONDARICOLORI TERZIARI CERCHIO CROMATICO DI ITTEN LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  33. TEORIA DEL COLORE DI ITTEN COLORI PRIMARI: giallo, rosso, blu(non possono essere ottenuti mescolando altri colori) COLORI SECONDARI: si ottengono dalla mescolanza di due primari in parti uguali (viola:blu+rosso – arancio:giallo+rosso – verde:giallo+blu) COLORI TERZIARI: si ottengono mescolando ogni secondario con l’uno o l’altro dei primari che lo compongono (giallo-arancio, rosso-arancio,rosso-viola, blu-viola, blu-verde, verde-giallo). LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

  34. TEORIA DEL COLORE DI ITTEN COLORI COMPLEMENTARI: secondo lo schema di Itten, sono quelli che si trovano in posizione diametralmente opposta all’interno drl cerchio cromatico. COLORI CALDI: associano l’immagine del sole e del fuoco (rosso, giallo arancio). COLORI FREDDI: associano l’immagine dell’acqua e della vegetazione (blu, verde, viola). LabTopoMorea - prof.ing. Fabio Anderlini

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