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Sperimentazione del Progetto Cittadinanza e Costituzione

Sperimentazione del Progetto Cittadinanza e Costituzione. Piano per il monitoraggio della sperimentazione del Progetto Cittadinanza e Costituzione. Seminario Interregionale Palermo 3-5 Marzo 2010 Genny Terrinoni - INVALSI. Modello di monitoraggio.

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Sperimentazione del Progetto Cittadinanza e Costituzione

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Presentation Transcript


  1. Sperimentazione del Progetto Cittadinanza e Costituzione Piano per il monitoraggio della sperimentazione del Progetto Cittadinanza e Costituzione Seminario Interregionale Palermo 3-5 Marzo 2010 Genny Terrinoni - INVALSI

  2. Modello di monitoraggio • Impostazione culturale che l’Amministrazione ha dato alla sperimentazione : • Quadro di riferimento europeo allegato alla raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa dell’18.12.2006, ricerche internazionali in corso (IEA ICCS) • Strategia adottata per l’introduzione dell’innovazione: • Riconoscimento e valorizzazione dell’Autonomia - Sostegno - Pressione verso il cambiamento - Cambiamento dal basso - Cambiamento dall’alto

  3. Modello di monitoraggio e Riferimenti culturali della sperimentazione Quadro di riferimento europeo allegato alla raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa dell’18.12.2006 e alle ricerche internazionali in corso (IEA ICCS) come base di partenza in termini di: • Principi di riferimento (diritti umani, democrazia pluralista, ecc) • Finalità (sviluppo della coesione e della giustizia sociali, della partecipazione attiva e consapevole, di organizzazione della scuola come ambiente di apprendimento democratico, di esperienza di diritti e doveri; • Condizioni che consentono lo sviluppo (formazione degli insegnanti, capacità di riconoscimento e governo di contenuti, di metodi e strategie didattiche e capacità di selezionarle e governarle, di organizzazione di canali comunicativi efficaci, di predisposizione di opportunità di partecipazione degli studenti alla vita della scuola, della classe, della propria comunità) • Integrazione tra curricolo implicito e curricolo esplicito • Competenze sociali e civiche (dimensioni complesse compresenti nelle competenze di cittadinanza ( cognitive, meta cognitive o trasversali, affettivo - motivazionali) • Conoscenze, abilità ed attitudini essenziali • Atteggiamenti e valori • Autonomia e indipendenza di pensiero e di creatività

  4. Piano strategico, domande di conoscenza e Modello di monitoraggio La strategia adottata dall’Amministrazione impone che l’ oggetto prioritario di osservazione e rilevazione siano: • le modalità concrete in cui le diverse soluzioni progettuali hanno interpretato e realizzato le finalità, gli obiettivi e i contenuti del quadro di indicazioni in cui è collocata la sperimentazione. La domanda di conoscenza dell’Amministrazione è : • quali declinazioni del quadro di indicazioni rilevate nell’implementazione dei progetti possono costituire buone pratiche e modelli trasferibili per l’insegnamento di cittadinanza e costituzione?

  5. Aree di osservazione • Per rispondere alle domanda di conoscenza dell’Amministrazione le aree prioritarie di osservazione sono: • I nuclei tematici • Gli obiettivi di apprendimento • Le situazioni di compito elaborate per l’esercizio delle competenze da parte degli studenti • Le conoscenze e le abilità ed attitudini essenziali • Le competenze • Le dimensioni delle competenze di cittadinanza: cognitiva (conoscenze giuridiche, politiche, del mondo attuale, dei principi e dei valori, dei diritti umani e della cittadinanza democratica), etica (delle scelte di valori), sociale (vita sociale, soluzione di conflitti, discussione, argomentazione) • L’integrazione tra aspetti del curricolo implicito e curricolo esplicito • Il monitoraggio dei processi • I criteri, gli indicatori e i descrittori per la valutazione delle competenze • Le competenze definite in continuità verticale • Le competenze sviluppate in reti inter-istituzionali (il ruolo e i compiti dei partner esterni) • La documentazione • La diffusione

  6. Le modalità di osservazione e rilevazione dati Il monitoraggio ha natura conoscitiva nel senso di : • esplorazione finalizzata a rilevare dati utili a rispondere alle esigenze dell’Amministrazione. Al fine di cogliere informazioni significative sulle peculiarità e sulle variegate articolazioni progettuali, l’esplorazione intende avvalersi della cooperazione degli stessi attori. Il monitoraggio intende dunque coniugare la sua natura conoscitiva con quella formativa e diagnostica integrando forme di analisi- controllo e forme di autovalutazione dell’implementazione dei progetti.

  7. Gli strumenti del monitoraggio (1) Gli strumenti di osservazione e rilevazione sono elaborati per essere funzionali a: • Rappresentare il quadro empirico delle peculiarità, dei modelli e delle pratiche nelle varie tappe della loro effettiva realizzazione all’interno degli specifici contesti scolastici e di comunità di appartenenza e in relazione alle finalità e degli obiettivi della sperimentazione • Essere utilizzati come supporto diagnostico ed auto-valutativo dagli attori coinvolti nella fase di implementazione del progetto • Essere utilizzati dai nuclei regionali, non con funzione di controllo, bensì di accompagnamento dell’implementazione progettuale • Cogliere informazioni di natura quantitativa e qualitativa sui problemi emergenti

  8. Gli strumenti del monitoraggio(2) • consentire una descrizione degli ostacoli che si frappongono alla realizzazione degli obiettivi del progetto • reperire informazioni sui dati strutturali e organizzativi delle variabili in gioco • evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza e le potenzialità di strumentazione e di organizzazione, • ripensare le attività intraprese in relazione agli obiettivi e ai fini che si intendono perseguire • Essere utilizzati a cadenza periodica in base allo stato di avanzamento del progetto fino alla conclusione del progetto per descrivere i risultati finali.

  9. FASE 1 FASE 2 FASE 3 Controllo - Autovalutazione dello sviluppo temporale della sperimentazione Acquisizione dati qualitativi per approfondimento delle rilevazioni attuate Analisi preparatoria alle azioni di monitoraggio Classificazione dei progetti a livello regionale Acquisizione dati conclusione della sperimentazione Elaborazione dati e valutazione Dicembre 2009 Gennaio 2010 Gennaio Febbraio 2010 Febbraio Marzo 2010 Aprile Maggio 2010 Maggio Giugno 2010 Giugno Luglio 2010 Le tre macro fasi del monitoraggio

  10. Piano Operativo: FASE 1 - Analisi preparatoria alle azioni di monitoraggio Dicembre 2009-Gennaio 2010 • SOGGETTI • Gruppo tecnico coordinato da INVALSI • ATTIVITA’: • Esame dei descrittori mappatura attuata da ANSAS per selezione progetti • Esame definizione competenze di cittadinanza su documenti europei • Esame finalità e obiettivi della sperimentazione • Individuazione di indicatori più specifici nell’ambito di ciascun descrittore ANSAS e che consentano una lettura interna e a più livelli delle caratteristiche dei singoli progetti in relazione alle finalità e agli obiettivi specifici della sperimentazione • PRODUZIONE • Strumento: Griglia per l’analisi e l’auto-valutazione guidata dei progetti ad uso dei nuclei regionali e dei gruppi di progetto

  11. Piano Operativo: FASE 1 - Classificazione dei progetti a livello regionale Gennaio-Febbraio 2010 • SOGGETTI • Nuclei territoriali con gruppi di progetto • ATTIVITA’ • Lettura dei progetti attraverso l’utilizzo della griglia di analisi ed autovalutazione • Confronto tra analisi esterna ed autovalutazione (azione di accompagnamento supporto per integrare, chiarire, modificare aspetti del progetto per un’efficace implementazione • Acquisizione dei dati rilevati • invio dei dati al CED[1] • analisi dei dati • Elaborazione di mappature regionali sulla base dei dati rilevati nelle singole sezioni della griglia • Confronto tra mappature regionali e attivazione di procedure di analisi che consentano di attuare forme di ibridazione tra diverse soluzioni progettuali • PRODUZIONE • Mappatura dei progetti rappresentativa delle modalità di implementazione del quadro di indicazioni (finalità, obiettivi, contenuti) del bando di concorso e in relazione all’ordine e grado di scuola, e di tipologia di rete • Repertorio di nuclei tematici e conoscenze • Repertorio di competenze trasversali • Repertorio di percorsi e attività ( situazioni di compito) • Repertorio di indicatori e descrittori per la valutazione delle competenze • [1] Il CED predisporrà un data base per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati rilevati con il monitoraggio.

  12. Piano Operativo: FASE 2 - Controllo - Autovalutazione dello sviluppo temporale della sperimentazione Febbraio-Marzo 2010 • SOGGETTI • Gruppo tecnico coordinato da INVALSI • ATTIVITA’ • Sulla base della nuova mappatura dei progetti, elaborazione di uno strumento che consenta si gruppi di progetto e ai nuclei di: • Controllare lo sviluppo delle attività in relazione alle fasi di pianificazione progettuale • Identificare i punti di forza e di debolezza e/o fabbisogni formativi emergenti • Identificare le aree del progetto sulle quali sono state apportate modifiche e/o correzioni e/o integrazioni in itinere (obiettivi di apprendimento, competenze, percorsi e attività, ecc) • Valutare la qualità degli interventi effettivamente realizzati (approcci e metodologie, monitoraggio valutazione, documentazione, disseminazione) • Valutare l’impatto a livello di scuola, di studenti, di gruppo di progetto, di territorio • Registrazione dati e invio dati al CED • Analisi dati • PRODUZIONE • Check-list di controllo e autovalutazione • Mappatura aggiornata

  13. Piano Operativo: FASE 2 - Acquisizione dati qualitativi per approfondimento delle rilevazioni attuate Aprile-Maggio 2010 • SOGGETTI • Gruppo tecnico coordinato da INVALSI • ATTIVITA’ - Sulla base delle rilevazioni attuate: • Predisposizione di interviste finalizzate ad approfondire con studenti, dirigenti scolastici, partner esterni coinvolti: • Il livello di coinvolgimento e di partecipazione • La percezione di aspetti innovativi dell’esperienza • La percezione dell’impatto dell’esperienza progettuale sulle attività complessive della scuola • L’interesse a ripetere l’esperienza • I suggerimenti per eventuali modifiche/integrazioni/rinforzi • Predisposizione Audit con gruppi di progetto, (responsabili, dirigenti, docenti, utenti, referenti esterni) • Focalizzare il processo di attuazione delle azioni con gli attori superando la logica dei controlli formali, legati al rispetto delle norme o al conseguimento di obiettivi rigidamente e astrattamente definiti • Conoscere in diretta l’andamento dei progetti e/o attività e promuovere gli aggiustamenti necessari • Identificare problemi e ricercare soluzioni efficaci insieme agli attori, anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze in atto • Registrazione dati e invio dati al CED • Analisi dati • PRODUZIONE • Interviste semi-strutturate • Canovaccio di domande guida per l’audit e procedure per la registrazione dei dati • Redazione di un breve rapporto su esiti interviste e audit

  14. Piano Operativo: FASE 2 - Acquisizione dati conclusione della sperimentazione Maggio Giugno 2010 • SOGGETTI • Gruppo tecnico coordinato da INVALSI • ATTIVITA’ - Sulla base degli indicatori della check list di controllo ed autovalutazione: • Predisposizione di uno strumento per rilevare gli esiti del percorso progettuale attuato • Registrazione dati • Invio dati al CED • Analisi dati • PRODUZIONE • Questionario finale esiti sperimentazione

  15. Piano Operativo: FASE 3 - Elaborazione dati e valutazione Giugno-Luglio 2010 • SOGGETTI • CED e INVALSI • ATTIVITA’ • Integrazione dei diversi dati acquisiti con strumenti diversi nelle diverse fasi della sperimentazione • Valutazione dei dati utilizzando i criteri di valutazione indicati nel bando • Identificazione di buone pratiche come proposte di modelli trasferibili • PRODUZIONE • Rapporto di monitoraggio • Rapporto sulle buone pratiche come modelli trasferibili

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