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LE FORME DELLA TUTELA

Provincia di Pavia. La tutela del minore e della famiglia. LE FORME DELLA TUTELA. TEORIA, PRASSI E BUONE PRATICHE. Pavia , 13 aprile 2012. La tutela del minore e della famiglia. Laboratorio condotto da Maria Carbone Pavia, 14 dicembre 2011.

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LE FORME DELLA TUTELA

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Presentation Transcript


  1. Provincia di Pavia La tutela del minore e della famiglia LE FORME DELLA TUTELA TEORIA, PRASSI E BUONE PRATICHE Pavia , 13 aprile 2012

  2. La tutela del minore e della famiglia • Laboratorio condotto da Maria Carbone • Pavia, 14 dicembre 2011 Assistenti sociali partecipanti n. 39 di cui: n. 8 ASL della provincia di Pavia n. 1 AO della provincia di Pavia n. 11 Uffici dei Piani di Zona della provincia di Pavia n. 10 Comuni della provincia di Pavia n. 2 Fondazioni n. 1 Cooperative n. 1 Prefettura n. 1 UEPE n. 1 INPS n. 3 altro

  3. Tutela come valorizzazione della persona • Tutela e valorizzazione esprimono un unico concetto, a meno di concepire la tutela in termini negativi, di divieto: la tutela, se è tale, implica un progetto di promozione/recupero dell’autonomia possibile, dunque di valorizzazione. • Tuttavia vi sono attività tipicamente «tutelanti», di protezione giuridica e materiale, e attività «valorizzanti», tese alla rivalutazione delle capacità (residue) della Persona.

  4. I rischi nelle relazioni disfunzionali: la svalutazione Il rischio che si corre all’interno della relazione d’aiuto è quello di svalutare segnali che giungono dall’altro e da noi stessi. Dove c’è svalutazione: del problema, delle risorse, delle competenze personali, ci sarà maggiore difficoltà a trovare soluzioni e la relazione sarà disfunzionale.

  5. La svalutazione • “un processo mentale inconsapevole che consiste nell’ignorare o sminuire delle informazioni pertinenti alla soluzione di un problema”. • A. W. Shiff e J.L. Shiff

  6. Tutela : protezione, difesa del minore Il minore ha diritto di crescere nella sua famiglia se non è idonea.... la collettività interviene ad interrompere il processo di difficoltà

  7. La rete di un tempo Un tempo la famiglia allargata agiva un ruolo di supporto ai genitori nei momenti di difficoltà ed ora? ......................questo livello manca......... ci chiediamo: “ E’ possibile ripristinare questo primo livello di rete?”

  8. La rete di oggi Chi sono gli attori del processo di protezione? • Le istituzioni ed i loro operatori • Le linee legislative • Le linee economiche 8

  9. Elementi del processo di tutela • Chi fa cosa, con quale ruolo e con quali interazioni • Contratto chiaro tra gli adulti • il minore non può stipulare un contratto • Interventi dell’autorità giudiziaria • Raccolta delle informazioni pregresse • Valutazione • Progetto • Segnalazione • Tempi • Collaborazione tra i servizi

  10. Il ruolo dell’assistente sociale nei servizi di tutela del minore “ cerniera “ che permette il collegamento tra: • le istituzioni ed i diversi operatori in campo • Il minore e la sua famiglia 10

  11. Le funzioni dell’assistente sociale • Porre la “persona” al centro dei suoi interventi attraverso le diverse funzioni di aiuto sostegno controllo

  12. con quale strumento? • la relazione • che attraversoil colloquio permette di • spiegare, motivare, sostenere, promuovere potenzialità • far emergere difficoltà e carenze

  13. con quale scopo? • Permettere il riconoscimento del disagio • e • raggiungere l’eventuale auspicato miglioramento/cambiamento

  14. Esercitazione • Quali funzioni di tutela esercitate nei servizi? • Quali le azioni connesse alla funzione? • Quali criticità nell’esercizio delle funzioni? • Quali miglioramenti possibili?

  15. Quali funzioni di tutela esercita l’assistente sociale nei servizi per i minori e per la famiglia • tutela dei minori e/o degli adulti/genitori • segnalazione/protezione del minore • stimolo e valorizzazione delle risorse della famiglia • sostegno alle capacità genitoriali • sostegno – aiuto – controllo • valutazione • formulazione del progetto d’intervento

  16. Quali funzioni di tutela esercita l’assistente sociale nei servizi per i minori e per la famiglia • REGIA e collegamento degli interventi dei diversi servizi

  17. Quali azioni connesse alla funzione di tutela • colloquio • visita domiciliare • incontri di rete con i servizi coinvolti • indagine psicosociale • stesura delle relazioni alla Autorità Giudiziaria • attivazione dei progetti di intervento

  18. ...... in sintesi: • la tutela del minore • è svolta dalla “ rete – tutela del minore “ che comprende tutti i servizi coinvolti nella gestione del nucleo, • non può essere la sola assistente sociale del servizio tutela e neppure il Servizio stesso a garantirne la protezione

  19. criticità nell’esercizio delle funzioni carenza di interventi di prevenzione (ad es. rapporti con le scuole), spesso i Servizi si focalizzano su interventi di riparazione mancanza di risorse economiche miglioramentipossibili favorire ambiti di confronto metodologico/professionale, per un miglior utilizzo delle conoscenza professionali e la diffusione di buone prassi facilitare la comunicazione e la conoscenza fra servizi e terzo settore, al fine di conoscere le diverse opportunità ed utilizzare al meglio l’esistente Quali criticità nell’esercizio delle funzioni e quali possibili miglioramenti ?

  20. carenza di collegamento fra i servizi che si occupano di minori e famiglie, mancanza di protocolli d’intesa e collegamenti istituzionali formalizzare collegamenti istituzionali con protocolli di intesa, e tavoli tecnici che si traducano in linee operative Quali criticità nell’esercizio delle funzioni e quali possibili miglioramenti ?

  21. sui territori spesso si lavora a 360° ed in solitudine, in modo frammentato e in urgenza /emergenza poco tempo a disposizione in rapporto al carico di lavoro formazione e supervisione permette: - - riduzione dell’ansia che accompagna il lavoro con situazioni complesse maggiore “lucidità” di lettura e trattamento riflessione sul carico di lavoro anche per renderlo visibile, in tutta la sua complessità, e misurabile Quali criticità nell’esercizio delle funzioni e quali possibili miglioramenti ?

  22. posizione della figura dell’avvocato tutela dell’operatore prendere atto del loro ruolo ed entrare in dialogo relazionale mantenere il fuoco dell’attenzione sul il minore posso tutelare solo se mi sento e sono tutelato anche dall’ente per cui lavoro Quali criticità nell’esercizio delle funzioni e quali possibili miglioramenti ?

  23. altre criticità: rapporto col T.M.: tempi ambito penale: tempi fra la relazione d’indagine e l’udienza preliminare risolvibili a livello istituzionale Quali criticità nell’esercizio delle funzioni e quali possibili miglioramenti ?

  24. Conclusioni...miglioramenti auspicabili • da parte degli/delle assistenti sociali: • valorizzare e riconoscere il proprio lavoro e le proprie responsabilità • comunicare e rendere maggiormente visibile l’operato

  25. Conclusioni...miglioramenti auspicabili • da parte dell’Ordine professionale: • rafforzare la funzione di raccordo per permettere il collegamento con la “ provincia”

  26. Conclusioni...miglioramenti auspicabili • da parte delle istituzioni: • favorire la comunicazione e lo scambio istituzionale per migliorare la conoscenza dei progetti esistenti al fine di utilizzarli al meglio

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