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Sicurezza nel laboratorio di Chimica e strumenti di misura

Sicurezza nel laboratorio di Chimica e strumenti di misura. I.T.I.S. “Othoca” Oristano Classi prime e seconde industriali Docenti: Luciano Canu e Gabriele Zucca. Laboratorio. Per affrontare in sicurezza le attività di laboratorio è necessario conoscere Le norme generali di comportamento

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Presentation Transcript


  1. Sicurezza nel laboratorio di Chimica e strumenti di misura I.T.I.S. “Othoca” Oristano Classi prime e seconde industriali Docenti: Luciano Canu e Gabriele Zucca

  2. Laboratorio • Per affrontare in sicurezza le attività di laboratorio è necessario conoscere • Le norme generali di comportamento • derivate dal piano di emergenza dell’istituto • Il regolamento di laboratorio • elaborato dai responsabili del laboratorio • I rischi e i pericolo sono solo ridotti

  3. Attività: Analizza attentamente la figura. Elenca nel quaderno gli aspetti che ti sembrano legati alla sicurezza distinguendoli in comportamenti corretti e scorretti

  4. Norme di comportamento 1

  5. Norme di comportamento 2

  6. Norme di comportamento 3

  7. Simboli di pericolo • Sulle etichette dei contenitori dei reagenti di laboratorio sono applicati i simboli di pericolosità chimica, quando necessario • Il disegno seguente contiene i vecchi simboli di pericolo in vigore fino a tutto il 2014. • Tutti i simboli hanno forma quadrata e sono neri su sfondo arancione

  8. Nuovi simboli di pericolo • Da alcuni anni possono essere utilizzati i nuovi simboli di pericolosità da applicare alle etichette in base ad una nuova normativa europea: • sono cambiate le forme e i colori per tutti; • il simbolo interno in alcuni casi non è cambiato; • in altri casi il simbolo è completamente diverso; • alcuni tipi di pericolosità, prima non rappresentati con la vecchia simbologia, ora lo sono. Attività: scrivi sul quaderno quali sono le caratteristiche comuni a tutti i simboli

  9. Tavola di corrispondenze 1

  10. Tavola corrispondenze 2 Attività: riscrivi sul quaderno la tabella, completandola con i simboli corrispondenti al nome

  11. Etichette • Nella figura sottostante è riprodotta l’etichetta di un reagente di laboratorio in cui sono evidenziate le informazioni più importanti. • Anche molti prodotti d’uso quotidiano, per la casa hanno etichette in cui vengono utilizzati i simboli di pericolosità. Attività: Cerca almeno 5 di questi prodotti a casa tua. Ricopia nel quaderno il nome del prodotto o della sostanza, i simboli di pericolo, le indicazioni di rischio (codici R o H) e i consigli di prudenza (codici S o P) che trovi nelle loro etichette

  12. Elementi di un’etichetta • Le lettere indicano: • A - Il nome della sostanza; • B - Altre informazioni descrittive; • C - Indicazioni per l’uso e la conservazione; • D - Formula bruta e peso (massa) molecolare. • E - Formato della confezione; • F - Simboli di pericolo; • G - Indicazione dei rischi, descrizione più completa dei rischi effettivi • H - Precauzioni di manipolazione e procedure per la gestione di emergenze; • I - Frasi di rischio (R) e consigli di prudenza (S); • J - Scheda di sicurezza disponibile. ITIS "OTHOCA"-OR 12

  13. Etichetta di un reagente Vecchi Nuovi

  14. Etichette di prodotti 14

  15. Schede Di Sicurezza (SDS) • Tutte le sostanze del laboratorio ne sono dotate • Sono documenti obbligatori che accompagnano le sostanze e i prodotti in dotazione al laboratorio • Contengono informazioni importanti, in particolare • le componenti • il produttore • i rischi per il trasporto, per l'uomo e per l'ambiente • le indicazioni per lo smaltimento • i limiti di esposizione • le protezioni da indossare per il lavoratore (Dispositivi di Protezione Individuale) • Frasi di rischio (R) diventate (H) • Consigli di prudenza (S) diventate (P) • Devono essere consultate se le indicazioni delle etichette non sono sufficienti

  16. Frasi di rischio (R) • Le frasi di Rischio sono frasi convenzionali che descrivono i rischi per la salute umana, animale ed ambientale connessi alla manipolazione di sostanze chimiche • le diverse frasi sono classificate con un codice numerico e sono previste anche combinazioni di frasi • Ecco degli esempi • R 1: Esplosivo allo stato secco. • R 4: Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. • R 6: Rischio d'esplosione a contatto o meno con l'aria. • Le frasi di rischio ora sono diventate indicazioni di pericolo (H)

  17. Le frasi di Sicurezza (S) • Le frasi di Sicurezza sono frasi convenzionali che indicano cosa fare per ridurre al minimo il pericolo in caso di • Manipolazione • Dispersione • Per gestire gli incidenti • Per fornire il primo soccorso • Ecco alcuni esempi • S 29: Non gettare i residui nelle condotte fognarie. • S 30: Non versare mai acqua in questo prodotto. • S 32: Usare solo in luoghi ben areati. • Le frasi di sicurezza ora sono diventate consigli di prudenza (P)

  18. Cambiamenti • Attualmente, con la nuova normativa • le frasi di rischio vengono sostituite con le indicazioni di pericolo (H=hazard) • H2=pericoli chimico-fisici • H3=pericoli per la salute • H4=pericoli per l’ambiente • le frasi di sicurezza sono sostituite con i consigli di prudenza (P=precautionary) • P1=carattere generale • P2=prevenzione • P3=reazione • P4=conservazione • P5=smaltimento

  19. Consigli di prudenza • Sono le indicazioni in cui il produttore indica il tipo di comportamento da adottare per l’uso di una sostanza o prodotto • Come conservare il prodotto • P102 – Tenere fuori dalla portata dei bambini • P232 – Proteggere dall'umidità • Come utilizzarlo • P103 – Leggere l'etichetta prima dell'uso • P211 – Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione • P262 – Evitare il contatto con gli occhi, la pelle o gli indumenti • Come smaltirlo • P273 – Non disperdere nell'ambiente • Cosa fare in caso di uso scorretto • P311 – Contattare un centro antiveleni o un medico • P331 – NON provocare il vomito • P353 – Sciacquare la pelle / fare una doccia

  20. Vetreria • Per svolgere in laboratorio le attività di esercitazione, si utilizzano molti strumenti di lavoro che sono, in larga maggioranza, costruiti in vetro; per questo motivo vengono denominati col termine generico di "vetreria". • Tali strumenti svolgono compiti molto diversi • di servizio cioè servono per contenere, trasferire o mescolare le sostanze • di misura, di prelievo e di trasferimento di quantità precise di sostanze • alcuni strumenti possono svolgere entrambi i compiti L S

  21. Vantaggi del vetro • Il vetro è il materiale più utilizzato per le sue particolari proprietà: • Poco costoso • Non reagisce con le sostanze con le quali entra a contatto (alimenti) e non è tossico • Resiste alle alte temperature (Pirex) • Facilmente lavabile • È trasparente L S

  22. Portata • Portata dello strumento (P): è uguale al massimo valore della grandezza che si può misurare con quello strumento • La minore portata garantisce una maggiore sensibilità dello strumento • Misure superiori alla portata potrebbero danneggiare lo strumento • La portata deve essere indicata con la corretta unità di misura L S

  23. Attività: verifica e riporta sul quaderno la portata degli strumenti mostrati in figura e di quella di altri 5 strumenti che trovi in laboratorio L S

  24. Sensibilità • Sensibilità dello strumento (S): è la minima variazione di una grandezza che lo strumento può rilevare • Una maggiore sensibilità garantisce una maggiore precisione delle misure • La sensibilità deve essere riportata con la corretta unità di misura • Negli strumenti tarati la sensibilità è sostituita dall’errore che si commette ed è fornita dal costruttore • Negli strumenti graduati la sensibilità si ricava dall’analisi della scala graduata (vedi la prossima diapositiva) L S

  25. Ricavare la sensibilità 1. Si deve osservare attentamente la scala graduata e scegliere il più piccolo intervallo certo (Di) indicato da una coppia di cifre i = (13-12) mL = 1 mL 2. Si contano le divisioni comprese nell’intervallo certo nd = 10 13 1 13 2 3 4 3. Per ottenere la sensibilità infine si divide l’intervallo certo per il numero di divisioni 5 mL 6 7 mL 8 L 9 S 10 12 12

  26. Attività: verifica e riporta sul quaderno la sensibilità degli strumenti mostrati in figura e di quella di altri 5 strumenti che trovi in laboratorio C B E A F G H D L S

  27. Strumenti graduati e tarati • Gli strumenti di misura sono classificabili in graduati e tarati. Nella tabella seguente sono riassunti i punti di forza e di debolezza delle due tipologie di strumenti:

  28. Vetreria tarata Attività: perché la tacca di misura degli strumenti tarati si trova sulla parte più sottile dello strumento? L S

  29. Svuotamento e riempimento • La differenza tra strumenti di misura a svuotamento e a riempimento deriva dall'utilizzo dello strumento: • svuotamento - si riempie fino al raggiungimento dello zero (lo zero si trova in alto nella scala) e poi si svuota totalmente (str. tarati e graduati) o solo in parte (str. graduati); • riempimento - si riempie lo strumento fino al valore massimo (portata) della scala (lo zero si trova in basso sulla scala) poi lo si svuota totalmente. L S

  30. Azzerare lo strumento • Per effettuare misure di volume con uno strumento a svuotamento è necessario riempirlo fino allo zero che • negli strumenti graduati si trova in alto nella scala graduata • negli strumenti tarati coincide con la tacca superiore • Questa operazione è denominata, infatti, “azzeramento” poiché il livello del liquido deve essere allineato con la tacca dello zero dello strumento

  31. Convesso Concavo Il menisco • L’azzeramento e ogni altra lettura di volume (con tutti i tipi di strumento) non sono operazioni semplici perché la superficie di un liquido racchiuso in un tubo sottile di vetro non è perfettamente piana • La superficie si curva dando origine ad un fenomeno denominato menisco • menisco concavo (caso A - con acqua) • menisco convesso (caso B – con mercurio) Scala graduata o tacca di riferimento

  32. Lettura del menisco • Per evitare ulteriori errori di lettura nella valutazione del volume di un liquido, l’operatore deve osservare la scala graduata ponendosi alla stessa altezza del menisco • Tali errori sono denominati errori di parallasse. • Come si osserva dal disegno un osservatore troppo in basso rispetto alla parte inferiore del menisco effettuerà una lettura in eccesso e viceversa ponendosi troppo in alto la lettura sarà in difetto rispetto al volume reale.

  33. Cilindri graduati • Vetreria per misure e prelievi di liquidi e soluzioni, può essere utilizzato per prelievi di polveri. • Funziona a riempimento (lo zero è in fondo alla scala) e deve essere valutato il menisco • Deve essere utilizzato con liquidi a temperatura ambiente • È caratterizzato da una portata e da una sensibilità • Per le misure deve sempre essere poggiato su un piano orizzontale.

  34. Pipette graduate • Vetreria per misure e prelievi precisi di liquidi e soluzioni • Funziona a svuotamento (lo zero è in cima alla scala) e deve essere valutato il menisco. • Deve essere utilizzato con liquidi a temperatura ambiente • È caratterizzato da una portata e da una sensibilità • Per le misure deve essere sempre utilizzato in verticale.

  35. Pipette tarate • Vetreria per misure e prelievi precisi di liquidi e soluzioni. • La pipetta tarata può misurare solo una quantità di liquido. • Funziona a svuotamento (presenta una o due tacche) e deve essere valutato il menisco • Deve essere utilizzato con liquidi a temperatura ambiente • È caratterizzata da una portata e da un errore di misura (indicato dal fabbricante) • Per le misure deve essere sempre utilizzata in verticale.

  36. Buretta • Strumento in vetro utilizzato per misure di liquidi e di soluzioni. • Funziona a svuotamento e permette, col rubinetto in dotazione, di dispensare in modo preciso fino a 50mL. • Ha una sensibilità elevata (0,1 mL). • Deve essere utilizzato con liquidi a temperatura ambiente • Per le misure deve essere azzerata e utilizzata in verticale, bloccata su un sostegno.

  37. Matraccio • Bottiglia in vetro con fondo piatto dotata di tappo in plastica. Serve per misure di volume molto precise o per preparare soluzioni a concentrazione esattamente nota. È dotato di una tacca superiore sulla parte più stretta dello strumento (collo) • È caratterizzata da una portata e da un errore di misura (indicato dal fabbricante) • Funziona a riempimento e deve essere valutato il menisco.

  38. Becher • Vetreria di servizio (non è uno strumento di misura), ha una portata indicativa • Serve per contenere, trasferire e pesare liquidi e solidi • Se specificato (Pirex) può essere usato per scaldare anche su fiamma libera. Non può conservare i liquidi

  39. Beuta • Vetreria di servizio (non è uno strumento di misura), ha una portata indicativa. • Serve per contenere, trasferire e pesare liquidi e solidi • Se specificato (Pirex) può essere usato per scaldare anche su fiamma libera. Se tappata può conservare i liquidi. • Il collo piccolo riduce gli schizzi e permette di agitare le soluzioni

  40. Temperatura • La temperatura per effettuare misure di volume è quella di 20 °C, tutta la vetreria è tarata e graduata con liquidi a questa temperatura perché differenti temperature modificano la capacità dello strumento in modo provvisorio o permanente.

  41. Usare le pipette • Si valuta la portata e la sensibilità dello strumento (per un prelievo di 3,2 mL); • Si riempie la pipetta fino ad una tacca corrispondente alla quantità da prelevare (10-3,2=6,8 mL); poi si svuota completamente; • Oppure: Si azzera la pipetta, poi si svuota lentamente finché il liquido raggiunge la tacca corrispondente alla quantità da prelevare (3,2 mL)

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