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Relazione per il convegno “ Giovani e professioni “ Firenze 20 ottobre 2006

Relazione per il convegno “ Giovani e professioni “ Firenze 20 ottobre 2006. Ho una laurea in chimica industriale e mi sono sempre occupato di un settore legato alla produzione industriale. Ho sempre lavorato alla Sammontana dal 1978. Mi sono occupato di attività diverse in questi anni.

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Relazione per il convegno “ Giovani e professioni “ Firenze 20 ottobre 2006

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  1. Relazione per il convegno“ Giovani e professioni “Firenze 20 ottobre 2006

  2. Ho una laurea in chimica industriale e mi sono sempre occupato di un settore legato alla produzione industriale. • Ho sempre lavorato alla Sammontana dal 1978. • Mi sono occupato di attività diverse in questi anni.

  3. 1978 Assunzione in SAMMONTANA • Organizzazione del Laboratorio chimico e microbiologico ed attivazione di un Controllo Qualità per lo stabilimento. • Gestione del dimensionamento e realizzazione dell’impianto di depurazione delle acque reflue da parte di una ditta specializzata • Gestione della realizzazione del primo impianto CIP • Responsabile della predisposizione delle indicazioni legali per l’etichettatura dei prodotti . • Esperto tecnico del Comitato tecnico scientifico della Sezione Gelati dell’A.I.D.I e dell’ I.G.I. • Responsabile del controllo dei materiali in ingresso. • Responsabile sistemi di sanificazione ambientale ed impiantistici

  4. Capo progetto con compito di definizione delle specifiche e direzione della realizzazione del nuovo impianto di pastorizzazione gestito automaticamente da un sistema informatico autonomo ed interfacciato con il sistema informatico aziendale. • Responsabile Assicurazione Qualità dello stabilimento Sammontana e coordinatore del controllo qualità di un altro stabilimento ( croissanteria surgelata ) del gruppo Sammontana. • Responsabile progetto per l’ottenimento di finanziamenti agevolati per l’innovazione industriale ( valore circa 10 mld )

  5. Responsabile della Assicurazione Qualità e della Ricerca & Sviluppo. • Responsabile delle attività di coordinamento tra i vari reparti per la predisposizione del sistema HACCP. • Responsabile delle attività di Ricerca & Sviluppo per la realizzazione dei nuovi prodotti, su input della Direzione Generale, e per il miglioramento dei prodotti esistenti. • Responsabile progetto con una società informatica esterna per la realizzazione di un software per la gestione del sistema Qualità Aziendale per le attività di Collaudi , Vendor rating , Non conformità , Tarature , ecc. • Responsabile della Direzione per il Sistema Qualità Aziendale con il compito di predisporre , attuare e gestire la realizzazione di un Sistema Qualità e la relativa certificazione ISO 9001 ( ottenuta nel 1997 ).

  6. Responsabile di un progetto per l’ottenimento dei finanziamenti agevolati per l’innovazione industriale ( valore circa 5 mld ). • Capo Area Manager per il settore produttivo per la realizzazione del nuovo sistema informatico aziendale, con il compito di coordinatore delle varie funzioni aziendali interessate ( Ricerca e sviluppo , Magazzini , Produzione , Programmazione , Logistica ). • Project Manager per lo sviluppo del sistema di Tracciabilità e Rintracciabilità interna ed esterna ( acquisti e distribuzione), con funzioni di coordinamento tra le funzioni aziendali di Logistica, Produzione, Tecnico, Approvvigionamenti. • Referente interno del Sistema di Tracciabilità per la ASL locale.

  7. DIREZIONE PRODOTTO • Direzione Assicurazione Qualità • Direzione Ricerca & Sviluppo

  8. INSERIMENTO NELLA STRUTTURA Alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato alle Operations.

  9. Garantire, come Rappresentante della Direzione per il Sistema Qualità aziendale, la rispondenza della Qualità dei prodotti alle politiche ed agli obbiettivi aziendali mediante l'emissione e l'aggiornamento di norme e procedure ed orientare le altre Funzioni Aziendali, attraverso le proprie competenze specifiche, al rispetto delle politiche Aziendali sulla Qualità, fermo restando le responsabilità di ciascuna funzione per il raggiungimento della Qualità del prodotto.Garantire le conformità alle leggi vigenti dei materiali acquistati da terzi ( materie prime, materiali destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari, prodotti finiti ).Garantire alle funzioni aziendali interessate l'interpretazione delle norme igienico-sanitarie sia in fase di produzione che di commercializzazione con l'emissione delle istruzioni relative.Garantire ai Clienti esterni la fattibilità dei prodotti richiesti, attraverso l’emissione di schede tecniche e/o la compilazione dei capitolati di Acquisto dei Clienti, coordinando le attività di tutte le funzioni aziendali coinvolte.Coordinare le attività di tutte le funzioni aziendali per la redazione e gestione del sistema HACCP.

  10. RESPONSABILITA’ OPERATIVE • Gestire il Sistema Qualità di SAMMONTANA; • Verificare e approvare tutte le procedure del Sistema e le loro modifiche nel tempo; • Interpretare i costi della non-qualità derivanti dalle non conformità esterne ed interne; • Partecipare alla realizzazione nello stabilimento di attività destinate a migliorare la Qualità (analisi valore, azioni di Quality improvement, incentivazione, ecc.); • Assicurare costantemente alla Direzione Generale una sollecita e tempestiva informazione sulla situazione in essere e sulle linee di tendenza del livello qualitativo interno e della concorrenza; • Definire le modalità per l'identificazione dei materiali per la tracciabilità; • Verificare e approvare i capitolati di acquisto con i fornitori di materie prime, e prodotti finiti; • Qualificare i fornitori a seguito delle visite ispettive effettuate presso gli stessi; • Emettere le istruzioni necessarie alle funzioni aziendali interessate sia in fase di produzione che di commercializzazione inerenti l'interpretazione delle norme igienico-sanitarie; • Emettere le schede tecniche dei prodotti finiti e/o curare la compilazione dei capitolati di Acquisto dei prodotti finiti per i Clienti;

  11. ASSICURAZIONE QUALITA’ • Elaborare e aggiornare sistematicamente, criteri, metodologie e strumenti atti ad assicurare il livello qualitativo dei prodotti dell'Azienda e l'ottimizzazione del costo totale della Qualità; • Garantire l'interpretazione univoca delle norme ed accertarsi dell'adeguamento e del rispetto delle norme da parte di tutti gli enti cui tali norme sono indirizzate attraverso audit interni su tutta l’organizzazione aziendale interessata al Sistema Qualità; • Gestire i Laboratori Analitici di controllo; • Coordinare le attività per la redazione del manuale HACCP; • Redigere i Capitolati di acquisto con i Fornitori di materiali, semilavorati, prodotti finiti; • Prevedere le metodologie di controllo di materie prime, semilavorati e prodotti finiti; • Redigere i report periodici su controlli, non conformità e reclami per la Direzione Generale; • Provvedere alla formazione / addestramento sugli aspetti igienico sanitari al personale dipendente, su richiesta della Direzione Personale.

  12. CONTROLLO QUALITA’ PROCESSO PRODUTTIVO • Eseguire i controlli e collaudi in produzione delle materie prime, dei semilavorati, dei prodotti finiti e dei processi industriali richiesti anche da altre funzioni.

  13. DIREZIONE RICERCA E SVILUPPO La funzione Direzione Ricerca e Sviluppo, cioè di progettazione del prodotto, consegna alla Produzione delle specifiche provvisorie in termini di processi e di ricette, per verificarne la producibilità industriale con la Produzione stessa, e gestisce le inevitabili modifiche per motivi di qualità, economici, o di necessità di fornitura, che si verificano durante la vita del prodotto, in quanto le stesse devono essere gestite in modo centralizzato da chi ha fatto nascere e sviluppare il prodotto stesso.

  14. La Direzione Ricerca e Sviluppo è la funzione aziendale che svolge ruoli fondamentali che costituiscono anche i suoi obiettivi generali: • Garantire che l'etichettatura, presentazione e pubblicità su preimballaggi ed imballaggi dei prodotti siano conformi alle leggi vigenti; • Garantire, attraverso la gestione della ricerca e sviluppo dei prodotti ed il confronto continuo, sistematico e pianificato con la Produzione, la Funzione Tecnica, il Servizio Acquisti, il Marketing, che i prodotti messi a punto siano fattibili, cioè compatibili con le leggi vigenti, gli impianti disponibili, le necessità produttive e il mercato di fornitura, sia per il contenuto food che per il packaging.

  15. Compiti principali • Definire, in collaborazione con il Marketing, la progettazione dei nuovi prodotti (formulazione, packaging, estetica) e seguirne lo sviluppo; • Approvare le schede tecniche provvisorie delle nuove materie prime, semilavorati e prodotti finiti, indicando anche le fonti di reperibilità; • Approvare le diciture legali (ingredienti, ecc...) sulla unità di vendita prima della stampa da parte del fornitore, in sua assenza provvederà l’Amministratore Delegato; • Coordinare le attività di tutte le funzioni aziendali coinvolte nella realizzazione dei prodotti finiti a marchio per i Clienti; • Collaborare con le Funzioni Commerciale e Marketing, alla definizione dei criteri e modalità atti ad individuare le “funzioni attese” e le “funzioni percepite” del prodotto; • Ideare con la collaborazione delle Funzioni Commerciali e Marketing, un adeguato sistema di valutazione della Qualità riscontrata sul mercato;

  16. Dove ci porta tutto questo?Il chimico deve avere una serie di competenze molto diversificate, che dovranno essere acquisite, facendo pernio sulle conoscenze fornite durante il corso di studio.

  17. Quali sono gli sbocchi del chimico nel nostro territorio?

  18. L'area geografica in cui insiste principalmente il bacino di utenza della nostra Università è caratterizzata da: • buona dinamicità imprenditoriale nei campi tradizionali (meccanica, elettrotecnica, costruzioni) ma anche innovativi (agroindustriale, medicale, elettronico, farmaceutico) • presenza di molte piccole e medie aziende operanti nel campo della distribuzione di prodotti • presenza di piccole e medie aziende operanti nel campo agroalimentare comprese cooperative e consorzi di imprese interessate all'innovazione tecnologica • presenza di aziende di servizi nel campo delle applicazioni tecnologiche avanzate (energia, ambiente, salute, alimentazione)

  19. La Laurea di durata triennale dovrà terminare con un titolo finale spendibile in tempi brevi nel mondo del lavoro.

  20. Nel corso dei primi due anni si deve quindi di fornire una buona cultura di base, mentre nel terzo anno si dovrebbero previlegiare le attività qualificanti ed i crediti in opzioni immediatamente spendibili dal futuro laureato.

  21. Per quanto riguarda il mondo industriale il corso dovrebbe svolgere le proprie attività finalizzate a: • fornire la preparazione di base matematica, statistica, informatica, fisica e chimica, propedeutica allo studio delle discipline caratterizzanti in ambito tecnologico; • insegnare il metodo scientifico di indagine in relazione all'applicazione e alla ricerca e sviluppo di prodotti; • garantire il possesso di adeguate competenze e di strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; • rendere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro; • integrare la preparazione scientifico-tecnica con aspetti giuridici di regolamentazione, responsabilità e bioetica, economici e di gestione aziendale, di comunicazione e percezione pubblica.

  22. Dato il ristretto arco di tempo per il conseguimento della laurea di 1° livello è secondo me necessario che: lo studente abbia già un buon livello di conoscenza di base nelle diverse discipline fondamentali; ci sia una struttura didattica in grado di accogliere gli studenti nel modo migliore, soprattutto per quanto riguarda laboratori, biblioteche ed accesso a strumenti scientifici; di conseguenza, l'Università dovrà impegnarsi in adeguati investimenti di strutture e personale; le attività didattiche e formative diverse dalla lezione frontale dovranno essere prevalenti (esercitazioni, verifiche, tutoraggio, studio) anche con professionalità esterne necessarie al completamento di questo processo formativo; la tesi o comunque un elaborato conclusivo abbia una durata di alcuni mesi e possa essere effettuata anche con uno stage presso un'industria produttrice di beni o servizi, un'azienda pubblica, un consorzio o una cooperativa operanti nel campo della produzione ma anche del consulting o del marketing i tre anni complessivi necessari per il conseguimento della Laurea di 1° livello, o diploma, dovrebbero essere orientati ad una preparazione di base con uno specifico orientamento verso il mondo della domanda localmente più rilevante per vocazione, che sembra essere l'Industria e l'Agroindustria, e verso gli aspetti più generali del comparto produttivo, con aperture verso lauree di 2° livello.

  23. La laurea di secondo livello dovrebbe poi fornire le necessarie competenze specifiche per l’inserimento nel mondo del lavoro in ambito specifico o nell’università.

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