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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “SANDRO PENNA” Scuola primaria “GIOVANNI XXIII”

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “SANDRO PENNA” Scuola primaria “GIOVANNI XXIII” Taverna delle Rose Classe seconda A Insegnante Marina ROSSI.

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “SANDRO PENNA” Scuola primaria “GIOVANNI XXIII”

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “SANDRO PENNA” Scuola primaria “GIOVANNI XXIII” Taverna delle Rose Classe seconda A Insegnante Marina ROSSI

  2. “Recuperare e conoscere i giochi della propria tradizione è fondamentale per comprendere la propria identità culturale ed è un modo per avvicinarsi alle altre culture scoprendo le diversità e le similitudini”. Siamo i 23 alunni della classe Seconda A di Taverna delle Rose, tra noi ci sono bambini provenienti da altri Paesi, ma siamo tutti AMICI. Ci piace giocare, leggere, scoprire cose sempre nuove. Abbiamo domandato ai nostri genitori e , soprattutto, ai nostri nonni i giochi che facevano da piccoli . Ed abbiamo scoperto giochi, filastrocche e canzoni che nemmeno la nostra maestra conosceva. Poi li abbiamo disegnati e, grazie al contributo di persone buone abbiamo realizzato un bellissimo calendario .

  3. Il Giovedì Santo, nel Cilento, i nonni usavano gli “Zurri-Zurri”. Erano delle scatolette di legno aperte da un lato che giravano intorno ad una ruota dentata e producevano vari suoni secondo le misure. I ragazzi giravano per il paese con questo gioco perché le campane non potevano suonare fino a Pasqua.

  4. Il gioco dei sassi. È un gioco antico che facevano i nonni. I bambini si mettono in cerchio, ognuno prende i sassi e li allinea davanti a sé. Prende un sasso e lo lancia in aria, prima che il sasso ricada cerca di prendere gli altri. Vince chi riesce a prendere in mano tutti i sassi.

  5. Gioco delle sedie o Jocul lu scaline gioco rumeno. Per giocare servono tante sedie quanti sono i giocatori, più un’altra vuota. Il gioco del fazzoletto è conosciuto con nomi diversi e con piccole varianti in tanti Paesi.

  6. 'O strummolo era un gioco tipico dell’Italia meridionale. Era una specie di piccola trottola di legno che girava su una punta di acciaio. Per farlo girare veniva lanciato con una cordicella arrotolata. Mazza e pivz si giocava ai tempi dei nonni. Era un gioco semplice, ma pericoloso. Con la mazza si doveva sollevare il “pivz”, per poi colpirlo in aria e mandarlo lontano.

  7. Il mancala è un gioco da tavolo diffuso in gran parte del mondo,specialmente in Africa e in Medio Oriente. Si deve cercare di catturare più semi. Le donne non possono giocarlo con gli uomini né con i bambini. La matrioska è la bambola di legno di origine russa che è formata da tante bambole di dimensioni diverse che si inseriscono una nell’altra. Ogni pezzo si divide in due parti ed è vuoto al suo interno, tranne il più piccolo che si chiama "seme". La bambolina più grande si chiama invece "madre".

  8. UN GRAZIE VA A... Rotary Club Battipaglia Dirigente scolastica: Dott.ssa Barbara Figliolia

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