1 / 71

La Protesi unicompartimentale di ginocchio esperienza personale

La Protesi unicompartimentale di ginocchio esperienza personale. Ernesto Pintore Clinica Malzoni Agropoli Salerno Italia. Definizione. Impianto destinato a sostituire un solo compartimento del ginocchio, nella maniera più economica possibile. Storia. 1957 Mc Keever: piatto tibiale

duff
Download Presentation

La Protesi unicompartimentale di ginocchio esperienza personale

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La Protesi unicompartimentale di ginocchioesperienza personale Ernesto Pintore Clinica Malzoni Agropoli Salerno Italia

  2. Definizione Impianto destinato a sostituire un solo compartimento del ginocchio, nella maniera più economica possibile

  3. Storia • 1957 Mc Keever: piatto tibiale • 1958 Mc Intosh: piatto in Acrilico • 1964 Mc Intosh: piatto in Vitallium • 1973 Marmor: modularità • 1974 Guepar

  4. Menisco mobile (Goodfellow & O’Connor) • Riduce la sollecitazione del polietilene • Difficile regolazione della tensione legamentosa • Rischio di ipercorrezione • Lussazione del menisco

  5. Alpina non cem. Ch. J. AFTI

  6. AFTE: Alpina cementata

  7. Il polietilene (UHMWP) • Resistenza alla frizione • Wear • Deformazione • Marmor nel 1980 raccomandava unospessore minimo di 6 mm (Spessore)

  8. Filosofia della UNI • Sostituisce la cartilagine • Non tentare di correggere il disassiamento • Non è una emiartroplastica totale del ginocchio

  9. La Base metallica (Metal back) • Diminuisce la deformazione del polietilene ed i carichi di compressione a livello della interfaccia • Necessità di un fittone di ancoraggio e possibilità di usura del polietilene

  10. Indicazione ideale • AFTI o AFTE stadio II (senza sublussazione nel piano frontale) • Varo o valgo riducibile (correzione della deformazione in stress) • Disassiamento frontale < 5° • Integrità del LCA

  11. Controindicazioni • Danno molto avanzato • Grandi disassiamenti • Lesione compartimento controlaterale • Patologia infiammatoria • Assenza del LCA e deficit di estensione • Lassità nella convessità • Sovraccarico ponderale importante

  12. Lo stato della rotula sembra non influenzare i risultati

  13. Evoluzione femoro-rotulea • 18%di rimodellamentoosteofitico senza ripercussione funzionale • 8-10%di artrosi femoro-rotulea (Dejour - Sofcot 1996)

  14. Osteotomia? Il suo ruolo attuale potrebbe essere di utilizzarla in un paziente relativamente giovane ( < 60 a. ), per correggere esclusivamente una deformità costituzionale metafisaria. Non dimenticare che la revisione protesica di una osteotomia mal eseguita può risultare estremamente complicata

  15. Varismo Costituzionale: Asse epifisario Secondo LEVIGNE Normoassiale

  16. Insuccessi di Osteotomia tibiale

  17. Osteotomia “palliativa” in assenza di varismo costituzionale: Lassità da resezione

  18. Resezione ortogonale Lassità di resezione

  19. Studio radiografico • Rx standard AP-LL • Rx AP-LL sotto carico • Rx AP in stress dinamico • Rx proiezione di Schuss • Rx assiali de rotula • Goniometria arti inferiori

  20. Risultato finale Buona indicazione Esame clinico e studio radiografico

  21. Strumentario e impianto • Sostituisce l’usura • Preciso ed efficace • Polietilene > 6 mm • Piatto tibiale pendenza di 6° • Inclinazione mediale tra 2,5 y 5° (varo in rapporto con l’asse epifisario)

  22. Strumentario e impianto • Evitare l’ipercorrezione (degrado contralaterale) • Restaurazione dell’ altezza dell’interlinea • Condilo: ricerca di appoggio lineare e non puntiforme • Evitare il conflitto tra l’impianto femorale, la rótula ed il massiccio delle spine (Uni ext.)

  23. Tecnica chirurgica • Incisione pararotulea int. o ext. • Nessuna liberazione di parti molli (rischio di ipercorrezione) • Lassità di “sicurezza” (2 mm di ipocorrezione) • Taglio tibiale • Taglio femorale

  24. Il taglio non può essere ortogonale all’ asse epifisario come in una PTG In una tibia retta, l’asse epifisario coincide con l’asse meccanico. Se si tratta di un varo epifisario, il taglio deve essere parallelo alla interlinea e ciò si traduce in una inclinazione tra 2° e 3°

  25. Punto O Spessore del taglio: Condilo 3mm + piatto 8mm + lassità di sicurezza di 2 mm = 13 mm

  26. Preparazione femorale Rispettare i tre piani dello spazio

  27. Posizione del condilo • Piano frontale: centrato sul piatto (dipende dalla obliquità del piatto) • Piano sagittale: non oltrepassa in avanti il bordo del piatto (conflitto rotuleo in flessione) • Resezione del condilo posteriore • Piano orizzontale: Evitare il conflitto con il massiccio delle spine e la rotula

  28. Medializzazione del condilo

  29. Condilo in soprastruttura

  30. Punti importanti • Verifica accurata degli impianti durante le prove • Spessore del cemento: non deve riempire difetti ossei o stabilizzare una protesi instabile • Le UNI interne mostrano una migliore tolleranza ai piccoli difetti tecnici rispetto alle UNI esterne.

  31. Punti importanti • Qualità e precisione dei tagli sono gli unici garanti della longevità degli impianti • Tollerare una leggera lassità in flessione, perchè ciò garantisce la auspicabile ipocorrezione

  32. Inclinazione mediale del piatto tibiale e conflitto con le spine

  33. Inclinazione laterale del piatto tibiale e Medializzazione del condilo

  34. UNI esterna • Displasia del condilo esterno • Recurvatum • Regolazione difficile tra gli impianti

  35. Problemi di regolazione tibio-femorale • Centramento ideale in flessione: conflitto con il massiccio delle spine in estensione • Posizionamento eccentrico in flessione: posizione ideale in estensione

  36. Centrato in flessione: conflitto in estensione Eccentrico en flessione: ideale in estensione

  37. Risultati SOFCOT 1996 • Mobilizzazione femore a 5 anni:8,4% • Radiolucenza femore a 5 anni: • Totali:4,5% • Parziali:8,9% • Mobilizzazione tibialea 5 a.: 8% • Radiolucenza tibiale a 5 anni: • Parziali:17% • Totali:11%

  38. Cause di insuccesso • Lassità residua nel piano frontale • Lassità residua nel piano sagittale • Posizione anormale dell’impianto femorale • Posizione anormale dell’impianto tibiale (meno) • Disassiamento • Ipercorrezione • Usura del polietilene

  39. Usura • Inevitabile • Consumo medio a 5 anni: • 1,83 mminterno • 1,45 mmesterno • Consumo medio a 10 anni: • 3,26mm • 27%dell’ altezza totale del polietilene

  40. Errori in relazione con le indicazioni • Stato osseo • Stato legamentoso • Contesto generale

  41. Stato osseo • Anca • Tipo di artrosi (> stadio 2) • Deformazione pre-operatoria (>20°) • Compromissione del compartimento controlaterale • Rotula

More Related