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la nostra esperienza

"integrazione". la nostra esperienza. Lungodegenza Post-Acuzie Ospedale di Argenta. In principio. era il caos. 1997 anno di nascita 1998 trasferimento 1999 formazione 2000-2003 ordine 2004-2007 DIFG - accreditamento. Non si condivide un percorso se sei da sola a correre.

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Presentation Transcript


  1. "integrazione" la nostra esperienza Lungodegenza Post-Acuzie Ospedale di Argenta

  2. In principio era il caos

  3. 1997anno di nascita1998trasferimento1999formazione2000-2003ordine2004-2007 DIFG - accreditamento

  4. Non si condivide un percorso se sei da sola a correre

  5. DIPARTIMENTO di MEDICINA Dott. G. Serra U.O. Medicina Copparo Dott. D. Pelizzola U.O. Lungodegenza Post-Acuzie Geriatrica Delta / Comacchio Dott.F. Anzivino U.O. Medicina Cento Prot. G. Zoli U.O. Medicina Argenta Dott. G. Reschiglian M.O. CAD e Gestione Ambulatori Dott. F. Frabetti M.O. CAD e Gestione Ambulatori Dott. E. Taddia M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Copparo Dr.ssa A. Pazzi M.O. Acuti e D.H. Dott. S. Cazzuffi M.O. Endoscopia Digestiva Dr.ssa M. Massari M.O. Endoscopia Digestiva Dott. S. Parro M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Bondeno Dott. F. Menghini M.O. Centro Antidiabetico Dott. A. Cavalieri M.O. Oncologia e Gestione D.H. Dott. G. Savioli M.O. Oncologia e Gestione D.H. Dott. F. Cazzola M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Argenta Dott. A. Arcadi M.O. Attività Ambulatoriali Dott. M. Bosi M.O. Day Service Dott. G. Bellodi M.O. Day Service Dott. G. Bragagni M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Comacchio Dr.ssa R. Cocchieri U.O. Malattie Apparato Respiratorio Copparo Dott. U. Viviani U.O. Neurologia Comacchio / Delta Dott. G. Serra Aggiornato al settembre 2006 M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Delta Dr.ssa C. Andreati M.O. Tisiologia Dott. U. Viviani M.O. Endoscopia Bronchiale Dott. M. Lodi

  6. SPERIMENTAZIONE DEL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO Sviluppo temporalizzato delle fasi del progetto

  7. COME ERAVAMO … informazioni “detenute” da pochi. Dipendenza organizzativa verso l’atto medico vissuto come prioritario. verso la tempistica. Profilo di responsabilità “centrato” sull’atto, sul compito Presa in carico “sommaria” – “parcellizzata” - “dispersiva” Evento critico vissuto come “ostacolo” alla routine. Attribuzioni di attività di base non documentate non verificate e non registrate. Esecuzione di attività di base svolte indistintamente da personale O.S.S. e infermieristico. OGGI SIAMO …

  8. SOCIETA’ ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA SESSIONE CORSI ABSTRACT-FORM CORSO NURSINGTITOLO: Implementazione dell’integrazione del team assistenziale delle LPA Azienda USL diFERRARAAUTORI: Pelati C., Sarti D., Graldi R., Peverati M., Cristofori L., Dott. F. AnzivinoISTITUTO: L.P.A. Azienda USL di FERRARATESTOFINALITÀ:Nell’ambito dell’Azienda USL di Ferrara, a seguito della costituzione del D.I.F di Geriatria e LPA si è reso necessario implementare l’integrazione tra infermieri ed O.S.S. in tal senso si è sviluppato un processo di formazione allo scopo di: Analizzare il ruolo e le aree di competenza di infermieri ed O.S.S., descrizione dei confini di competenza;strumento utilizzato JOB DESCRIPTION; Definire i principali processi assistenziali in cui interviengono in maniera autonoma o collaborativa l’infermiere e O.S.S.; Costruire un modello di “ Piano delle attività” da cui emergono processi assistenziali governati e livelli d’integrazione possibile tra infermieri ed il personale di supporto.

  9. CHE COSA CI SI ASPETTA DA UN INFERMIERE DI L.P.A. Osservare e riconoscere i bisogni di salute (fisici-psicologici e sociali) Sviluppare un piano di assistenzacoerente con i bisogni compromessi e per la prevenzione di complicanze Agire competenze tecnico-assistenziali  Valutare la complessità del paziente  Attribuzione le attività al personale di supporto Informare ed educare

  10. CHE COSA CI SI ASPETTA DA UN O.S.S. DI L.P.A. Osservare e riconoscere i segni di rischio per il paziente Riferire in modo completo puntuale e pertinente Collaborare all’attuazione del piano assistenziale, in riferimento alle prescrizioni dell’infermiere, in relazione alle diverse patologie Curare il benessere del paziente e il comfort alberghiero  Informare ed educare

  11. DIPARTIMENTO MEDICO M.O. di L.P.A. Ospedale di Argenta ATTRIBUZIONI DELL’OPERATORE SOCIO SANITARIO

  12. Oggetto: La procedura in oggetto descrive in maniera sistematica le attività relative alla erogazione della assistenza medica infermieristica, tecnica e specialistica articolata nella giornata di degenza all’interno della M.O. di L.P.A. dello stabilimento ospedaliero di Argenta. Scopo/obiettivo: La presente procedura ha lo scopo di fornire una guida di riferimento a tutti gli operatori del M.O. di L.P.A. dello stabilimento Ospedaliero di Argenta, articolato nella giornata lavorativa, definendo le attività, le responsabilità e pianificando l’assistenza mirata alle singole necessità dell’utente ricoverato. Campo di Applicazione: La presente procedura si applica nel M.O. di L.P.A. dello stabilimento Ospedaliero di Argenta. Documenti di riferimento:Codice Deontologico. Profilo Infermieristico Profilo o.S.S. (provvedimento della Conferenza Stato regioni 22 febbraio 2001 Job Description (come da corso di aggiornamento Aziendale “integrazione fra operatori”) Az. Usl Ferrara

  13. CARTELLA CLINICA LPA ATTIVITA’ PERIODO PRE-SPERIMENTALE PERIODO SPERIMENTALE PERIODO POST-SPERIMENTALE LUGLIO-AGOSTO- SETT. NOVEMBRE DICEMBRE 2005 MAGGIO MAGGIO GIUGNO Dip. LPA Formazione Definizione del modello di sperimentazio. GENNAIO- FEBBRAIO MARZO APRILE Intervento di cambiamento Misur.-valutazione In itinere e finale 2006

  14. Piano di EDUCAZIONE ADDESTRAMENTO per le attività di cura di base. famigliare o care-givers ______________________________ per l’utente______________ Coinvolgimento famigliari per attivazione servizio domiciliare – Individuazione care-givers.

  15. COME ERAVAMO … informazioni “detenute” da pochi. Dipendenza organizzativa verso l’atto medico vissuto come prioritario. verso la tempistica. Profilo di responsabilità “centrato” sull’atto, sul compito Presa in carico “sommaria” – “parcellizzata” - “dispersiva” Evento critico vissuto come “ostacolo” alla routine. Attribuzioni di attività di base non documentate non verificate e non registrate. Esecuzione di attività di base svolte indistintamente da personale O.S.S. e infermieristico. OGGI SIAMO … Informazioni a “disposizione” di tutti. Dipendenza organizzativa  verso l’utente  elasticità nella tempistica Profilo di responsabilità “sull’intero processo pianificato” Presa in carico “precisa” - “globale” - “unica” Evento critico “preventivato” Attribuzioni documentate, ritornate, verificate e registrate. Pianificazione delle attività:  Istruzione Operativa nr° 1

  16. Grazie per l’attenzione e buona domenicaa tutti

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