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format lucera CONSIDERAZIONI SULLA SITUAZIONE ENERGETICA ITALIANA NELL’ATTUALE CONTESTO INTERNAZIONALE.

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Presentation Transcript


  1. format luceraCONSIDERAZIONI SULLASITUAZIONE ENERGETICA ITALIANA NELL’ATTUALE CONTESTO INTERNAZIONALE

  2. RISERVE E CONSUMI MONDIALI ANNUI DI ENERGIA (valutazioni 2004) RISERVE CONSUMI RIS./CONSUMI (Gtep (Gtep/anno) % (anni)petrolio 157 3.64 37.3 43carbone 500 2.58 26.5 194gas naturale 145 2.33 23.9 62nucleare - 0.60 6.2 -idro-geo - 0.59 6.1 - ------- -------Totale consumi 9.74 100.0

  3. RIPARTIZIONE APPROSSIMATIVA DELLA POPOLAZIONE MONDIALE (circa 6.5 miliardi di individui a fine 2004)(previsti 10 miliardi nel 2035-2040)Asia 3860 milioni (60 % del totale)Europa 800 milioniAmeriche 900 milioniAfrica 900 milioniOceania 40 milioni ---------------- 6500 milioniLa Cina (1300 milioni) e l’India (circa 1035 milioni) contano da sole poco meno del 40% della popolazione mondiale

  4. PAESI DEL G8: POPOLAZIONE E CONSUMI ENERGETICI 2003PAESE POPOLAZIONE CONSUMO CONSUMO ENERGETICO PRO-CAPITE 106 ab. % Mtep % tep/ab 1 USA 288.0 4.6 2297.8 23.6 8.0 2 Russia 145.0 2.3 670.8 6.9 4.63 Giappone 127.0 2.0 504.8 5.2 4.0 4 Germania 82.3 1.3 332.2 3.4 4.0 5 Canada 31.9 0.5 291.4 3.0 9.1 6 Francia 60.0 1.0 260.6 2.7 4.3 7 Gr. Bretagna 60.0 1.0 223.2 2.3 3.7 8 Italia 58.0 0.9 181.9 1.9 3.1 -------- ------- --------- ------- ------ Totali parziali 852.2 13.7 4762.7 48.9 5.6 Resto del mondo 5377.8 86.3 4978.4 51.1 0.93 --------- ------- -------- ------ ------ Totali mondo 6230.0 100.0 9741.1 100.0 1.56

  5. PAESE POPOLAZIONE CONSUMO CONSUMO ENERGETICO PRO-CAPITE milioni % Mtep % tep/ab di ab. 1 USA 288.0 4.6 2297.8 23.6 8.0 2 Cina 1309.4 21.0 1178.3 12.1 0.9 3 Russia 145.0 2.3 670.8 6.9 4.6 4 Giappone 127.0 2.0 504.8 5.2 4.0 5 India 1034.2 16.6 345.3 3.5 0.3 6 Germania 82.3 1.3 332.2 3.4 4.0 7 Canada 31.9 0.5 291.4 3.0 9.1 8 Francia 60.0 1.0 260.6 2.7 4.3 9 Gr. Bretagna 60.0 1.0 223.2 2.3 3.710 Corea d. Sud 48.0 0.8 212.0 2.2 4.411 Italia 58.0 0.9 181.9 1.9 3.112 Brasile 180.0 2.9 181.4 1.9 1.013 Spagna 40.2 0.6 141.5 1.5 3.514 Messico 103.4 1.7 138.1 1.4 1.315 Ucraina 48.4 0.8 133.3 1.4 2.716 Iran 67.5 1.1 129.1 1.3 1.917 Arabia Saudita 23.5 0.4 121.9 1.3 5.218 Australia 19.5 0.3 115.6 1.2 5.919 Indonesia 231.3 3.7 107.0 1.1 0.5 -------- ----- --------- ------ -------Totali parziali 3957.6 63.5 7566.2 77.7 1.9Resto del mondo 2272.4 36.5 2174.9 22.3 0.96 --------- ------- -------- ------ -------- Totali mondo 6230.0 100.0 9741.1 100.0 1.56

  6. CONSUMO PIL INTENSITA’ PRO-CAPITE PRO-CAPITE ENERGETICA tep/ab $/ab $/tepUSA 8.0 35048 4386Canada 9.1 27389 3012Giappone 4.0 24835 6211 Francia 4.3 22897 5319Germania 4.0 23742 5952U.K. 3.7 22093 5988Italia 3.1 22172 7143Russia 4.6 7473 1623Indonesia 0.5 2857 -Filippine 0.3 3805 -Sudan <0.3 940 -Nigeria <0.3 853 - Etiopia <0.3 628 -Tanzania <0.3 501 -Il valore dell’intensità energetica nei Paesi più poveri ha scarso significato

  7. CINA E INDIACina: 2° consumatore di energia India: 5° consumatore di energiaPAESE POPOLAZIONE CONSUMO CONSUMO PRO-CAPITE 106 ab. % Mtep % tep/ab Cina 1310 21.0 1178 12.1 0.9India 1035 16.6 345 3.5 0.3USA 288 4.6 2298 23.6 8.0Italia 58 0.9 182 1.9 3.1Ma Cina e India sono in rapida crescita: grandi conseguenze sulle forniture energetiche mondiali.

  8. ITALIAPaese povero di risorse, ricco di tecnologiaEnergia importata (%) Produzione nazionale (%)- petrolio 46.2 - petrolio/carbone 1.6- gas naturale 26.0 - gas naturale 6.4- carbone 7.0 - en. idroelettrica 6.1 - en. elettr. (nucleare) 5.9 - geotermia 0.6 ------ - solare/eolica 0.285.1 ------14.9totale non rinnovabile 93%totale rinnovabile 7% prevalentemente idroelettrico(escluso l’uso “naturale” dell’energia solare)

  9. ITALIA Ripartizione dei consumi di energia primaria per settori Industria 28.7 % Trasporti 31.5 % Usi civili 29.6 % Altri usi 10.2%Energia primaria impiegata per generare elettricità, usata in tutti i settori precedenti: circa il 40 %

  10. ITALIA Con quali impianti si produce l’energia elettrica centrali termoelettriche1 70.3 % centrali idroelettriche 15.0 centrali geotermoelettriche 1.4 centrali solari/eoliche 0.4importazione16.3 assorbimento pompaggi -3.4 ---------- 100.0 %1Alimentate da combustibili: petrolio, gas naturale, carbone, (rifiuti)

  11. ITALIALa situazione precedente è anomala:- troppa dipendenza dal petrolio e dai combustibili in genere- troppo poco carbone- assenza di nucleare interno, ma presenza di quello importato (abbiamo i rischi senza avere i vantaggi)- molte centrali vecchie, da rimpiazzare con altre ad alto rendimento- potenza impianti e capacità linee elettriche da incrementare, perché sono al limite delle nostre esigenze- troppa importazione di energia elettrica- gestione fallimentare dei rifiuti- tendenza ai provvedimenti di emergenza, anziché strutturali

  12. Atteggiamento tipico di associazioni, alcuni partiti, comitati:opporsi a tutte le nuove iniziativeEsempi:- nuove centrali a ciclo combinato;- nuove linee elettriche;- impianti per il recupero di energia da rifiuti;- nuove strade per ridurre le congestioni (tangenziale di Mestre!);- centrali eoliche.Risultato: si rinviano le soluzioni e quindisi continua a consumare il solito petrolioperché la riduzione dei consumi in tempi brevi non sarebbe accettata dalla popolazione.Atteggiamento irresponsabile e suicida

  13. Il mito dell’idrogenol’idrogeno non è una fonte energetica:idrogeno ed elettricità sono vettori energetici, non fonti.Il contributo dei biocombustibili (biodiesel e bioetanolo):è limitato dal fatto che le colture energetiche sono in competizione con quelle alimentari e che, in ogni caso, la loro densità energetica è bassa e la loro resa energetica (output/input) è prossima a zero.I rifiutiDevono essere smaltiti.Perciò lo sfruttamento energetico dei rifiuti è doveroso e oggi ha impatto ambientale modesto e controllabile; e l’impianto si ripaga con l’energia prodotta.Bloccare le iniziative significa continuare con le discariche, che sono più inquinanti e oggi assurde. In futuro ognuno dovrà gestire i propri rifiuti.I problemi “di moda”polveri sottili e onde elettromagnetiche e radon.

  14. In definitiva:Le fonti rinnovabili (solare, eolica, geotermica, biomasse) sono ad intensità energetica molto bassa.Dobbiamo considerarle un’alternativa a quelle non rinnovabili? DIPENDE:No in una società ad alta intensità energetica; possono soltanto essere integrative;Si in una società a bassi (molto, molto bassi) consumi; ma ciò significa rivoluzionare il nostro modo di vivere.In futuro saremo probabilmente costretti a questo, per i limiti costituiti dalle risorse e dall’ambiente.Ma che fare ora?

  15. Prima di rispondere, poniamoci alcuni interrogativi:- La tecnologia è dannosa o benefica per l’uomo?- E’ più amico dell’uomo l’ambiente naturale o quello artificiale? Occorre considerare i diversi aspetti, con equilibrio:- tecnologia e suo impatto sulla salute:negativo: corsa verso lo sviluppo, produzione elevata di inquinanti artificiali;positivo: sollievo alle fatiche dell’uomo, aumento della produzione di alimenti e altri prodotti, aumento dei rendimenti, possibilità di controllare l’inquinamento, sviluppo della medicina- durata media della vita in relazione allo stato della tecnologia

  16. CHE FARE ORA? (compito di politici e tecnici)- diversificare le fonti energetiche: più carbone, meno petrolio, uso oculato del gas, ripresa moderata e graduale del nucleare; ricerca sull’uso di fonti oggi non competitive (scisti bituminosi, ecc.); sviluppo delle fonti rinnovabili;- risparmiare energia in molti modi diversi:• recuperare energie non utilizzate (cogenerazione, rifiuti, mini-idro); • razionalizzare i consumi in tutti i settori; • sostituire gli impianti obsoleti con impianti ad alto rendimento e con le taglie adatte; • razionalizzare l’organizzazione dei sistemi d’impiego dell’energia; scaglionare i consumi (tariffe); • gestire correttamente gli impianti di produzione;- promuovere e diffondere la cultura energetica;- promuovere e finanziare la ricerca;- tenere conto del contesto internazionale(non possiamo fare il contrario degli altri se vogliamo incidere sulle normative internazionali)

  17. COMPITO DI TUTTI NOIimparare abitudini di corretto comportamento e praticarle.ad esempio:- non sprecare acqua;- non illuminare o riscaldare locali vuoti;- non scaldare ambienti oltre i 20°C (si risparmia il 7% per grado);- non usare l’auto per poche centinaia di metri;- non usare i cellulari in modo scriteriato (magari lamentandosi per la presenza delle antenne);- tenere con cura i beni pubblici;- e molte altre cose.

  18. L’INFORMAZIONEOggi imperversano:disinformazione (informazione distorta per motivi ideologici, politici, d’interesse; o per ignoranza);demagogia per estorcere consenso dalle comunità. I mezzi di comunicazione cavalcano le notizie per produrre ascolto, non per informare correttamente. Il giornalismo non è di buona qualità.C’è il vezzo di discutere su tutto senza decidere niente.Contribuire alla corretta conoscenza: la missione più importanteper educare i cittadini a pensare con la loro testa.

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