1 / 17

RICERCA AEROSPAZIALE

RICERCA AEROSPAZIALE. Roma. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri. Prof. Giuseppe Quartieri Roma, 23 Aprile 2008. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri.

chars
Download Presentation

RICERCA AEROSPAZIALE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. RICERCA AEROSPAZIALE Roma L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri Prof. Giuseppe Quartieri Roma, 23 Aprile 2008

  2. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri Ho conosciuto SP tramite VV in occasione di un proposta di mia proposta di ricerca sugli effetti della esistenza di caverne sotterranee prodotte dalla estrazione di petrolio. SP fu molto gentile e mi presentò anche altri colleghi in grado di aiutarmi e condividere la ricerca da me proposta. Cominciò quindi una collaborazione positiva e proattiva che mi convinse ad offrirgli la posizione di Presidente del Comitato Scientifico della mia Rivista “Ricerca Aerospaziale”. Chi ha avuto il piacere di conoscerlo non può non rendersi conto della sua spiccata personalità rigorosa a livello scientifico, didattico, morale ed etico. Viene spontaneo paragonare tanti altri “professionisti” della ricerca e dell’industria alla figura e statura di SP, allora ci si accorge subito che la maggior parte di essi scompare e non regge il paragone. Roma 23 Aprle 2008

  3. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri Il ricordo del Presidente del Comitato Scientifico, Prof. Sabino Palmieri, già Generale dell’Aeronautica e Direttore Generale della Servizio Metereologico dell’Aeronautica, e già Presidente della Società Italiana Metereologia Applicata, dipartito da poco tempo, rimarrà sempre vivo nella nostra mente. Il contributo del Prof. Sabino Palmieri alla nuova veste ed impostazione di “Ricerca Aerospaziale”è stato determinante. La svolta voluta e perseguita dal Palmieri è stata ed rimane diretta ad una forte e significativa generalizzazione dei temi e degli argomenti principali della nostra rivista “Ricerca Aerospaziale”. La evoluzione voluta, infatti, ha allargato gli argomenti prioritari di natura ingegneristica e aeronautica ad argomenti di fisica aerospaziale che fanno da supporto e base fondamentale alla stessa ricerca aeronautica ed aerospaziale. In fondo, l’intersezione fra fisica ed ingegneria è indissolubile come quella fra campo magnetico campo elettrico variabili. Nel tempo, questa innovazione si è presentata fruttifera e foriera di novità Roma 23 Aprle 2008

  4. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri • La scala classica di valori scientifici viene usualmente propsota come segue: • Ricerca pura e di base. • Ricerca applicata e tecnologica. • Ingegneria proveniente dalla ricerca pura ed applicata. • IL nuovo approccio di “RA” segue direttamente questa scala di valori nonostante la crisi della ricerca scientifica in Italia, puntando alla coesistenza e integrazione fra “specialisti” e “sistemisti”. In altre parole si propone e si segue l’approccio per sistemi (terza via della fisica) all’aerospaziale. • Miti e leggende: • “Premi Nobel e medaglie”, “centralizzazione della ricerca europea ed italiana”. • Gradi progetti: Galilei GPS, ITER ecc. sono “Piramidi di Cheope” oppure no (scopo vero dare lavoro a migliaia di persone)? • La terza via alla ricerca è libera da soprusi organizzativi poiché i finanziamenti sono bassi (FNF) e si può raggiungere la vera “democrazia scientifica” Roma 23 Aprle 2008

  5. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri In particolare il contributo di Sabino Palmieri al nuovo impulso della nostra rivista “Ricerca Aerospaziale”è prima di tutto consistito nel proporre lavori scientifici di ottimo livello, ancorché“referati”. Questa metodologia classica ha permesso di garantire il rigore scientifico degli articoli pubblicati su “Ricerca Aerospaziale”. Questo direttiva diventa naturale con la focalizzazione alla meteorologia aeronautica ed in genere aerospaziale. L’evidenza degli effetti dei fattori ambientali è sostanziale per la progettazione di sistemi aerospaziali. La previsione delle condizioni metereologiche è ormai diventata una scienza esatta che consente di raggiungere precisioni del 1% sulle previsioni giornaliere delle condizioni ambientali, e del 20% per previsioni stagionali e su diversi mesi. Roma 23 Aprle 2008

  6. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri I modelli di cambiamenti climatici come il modello generale dell’IPCC sono diventati di conoscenza comune mentre il SP ne parlava con largo anticipo. La trasformazione della nostra Rivista Ricerca Aerospaziale quindi avviene in radicale e sostanziale con particolare accento e riflessione ai fattori ambientali ed alla influenza della meteorologia sui sistemi aerospaziali. Nuovi temi, nuovi acronimi, nuove visioni, nuovi esperimenti sono questi gli aspetti del nuovo approccio che consente di sperare in un miglioramento continuo della qualità della nostra rivista. Roma 23 Aprle 2008

  7. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri La trasformazione della nostra Rivista Ricerca Aerospaziale quindi avviene in radicale e sostanziale con particolare accento e riflessione ai fattori ambientali ed alla influenza della meteorologia sui sistemi aerospaziali. Nell’editoriale del numero N. 2 Anno XXII di Ricerca Aerospaziale, Sabino propone e pone in evidenza l’importanza della fisica e chimica dell’acqua come componente sostanziale de corpi umani e come elemento sostanziale per la interpretazione dei fenomeni atmosferici e del clima. La preoccupazione per le risorse idriche e la diminuzione dei punti di misura dei corsi d’acqua e negli invasi ha suggerito di impiegare l’altimetria satellitare per il monitoraggio dell’altezza delle acque. La stessa tecnica poteva ed è stata impiegata per le misure dell’altezza dei ghiacciai e dei movimenti degli Eisbergs. Roma 23 Aprle 2008

  8. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri • Argomenti aerospaziali di interesse primario posti da SP: • Aspetti di progettazione di navi aerospaziali (approccio per sistemi alla progettazione). • Fisica dell’ambiente cosmico. • Correlazione fra processi geofisici e metereologici con l’ambiente cosmico. • Fattori ambientali (fisici, chimici, geofisici e metereologici): • Sistemi fisico-chimici che agiscono sull’atmosfera e sulla tecnosfera. • Correlazioine fra processi standard (ecologici, biologici e sociali) con i processi e i fattori cosmici ambientali. • (Fobie d Hughes, terrificante paura per i microbi e della mancanza di igiene personale. • Influenza dei microbi per la ricerca aerospaziale e ponte fra fisica e biologia. • La qualità dell’industria aerospaziale. Roma 23 Aprle 2008

  9. L’EREDITA’ CULTURALE e SCIENTIFICA del Prof. Sabino Palmieri • Gli aspetti precipui dell’attività di Sabino Palmieri possono essere suddivisi in due branche fondamentali: • La ricerca scientifica in campo della meteorologia e biometereologia e la sua capacità di partecipazione all’attività di rappresentazione dei risultati delle ricerche mediante la pubblicazione e la diffusione culminata con la accettazione della Presidenza del Comitato Scientifico di Ricerca Aerospaziale. • L’applicazione del suo pensiero pedagogico orientato all’applicazione della tassonomia di Bloom. Roma 23 Aprle 2008

  10. Lo studente e la mission di Sabino Palmieri Tra gli aspetti pedagogici perseguiti da SP va messo in evidenza il suo particolare “amore” per gli studenti nel senso moderno della stimolazione della qualità dello studio e dell’apprendimento. Gli obiettivi principali perseguiti dall’insegnamento di SP sono stati prima di tutto la soddisfazione dello studente, la motivazione e la formazione continua del suo piccolo gruppo di assistenti e ricercatori . Raggiungere e focalizzare questi obiettivi significava (e significa) puntare al pieno conseguimento dei programmi a breve, medio e lungo termine e apportare delle continue migliorie al sistema con una logica di “problem solving”. Roma: 23 Aprile 2008

  11. La Tassonomia di Bloom La sua ricerca di precise esigenze didattiche lo codusse alla accettazionie pedagogica della Tassonomia di Bloom degli obiettivi educativi: • Conoscenza (rievocazione di idee, riferita soprattutto alla memoria) • Comprensione (capacità di tradurre e di interpretare) • Applicazione (capacità di trasferire in contesti nuovi “situazioni nuove”) • Analisi (capacità di scomporre il sapere e di cogliere relazioni) • Sintesi (capacità di mettere insieme elementi, così da formare un tutto) • Valutazione (capacità di emettere giudizi sul valore. Collocato all’ultimo grado, può essere però preludio a un altro stadio). Roma: 23 Aprile 2008

  12. PROTOCOLLO Controllo di qualità Livello* tassonomico da raggiungere tempi Titolare della cattedra predispone in 60 giorni strumenti metodi sussidi didattici PROGETTO Ufficio di controllo della qualità OSQI 30 giorni per il controllo e l’approvazione Senato Accademico per approvazione alla prima seduta utile Consiglio di Amministrazione CdA Per approvazione definitiva Ufficio di Presidenza Per la promulgazione e l’invio all’ufficio competente Ufficio notifica insegnamenti procedura all’esecuzione formale con il docente per la calendarizzazione della disciplina . La Tassonomia di Bloom Roma: 23 Aprile 2008

  13. Vivere la Pedagogia di Bloom nel concreto • L’applicazione del pensiero pedagogico di Bloom e della sua metodologia diventa metodologiaintegrrante per Sabino Palmieri che gli consente di garantire elevati standard di qualità, di prevenire la maggior parte dei problemi dovuti alla formazione (abbandoni, insoddisfazione, ansia e stress da studio etc.) e di trovare in tempi rapidi correttivi efficaci nei vari ambiti della vita Universitaria. Ciò consente all’Istituto di Meteorologia di proporsi come una “comunità virtuosa” capace di seguire il percorso individuale di ogni iscritto e di offrire proposte culturali e socializzanti di alto profilo. Roma 23 Aprile 2008

  14. Criteri di valutazione della Qualità di INSEGNAMENTO di SP • Politica della Formazione • Pertinenza • Compatibilità • Efficacia • Efficienza • Processo e dispositivo di formazione • Conformità • Accettabilità • Sincronismo • Coerenza ROMA: 23 Aprile 2008

  15. … e ancora • Strumenti consuntivi: • Schede per la valutazione della Qualità studenti/docenti; • Schede ispettive (schede di giornata, schede riassuntive delle lezioni, valutazione dei docenti); • Verbali delle lezioni; • Test intermedi ed esami finali; • Schede di valutazione della Ricerca scientifica; • Autocertificazione Formazione continua (docenti ed executive operator); • Rapporto annuale di Revisione della Direzione; • Inserimento nel mondo del lavoro. • Implementazione degli strumenti e delle attrezzature in dotazione del poliambulatorio. (palestra strutturata in modo più funzionale, stutto le sale di valutazione funzionale) • Imposizione agli studenti di norme di igiene e abbigliamento più rigorose. Roma 23 Aprile 2008

  16. Esempi Per concludere i criteri pedagogici adottati da SP hanno sempre consentito: • Fruibilità delle schede di qualità per gli studenti e riduzione dei documenti cartacei; • Riduzione dei costi univeristari; • Processo di digitalizzazione e impiego dell’Hi-Tech più avanzato; • Razionalizzazione delle procedure sia a livello di executive operator (Chi fa che cosa) che metodologico; • Didattica e ricerca d’avanguardia; • Costante miglioramento del sito internet e patto comunicativo con gli studenti. Roma: 23 Aprile 2008

  17. GRAZIE ROMA 23 Aprile 2008

More Related