1 / 39

OSSERVAZIONE

OSSERVAZIONE. L’OSSERVAZIONE DIVIENE SCIENTIFICA QUANDO VIENE UTILIZZATA IN MODO INTENZIONALE IN UN PROGETTO SPECIFICO CHE PREVEDE LA DELIMITAZIONE DEL CAMPO E PREVEDE: REGISTRAZIONE DEL FENOMENO; FORMULAZIONE DI IPOTESI; FASI DI SVOLGIMENTO (Zimbelli, 1983). OSSERVAZIONE.

aziza
Download Presentation

OSSERVAZIONE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. OSSERVAZIONE • L’OSSERVAZIONE DIVIENE SCIENTIFICA QUANDO VIENE UTILIZZATA IN MODO INTENZIONALE • IN UN PROGETTO SPECIFICO CHE PREVEDE LA • DELIMITAZIONE DEL CAMPO E PREVEDE: • REGISTRAZIONE DEL FENOMENO; • FORMULAZIONE DI IPOTESI; • FASI DI SVOLGIMENTO • (Zimbelli, 1983)

  2. OSSERVAZIONE TECNICHE DI OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE IN CLASSE PROBLEMI DELL’OSSERVAZIONE

  3. TIPI DI OSSERVAZIONE • OSSERVAZIONE OCCASIONALE • OSSERVAZIONE NATURALISTICA • OSSERVAZIONE DOCUMENTARIA • OSSERVAZIONE SCIENTIFICA • OSSERVAZIONE PARTECIPANTE

  4. OSSERVAZIONE OCCASIONALE • E’ L’ATTIVITA’ CHE QUOTIDIANAMENTE OGNUNO DI • NOI COMPIE, IN FORMA NON INTENZIONALE IL PIU’ • DELLE VOLTE, PER L’ANALISI DELLE INFORMAZIONI • CHE I NOSTRI ORGANI DI SENSO RACCOLGONO (Soresi,1987). • L’OSSERVAZIONE OCCASIONALE E’: • NON CONTROLLATA; • LACUNOSA; • IMPRECISA;

  5. OSSERVAZIONE SCIENTIFICA • L’OSSERVAZIONE PER ESSERE CONSIDERATA TALE • DEVE POSSEDERE QUATTRO REQUISITI: • CONSENTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI; • ESSERE PROGRAMMATA SISTEMATICAMENTE; • ESSERE REGISTRATA SISTEMATICAMENTE; • CONSENTIRE PROVE E CONTROLLI AL FINE DI • ATTESTARE LA VALIDITA’ E LA VERIFICABILITA’ DEI • DATI RACCOLTI.

  6. OSSERVAZIONE SISTEMATICA • ATTITUDINE AD OSSERVARE E CAPIRE IL SIGNIFICATO • DI CIO’ CHE SI OSSERVA E PUO’ ESSERE PERFEZIONATO • CON L’ESERCIZIO. • L’OSSERVAZIONE E’ SISTEMATICA SE LE PROCEDURE • SONO: • PUBBLICHE; • REPLICABILI.

  7. OSSERVAZIONE NATURALISTICA PROPONE LA REGISTRAZIONE O L’OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO SPONTANEO DEGLI INDIVIDUI NEL LORO AMBIENTE NATURALE EVITANDO QUALISIASI STIMOLAZIONE.

  8. OSSERVAZIONE DOCUMENTARIA SI CARATTERIZZA PER L’ASSENZA TOTALE DI COINVOLGIMENTO; E’ UTILIZZATA NELLE: RICERCHE BIBLIOGRAFICHE E STORICHE.

  9. OSSERVAZIONE SCIENTIFICA • E’ QUELLA CHE INTERVIENE NEL CORSO DI UN • ESPERIMENTO: LO SCIENZIATO GRADUALMENTE • SCOPRE I PRECEDENTI ERRORI E MIGLIORA I SUOI • PROCEDIMENTI DI OSSERVAZIONE. • TALE OSSERVAZIONE RISPONDE ALLE DOMANDE: • CHE COSA? • IN QUALE MODO? • IN QUALI CONDIZIONI? • CON QUALI MEZZI?

  10. OSSERVAZIONE DIRETTA • SUDDIVISA IN: • NATURALISTICA; • CONDIZIONI CONTROLLATE; • INDIRETTA

  11. OSSERVAZIONI CONTROLLATE • L’OSSERVATORE DECIDE DI INTERVENIRE SULLE • SITUAZIONI. • VANTAGGIO= OSSERVARE I SOGGETTI NELLE STESSE • SITUAZIONI CONTROLLATE. • LIMITE= ARTIFICIALITA’ CHE SI PUO’ VENIRE A CREARE.

  12. OSSERVAZIONE INDIRETTA • PREVEDE L’UTILIZZO DI INTERVISTE E QUESTIONARI • RIVELANO L’ESPERIENZA SOGGETTIVA DEL BAMBINO; • SONO MEZZI ECONOMICI PER CONOSCERE I BAMBINI; • SONO ABBASTANZA FLESSIBILI DA LASCIARE SPAZIO • ALL’ESPRESSIONE LIBERA DEL BAMBINO.

  13. OSSERVAZIONE PARTECIPANTE PERMETTE LA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI, COLUI CHE RACCOGLIE LE INFORMAZIONI, TENTA DI VEDERE SENZA ESSERE VISTO, ESSENDO RIUSCITO A MIMETIZZARSI NELLA SITUAZIONE CHE INTENDE OSSERVARE. QUANTO PIU’ PARTECIPA EMOZIONALMENTE, TANTO PIU’ PERDE QUELLA OBIETTIVITA’

  14. METODO OSSERVATIVO SI PROPONE LA REGISTRAZIONE E L’OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI INDIVIDUI NEL LORO AMBIENTE NATURALE E COGNITIVO-EMOZIONALE

  15. METODO OSSERVATIVO E’ IL METODO OTTIMALE PERCHE’ CONSENTE: ACQUISIRE UNO STATUTO SCIENTIFICO; DEFINIRE IL PROPRIO OGGETTO DI STUDIO; REQUISITI: CONFERMABILITA’ DATI OSSERVAZIONE CASUALITA’ CAMPIONAMENTO RAPPRESENTITIVITA’ CAMPIONE RIPRODUCIBILITA’ RISULTATI

  16. MOMENTI • DOVE OSSERVARE • COSA OSSERVARE • COME OSSERVARE • CHI COMPIE L’OSSERVAZIONE • CHI VIENE OSSERVATO

  17. DOVE OSSERVARE AMBIENTE NATURALE AMBIENTE DI LABORATORIO

  18. COSA OSSERVARE IPOTESI PER CUI SI INTENDE COMPIERE UN’OSSERVAZIONE IPOTESI: I BAMBINI DI ETA’ SCOLARE CON STATUS DI BULLO O DI VITTIMA HANNO DIFFICOLTA’ NEL GRUPPO DEI COETANEI

  19. COME OSSERVARE L’OSSERVATORE EVITA IN OGNI MODO DI INFLUENZARE IL COMPORTAMENTO CHE E’ INTERESSATO A STUDIARE IL BAMBINO PUO’ ESSERE OSSERVATO IN FAMIGLIA, AL NIDO, A SCUOLA

  20. CHI VIENE OSSERVATO • BAMBINO • BAMBINO-BAMBINO • GRUPPO DI COETANEI • MADRE-BAMBINO

  21. RICERCHE RICERCHE LONGITUDINALI RICERCHE TRASVERSALI

  22. RICERCHE LONGITUDINALI OSSERVAZIONI RIPETUTE DI UN FENOMENO NEL CORSO DEL TEMPO, ALLO SCOPO DI EVIDENZIARE GLI ASPETTI COSTANTI E/O I CAMBIAMENTI E DI FORNIRE UNA SPIEGAZIONE (NESSELROADE & BALTES, 1979)

  23. RICERCHE TRASVERSALI PREVEDE IL CONFRONTO TRA CAMPIONI EQUIVALENTI MA DI ETA’ DIVERSE. CONSENTE DI INDIVIDUARE DIFFERENZE TRA LE ETA’ MA NON DA’ INFORMAZIONI SUI CAMBIAMENTI INDIVIDUALI

  24. STRUMENTI UTILIZZATI PER IL METODO OSSERVATIVO CARTA E MATITA REGISTRATORE TELECAMERA ETOGRAMMA (CATALOGO MINUZIOSO E DETTAGLIATO DEI COMPORTAMENTI DI UNA SPECIE)

  25. METODO OSSERVATIVO IN CLASSE RITENUTA NECESSARIA PER UNA MIGLIORE CONOSCENZA DEL COMPORTAMENTO DEL BAMBINO NEL SUO AMBIENTE EDUCATIVO E FORNISCE DATI PER L’IMPOSTAZIONE DEL LAVORO DELL’INSEGNANTE

  26. OSSERVAZIONE L’OSSERVAZIONE SCOPRE LE DIVERSITA’ FRA GLI ALUNNI; UNA BUONA DIDATTICA LE ATTENUA E, SE PUO’ LE CANCELLA (BALLANTI G., 1987)

  27. OGGETTO D’OSSERVAZIONE L’ARTE DELL’INSEGNARE STA NEL DECIDERE QUALE TIPO DI AIUTO SIA NECESSARIO CASO PER CASO E COME OFFRIRLO NEL MODO MIGLIORE

  28. L’OSSERVAZIONE • FASI DELL’OSSERVAZIONE: • PRE-DIDATTICA, UTILE PER LA COSTRUZIONE DEL PROFILO INIZIALE DI CIASCUN ALLIEVO; • ITERMEDIA, CHE SUPPORTA L’INTERVENTO DELL’INSEGNANTE PER UN ARRICCHIMENTO E POTENZIAMENTO E SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DEI SOGGETTI.

  29. CONTESTO EDUCATIVO DESCRIZIONE DEL CONTESTO (AULA, COETANEI, GIOCO, CLASSE, ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI, DEGLI ORARI, DEGLI ARREDI) IN CUI SI SVOLGE L’INTERVENTO EDUCATIVO

  30. PROCESSO EDUCATIVO SI FA RIFERIMENTO ALLE INTERAZIONI FRA I COMPORTAMENTI OSSERVABILI DELL’EDUCATORE E QUELLI DEL BAMBINO. L’ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALLE MODALITA’ UTILIZZATE DALL’INSEGNANTE PER GESTIRE L’APPRENDIMENTO E AL MODO IN CUI L’ALLIEVO PARTECIPA A TALI ATTIVITA’

  31. OSSERVAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE STRUMENTO INDISPENSABILE PER CONOSCERE LE COMPETENZE DI CUI IL BAMBINO DISPONE E LE SUE MODALITA’ TIPICHE DI ADATTAMENTO AL CONTESTO

  32. OSSERVAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE HA LO SCOPO DI RILEVARE CIO’ CHE IL BAMBINO E’ IN GRADO DI FARE PARTENDO DALLE RISORSE GIA’ ESISTENTI E RISPETTANDO LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELLO SVILUPPO E DELLA PERSONALITA’ DI CIASCUN BAMBINO E AIUTARLO AD ACQUISIRE LE NUOVE COMPETENZE

  33. VARIABILI • VARIABILI DESCRITTIVE DELLE CARATTERISTICHE • DEL CONTESTO IN CUI SI SVOLGE L’INTERVENTO • EDUCATIVO; • VARIABILI RELATIVE ALLE CARATTERISTICHE • COGNITIVE, AFFETTIVE E MOTIVAZIONALI DEL BAMBINO • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DEL BAMBINO SERVE, A ORGANIZZARE SU MISURA IL SUO • INSERIMENTO

  34. OSSERVAZIONE INTESA COME FASE CONOSCITIVA PRELIMINARE DELLA PROGRAMMAZIONE, PUO’ INDIRIZZARE L’EDUCATORE NELLA SCELTA DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI PIU’ ADEGUATI PER REALIZZARLA E NELL’INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO EDUCATIVO STESSO

  35. OSSERVAZIONE NEGLI INCONTRI CON I GENITORI PUO’ ESSERE IMPIEGATA PER FACILITARE LA COMUNICAZIONE E LA COLLABORAZIONE FRA GENITORI ED EDUCATORI, O PER CONSENTIRE AI GENITORI DI APPRENDERE, AFFINARE, MODIFICARE O COMPRENDERE MEGLIO ALCUNI SEMPLICI MODI DI INTERAGIRE COL PROPRIO FIGLIO

  36. OSSERVAZIONI PER FORNIRE INFORMAZIONI AI GENITORI VISIONE DI UNA VIDEOREGISTRAZIONE , PER ILLUSTRARE AI GENITORI LE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL SERVIZIO, UTILIZZO DEGLI SPAZI, ORGANIZZAZIONE-TIPO DELLA GIORNATA DEI BAMBINI. FAR CONOSCERE AL GENITORE IL CONTESTO IN CUI IL BAMBINO PASSERA’ PARTE DELLE SUE GIORNATE, SPIEGARE AL GENITORE IL MOTIVO DI PARTICOLARI SCELTE EDUCATIVE.

  37. “DIARIO DI BORDO” IL “DIARIO” CERCA DI RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI QUEI GENITORI CHE CHIEDONO SPESSO AGLI EDUCATORI O AGLI INSEGNANTI INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GIORNATA, SULLE ABITUDINI DEL FIGLIO, SUL SUO UMORE.

  38. OSSERVAZIONE COME STRUMENTO DI FORMAZIONE • L’OSSERVAZIONE NELL’AMBITO DELLA FORMAZIONE DI INSEGNANTI, EDUCATORI E OPERATORI SI PONE DUE OBIETTIVI: • FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE • PROFESSIONALI ATTRAVERSO L’OSSERVAZIONE • DI SITUAZIONI REALI O SIMULATE; • SVILUPPARE LE CAPACITA’ DI OSSERVAZIONE

  39. APPRENDERE OSSERVANDO PASSARE IN RASSEGNA LA DOCUMENTAZIONE PIU’ O MENO STRUTTURATA DELLE PROPOSTE EDUCATIVE GIA’ REALIZZATE DAGLI EDUCATORI; AVERE UN “MODELLO” AD ESEMPIO IL TUTOR A CUI SI VIENE AFFIDATI.

More Related