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LE AZIENDE FEMMINILI

LE AZIENDE FEMMINILI. Iniziativa Comunitaria Equal Imprenditorialità femminile nella Provincia di Pesaro-Urbino Luigina Mancini Pesaro, 16 febbraio 2007. Il campione. 299 aziende nei settori: Agricoltura 33,4% Mobile 20,7% Tessile-Abbigliamento 20,1% Turismo 25,8%.

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LE AZIENDE FEMMINILI

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Presentation Transcript


  1. LE AZIENDE FEMMINILI Iniziativa Comunitaria Equal Imprenditorialità femminile nella Provincia di Pesaro-Urbino Luigina Mancini Pesaro, 16 febbraio 2007

  2. Il campione 299 aziende nei settori: • Agricoltura 33,4% • Mobile 20,7% • Tessile-Abbigliamento 20,1% • Turismo 25,8%

  3. Natura giuridica delle aziende

  4. La struttura societaria • 1 solo socio 4,1% • 2 soci 58,8% • 3 soci 24,7% • 4 o più soci 12,2%

  5. Gli addetti • Nessuno 50,0% • Da 1 a 5 29,9% • Da 6 a 15 15,1% • Da 16 a 50 4,4% • Oltre 50 0,6%

  6. L’andamento del fatturato

  7. Pensa di trasferire l’azienda ai suoi figli quando si ritirerà dal lavoro? • Sì e ci stiamo preparando 19,7% • Sì, ma non so ancora se sarannod’accordo 15,7% • No, perché i figli non sono interessati 17,3% • No, preferisco vendere o chiudere 15,7% • Non ho ancora deciso 31,5%

  8. La vita associativa • Aziende iscritte ad associazioni 63,2% • Imprenditrici che ricoprono/hannoricoperto cariche ufficiali 2,7% • Partecipano a consorzi 11,7%

  9. Le aziende del mobile • Imprenditrici mediamente più giovani • Minore presenza di imprese individuali a favore di forme societarie • Compagine sociale più estesa • Numero medio di addetti più elevato • Settore nel quale più aziende hanno visto aumentare il numero di addetti negli ultimi tre anni

  10. Le aziende del mobile • Coinvolgimento del personale nelle decisioni aziendali • Attenzione ai bisogni formativi e offerta di facilitazioni in tal senso • Offerta di opportunità formative alla comunità locale • Attenzione all’inquinamento e all’ottimizzazione/riciclaggio dei rifiuti

  11. Le aziende del mobile • Più indecisione e incertezza sul passaggio generazionale • Diffusa presenza di aziende conto-terziste • Ridotta importanza dei mercati esteri • Il fattore di sviluppo ritenuto più importante è il rapporto qualità/prezzo seguito dalla qualità del prodotto • Prestano particolare attenzione alle esigenze dei clienti e alla qualità del prodotto

  12. Le aziende agricole • Età media dell’imprenditrice più elevata • Età media dell’azienda più bassa • In larga parte imprese individuali • Ridotto numero di addetti, stabile o in diminuzione nell’ultimo triennio • Più frequentemente si tratta di aziende ereditate (in particolare dal lato materno)

  13. Le aziende agricole • Dimensione media (in ettari) contenuta • Prevale l’indirizzo cerealicolo • L’80% colloca il prodotto sul mercato locale • Partecipazione abbastanza frequente a consorzi • Il passaggio a nuova proprietà non ha comportato l’introduzione di innovazioni rilevanti

  14. Le aziende agricole • Offerta di facilitazioni per la partecipazione a corsi di formazione o universitari • Sensibili al rispetto dell’ambiente naturale • Limitato uso di sostanze chimiche (antiparassitari, diserbanti, concimi chimi) • Partecipano alla vita associativa • Pensano di trasferire l’azienda ai figli

  15. Le aziende del tessile • Prevalgono le imprese individuali ma sono frequenti anche le società di persone • Più elevata presenza di donne nella compagine sociale • Hanno visto più frequentemente una diminuzione degli addetti • Si tratta più frequentemente di aziende fondate ex-novo

  16. Le aziende del tessile • Limitato coinvolgimento del personale nelle decisioni aziendali • Poca attenzione ai bisogni di formazione • Offerta di facilitazioni per favorire la conciliazione del lavoro con gli impegni familiari • Più orientate verso la vendita o la chiusura dell’azienda

  17. Le aziende del tessile • Producono prevalentemente per il mercato dell’abbigliamento femminile capi di fascia alta o medio-alta ma raramente con un marchio proprio • Numero contenuto di clienti • I mercati di riferimento sono quello locale e nazionale

  18. Le aziende del tessile • Il più importante fattore di sviluppo per il settore è considerato la qualità del prodotto • Dedicano molta attenzione alle esigenze dei clienti e meno al comportamento dei concorrenti, all’innovazione, alle tendenze del mercato • Pessimiste rispetto alle prospettive di mercato

  19. Le aziende del turismo • Prevalgono le imprese individuali • Sono le aziende relativamente più “anziane” • Più frequentemente si tratta di aziende rilevate da altri imprenditori • Se fondate ex-novo le imprenditrici hanno ricevuto il sostegno dalle ass.ni di categoria • La stagionalità è un aspetto del lavoro poco gradito

  20. Le aziende del turismo • Per aumentare la competitività del settore ritengono importante in primo luogo adeguare le infrastrutture • Minore attenzione ai bisogni formativi degli addetti • Minore propensione a concedere facilitazioni nell’orario di lavoro

  21. Le aziende del turismo • Attente alle misure per la prevenzione dell’inquinamento • Presenti nella vita della comunità locale con sponsorizzazioni, donazioni, ecc… • Ricoprono o hanno ricoperto cariche all’interno delle associazioni di categoria • I figli non sono interessati a rilevare l’azienda

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