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Acceleratori per terapia oncologica

Acceleratori per terapia oncologica. Attività nel CR ENEA-Frascati. Concetta Ronsivalle – UTAPRAD-SOR ENEA Frascati Workshop – “Oncogenesi: tra scienza e clinica medica” ENEA-Frascati,Aula Brunelli 10-11 giugno 2010. Sommario.

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Acceleratori per terapia oncologica

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Presentation Transcript


  1. Acceleratori per terapia oncologica Attività nel CR ENEA-Frascati Concetta Ronsivalle – UTAPRAD-SOR ENEA Frascati Workshop – “Oncogenesi: tra scienza e clinica medica” ENEA-Frascati,Aula Brunelli 10-11 giugno 2010

  2. Sommario • Acceleratori lineari di elettroni per RadioTerapia Intraoperatoria (IORT) • Acceleratori lineari di protoni per protonterapia • Conclusioni

  3. Acceleratori lineari di elettroni Competenze ENEA nello sviluppo di acceleratori medicali: • Competenze teoriche e progettuali: - Modellistica degli acceleratori per elettroni e protoni, dalla sorgente al beam delivery - Progettazione e analisi delle problematiche degli impianti di acceleratori per uso medicale • Competenze sperimentali e realizzative: - Impianti di radiofrequenza di alta potenza - Sintonia di strutture acceleranti e misure RF -Impianti da ultra alto vuoto, diagnostiche e sicurezze • Anni ’80-’90: azione di trasferimento del know-how all’industria nazionale nel campo della costruzione di piccoli acceleratori lineari di elettroni. • Tale competenza trasferita alla Società HITESYS di Aprilia consentì la realizzazione del sistema per Radioterapia Intraoperatoria (IORT) NOVAC7 (prima macchina installata in un ospedale nel 1997)

  4. La Radioterapia IntraOperatoria (IORT) • La IORT è una modalità di trattamento radioterapico che consiste nella somministrazione di una dose elevata di radiazione al residuo tumorale o al letto tumorale esposto chirurgicamente ad un fascio collimato di elettroni. • Peculiarità: • - impiego diretto in sala operatoria • - tempi di irradiazione brevissimi (<1 min) • - dose unica (~20 Gy) • - limitate misure radioprotezionistiche in sala operatoria • Vantaggi: • - Irradiazione immediata • - Manipolabilità della zona da irradiare • - Migliore effetto radiobiologico: (Iort 21 Gy 52 Gy frazionata) • - Risparmio di tempo: un singolo trattamento IORT sostituisce 5 settimane di radioterapia a fasci esterni • - Drastica riduzione dei tempi di attesa

  5. La Radioterapia IntraOperatoria (IORT): Studi-Risultati Applicazioni IORT consigliate(ISIORT Madrid 10-13 giugno 2008): TUMORI DELLA MAMMELLA (Veronesi-Lesti): Donne >50 anni Tumori < 2,5 cm Dose singola applicata al quadrante 21 Gy -Recidive locali a 5 anni: 2 - 2,2% contro i 6 - 8% con rtp esterna TUMORI DEL RETTO LOCALMENTE AVANZATI (Doglietto-Valentini): Come boost, in combinazione con Rtp esterna e chemio Cancro del retto medio basso T3 -Sola chirurgia a 5 anni: 23,2% recidive e 52,2% sopravvivenza -Chemio + IORT a 5 anni: 6,6% recidive e 73,0% sopravvivenza TUMORI DELLO STOMACO (Takahashi - Abe): 211 pazienti -II STADIO: a 5 anni sopravvivenza 84% (IORT) vs 62% (no IORT) -III STADIO: a 5 anni sopravvivenza 62% (IORT) vs 37% (no IORT) -IV STADIO: a 5 anni sopravvivenza 15% (IORT) vs 0% (no IORT)

  6. 40 mm 60 mm 80 mm 100 mm SSD = 80 cm SSD = 80 cm SSD = 80 cm Ogni diametro ha tre angoli di taglio 22.5 ° 45 ° 0 ° IL NOVAC7 La testa radiante (cannone elettronico+acceleratore lineare) è montata su di un sistema robotizzato che ne assicura la completa mobilità Testa radiante Guida d’onda flessibile Cono di collimazione in plexiglas Alimentatore a radiofrequenza

  7. La struttura accelerante del NOVAC7 • Energie nominali 3-5-7-9 MeV • Corrente di picco 1.5 mA • Frequenza di ripetizione 1-30 Hz • Durata dell’impulso 4 µsec • Frequenza RF 2.998 GHz • Tipo di Struttura SW OAC in rame OFHC brasata • No. cavità acceleranti 11 • Lenti magnetiche nessuna • Lunghezza 50 cm • Peso 25 Kg

  8. Autofocheggiamento • Bassa radiazione di fondo 4mm Computed spot size at linac output Le perdite di fascio si hanno prevalentemente nella prima cavità a bassa energia <E>=127 KeV <E>=407 KeV Scudo assorbitore della radiazione diffusa dal paziente <E>=18 KeV <E>=50 KeV

  9. NOVAC7: caratteristiche dosimetriche

  10. 1999-2003: Il Progetto IORT • Sistema IORT innovativo con destinazione in un Ospedale del Sud Italia • Sviluppo sistemi dosimetrici dedicati • Modellizzazione in RV del processo IORT • 4 M€ da MIUR-UE • Coordinamento ENEA • Partners: • IFO • Consorzio CETMA, • Università di Bologna • 2 brevetti IORT-1 Macchina commerciale LIAC

  11. Dal 2007: collaborazione con la NRT, attuale possessore del marchio NOVAC Tra i temi di collaborazione: Sviluppo cannone elettronico per linac-IORT Ottimizzazione numerica della geometria del cannone: equipotenziali e traiettorie elettroniche

  12. Recenti sviluppi per acceleratori compatti Cavità in Banda S Sviluppo di linacs in banda C (F=5712 MHz) in collaborazione con la società ADAM di Ginevra Cavità in Banda C Applicazione: LINAC IORT da 12 MeV Prototipo di linac in Banda C (realizzato presso TSC, Fiumicino) in misura su banco RF

  13. Cavità accoppiante PMQ Tank accelerante RF input Attività ENEA su acceleratori lineari per protonterapia • 1993: Il Laboratorio Acceleratori dell’ENEA partecipa alla Collaborazione Adroterapia (Amaldi 1991) • 1994: Invenzione della struttura SCDTL a 3GHz per protoni di bassa energia (Brevetto ENEA) • 1996: Proposta di un acceleratore lineare innovativo da 200 MeV nel GREEN BOOK (eds. Amaldi, Picardi, Grandolfo) • 1998-2005 Progetto TOP (ENEA-ISS-IFO) 2 Convenzioni ENEA-ISS (2.6 M€) Realizzazioni: iniettore da 7 MeV e prototipo modulo SCDTL • Anni successivi: attivazione Progetto TOP-IMPLART (Intensity Modulated Proton Linear Accelerator for RadioTherapy)

  14. Razionale dell’impiego della protonterapia • Vantaggio rispetto alle altre tecniche: Selettività spaziale Terapia conformazionale • Trattati circa 45000 pazienti • Tumori trattabili: • Categoria A (tumori per cui la pt è elettiva):melanoma uveale e i tumori della base cranica e della colonna vertebrale (cordomi, sarcomi e meningiomi) • Categoria B (tumori per cui la pt è vantaggiosa):prostata, polmone, fegato, esofago e distretto cervico-cefalico

  15. 7 campi con IMRT 2 campi con IMPT Confronto tra IMRT e IMPT IMRT-IMPT SOLO IMPT Mutuando le tecniche radioterapiche più avanzate con fasci di fotoni,si possono ottenere con i protoni concentrazioni di dose ancora più conformi.

  16. IL PROGETTO TOP- IMPLART • Obiettivo finale:realizzazione di un centro per protonterapia basato su un acceleratore lineare da 230 MeV • Istituti coinvolti:ENEA (unità tecniche: APRAD, BIORAD), ISS,IFO • Industrie coinvolte:NRT,CECOM,ADAM • Finanziamenti:finanziata (11 M€ tramite convenzione ENEA-Regione Lazio)fase 1 fino a 150 MeV FASE 1 FASE 2

  17. La fase 1 prevede la realizzazione di un impianto da 150 MeV, completo delle “facilities” di rilascio di dose per il trattamento dei tumori superficiali e semi-profondi. Parametri di progetto relativi alla fase 1

  18. L’acceleratore IMPLART-150 Iniettore PL7 (ACCSYS) 425 MHz, 7 MeV installato a Frascati Prototipo modulo SCDTL 7-12 MeV

  19. Parametri di macchina e utilizzo Schema di variazione dell’energia Composizione di 392 impulsi ciascuno da spot 7x7 per 8 slices

  20. ASPETTI INNOVATIVI • Modularità • Tecnologia a 3 GHz a partire da 7 MeV • IMPT e scanning attivo 3D • Semplificazione del sistema di indirizzamento del fascio al paziente • Radioterapia + radiobiologia

  21. Installazione presso il CR Frascati (sito di test) TOP-IMPLART 150 MeV Primi esperimenti di radiobiologia a 7 e a 17.5 MeV (primi 2 moduli SCDTL) nell’ambito del Programma ISPAN

  22. Collocazione finale (presso IFO)

  23. Conclusioni Sono state descritte due attività che hanno nell’ENEA il cuore della competenza di alta tecnologia e che promuovono lo sviluppo della radioterapia oncologica più moderna: 1-Piu’ di 40 macchine tra NOVAC7 e LIAC, i due sistemi IORT nati dalla collaborazione tra l’ENEA e industria nazionale, sono operativi in strutture ospedaliere e si stanno diffondendo anche sul mercato estero. L’ENEA continua a promuovere ulteriori sviluppi. • 2- Tramite il Progetto TOP-IMPLART verranno sviluppate nuove tecnologie finalizzate • alla effettuazione di IMPT e scanning attivo 3D • all’effettuazione di ricerca radiobiologica e radioclinica • alla riduzione dei costi di impianto e dell’impatto economico e ingegneristico • all’utilizzo di nuove tecnologie sfruttando le realtà già operative nel campo della IORT

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