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S. AGOSTINO

S. AGOSTINO. 354 TAGASTE – 430 IPPONA. Il Botticelli: Sant'Agostino nello studio. 354 TAGASTE CITTADINANZA ROMANA MADRE CRISTIANA, PADRE PAGANO 371: STUDIA A CARTAGINE “CONCUBINA” E FIGLIO 380 SCRIVE “SUL BELLO E SUL CONVENIENTE”. INFLUENZE. MANICHEISMO SCETTICISMO CRISTIANESIMO.

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S. AGOSTINO

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Presentation Transcript


  1. S. AGOSTINO 354 TAGASTE – 430 IPPONA Il Botticelli: Sant'Agostino nello studio

  2. 354 TAGASTE • CITTADINANZA ROMANA • MADRE CRISTIANA, PADRE PAGANO • 371: STUDIA A CARTAGINE • “CONCUBINA” E FIGLIO • 380 SCRIVE “SUL BELLO E SUL CONVENIENTE”

  3. INFLUENZE • MANICHEISMO • SCETTICISMO • CRISTIANESIMO

  4. MANICHEISMO: • Religione fondata nell’antica Persia da Mani, noto in Occidente anche come Manicheo, nel 3° sec. d. C.: muovendo probabilmente da un’esperienza etica vissuta come continua tensione tra bene e male, questa religione concepisce tutta la realtà come lotta perenne tra due principî opposti, il bene e il male, lo spirito e la materia, la luce e le tenebre, Dio e il suo antagonista. http://www.treccani.it/vocabolario/manicheismo/

  5. 382: SI TRASFERISCE A ROMA • 384: INSEGNA RETORICA A MILANO • VESCOVO AMBROGIO: SUPERIORITÀ ANIMA SUL CORPO • 385 CATECUMENO • 386 CONVERSIONE

  6. 387: RICEVE IL BATTESIMO • 388: TORNA IN AFRICA TAGASTE, VITA DI MEDITAZIONE E POVERTÀ • 391: SI RECA A IPPONA, DIVENTA PRETE • 396: NOMINATO VESCOVO • 430: MUORE

  7. CIVITAS DEI • 410 ALARICO GUIDA IL SACCO DI ROMA • FINE APOLOGETICO • 22 LIBRI (412-426)

  8. LA STORIA • È IL TEMPO IN CUI SI COMPIE IL DESTINO DELL’UOMO O IN CUI SI SVOLGE IL DRAMMA DELLA SALVEZZA DELL’UOMO

  9. MALE • UNA ESPERIENZA INELIMINABILE DALLA VITA DELL’UOMO

  10. “IL MONDO È COME UN TORCHIO CHE SPREME. SE TU SEI MORCHIA VIENI GETTATO VIA: SE SEI OLIO VIENI RACCOLTO. MA ESSERE SPREMUTI È INEVITABILE…LA SPREMITURA HA LUOGO NEL MONDO: ATTRAVERSO LA FAME, LA GUERRA, L’INDIGENZA, LA CARESTIA, IL BISOGNO, LA MORTE LA RAPINA, LA CUPIDIGIA; QUESTE SONO LE MISERIE DEI POVERI E LE CALAMITA’ DEGLI STATI: NOI LE SPERIMENTIAMO….

  11. VI SONO UOMINI CHE DICONO: COME SONO CATTIVI I TEMPI CRISTIANI….’ QUESTA È LA MORCHIA, CHE DEFLUISCE DAL TORCHIO NEI CANALI DI SCOLO: IL SUO COLORE È NERO, PERCHÈ ESSI BESTEMMIANO: NON RISPLENDE. L’OLIO HA SPLENDORE, PERCHE’ QUI È UN ALTRO GENERE DI UOMO CHE SUBISCE LA STESSA TORCHIATURA E PRESSIONE, CHE LO DEPURA; NON È STATA INFATTI UNA TORCHIATURA A RAFFINARLO COSI’?”

  12. PURIFICAZIONE • L’UOMO CI ARRIVA ATTRAVERSO L’ESPERIENZA SOFFERTA DEL MALE

  13. CITTÀ DI DIO-(CIVITAS DEI): METATEMPORALE, METASTORICA, COESISTE CON LA SECONDA • CITTÀ TERRENA: ESAURISCE DI VOLTA IN VOLTA I SUOI FINI NELLA STORIA

  14. “DUE AMORI FECERO ADUNQUE DUE CITTÀ: L’AMORE DI SÈ FINO AL DISPREZZO DI DIO FECE LA CITTÀ TERRENA; L’AMORE DI DIO FINO AL DISPREZZO DI SÈ FECE LA CITTÀ DI DIO”

  15. CITTÀ CELESTE • SI ACCEDE IN VIRTÙ DELLA GRAZIA DIVINA, SARÀ FORMATA DAI GIUSTI, DAI SANTI • CHIESA: RAPPRESENTA LA CITTÀ CELESTE MA LE DUE NON COINCIDONO

  16. CITTÀ CELESTE: AMORE PER DIO FINO ALL’INDIFFERENZA PER SE STESSI, AVVERRÀ SOLO DOPO LA CONSUMAZIONE DEL TEMPO, NELLA PERFEZIONE DEL PARADISO • CITTÀ TERRENA: AMORE DI SÈ FINO AL DISPREZZO PER DIO. AMARE SE STESSI. CONSEGUIRE TUTTI I BENI TERRENI CHE POSSANO DARCI PIENA SODDISFAZIONE ANIMO NON PIU’ TURBATO, RATTRISTATO O TORMENTATO PER QUALCOSA CHE CI MANCA

  17. “LA PACE…È UN BENE COSÌ GRANDE CHE ANCHE NELLE COSE TERRENE E DESTINATE A PERIRE, NON C’È NULLA DI COSÌ GRADITO A UDIRSI, NULLA DI PIÙ DESIDERABILE, NULLA DI PIÙ UTILE A ESSERE TROVATO. DEL QUALE BENE SE IO PARLERÒ UN PO’ PIÙ A LUNGO, NON SARÒ IO CREDO, DI TEDIO AI LETTORI: LA PACE, E PER FINE DELLA CITTÀ DI CUI PARLO, E PER LA INTRINSECA DOLCEZZA, È CARA TUTTI”

  18. PACE • DA PERSEGUIRE • GIUSTIFICA POTERE POLITICO E STATO

  19. DUE PACI • QUELLA DELLA CITTÀ CELESTE: È ETERNA IN QUANTO HA A SUO FONDAMENTO DIO • QUELLA DELLA CITTÀ TERRENA: È TEMPORANEA E PROVVISORIA, PERCHÈ TALI I BENI CHE NE COSTITUISCONO LA PREMESSA

  20. UOMINI SI UNISCONO PER LA PACE • MALVAGIO VUOLE PACE E ORDINE

  21. STATO • “TRANQUILLITAS ORDINIS”: È LA DISPOSIZIONE DELLE COSE E DELLE RELAZIONI UMANE CHE RENDONO POSSIBILE LA PACE • NO IDENTICO IN OGNI LUOGO • NO VALORE OGGETTIVO • FINE: PACE TEMPORALE

  22. PACE TERRENA • NON DISCENDE DALL’ALTO • SI GENERA ED ESPRIME NEI MOLTI • NO VERA GIUSTIZIA MA SOLO QUELLA TERRENA

  23. SOCIETÀ E STATO NO IMMOBILI VARIANO • IL POPOLO: È L’UNIONE DEGLI INDIVIDUI FONDATA SULLA CONCORDE COMUNIONE DELLE COSE CHE ESSI AMANO

  24. ORDINE= RAGIONE • ORDINE POLITICO E LA STABILITÀ DIPENDONO DALLE COSE CHE COSTITUISCONO L’OGGETTO DELL’AMORE DEL POPOLO • QUANTO PIÙ LE COSE CHE VENGONO AMATE CORRISPONDONO ALLA VIRTÙ, TANTO PIU’ SICURO E STABILE È L’ORDINE, QUANTO PIU’ LE COSE SI ALLONTANANO DALLA VIRTÙ, OPPURE CONTRASTANO CON ESSA, TANTO PIÙ L’ORDINE È INSTABILE

  25. L’UOMO A CAUSA DEL PECCATOORIGINALE VUOLE L’ORDINE MA FINISCE PER TENDERE AL DISORDINE • L’UOMO È CARATTERIZZATO DA UN SENSO DI INSODDISFAZIONE PERCHÉ SENTE DENTRO DI SÈ UN SENTIMENTO INDEFINITO DEL BENE ASSOLUTO

  26. POTERE • È LA FORZA CHE RISPETTA I DIRITTI DEI SOGGETTI. • UNA DELLE FORME PIÙ DURE DI DISCIPLINA: • RICADE SU CHI LO ESERCITA • È LA FORMA DI SERVIZIO PIÙ IMPEGNATIVA CHE L’UOMO DEVE ASSUMERSI PER LA SOCIETÀ IN CUI VIVE • IMPEGNO COSTANTE PER MANTENERE L’ORDINE E LA PACE

  27. STATO • ASSOCIAZIONE DI INDIVIDUI • UN CAPO CHE COMANDA • UN PATTO SOCIALE • UNA SERIE DI CONVENZIONI PRECEDENTEMENTE CONCORDATE • IL POTERE DI GOVERNO SI FONDA SUL CONSENSO DEI SOGGETTI • LE LEGGI SONO IL RISULTATO DI UN ACCORDO FRA I CONSOCIATI

  28. STATO • DIRITTO • GIUSTIZIA • ALTRIMENTI MERO MECCANISMO PER USARE LA FORZA

  29. FINE DI OGNI ATTIVITÀ IL DOMINIO: • LE COSE CHE SONO AMATE DAL POPOLO SONO LA VIOLENZA E LA SOPRAFFAZIONE, CIÒ SIGNIFICA VOLERE LA PACE MEDIANTE L’OPPRESSIONE E GUERRE CONTINUE • LA SOCIETÀ POLITICA HA UN MINIMO DI COESIONE E DI STABILITÀ E, COME TUTTE LE BANDE DI LADRONI, È DESTINATA ALL’AUTODISTRUZIONE

  30. ROMA • ALL’INIZIO DOMINATA DAL DESIDERIO DI GLORIA • UN’ORGANIZZAZIONE POLITICA CHE GARANTIVA UN ORDINE • IL RISPETTO DEI SINGOLI E DEI POPOLI MEDIANTE IL DIRITTO E LA GIUSTIZIA

  31. CITTADINO ROMANO: PRIMA IL BENE PUBBLICO POI QUELLO PRIVATO

  32. AMORE PER LA GLORIA : SI PREOCCUPA SEMPRE DI NON DISPIACERE A COLORO CHE GIUDICANO RETTAMENTE DELLE LORO AZIONI • DESIDERIO DI DOMINARE: SE ISPIRA I GOVERNANTI, IL POTERE DIVENTA FINE A SE STESSO E LA FORZA NON HA ALCUNA LEGITTIMAZIONE MORALE ED UMANA

  33. DECADENZA • PROCESSO INTERNO DI DISGREGAZIONE QUANDO SI CORROMPE L’OGGETTO DELL’AMORE DEI CONSOCIATI • L’ETICA CIVILE: DISSOLTA DALLA RICERCA DELL’IMMEDIATO, DEL PARTICOLARE, DELL’UTILE

  34. STATO • SOLO VALORI TERRENI • NO BENE ASSOLUTO • SEGNATO DAL MALE E DAL PECCATO

  35. STATO • VALORI POSITIVI CHE RICHIEDONO IMPEGNO DA PARTE DEI CONSOCIATI: • LA RAZIONALITÀ • IL DIRITTO • LA GIUSTIZIA

  36. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI • M. D’Addio, Storia Delle Dottrine Politiche, Genova, ECIG, 1996, pp. 139-149 • C. Galli (a cura di), Manuale di storia del pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 65-67 • J. J. Chevalier, Storia del pensiero politico, vol. I, Il Mulino, Bologna, 1989, pp. 239-256

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