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Giorgio Zoppi Dipartimento di Prevenzione – ASL 4 “Chiavarese”

“I VACCINI NELL’ETA’ ADOLESCENZIALE”. LE VACCINAZIONI PER MORBILLO, PAROTITE, ROSOLIA. Giorgio Zoppi Dipartimento di Prevenzione – ASL 4 “Chiavarese”. Genova, 23 febbraio 2006 – Ordine dei Medici. Il morbillo nel mondo. OBIETTIVI OMS PER LA REGIONE EUROPEA.

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Giorgio Zoppi Dipartimento di Prevenzione – ASL 4 “Chiavarese”

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Presentation Transcript


  1. “I VACCINI NELL’ETA’ ADOLESCENZIALE” LE VACCINAZIONI PER MORBILLO, PAROTITE, ROSOLIA Giorgio Zoppi Dipartimento di Prevenzione – ASL 4 “Chiavarese” Genova, 23 febbraio 2006 – Ordine dei Medici

  2. Il morbillo nel mondo

  3. OBIETTIVI OMS PER LA REGIONE EUROPEA Interrompere la trasmissione indigena dell’infezione entro il 2007 e certificare l’eliminazione entro il 2010

  4. LE MALATTIE

  5. Morbillo • L’agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) • L’uomo è l’unico ospite • Trasmissione per via respiratoria • Replicazione nel nasofaringe e linfonodi regionali • Viremia primaria 2-3 giorni dopo l’esposizione • Viremia secondaria 5-7 giorni dopo l’esposizione con diffusione nei tessuti • Alta trasmissibilità • Contagiosità da 4 giorni prima a 4 giorni dopo l’esordio dell’esantema • Massima incidenza in primavera

  6. Caratteristiche cliniche del morbillo • Periodo di incubazione: in genere 10-12 giorni • Sintomi prodromici: • Febbre elevata (38,5°C o oltre) • Tosse, rinite, congiuntivite • Macchie di Koplik • Esantema (rash): • esordio 2-4 giorni dopo la fase prodromica, • 14 giorni in media dopo l’esposizione

  7. Caratteristiche dell’esantema del morbillo • Maculopapulare, tendenza a confluire • Inizio al volto ed alla testa • Diffusione al tronco, braccia e gambe • Durata 5 –6 giorni • Scomparsa secondo l’ordine di apparizione

  8. Complicanze del morbillo in nazioni industrializzate/1 Complicanza Percentuale sul totale dei casi Qualsiasi complicanza 7-16% Diarrea 6% Otite media 7-9% Polmonite 1-6% Ricovero 1-5% Il rischio di complicanze è maggiore nei bambini < 1 anno e negli adulti

  9. Complicanze del morbillo in nazioni industrializzate/2 Complicanza Frequenza sul totale dei casi Encefalite 0,5-1/1.000 Decesso 0,1-1/1.000 PESS 0,6-2,2/100.000 Riportate anche: trombocitopenia, epatite, pericardite, miocardite

  10. Incidenza del morbillo; Italia 1960-2001 n. casi/ 100.000 anno

  11. Notifiche obbligatorie e Sorveglianza Pediatrica Sentinella (SPES): caratteristiche dei sistemi di sorveglianza

  12. Confronto tra SPES e notifiche obbligatorie: incidenza del morbillo per area geografica standardizzata per età. Bambini 0-14 anni; 2000

  13. Incidenza del morbillo per mese Italia; bambini 0-14 anniSPES; gennaio 2000-novembre 2005

  14. Epidemia di morbillo in Campania; 2002 • Stimati circa 40.000 casi • Eguale distribuzione per sesso • Incidenza più elevata nei bambini tra 10 e 14 anni • 6% dei casi vaccinati per morbillo (10% tra i bambini di 1-4 anni) • Copertura vaccinale regionale stimata nel 2001: 65% • Efficacia vaccinale stimata durante l’epidemia: 94%

  15. Ricoveri per morbillo in Campania; 2002 • 624 ricoveri per morbillo • 104 complicanze polmonari • 15 encefaliti • 8 decessi (tre bambini di 6 mesi, 4 anni e 10 anni, un adulto di 22 anni)

  16. Incidenza del morbillo per mese in Liguria; SIMI; gennaio 2000-marzo 2005

  17. Rosolia

  18. Rosolia • L’agente causale è un Togavirus (virus ad RNA) • L’uomo è l’unico ospite • Trasmissione per via respiratoria • Replicazione nel naso-faringe e nei linfonodi regionali • Viremia nei 5-7 giorni seguenti l'esposizione • Contagiosità: da 7 giorni prima a 5-7 giorni dopo l’esordio dell’esantema • 25-50% delle infezioni sono asintomatiche

  19. Caratteristiche cliniche della rosolia • Incubazione: 14-23 giorni • Linfoadenopatia durante la seconda settimana • Esantema maculopapulare dopo 14-17 giorni dall'esposizione • Esantema inizia a testa e collo, e dura 3-5 giorni

  20. Complicanze della rosolia • Artralgia o artrite bambini rara donne adulte 33-50% • Porpora trombocitopenica 1/3.000 casi • Encefalite 1/5.000

  21. Patogenesi della rosolia congenita (RC) • Infezione fetale per via transplacentare durante la viremia materna • Il virus può infettare tutti gli organi fetali • Il rischio è particolarmente elevato nel primo trimestre di gravidanza • Gli organi colpiti dipendono dal periodo della gravidanza in cui avviene l'infezione • I bambini con RC possono diffondere virus per oltre 1 anno

  22. Manifestazioni cliniche della rosolia congenita • Sordità • Cataratta • Malformazioni cardiache • Microcefalia • Ritardo mentale • Alterazioni ossee • Danni al fegato e alla milza

  23. Rosolia in Italia; 1970-2004

  24. Incidenza della rosolia per mese Italia; bambini 0-14 anniSPES; gennaio 2000-marzo 2003

  25. Incidenza della rosolia per mese in Liguria; SIMI; gennaio 2000-marzo 2005

  26. Sieroprevalenza della rosolia per età e sesso. Italia; 1996

  27. Andamento della rosolia e della rosolia congenita in Campania; 1997-2002

  28. Esito delle infezioni da rosolia in gravidanza diagnosticate nel 2002 al Policlinico S. Matteo di Pavia

  29. Rosolia congenita nel 2002, Ospedale S. Matteo di Pavia • 11 donne con infezione primaria in gravidanza • 6 non avevano mai eseguito lo screening sierologico • 5, pur sapendo di essere suscettibili, non erano state vaccinate

  30. NOTIFICA DELLA ROSOLIA Il D.M. 14.10.2004 reintroduce l’obbligatorietà della notifica della rosolia congenita e della rosolia in gravidanza (classe 2a). La Circolare n. 2 del 25.8.2005 fornisce informazioni cliniche, epidemiologiche e di laboratorio a supporto del D.M. e le istruzioni per lo svolgimento della sorveglianza.

  31. Parotite

  32. PAROTITE • L’agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) genere Rubulavirus • L’uomo è l’unico ospite • Trasmissione per via respiratoria • Replicazione nel nasofaringe e linfonodi regionali • Alta trasmissibilità • Contagiosità massima: da 2 giorni prima a 4 giorni dopo l’esordio clinico • Massima incidenza in primavera • Periodo di incubazione: 16-18 giorni • Sintomatologia: febbre, tumefazione di una o più ghiandole salivari (in genere la parotide)

  33. COMPLICANZE DELLA PAROTITE

  34. ILVACCINO

  35. IL VACCINO CONTRO MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE MORBILLO PAROTITE ROSOLIA ANNI ’50 1957 Edmonston A ANNI ‘60 1963vaccino ucciso 1963 Edmonston B 1965 Schwarz HPV-77 1968 Moraten 1967 Jeryl Lynn Cendehill ANNI ‘70 1970 Leningrad 1971 registrato il vaccino combinato negli U.S.A. 1979 Urabe 1979 RA27/3 ANNI ’80 1985 Rubini 1989 L-Zagreb ANNI ‘90 RIT 4385 Razi S-12

  36. CEPPI PRESENTI NEI • PIU’ DIFFUSI VACCINI MMR MORBILLOCOLTIVATO SU Edmonston-Zagreb cellule umane diploidi Moraten cellule embrionali di pollo Schwarz cellule embrionali di pollo PAROTITE Rubini cellule umane diploidi Jeryl Lynn uova embrionate di pollo Urabe AM9 fibroblasti di pollo ROSOLIA RA27/3 cellule umane diploidi MRC

  37. Composizione vaccini trivalenti

  38. Efficacia del vaccino antimorbillo • L’efficacia di una dose è del 95% circa • Il 5% dei vaccinati non risponde alla prima dose • Il 95% dei non rispondenti alla prima dose è protetto dopo la seconda dose = efficacia 98-99% dopo 2 dosi • La protezione dura presumibilmente tutta la vita • Il vaccino è efficace nella profilassi post-esposizione, se somministrato entro 72 ore dall’esposizione

  39. Efficacia del vaccino antirosolia • L’efficacia diuna dose è del 95-100% • La seconda dose induce un aumento del titolo anticorpale • La protezione dura presumibilmente per tutta la vita • Il vaccino non è efficace nella profilassi post-esposizione

  40. Efficacia del vaccino anti-parotite • L’efficacia di una dose è del 60-90% • La somministrazione di due dosi consente di raggiungere una riduzione dei casi del 99% (esperienza USA e Finlandia) • Il vaccino non è efficace nella profilassi post-esposizione

  41. Seconda dose di MPR • L’intervallo minimo tra le 2 dosi è quattro settimane • Raccomandata se la copertura vaccinale per la prima dose è molto elevata (> 80 %) • Secondo il calendario vigente, raccomandata tra 5-6 anni e 14-15 anni

  42. Reazioni avverse al vaccino MPR • Le reazioni avverse sono conseguenza della replicazione del virus vivo attenuato • Si osservano nelle persone suscettibili, quindi: • La frequenza di reazioni avverse è minore dopo somministrazione della seconda dose • Le persone che hanno già avuto la malattia, non hanno un rischio aumentato di reazioni avverse a vaccino

  43. Criterio temporale • dopo un intervallo di tempo molto breve (minuti) ad esempio: • Anafilassi • Episodi sincopali  • Crisi di ansia  • dopo un intervallo di tempo lungo (ore o giorni) ad esempio: • Reazioni locali • Febbre

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