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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO. D.ssa Francesca Ragazzo Direttore S.C. Neuropsichiatria Infantile ASL 17 - Savigliano. CAUSE DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO. Svantaggio sociale 10-15% Ritardo mentale 2-3%

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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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Presentation Transcript


  1. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO D.ssa Francesca Ragazzo Direttore S.C. Neuropsichiatria Infantile ASL 17 - Savigliano

  2. CAUSE DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO Svantaggio sociale 10-15% Ritardo mentale 2-3% Disturbi emotivo/affettivi 1% Disturbi dello spettro autistico 0.1-0.5% Disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività 3-6% Disturbi specifici dell’apprendimento 5% (learning disability) oDSA

  3. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I bambini con DSA • Sono lenti nella lettura, troppo lenti! • Fanno tanti errori • Saltano le parole e le righe • Sostituiscono in lettura e scrittura lettere con grafia simile (p,b,d,g,q - a,o - e,a) o con suono simile (t,d - r,l - d,b - v,f) • Non imparano le tabelline, l’ordine alfabetico, i giorni della settimana, i mesi dell’anno • Non hanno il senso del tempo (Natale, estate..) • Confondono destra e sinistra

  4. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I bambini con DSA • Si esprimono male • Hanno lessico povero • Non memorizzano le parole difficili • Faticano ad applicare le regole grammaticali • Non riescono a fare i calcoli in automatico • Non imparano le procedure delle operazioni • Non sanno contare all’indietro • Non imparano le tabelline

  5. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E poi…….. sono anche… • Disattenti • Disturbano • Instabili (si muovono, si alzano, fanno cadere gli oggetti) • A volte aggressivi • A volte chiusi e depressi • ….sempre……. infelici

  6. Pigri Svogliati Disattenti Maleducati Indisciplinati Con problemi di comportamento "Ritardati" Fanno poco esercizio Non leggono a casa Non si impegnano abbastanza Sono poco seguiti dai genitori DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E noi cosa pensiamo di loro?

  7. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Dubbio…. Ma vi sembra possibile che ci siano dei bambini che “di proposito”: • Non stiano attenti • Si facciano sgridare e punire • Deludano se stessi, i loro genitori, i loro insegnanti ????

  8. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Esistono difficoltà invisibili conseguenti ad una particolare organizzazionestrutturale di alcune aree della cortecciacerebrale, che le rende meno adatte a svolgere alcune funzioni cognitive. Funzionamento anomalo del “sistema cognitivo”

  9. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Basi neurobiologiche del disturbo Alterazioni dell’architettura dei neuroni e delle reti neuronali in alcune aree cerebrali che influenzano in modo determinante alcune funzioni come: il linguaggio, la lettura e la scrittura

  10. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Il disturbo è già presente nella costituzione del bambino concettogenetico e si manifesta quando viene sottoposto a quel tipo di apprendimento.

  11. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I DSA non dipendono da…. • Scarsa intelligenza • Scarsa applicazione • Problemi “psicologici” e…….... non sono una “malattia”

  12. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I DSA si manifestano con • Dislessia • Disortografia • Discalculia • Disgrafia

  13. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA • Quando si manifesta ? • Cha cosa è ? • Perché succede ?

  14. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Si manifesta quando…. DISLESSIA EVOLUTIVA Un bambino, esposto a normale iter scolastico, non sviluppa o sviluppa con grandi difficoltà la capacità di identificare in modo“automatico” la parola scritta.

  15. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO …è un… DISLESSIA EVOLUTIVA • disturbo dell’AUTOMATIZZAZIONE • dei processi di decodifica dei segni scritti • cioè del riconoscimento automatico della • corrispondenza fra i suoni che compongono • le parole e i simboli grafici che li rappresentano

  16. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ….perchè esiste una….. DISLESSIA EVOLUTIVA ostacola l’acquisizione della lettura FLUENTE disfunzione delle aree corticali che dovrebbero assicurare la AUTOMATIZZAZIONE del processo di lettura.

  17. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO • A livello mentale tale processo è realizzato • inconsciamente poiché: • richiede un minimo impegno attentivo • è poco stancante • è difficile da sopprimere, da ignorare,da influenzare.

  18. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO Provate a memorizzare ciò che comparirà per un brevissimo istante

  19. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO sicuramente avrete riconosciuto il logo di una nota bevanda

  20. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO Riprovate ancora…..

  21. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO anche in questo caso avrete memorizzato facilmente 3 parole, 11 lettere ….. carne di maiale carne di maiale

  22. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO attenzione ora alla prossima immagine …

  23. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO wieprzowina in questo caso avete visto un’unica parola di 11 lettere, ma, molto probabilmente, non l’avete memorizzata…

  24. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA AUTOMATISMO wieprzowina questa parola non ha per voi un significato specifico ….. l’ AUTOMATISMOnon ha funzionato

  25. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA EVOLUTIVA Aspetti eziologici(eredo-familiari) fattori genetici : • gemelli 50-85 % • familiari 35-45 % genetica molecolare (cromosomi 1, 2, 6, 13, 14, 15, 18) fattori acquisiti : • sofferenza cerebrale precoce

  26. Cecilia Marino, Milano 10 giugno 2005

  27. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA TEORIE PRINCIPALI Deficit rappresentazione fonologica Deficit visivo Teoria magnocellulare Teoria fonologica

  28. TEORIA MAGNOCELLULARE Dislessia Tratto da: Zoccolotti P. e De Luca M. I movimenti oculari nella lettura: aspetti normali e patologici. Dislessia, 2004, 3:277-288.

  29. TEORIA MAGNOCELLULARE Dislessia Tratto da: Zoccolotti P. e De Luca M. I movimenti oculari nella lettura: aspetti normali e patologici. Dislessia, 2004, 3:277-288.

  30. TEORIA FONOLOGICA Dislessia Due vie per leggere : • via fonologica • via lessicale

  31. Dislessia Prova di lettura FONOLOGICA Lapido munato bacuto miotra notole ecchiu lapiro quodre amizio gamapi falaso tigomo nivaba barloma giagna dagumi buglia strova defito fromopu irrole scorpi pilcone tifola beniro enchea vostia fucido avelli vicepo chiore digato

  32. Dislessia Prova di lettura LESSICALE Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di Carbmdgie l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. Icnrebidile he?

  33. Dislessia MECCANISMI PER L’APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA Il lettore normale affronta la lettura di una parola conosciuta attraverso il canale visivo riconoscendola come forma globale - gestalt. L’istantaneo riconoscimento delle singole componenti sillabiche o letterali indica l’appartenenza della parola al vocabolario interno “a vista” del soggetto. Il lettore normale di fronte ad una parola sconosciutapone in atto meccanismi di analisi e sintesi attraverso il canale uditivo. Questo meccanismo indica che la parola non appartiene al suo vocabolario interno. Il lettore normale utilizza entrambe le strategie grazie alla perfetta funzionalità e coordinazione centrale e periferica dei canali uditivo e visivo.

  34. Dislessia MECCANISMI PER L’APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA • Il lettore esperto utilizza entrambe le vie • L’accesso lessicale è facilitato dall’avere molte parole nel “magazzino” lessicale

  35. Dislessia IPOTESI FONOLOGICA Imparare a leggere presuppone di imparare la corrispondenza grafema - fonema, cioè tra le lettere e i suoni che compongono le parole. Se questi suoni non sono ben rappresentati, immagazzinati o recuperati nel cervello, questo impedirebbe di imparare correttamente la corrispondenza grafema - fonema. L’origine del disturbo sarebbe una disfunzione a livello delle aree peri-silviane dell’emisfero dominante.

  36. Dislessia IPOTESI FONOLOGICA Le persone con dislessia falliscono le prove di consapevolezza fonemica (segmentazione conscia delle parole, fusione, rime, ecc.). Michel Habib. Milano, 10 giugno 2005

  37. Dislessia IPOTESI FONOLOGICA Esistono difficoltà di: • Codifica fonologica(capacità di individuare i fonemi,ovvero i singoli suoni che formano la parola) • Consapevolezza fonologica(tutte le parole possono essere scomposte in segmenti fonologici) • Memoria fonologica(memoria a breve termine) • Recupero di informazioni codificate in memoria (deficit di recupero fonologico- lessicale)

  38. Dislessia DIAGNOSI Valutazione della discrepanza (almeno 2 deviazioni standard) fra: • Livello cognitivo (adeguato) • Livello di accuratezza nella lettura (numero errori a test standardizzati) • Velocità di lettura (numero di sillabe lette al secondo) (dalla fine della seconda elementare in poi)

  39. Dislessia DIAGNOSI Illivello di lettura maturato viene misurato con appositi test standardizzati. Tempo, misurato in secondi, impiegato per leggere velocità Questi test misurano 3 diversi aspetti della lettura Numero di errori commessi accuratezza Numero di domande relative ad un brano con risposte corrette comprensione

  40. Dislessia DIAGNOSI • Il livello raggiunto nei tre livelli viene definito deficitario se i punteggi ottenuti attraverso questi test si situano al di sotto della seconda deviazione standard, dove si colloca la prestazione attesa in meno del 3% della popolazione e pertanto lontano dalla norma. -2 -1 0 +1 +2

  41. Dislessia TRATTAMENTO RIABILITATIVO competenze fonologiche e velocità e correttezza di lettura variabile in funzione dell’età e… non oltre una certa età!

  42. Dislessia PROGNOSI rispetto a: • evoluzione della difficoltà di lettura • possibilità di sviluppare un disturbo psichico • carriera scolastica • capacità di produrre reddito

  43. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Gli altri disturbi specifici : • Disortografia • Disgrafia • Discalculia

  44. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA La categoria diagnostica include due tipi di difficoltà distinte: disgrafia disortografia che possono presentarsi: • in associazione tra loro • isolatamente

  45. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISORTOGRAFIA strettamente connessa • ai fattori linguistici (corrispondenza grafema - fonema, inserimento o omissione di sillabe e lettere, scambio di grafemi) • ai fattori visuo-spaziali (inversioni di sillabe e lettere)

  46. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISORTOGRAFIA Nella disortografiala grafia risulta essere adeguata e leggibile ma il contenuto del testo è caratterizzatoda errori: Fonologici: omissioni, inversioni, sostituzioni e inserzioni Ortografici: errori nella scrittura dei gruppi consonantici e nelle doppie Morfosintattici: errori di accentazione, punteggiatura e concordanza

  47. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISGRAFIA La disgrafia è correlata a difficoltà di tipo “esecutivo motorie specifiche” può o meno associarsi a disortografia

  48. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISGRAFIA Nella disgrafia sono compromesse leabilità esecutive della scrittura. In particolare le caratteristiche del bambino disgrafico sono: • Difficoltà nel mantenere i giusti rapporti spaziali e di misura delle lettere, il bambino non rispetta i margini del foglio, lascia spazi regolari tra i grafemi e tra le parole, non segue la linea della scrittura e procede in salita o in discesa rispetto al rigo • Difficoltà nel regolare la pressione della mano sul foglio (troppo forte o troppo debole) • cambiamento di direzione nel gesto grafico (da destra verso sinistra)

  49. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISGRAFIA Nella disgrafia sono compromesse leabilità esecutive della scrittura. In particolare le caratteristiche del bambino disgrafico sono: • Difficoltà nel ricordare come si formano le lettere e le parole così come nel copiarle • Difficoltà nel riprodurre in maniera accurata la loro forma nelle diverse modalità (maiuscolo, minuscolo, stampatello e corsivo)

  50. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISCALCULIA Ladiscalculiaè un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale e senza danni neurologici. Si parla quindi di discalculia facendo riferimento a quelle abilità aritmetiche che non coinvolgono esclusivamente il ragionamento logico-matematico ma che comportano invece l’automatizzazionedelle procedure di base, come la lettura e scrittura delle cifre, la memorizzazione delle tabelline e delle procedure per eseguire i calcoli.

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