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La congiuntura economica del Lazio II ° Quadrimestre 2002

C E N S I S. UNIONCAMERE LAZIO. La congiuntura economica del Lazio II ° Quadrimestre 2002. Settembre 2002.

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La congiuntura economica del Lazio II ° Quadrimestre 2002

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  1. C E N S I S UNIONCAMERE LAZIO La congiuntura economicadel LazioII° Quadrimestre 2002 Settembre 2002

  2. La Fondazione Censis, su incarico dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Lazio, presenta il rapporto sulla congiuntura economica della Regione Lazio relativamente al II° quadrimestre 2002. METODOLOGIA: Indagine telefonica su un campione di 600 imprese del Lazio suddiviso per settori produttivi, classi dimensionali e provincia. OBIETTIVO: Approfondire le dinamiche congiunturali di breve e medio periodo che interessano il sistema produttivo regionale.

  3. Il programma di ricerca per il 2002 si articola in tre Rapporti Congiunturali a cadenza quadrimestrale e un Rapporto Finale annuale. • Ciascun Rapporto Congiunturale è composto di due sezioni: • analisi della congiuntura economica, cheha come oggettolapresentazione dei principali processi congiunturali esaminati; • analisi tematica, in cui in ogni quadrimestre si affronta uno specifico tema relativo al sistema imprenditoriale regionale. Il Rapporto Finale annuale conterrà una lettura di sintesi dei tre Rapporti Congiunturali.

  4. LA STRUTTURA DEL CAMPIONE SETTORE PRODUTTIVO

  5. LA STRUTTURA DEL CAMPIONE CLASSE DI ADDETTI

  6. LA STRUTTURA DEL CAMPIONE (*) PROVINCIA (*) Per offrire adeguata rappresentazione all’intero territorio regionale è stato utilizzato il metodo del ricampionamento

  7. IL II° QUADRIMESTRE 2002 • LA CONGIUNTURA ECONOMICA • Peggiora la congiuntura economica … • … ma tiene l’occupazione • Stentano investimenti e strategie … • … in uno scenario di accresciuto pessimismo • LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO • Un sistema di relazioni “elementare” … • … a marcata identità territoriale • La proposta: un policentrismo integrato

  8. LA CONGIUNTURA ECONOMICA

  9. Crescono le difficoltà per il Lazio (tasso di variazione congiunturale) Nel II° quadrimestre 2002 al trend negativo che tocca produzione (-1,2%), fatturato (-1,3%) e nuovi ordini (-1,0%) resiste solo il dato sull’occupazione (+0,5%): la congiuntura economica regionale peggiora. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Peggiora la congiuntura economica …

  10. Cala la produzione (tassi di variazione congiunturale della produzione a confronto) Sono le imprese con 1-2 addetti a registrare la performance peggiore (-2,6%). Rispetto al quadrimestre precedente si stabilizzano le due classi intermedie; solo le medio-grandi imprese presentano un andamento positivo (+1,3%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  11. Il trend discendente coinvolge tutte le province … (tasso di variazione congiunturale della produzione) Il calo dell’attività produttiva coinvolge tutte le province del Lazio; particolarmente negativi i dati di Viterbo (-3,0%) e Roma (-1,8%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  12. … ed i diversi settori (ripartizione % dell’andamento della produzione) LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  13. Fatturato: critica la situazione delle imprese minori (tassi di variazione congiunturale del fatturato a confronto) Timidi segnali di risveglio arrivano dalle aziende con oltre 50 addetti (+1,4%) e, nel confronto tra i tassi dei due quadrimestri, da quelle con 3-9 addetti (da –1,1% a 0), ma il quadro rimane complessivamente negativo. LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  14. Tiene solo Rieti, male il viterbese (tasso di variazione congiunturale del fatturato) In un quadro d’insieme che vede la discesa nei valori del fatturato coinvolgere tutte le province laziali, ai due estremi si ritrovano Viterbo (-2,2%) e Rieti (-0,1%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  15. I nuovi ordini penalizzano le imprese minori (tassi di variazione congiunturali dei nuovi ordini a confronto) Si confermano le difficoltà cui vanno incontro le imprese delle due classi dimensionali inferiori (rispettivamente -2,2% e 0,0%). Dal confronto tra i quadrimestri anche le imprese con 10-49 addetti peggiorano (da 1,1% a 0,2%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  16. La flessione negli ordinativi è generalizzata (tasso di variazione congiunturale dei nuovi ordini) Anche per i nuovi ordini la battuta d’arresto più marcata si registra nella provincia di Viterbo (-2,1%), mentre quella meno gravosa si ha nel reatino (-0,4%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  17. Rimane lontano il pieno utilizzo delle risorse (% di utilizzo della capacità produttiva o di fornire servizi) Quasi un quarto del potenziale produttivo laziale risulta inutilizzato (24,1%); particolarmente basso il coinvolgimento delle risorse nel settore Manifatturiero (68,4%) e in quello dei Servizi (70,1%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Peggiora la congiuntura economica …

  18. L’occupazione in controtendenza (tassi di variazione congiunturale dell’occupazione a confronto) Anche negli ultimi quattro mesi i dati sull’occupazione non si allineano al quadro negativo. Il parallelo tra i due quadrimestri fa emergere il favorevole andamento delle imprese con oltre 50 addetti e di quelle con 3-9 addetti. LA CONGIUNTURA ECONOMICA - … ma tiene il mercato del lavoro

  19. Solo a Roma aumenta la disoccupazione (tasso di variazione congiunturale dell’occupazione) Delle cinque province laziali è solo Roma a registrare una flessione occupazionale (-0,3%); i risultati migliori li offrono Rieti (+1,2%) e Viterbo (+1,0%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA - … ma tiene il mercato del lavoro

  20. Il mercato del lavoro si muove e la crescita non è circoscritta a particolari forme contrattuali (Val. %) LA CONGIUNTURA ECONOMICA - … ma tiene il mercato del lavoro

  21. I contratti “tipici” sono i più utilizzati (% di incremento nel ricorso alle diverse forme di lavoro) Le aziende con meno di 50 addetti si caratterizzano per l’elevato utilizzo dei contratti a tempo determinato e a tempo indeterminato, mentre le imprese maggiori manifestano un significativo ricorso ai contratti di formazione lavoro. LA CONGIUNTURA ECONOMICA - … ma tiene il mercato del lavoro

  22. Prosegue lo stallo degli investimenti … (% di imprese che hanno incrementato gli investimenti) Anche nel II° quadrimestre 2002 sono gli investimenti in impianti e macchinari (47,1%), in mezzi di trasporto (40,1%) e in attrezzature informatiche e di TLC (25,7%) i principali catalizzatori delle scarse risorse aziendali investite. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Rallentano investimenti e strategie …

  23. … e coinvolge la maggioranza delle imprese (% di incremento degli investimenti) Le imprese maggiori rimangono le uniche ad investire con una certa decisione, particolarmente in innovazioni organizzative, impianti e macchinari, informatica e TLC. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Rallentano investimenti e strategie …

  24. Diminuisce il ricorso ai mezzi propri … (variazione % nel ricorso ai diversi mezzi di finanziamento) Il finanziamento tramite mezzi propri, che nel quadrimestre appena trascorso era aumentato quasi del 55%, si è incrementato soltanto del 37,0%, a fronte di sostanziali aumenti nell’utilizzo del leasing (26,9%) e di finanziamenti agevolati (26,6%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Rallentano investimenti e strategie …

  25. … tranne che nelle aziende minori (variazione % nel ricorso ai diversi mezzi di finanziamento) Le imprese appartenenti alle due classi dimensionali centrali sembrano le più equilibrate nella variazione del ricorso ai diversi tipi di finanziamento; nelle imprese minori è apparso preponderante l’aumento dell’utilizzo dei mezzi propri (62,1%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Rallentano investimenti e strategie …

  26. L’incertezza irretisce gli imprenditori (% di imprese che hanno modificato le proprie strategie sui diversi mercati) Le crescenti difficoltà che attraversano il sistema economico laziale appaiono spingere gli imprenditori verso un atteggiamento sempre più attendista. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Rallentano investimenti e strategie …

  27. La provincia di Latina è la più vivace (% di imprese che hanno modificato le proprie strategie sui diversi mercati) Anche in questo II° quadrimestre sono Frosinone e, soprattutto, Latina le province più attive in tema di strategie aziendali. Latina registra i valori più alti in tutti e tre gli ambiti d’analisi considerati (26,1% locale, 11,6% nazionale e 9,7% estero). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Rallentano investimenti e strategie …

  28. L’immobilismo risparmia solo il Manifatturiero (% di imprese che hanno modificato le strategie sui diversi mercati per settore) Il settore Manifatturiero restituisce i più intensi segnali di reattività. Tra le imprese del comparto il 32,5% ha cambiato le proprie strategie locali, il 16,3% quelle nazionali e l’8,1% quelle estere. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Rallentano investimenti e strategie …

  29. Previsioni per il III° quadrimestre 2002 (ripartizione % delle risposte) Per tutte le variabili in esame è la previsione di stazionarietà a prevalere, largamente per quanto riguarda l’occupazione (85,5%) e gli investimenti (77,7%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – … in uno scenario di accresciuto pessimismo

  30. Peggiorano le aspettative del mondo imprenditoriale (% di imprese che si aspettano aumenti nelle quattro variabili nel II° e III° quad. 2002) Tra II° e III° quadrimestre calano le percentuali di coloro che si attendono aumenti nelle principali variabili strutturali del sistema economico: produzione –17,9%, fatturato –15,9%, occupazione –8,7%, investimenti –9,8%. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – … in uno scenario di accresciuto pessimismo

  31. Previsioni per il III° quadrimestre 2002 (dettaglio delle % di risposte per classi di addetti) LA CONGIUNTURA ECONOMICA – … in uno scenario di accresciuto pessimismo

  32. Le previsioni sono “unanimi” (dettaglio delle % di risposte per Provincia) Molto positiva Positiva Discreta Negativa Molto negativa Le aspettative per il prossimo quadrimestre, in uno scenario complessivo di minor fiducia, appaiono sostanzialmente allineate nelle cinque province del Lazio. L’arrivo di quattro mesi tradizionalmente positivi per il sistema produttivo non si rileva sufficiente a rischiarare l’orizzonte degli imprenditori. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – … in uno scenario di accresciuto pessimismo

  33. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO

  34. Un sistema economico che importa molto… (Distribuzione % dei fornitori in termini di fatturato) * Per le province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo L’analisi del sistema relazionale delle aziende laziali restituisce un’immagine di una rete a scarsa complessità strutturale, in cui il 35,8% dei beni e servizi utilizzati dalle aziende è di provenienza esterna ai confini regionali. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  35. … ed esporta poco (Distribuzione % dei clienti in termini di fatturato) * Per le province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo Solo il 15,8% della produzione laziale trova sbocco nei mercati esterni ai confini regionali, mentre ben il 72,7% - quasi i tre quarti, quindi - ha come destinazione finale la stessa provincia di localizzazione delle imprese. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  36. Le imprese “comprano fuori” per “vendere dentro” (Distribuzione % di fornitori e clienti in termini di fatturato) Fornitori Clienti Roma interpreta il caso più emblematico di “autoreferenzialità” di mercato, con il 34,5% di fornitori extra-regionali contro l’89,4% di clienti regionali. Le situazioni più prossime all’equilibrio appaiono quelle delle province di Viterbo e Rieti. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  37. E’ scarsa la propensione a stringere alleanze (% di imprese che hanno stretto accordi di collaborazione negli ultimi due anni) Totale 16,8% Un elemento di fragilità del complesso produttivo laziale è rappresentato dalla scarsa vocazione a realizzare accordi di collaborazione. Complessivamente solo il 16,8% del campione ha stretto alleanze negli ultimi due anni. Sempre basso il livello di relazionalità con gli ambiti extra regionali. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  38. Sulla cultura delle alleanze si spacca il territorio … (% di imprese che hanno stretto accordi di collaborazione negli ultimi due anni) E’ assai diversificato il panorama delle alleanze quando si guardi al dettaglio provinciale. Atteggiamenti opposti, infatti, si rilevano tra la provincia di Roma (solo il 6,0% delle aziende coinvolte), da una parte, e le province di Latina (38,4%), Rieti (28,4%) e Viterbo (29,8%) dall’altra. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  39. … e si definiscono le strategie settoriali (% di imprese che hanno stretto accordi di collaborazione negli ultimi due anni) LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  40. Ma nel futuro le imprese collaboreranno di più (Previsioni di accordi di collaborazione nei prossimi due anni) Totale 25,2% Evidentemente consapevoli dei loro attuali limiti strategici, le aziende laziali si dichiarano propense ad incentivare la propria politica delle alleanze: nei prossimi due anni, infatti, il 25,2% appare intenzionato a stringere accordi di collaborazione con altre realtà produttive. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  41. Le “medie imprese” sanno interpretare le richieste del mercato (Previsioni di accordi di collaborazione nei prossimi due anni) L’inasprirsi della competizione globale richiede alle imprese di organizzarsi attraverso accordi e collaborazioni. Nel Lazio il 47,8% delle imprese di “medie” dimensioni (10-49 addetti) ha scelto di comportarsi di conseguenza. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – Un sistema di relazioni “elementare” …

  42. E’ forte il legame emotivo con il territorio regionale (% di risposte alla domanda ”Si sente un imprenditore …”) Nel complesso, il 63,5% degli imprenditori dichiara il proprio senso di appartenenza al territorio laziale, sia esso espressione della città (29,9%), della provincia (16,2%) o della regione in senso stretto (17,4%). LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – … a marcata identità territoriale

  43. Dettaglio territoriale del sentimento di appartenenza degli imprenditori (% di risposte alla domanda ”Si sente un imprenditore …”) In ciascuna provincia è maggioritaria la quota di chi sente di “appartenere” al territorio laziale. Molto alta, e condivisa, è anche la sensazione di essere “imprenditori italiani”. Frosinone e Rieti si distinguono per la percepita vicinanza culturale con il Centro Italia; Viterbo per un europeismo più diffuso della media. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – … a marcata identità territoriale

  44. Dettaglio settoriale del sentimento di appartenenza degli imprenditori (% di risposte alla domanda ”Si sente un imprenditore …”) LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – … a marcata identità territoriale

  45. Il Lazio deve ambire ad un ruolo strategico (Ruolo cui il Lazio più forte e coeso potrebbe ambire: giudizi da 1=min a 5=max) Gli imprenditori non hanno dubbi: il Lazio deve poter assurgere ad un ruolo strategico in ambito nazionale e non solo. I giudizi sono decisamente alti per tutte le ipotesi considerate, ma la maggiore convergenza di opinioni si riscontra nel caso di una regione che divenga riferimento per la parte centrale e meridionale del Paese. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – … a marcata identità territoriale

  46. E’ forte la convergenza di opinioni sugli obiettivi prioritari di una geocomunità laziale (Ruolo cui il Lazio più forte e coeso potrebbe ambire: la prima scelta delle imprese) Sulle due principali priorità strategiche per il Lazio convergono tutte le tipologie aziendali indagate. Da Roma a Viterbo, dall’agricoltura ai servizi, dalle imprese più piccole a quelle di maggiori dimensioni si guarda ad un Lazio impegnato nel farsi area geoeconomica di riferimento per il Centro e il Mezzogiorno d’Italia. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – … a marcata identità territoriale

  47. Le imprese mirano ad uno sviluppo policentrico (Gli obiettivi prioritari cui dovrebbe tendere la politica di sviluppo del Lazio) La politica regionale è necessario miri a sviluppare la nascita di nuovi poli di sviluppo (51,1% del campione). Le imprese non sottovalutano neanche l’opportunità di incrementare la relazionalità esterna (24,8%), mentre un mantenimento dello status quo negli equilibri geoeconomici regionali è promosso da una minoranza di imprese. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – La proposta: un policentrismo integrato

  48. Dalle singole province il medesimo orientamento: occorre intervenire sui rapporti di forza regionali (Gli obiettivi prioritari cui dovrebbe tendere la politica di sviluppo del Lazio) LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – La proposta: un policentrismo integrato

  49. Dalle imprese più grandi il maggior stimolo al cambiamento (Gli obiettivi prioritari cui dovrebbe tendere la politica di sviluppo del Lazio) Anche se l’orientamento generale delle imprese laziali è condiviso e teso a un cambiamento nella struttura dei rapporti di forza regionali, il maggior stimolo all’intervento viene dalle imprese con oltre 50 addetti. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – La proposta: un policentrismo integrato

  50. Per competere occorre fare sistema, mettersi in rete (Quale politica per aumentare l’integrazione interregionale: giudizi da 1=min a 5=max) Le imprese laziali chiedono progetti per la messa in rete delle risorse locali. E’ questa – a loro avviso – la strada più efficace per incrementare la capacità competitiva del Lazio. Una regione che, comunque, sembra aver individuato i propri limiti in una scarsa relazionalità interna. LA GEOCOMUNITA’ DEL LAZIO – La proposta: un policentrismo integrato

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