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ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGI STICI

ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGI STICI. Lezione N. 13 La cosa più pericolosa è quella di non evolvere Jeff Bezos Anno Accademico 2013 - 2014. ANALISI DEL SISTEMA ROTTERDAM.

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ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGI STICI

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  1. ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGI STICI Lezione N. 13 La cosa più pericolosa è quella di non evolvere Jeff Bezos Anno Accademico 2013 - 2014

  2. ANALISI DEL SISTEMA ROTTERDAM PER PROCEDERE ALL’ ANALISI DEL SISTEMA LOGISTICO DI ROTTERDAM UTILIZZEREMO LA GRIGLIA MESSA A PUNTO NELLA PRECEDENTE LEZIONE

  3. IL PORTO DI ROTTERDAM- VEDUTA

  4. ORIGINE/EVOLUZIONE IL PORTO DI ROTTERDAM PUÒ ESSERE CONSIDERATO IL PIÙ GRANDE DI EUROPA E FRA I PIÙ GRANDI DEL MONDO, PROBABILMENTE IL PIÙ LUNGO, NEL SEC. 14° ERA SOLTANTO UN PICCOLO PORTO PESCHERECCIO… IL SUCCESSO DEL PORTO DI ROTTERDAM SI DEVE A FATTORI GEOGRAFICI MA SOPRATTUTTO A SCELTE IMPRENDITORIALI LUNGIMIRANTI

  5. 01 ENUCLEAZIONE DELLA RETE: PROSPETTIVA STORICA IL PORTO DI ROTTERDAM: DATI FISICI - è ubicato a circa 35 km dall’imboccatura insiste su un’area di 100 Km quadrati la superficie del porto è di 10.000 ha, di cui circa 5.000 per attività industriali, 3.500 specchi d’acqua , dispone di 77 km di banchine ,di 192 gru per merci e 75 gru per container, ha una profondità di 20 metri che permette il transito delle superpetroliere (200.000/400.000 ton.). DATI ECONOMICI - ogni anno vi scalano 34.000 navi che movimentano 400 milioni di tonnellate di merci; produce un fatturato di 340 milioni di euro/anno pari al 7% del PIL ; serve 150 milioni di consumatori ubicati nel raggio di 500 km e altri 500 milioni in tutta Europa.

  6. 02 DESCRIZIONE DELLECARATTERISTICHE FUNZIONALI PECULIARITÀ DEL BACINO DI TRAFFICO DI RIFERIMENTO SOTTO IL PROFILO STRATEGICO E FUNZIONALE: • è collocato nei pressi della Rhur di cui costituisce il punto naturale di rifornimento; • è punto naturale di interscambio fra i trasporti via mare e fluviali dell’Europa; • nell’area insistono importanti attività produttive tra cui una raffineria; • riceve annualmente oltre 30.000 navi.

  7. 02 DESCRIZIONE CARATTERISTICHE (2) • possibilità di convogliamento di tutte le modalità di trasporto (ferroviario, su gomma, via mare, aereo, pipe line, vie d’acqua, ecc.); • presenza di un’offerta integrata di servizi logistici; • servizi alle imprese, ai mezzi e alle persone; • coordinamento della domanda con la potenzialità dell’offerta; • collegamento sistematico con altre piattaforme logistiche.

  8. COLLEGAMENTI CON LA GERMANIALa linea ferroviaria a doppio binario Betuweroute per sole merci

  9. 03 CENSIMENTO DEGLI ATTORI DELLA RETE ATTORI PRODUTTIVI : imprese presenti nell’area che partecipano alla formazione del valore aggiunto nelle fasi della catena produttiva -possono essere classificati : • secondo il numero degli occupati e la tipologia di attività; • secondo il grado d’apertura alla internazionalizzazione.

  10. 03 CENSIMENTO DEGLI ATTORI DELLA RETE (2) ATTORI DI SUPPORTO: il cui ruolo consiste nelle attività a contenuto strategico, operativo, organizzativo. NETWORK MANAGER: Rotterdam Municipal Port Management - di origine pubblica ma dotato di relativa autonomia: • definisce le nuove aree; • promuove lo sviluppo della rete; • effettua consulenze in tema di legislazione e normativa di settore. • occupa 1.130 dipendenti.

  11. 03 CENSIMENTO DEGLI ATTORI DELLA RETE (3) ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: nell’area agiscono numerose associazioni in rappresentanza degli stakeholders. COMMUNICATION UNIT: Rotterdam Port Promotional Council: realizza politiche di marketing operativo a supporto dell’attività della catena logistica allo scopo di incrementare l’attività da e per il porto.

  12. 03 CENSIMENTO DEGLI ATTORI DELLA RETE (4) KNOWLEDGE PROVIDERS: sono UNIVERSITÀ, istituti superiori e centri di ricerca che si occupano della formazione e aggiornamento delle risorse umane.

  13. 04 ANALISI DEI RAPPORTI ISTITUZIONALI E INFORMALI TRA I PARTECIPANTI ALLA RETE RAPPORTI INTERNI ALLA RETE FORMALIZZATI: • processi di concentrazione tra attori degna di rilevo è la Europe Combined Terminal sorta da un gruppo di piccoli operatori (l‘aggregazione è favorita dalla P.A. mediante l’affitto d terreni su basi unitarie) • creazione di strutture di supporto tra attori e il Rotterdam Port Promotional Council sorto con una Joint pubblico/privato.

  14. 05 RAPPORTI ESTERNI ALLA RETE NON FORMALIZZATI RAPPORTI INTERNI ALLA RETE NON FORMALIZZATI: • project based management; • alleanze con competitors; • cooperazione con altri operatori della filiera.

  15. 06 RAPPORTI ESTERNI ALLA RETE FORMALIZZATI • Partneship create dalla P.A. con finalità di coordinamento; • Partecipazioni in altri interporti: es. l’Europe Combined Terminal gestore del transhipment ha effettuato investimenti nel porto di Trieste; • Sono stati effettuati investimenti nei porti di Duisburg e di Bilbao; • Sono stati siglati accordi con Seattle e Kobe; • Alleanze con altri competirors del settore.

  16. 07 ANALISI PERCEZIONE ASSETTO COMPETITIVO CON ALTRE RETI

  17. 07 ANALISI PERCEZIONE ASSETTO COMPETITIVO CON ALTRE RETI 2

  18. 08 IL BUSINESS DEL SISTEMA LOGISTICO DI ROTTERDAM:i DISTRIPARK di Rotterdam – ubicazione

  19. 08I DISTRIPARK cosa sono? 2 Distretti logistici in cui si effettuano gli interventi sulle merci che producono valore aggiunto, su essi insistono servizi accessori per le merci e il loro smistamento fino ai mercati finali sono l’anello di congiunzione tra servizi e industria . Sono la fabbrica del porto, per le attività di assemblaggio (esempio: motociclette, bambole, giocattoli, telefonini, computer, ecc.) perfezionamento finale (idratazione di concentrati di frutta) porziona-mentodi cibi della catena del freddo, ecc), inscatolamento, imballaggio, etichettatura, certificazione di prodotto e processo, ecc…

  20. 08 DISTRIPARK Attività 3 DISTRIPARK EEMHAVEN: posto a est dell’area portuale, ha una superficie di 65 ettari, è specializzato nello stoccaggio, consolidamento e distribuzione di prodotti di alta qualità ; collegato all’entroterra dall’autostrada A15 e dalla ferrovia . DISTRIPARK BOTLEK: ubicato nella parte centrale dell’area portuale dispone di un’area totale di 104 ettari ed è prevalentemente dedicato allo stoccaggio, consolidamento e distribuzione di prodotti chimici essendo strettamente legato al distretto petrolchimico. Una parte della struttura è invece destinata alle attività di magazzino attinenti alle commodities (caffè, cacao, ecc.).

  21. DISTRIPARK DI MAASVLAKTE

  22. 08 DISTRIPARK/EDC European Distribution Center 4 RAPPRESENTANO DISTRETTI LOGISTICI ALL’INTERNO DEI QUALI LE IMPRESE CONCENTRANO LA LORO ATTIVITÀ DISTRIBUTIVA SU SCALA EUROPEA. Distripark Maasvlakte: situato nella parte più ad ovest dell’area portuale ha una superficie di 140 ettari ha accesso diretto a tutte le modalità di trasporto (rotaia, cabotaggio, navigazione fluviale, gomma). È destinato alle le imprese che desiderano concentrare la loro attività distributiva a livello europeo.

  23. 09 VERIFICA DELLA NATURA ED ENTITÀ DEL SUPPORTO PUBBLICO ALLA STRUTTURA Gli organismi responsabili dell’area di Rotterdam hanno operato una scelta di medio-lungo periodo che ha consentito di raggiungere un elevato vantaggio competitivo che consiste negli assets che vendono posti a disposizione degli investitori. Questi si possono così riassumere: • locazione dei terreni a lungo termine; • ambiente socio-economico stabile; • accessibilità all’intero bacino europeo ; • elevato expertise circa le infrastrutture e la forza lavoro.

  24. 10 PREVISIONE DELLA DINAMICA EVOLUTIVA DEL RUOLO DEL SISTEMA Le autorità portuali hanno lavorato su nuove linee di sviluppo macro (mercati servibili) e micro (comparti settoriali) allo scopo di mantenere la leadership mondiale acquisita. La capacità produttiva del sistema Rotterdam ha corrisposto, sino ad ora, alle esigenze dei comparti petrolchimico e siderurgico, quest’ultimo facente parte dell’industria germanica. L’obiettivo per il medio-lungo termine è pertanto oltre il mantenimento delle aree già servite, lo sviluppo delle seguenti aree strategiche: • CARBONIFERO: nel cluster asciutto che mostra un trend di ascesa con probabili importazioni da Australia e Brasile; • DISTRIBUTIVO: allargato in connessione all’aumento del flusso di prodotti semilavorati che potrebbero essere completati nell’area;

  25. Segue PREVISIONE DELLA DINAMICA EVOLUTIVA DEL RUOLO DEL SISTEMA CONTAINERIZZAZIONE: destinata a sostituire progressivamente le altre modalità di trasporto merci. Tra le linee di sviluppo, inteso come estensione delle zone da servire, merita di essere ricordato l’interesse per il mercato francese, in particolare quello delle regioni dell’Alsazia e Lorena. Altro orientamento degli interessi riguarda l bacino del Reno e del nord Italia che comprende circa 275 milioni di consumatori. Da ultimo sono stati espressi interessi per la Spagna, i Paesi Baltici e l’Est Europeo.

  26. Le performances del porto di Rotterdam

  27. MOVIMENTI DEL PORTO DI ROTTERDAM

  28. MOVIMENTI DEL PORTO DI ROTTERDAM

  29. MOVIMENTI DEL PORTO DI ROTTERDAM

  30. MOVIMENTI DEL PORTO DI ROTTERDAM

  31. MOVIMENTI DEL PORTO DI ROTTERDAM

  32. MOVIMENTI DEL PORTO DI ROTTERDAM

  33. MOVIMENTI DEL PORTO DI ROTTERDAM

  34. TRAFFICO CONTAINERS NEI PRINCIPALI PORTI ITALIANI

  35. MOVIMENTO CONTAINER NEI PRINCIPALI PORTI UE

  36. PRMI 50 PORTI CONTAINER DEL MONDO teu

  37. PRINCIPALI OPERATORI MONDIALI DEL TRASPORTO CONTAINER

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