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AVVELENAMENTI

AVVELENAMENTI. Veleni : sostanze chimiche che producono reazioni avverse  Uso umano (cibi, farmaci – 40 % dei casi -…) Uso NON umano (detergenti, prodotti chimici industriali, cosmetici, piante…). Effetti : Locali (cute, mucose, polmone, gastro….) Sistemici entrambi

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AVVELENAMENTI

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Presentation Transcript


  1. AVVELENAMENTI

  2. Veleni : sostanze chimiche che producono reazioni avverse  Uso umano (cibi, farmaci – 40 % dei casi -…) Uso NON umano (detergenti, prodotti chimici industriali, cosmetici, piante…) Effetti : Locali (cute, mucose, polmone, gastro….) Sistemici entrambi (Locali : reazione non specifica - ossidazione, denaturazione proteine, solubilizzazione…)

  3. AVVELENAMENTI ACUTI • VIE DI ESPOSIZIONE (dati USA) • ingestione orale 79% • cutanea 7% • oftalmica 6% • inalazione 5% • morsi e punture di insetti 3% • iniezione 0,3%

  4. Centro antiveleni – Ospedali Niguarda Milano t t

  5. AVVELENAMENTI ACUTI Epidemiologia in Italia Alcune centinaia di migliaia di casi / anno Circostanze: Tentato suicidio o abuso di sostanze: > adulti Intossicazioni accidentali: > bambini • Gravità degli avvelenamenti • Lieve: 80% • Moderata : 10% • Severa: 10%

  6. AVVELENAMENTI ACUTI • Epidemiologia negli USA • DECESSI DA AVVELENAMENTI • i più comuni sono quelli da CO • farmaci più spesso in causa: • sedativo-ipnotici, antidepressivi, analgesici, stimolanti o droghe, cardiovascolari, farmaci per l’asma • sostanze tossiche più spesso in causa: • sostanze chimiche inorganiche, alcoli e glicoli, detergenti e idrocarburi

  7. APPROCCIO ALL’AVVELENAMENTO ACUTO • Sul territorio • In pronto soccorso (ambulatorio, ambulanza) • In ospedale

  8. IMPERATIVO : FARE DIAGNOSI !!!! ----Fondamentale il dato anamnestico --- SE MANCA ANAMNESI L’AVVELENAMENTO E’ DIAGNOSI DI ESCLUSIONE in presenza di: alterazioni dello stato neuro/sensoriale, fenomeni neuro-vegetativi, depressione / stimolazione Sistema Nervoso, aritmie, ipo- / iper-termia

  9. ANAMNESI Dal paziente, parenti, primi soccorritori,…

  10. CON O SENZA DATO ANAMNESTICO: Esame obiettivo (cardiovascolare, pneumo, neurologico – non focale- ) PA FC F. Respiratoria Idratazione T °C

  11. AVVELENAMENTO ACUTO IN AMBIENTE ESTERNO • raccolta delle informazioni dal paziente o testimoni • garantire la sopravvivenza del paziente e del soccorritore • 3. interventi immediati: • rimozione dei tossici evitandone il contatto • valutazione dei segni vitali (respiro, polso, coscienza, pupille) • controllo della pervietà delle vie aeree (protesi, corpi estranei) • rianimazione cardiopolmonare, se necessaria • sistemazione del paziente in coma nella posizione di sicurezza • ricerca di segni specifici di intossicazione per orientare diagnosi • organizzazione del trasporto in ospedale

  12. AVVELENAMENTO ACUTO IN AMBIENTE OSPEDALIERO • 1) Accesso venoso • Vie respiratorie : libere; intubare, ventilare • Terapia di supporto (correzione dati patologici e prevenzione complicanze secondarie) • da monitoraggio segni vitali 3) Identificazione della sostanza per riduzione assorbimento / aumento eliminazione o antidoto

  13. Algoritmo diagnostico-terapeutico dell’intossicazione - 1 Valutare - ABC - vie aeree - respirazione - circolazione Applicare BLS Pz. cosciente livello di coscienza Valut. neurologica • Glucosio 50% • Naloxone • Flumazenil • O2 • ipoglicemia • oppiacei • benzodiazepine • CO Miglioramento No miglioramento • anamnesi • es. obiettivo • es. laboratorio • DD con altre cause di coma

  14. AVVELENAMENTI ACUTI • Diagnosi • Anamnesi • Esame obiettivo • Esami biochimici e strumentali • Esami tossicologici

  15. Avvelenamenti Acuti ES. OBIETTIVO Sindromi psico/neurologiche

  16. AVVELENAMENTI ACUTI • Es. di laboratorio (per diagnosi e/o gravità) • Funzione renale • Funzione epatica • Glicemia • Emocromo • Lattato • Elettroliti sierici e urinari (Na,K,Cl, Ca) • Osmolarità (gap osmolare : etanolo, alcool isopropilico, metanolo, • glicole etilenico) • Emogasanalisi (…..acidosi metabol. da salicilati) • se possibilmente utili: • Carbossiemoglobina • Colinesterasi plasmatiche

  17. AVVELENAMENTI ACUTI Es. strumentali (per diagnosi e/o gravità ) • ECG sindromi psico/neuro • (aritmie da farmaci; QT lungo : As, Tl, Li, Mg) • Rx torace Edema polmonare (CO, Cn, paraquat, gas • irritanti – Cl, NO2, fumi metallici -) • Polmonite da aspirazione (derivati petrolio) • se possibilmente utili: • Rx addome • EsofagoGastroDuodenoScopia (EGDS)

  18. AVVELENAMENTI ACUTI • Esame tossicologico: • La richiesta di un es. tossicologico è dettata dalla possibilità di ottenere: • una risposta che possa confermare un sospetto diagnostico o porre una diagnosi differenziale • una risposta che possa determinare un approccio terapeutico specifico (antidoto, tecnica di depurazione) in tempo utile (paracetamolo, ferro, digitale, glicole etilenico, HbCO, litio, metanolo, salicilati, teofillinemia).

  19. Algoritmo diagnostico-terapeutico dell’intossicazione - 2 • anamnesi • es. obiettivo • es. laboratorio S. tossica o sostanze NON identificate S. tossica o sostanze IDENTIFICATE e pericolose Sintomi LIEVI Sintomi GRAVI ANTIDOTO NO antidoto Carbone attivato Somministr. antidoto Evacuazione gastrica Carbone attivato Catarsi, lavaggio int. Osservazione per 4-6 ore

  20. CARBONE ATTIVATO Sostanza ottenuta per pirolisi di un substrato organico, lavato con acido, attivato da un flusso gassoso ossidante ad alta temperatura (600-900 °C), per permettere un numero di pori tale da portare la superficie adsorbente sino a 3500 mq/g. Razionale d’uso: adsorbe la sostanza tossica con cui viene a contatto nel tratto gastrointestinale, riducendone la quantità assorbibile ( - 70% se somministrato entro 5’). Alcune sostanze non vengono adsorbite: composti ionizzati e sali molto dissociati

  21. CARBONE ATTIVATO • Modalità di somministrazione: • Utilizzare esclusivamente carbone vegetale attivato in polvere, per os o per sondino naso-gastrico. • Dosaggio raccomandato: 1 g/ kg di peso corporeo, per adulti e bambini, da diluire in acqua (10 ml ogni g di carbone) • Può essere somministrato in dose unica (in 1-2 somministrazioni ravvicinate, entro la prima ora) oppure in dosi ripetute • Somministrare lentamente in 20-30 min, per evitare il vomito

  22. CARBONE ATTIVATO • Controindicazioni: • Mancanza dei riflessi di protezione delle vie aeree • Lesioni del tratto gastrointestinale da agenti corrosivi • ( perforazione, emorragia) : impedisce endoscopia • Complicanze: • Vomito • Ostruzione colica (per dosi ripetute) : catartici / • mannitolo, per impedire stipsi • Polmonite ab ingestis

  23. CARBONE ATTIVO Efficacia su : Anfetamine DPH Aspirina Antidepressivi triciclici Clorpromazina Chinina Efficacia ridotta su : Solfato ferroso Malathion Acidi Alcali Alcool Litio

  24. EVACUAZIONE GASTRICA Razionale: permette di rimuovere parte della sostanza tossica presente nello stomaco (attraverso lavanda gastrica o emesi indotta farmacologicamente), riducendone così l’assorbimento.

  25. AVVELENAMENTI ACUTI Evacuazione gastrica

  26. LAVANDA GASTRICA Ottenere il consenso del paziente (altrimenti, esecuzione difficile) Eseguita da 2 operatori esperti Disponibilità di materiale per intubazione e rianimazione cardiopolm. Pz in decubito laterale sn ed in leggero Trendelenburg, o semised. Sonde orogastriche di grosso calibro (adulto 12-13 mm, bamb. 7-8) Controllare posizione sonda nello stomaco mediante insuffl. d’aria Prima di iniziare il lavaggio, aspirare campione di contenuto gastrico Per il lavaggio, introdurre ogni volta piccoli volumi d'acqua potabile a temperatura ambiente (200 ml nell'adulto, 10 ml/Kg nel bambino) ed accertarsi che il volume aspirato sia circa pari al volume di liquido introdotto (tenere il bilancio), per evitare la progressione del contenuto gastrico in duodeno; nel bambino molto piccolo utilizzare sol. fisiologica a temperatura ambiente per evitare ipotermia ed emodiluizione Continuare il lavaggio fino ad ottenere un efflusso chiaro

  27. LAVANDA GASTRICA • Complicazioni: • broncospasmo,ipossia,polmonite ab ingestis, perforazione o lesioni esofagee, sindrome vagale, aritmie, iponatremia, ipotermia. • Controindicazioni: • vie aeree non protette (pz con depressione dello stato stato di coscienza, senza intubazione tracheale). • ingestione di caustici (con eccezione per casi specifici indicati dal Centro Anti-Veleni) • presenza di lesioni esofagee o gastriche • rischio di aspirazione; l'ingestione di idrocarburi e di sostanze schiumogene sono controindicazioni relative, per le quali deve essere consultato un CAV

  28. EMESI Sciroppo di ipecacuana (7%): stimolazione diretta dello stomaco e azione centrale sui chemorecettori bambini 6-12mesi: 5-10 ml bambini 1-12 anni: 15 ml adolescenti ed adulti: 30 ml preceduti o seguiti da 240 ml di acqua agisce in 20 min (entro 30 min. il 90% dei pz. vomita, con 3-4 episodi nelle ore successive) Alternativa : acqua e sapone !!

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