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Legislazione su fonti rinnovabli e efficienza energetica

Legislazione su fonti rinnovabli e efficienza energetica. sistemi energetici e energie rinnovabili. Scopo della legislazione. Sostenere lo sviluppo di FER per cambiare il MIX di approvvigionamento energetico, data la non sostenibilità nel lungo periodo di quello attuale

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Legislazione su fonti rinnovabli e efficienza energetica

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Presentation Transcript


  1. Legislazione su fonti rinnovablie efficienza energetica sistemi energetici e energie rinnovabili

  2. Scopo della legislazione Sostenere lo sviluppo di FER per cambiare il MIX di approvvigionamento energetico, data la non sostenibilità nel lungo periodo di quello attuale Avviare implementazione di tecnologie, installazione di impianti al fine di aumentare i volumi produttivi e realizzare economie di scala Per perseguire questi scopi la legislazione si avvale degli strumenti dell’incentivo economico o dell’obbligo In passato l’incentivo economico è stato spesso un contributo a fondo perduto per la costruzione di un impianto, oggi non è più così

  3. Funzionamento degli incentivi € cent Costo di produzione energia Tempo (anni)

  4. Legge 9 gennaio 1991 n.9 “Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale” Tra gli obiettivi: stimolare l’autoproduzione di energia elettrica e la vendita dell’energia prodotta in eccesso Offrire una soluzione alla carenza di capacità di generazione dell’ENEL Prevede la vendita di energia elettrica prodotta in eccedenza Rimanda a un provvedimento specifico per la determinazione del prezzo di cessione dell’energia, determinando però i criteri con cui il prezzo verrà formato

  5. Legge 9 gennaio 1991 n.10 • L’Art. 1 definisce fonti rinnovabii: sole, vento, en. Idraulica, geotermia, maree, moto ondoso, rifiuti organici, rifiuti inorganici • Sempre l’Art. 1 definisce le “Fonti assimilate”: cogenerazione, calore recuperabile dai fumi di scarico e da impianti termici ed elettrici e processi industriali nonché le altre forme di energia recuperabile in processi, in impianti e in prodotti, ivi compresi i risparmi di energia conseguibili nella climatizzazione e nell’illuminazione delgi edifici con interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti • In pratica le centrali a turbogas a ciclo combinato e le centrali delle raffinerie alimentate trasformando in gas i residui di lavorazione del petrolio

  6. CIP 6 – Cos’è E’ un provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi (29 aprile 1992 n.6) Seguendo la L. 9/91 i prezzi sono formati secondo due componenti 1. COSTO EVITATO = il soggetto che ritira paga l’energia quanto gli costerebbe produrla 2. INCENTIVO = variabile in base alla stima dei costi aggiuntivi per ciascuna tecnologia 1. dura 15 anni, 2. dura 8 anni Le risorse venivano dalla Cassa Conguaglio del Settore Elettrico, alimentata con voce specifica dalla bolletta di ogni consumatore

  7. CIP 6 - Come va Si calcolano 6,5 GW prodotti dal CIP 6, con investimenti oltre i 10 Mld di euro, ma il costo è di circa 13 Incentivazine per oltre il 70% di impianti a fonte assimilata, cioè non per le rinnovabili La Finanziaria 2009 garantisce incentivi agli impianti autorizzati, mentre prima era per quelli realizzati Ci sono attualmente 129 impianti a fonte assimilata Risorse per assimilate: 03: 3660 Meuro, 04: 4142 Meuro, 05: 4662 Meuro

  8. Cip 6 – Come va • Nel 2006 distribuiti circa 6120 Meuro: • Principali beneficiari: ENEL, Edison, ENI

  9. Decreto Bersani (DL 79/99) Recepisce la Direttiva 96/92 CE Liberalizzazione del mercato elettrico Istituzione del GSE Gestore dei Servizi Elettrici Introduzione dei CERTIFICATI VERDI I rifiuti inorganici rimangono compresi nelle fonti rinnovabili I costi sostenuti dal GSE sono coperti da una componente della tariffa di tutte le bollette detta A3, l’importo è determinato dall’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e va alla CCSE, Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico

  10. Certificati verdi Sono rilasciati a produttori di energia rinnovabile con un impianto certificato IAFR Un CV corrisponde a 1 MWh di energia dal 2008, prima era 50 MWh Nel 2009 ha un valore di 88,66 euro più IVA Servono a certificare la produzione di una certa quantità di energia “verde”. Durano 12 o 15 anni a seconda se l’impianto è entrato in funzione prima o dopo la fine del 2007 Un produttore deve avere un determinato portafoglio di energia verde nella sua produzione dal 2002 il 2%, con incremento dello 0,35% all’anno dal 2004 al 2006, e dello 0,75% all’anno dal 2007 al 2012. Nel 2009 la quota è il 5,30%, nel 2012 sarà il 7,55% Se non ce l’ha, compra da un produttore “verde” il numero necessario di certificati verdi per arrivare al minimo necessario Il produttore può optare per una tariffa omnicomprensiva

  11. Tariffa omnicomprensiva

  12. DIRETTIVA 2001/77 CE DL 387 29/12/03 • esclude le fonti assimilate dal regime riservato alle rinnovabili • MA include nel regime riservato alle FR i RIFIUTI, per la parte NON BIODEGRADABILE e per i COMBUSTIBILI DERIVANTI DA RIFIUTI, i CDR • Ciò ha comportato all’Italia una procedura di infrazione CE Ha l’obiettivo di stimolare e incentivare le fonti rinnovabili FER fonti energetiche non fossili BIOMASSE: parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura e dalla silvicoltura, dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani Elettricità prodotta da FER anche in impianti ibridi

  13. Finanziaria 2007 L 26/12/06 Abroga le parole “rifiuti inorganici” e “fonti assimilate” dalle norme sugli incentivi alle FR

  14. Legge 222/2007 Inserisce tra quella incentivabile l’energia generata da agricoltura e allevamento animali (biomassa e biogas) La normativa estende gli incentivi anche ai sottoprodotti ottenuti nell'ambito di intese di filiera o contratti quadro oppure di filiere corte, cioè entro un raggio di 70 chilometri dall'impianto che li utilizza per produrre energia elettrica.

  15. Finanziaria 2008, L. 24/12/07 n. 244 Decreto ministeriale 18/12/08 • Del Ministero per lo Sviluppo economico di concerto col Ministero ambiente • Stabilisce la taglia dei CV a 1 MWh Rimanda a un decreto successivo per fissare le tariffe

  16. Conto energia Si applica ai sistemi FV È una retribuzione diretta dell’energia prodotta, pagata dal GSE al produttore NON da contributi all’installazione Ciò che viene incentivata è l’energia prodotta, invogliando così il proprietario a mantenere in efficienza il suo sistema L’incentivo è corrisposto per 20 anni dall’entrata in funzione dell’impianto In condizioni medie l’impianto si paga in 9 anni E’ possibile attivare sistemi FV fino a 1200 MW, si prevede di arrivarci entro il 2012

  17. Impianto predisposto per il conto energia

  18. Tariffe conto energia • Impianti entrati in funzione prima del 1 gennaio 2009 • Impianti entrati in funzione dopo il 1 gennaio 2009

  19. Lo scambio sul posto È un sistema per avvantaggiare i piccoli produttori, entro i 200 kW In condizioni normali un produttore vende l’energia che non consuma istantaneamente al GSE, e in un secondo momento (ad es. di notte) acquista energia dal GSE a prezzo di mercato In condizioni di scambio sul posto l’energia ceduta al GSE è conteggiata e recuperabile senza costi in un secondo momento, senza acquistarla Data la differenza di tariffe tra vendita (0,095 Euro/kWh) e acquisto (0,15 Euro/kWh) chi fa scambio sul posto è avvantaggiato

  20. Solare termodinamico Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico 11 aprile 2008 se superficie captante oltre i 2500 m2 se non usa sostanze tossiche come fluido vettore o accumulo se ha accumulo termico per 1,5 kWht / m2 conto energia per 25 anni 0,28 euro / kWh se integrazione entro 15% 0,25 euro / kWh se integrazione 15 - 50% 0,28 euro / kWh se integrazione oltre 50%

  21. Legge 99 - 2009 conferma della tariffa omnicomprensiva per impianti a biogas e a biomasse a 0,28 €/kWh possibilità per i comuni fino a 20.000 abitanti di usufruire dello scambio sul posto senza l'obbligo di coincidenza tra il punto di immissione e il punto di prelievo dell'energia scambiata con la rete Stabilisce nuovi coefficienti moltiplicativi per i certificati verdi a seconda delle tecnologie

  22. Legislazione regionale Ogni regione può sostenere (o ostacolare) lo sviluppo delle ER tramite la creazione di un ambiente favorevole o sfavorevole Esempio di iter favorevole: agevolazioni nello sbrigare le pratiche autorizzative all’installazione di un sito Esempio contrario: lungaggini burocratiche per lo stesso motivo Ogni regione può sostenere alcune FER, a seconda della vocazione del territorio Il Piemonte punta molto su fotovoltaico e biomasse

  23. Obiettivi comunitari 20 20 20 Aumentare fino al 20% il contributo delle FER al mix europeo Diminuire del 20% le emissioni di CO2 Diminuire del 20% i consumi energetici Il tutto entro l’anno 2020 La divisione dei carichi (Burden Sharing) è effettuata tenendo conto delle specificità di ogni Paese membro

  24. Austria

  25. Germania

  26. Francia

  27. Spagna

  28. Romania

  29. Italia Per comuni entro i 20.000 ab. è previsto lo scambio sul posto

  30. Confronto incentivi rinnovabili in quattro Paesi UE Euro/MWh Euro/MWh Germania Italia Euro/MWh Euro/MWh Francia Austria

  31. Efficienza energetica Titoli di Efficienza Energetica, TEE, detti Certificati bianchi Finalità: aumentare l’efficienza energetica del sistema Decreti 20 luglio 2004 Ministero sviluppo economico Modificati dal DM 21 dicembre 2007 Perfezionati da numerose deliberazioni dell’AEEG, con linee guida, sistemi per valutazione, schede tecniche L’Italia è il primo paese al mondo a dotarsi di un simile strumento Definizione di efficienza: lavoro compiuto / energia spesa Un processo è più efficiente di un altro se compie lo stesso lavoro con meno energia

  32. Meccanismo dei TEE OBBLIGO per i produttori di energia con più di 50000 clienti di effettuare interventi migliorativi sull’efficienza energetica dei propri clienti I produttori con meno di 50000 clienti possono aderire volontariamente DIRITTO di ottenere certificati attestanti i risultati conseguiti NEGOZIABILITA’ dei certificati sul mercato CONTROLLO tecnico da parte di AEEG, controllo del mercato da parte di GME, Gestore del Mercato Elettrico Nella pratica alcune società operanti nel settore dei servizi energetici, dette ESCo (energy Service Company) fanno da tramite tra clienti e produttori, elaborano progetti, trovano i finanziamenti

  33. Meccanismo dei TEE Si propone un progetto di risparmio energetico a un cliente, generalmente da parte di una ESCo La ESCo garantisce i risultati tecnici e trova il finanziamento presso una banca Si realizza l’intervento, con i risparmi sulla bolletta il cliente paga la ESCo La ESCo restituisce il finanziamento alla banca, guadagnandoci Il GME corrisponde al produttore di energia elettrica i certificati bianchi in ragione di uno ogni tep, tonnellata equivalente di petrolio risparmiata, 41,186 Gj, circa 4500 kWh I contributi per ogni CB (circa 89 euro oggi) sono cumulabili con altri incentivi

  34. Tipi di intervento Tipologia 1: Rifasamento elettrico Tipologia 2: Motori elettrici e loro applicazioni (installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza, otimizzazione di sistemi di pompaggio, installazione di sistemi di trasmissione della forza a più alta efficienza) Tipologia 3: Sistemi per l’illuminazione (installazione di sistemi per l’accensione e spegnimento automatici, per regolazione, aumento dell’efficienza dell’illuminazione pubblica, installazione di sistemi e componenti più efficienti) Tipologia 4: Electricity leaking (stand-by) Tipologia 5: fonti o vettori più appropriati dell’energia elettrica (sostituzione di scalda acqua elettrici con altri tipi) Tipologia 6: riduzione consumo di elettricità per usi termici

  35. Tipi di intervento • Tipologia 7: riduzione della domanda di energia elettrica per il condizionamento (isolamento termico degli edifici, controllo radiazione entrante dalle sup. vetrate d’estate, applicazioni di architettura bioclimatica, solare passivo, raffrescamento passivo, impianti solari termici che usano machcine frigorifere ad assorbimento) • Tipologia 8: elettrodomestici ed apparecchiature per uffucio ad alta efficienza (sostituzione di frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie…. Installazione di PC, fax, stampanti….. a più alta efficienza) • Tipologia 9: dispositivi per la combustione con fonti non rinnovabili (sostituzione di impianti esistenti con altri più efficienti es. caldaie modulanti) • Tipologia 10: sostituzine di fonte diversa con energia elettrica qualora si realizzi un risparmio in energia primaria (essiccazione a microonde o radiofrequenza, forni ecc…) • Tipologia 11: climatizzazione ambienti e recuperi di calore in edifici climatizzati con l’uso di fonti non rinnovabili (…pompe di calore…)

  36. Tipi di intervento Tipologia 12: installazione di impianti per la valorizzazione delle fonti rinnovabili presso gli utenti finali (impiego di impianti a ibomassa per la produzione di calore, pannelli solari per produzione di acqua calda, calore geotermico a bassa entalpia e calore da impianti cogenerativi per riscaldamento ambienti, impianti fotovoltaici entro i 20 kWp) Tipologia 13: veicoli elettrici e a gas naturale (iniziativa per la diffusione dei veicoli stradali a trazione elettrica e a gas naturale) Tipologia 14: formazione informazione promozione e sensibilizzazione (campagne di formazione informazione promozione e sensibilizzazione degli utenti finali per la riduzione dei consumi)

  37. Tipi di TEE Tipo I: certificano il conseguimento di risparmi di energia attraverso una riduzione dei consumi di energia elettrica Tipo II: certificano il conseguimento di risparmi di energia attraverso una riduzione dei consumi di gas naturale Tipo III: certificano il conseguimento di risparmi di energia attraverso una riduzione dei consumi di altri combustibili fossili Tipo IV: certificano il conseguimento di risparmi di energia attraverso una riduzione dei consumi di altri combustibili fossili utilizzati per l’autotrazione Per la commercializzazione i 4 tipi sono quotati separatamente e possono avere prezzi diversi a seconda del punto di incontro tra domanda e offerta

  38. Funzionamento di un intervento L’utente ottiene risparmi di kWh e monetari annullo utente Finanziamento Mutuo banca produttore Progetto Pagamento CB Vendita CB Garanzie CCSE ESCo Concessione CB AEEG

  39. Obiettivi di efficienza energetica A qs obiettivi generali corrispondono obiettivi specifici per ciascun produttore obbligato, da raggiungere a fine anno, oppure anche solo al 60%, ma con obbligo di recupero l’anno successivo.

  40. Risultati Gli obiettivi sono raggiunti e superati A luglio 2008 risparmiati 2 Mtep contro obiettivo di 0,8 a fine 2007 Equivalgono al consumo domestico annuo di Roma, 2,7 milioni di abitanti Evitate 5 Mt di CO2 Installati 800000 elettrodomestici a basso consumo Rifasati motori e linee Sostituite 420000 lampade nel settore pubblico Spesi 110 Meuro, risparmio degli utenti circa 1200 Meuro

  41. Risultati 30 distributori in obbligo (Enel distribuzione, Enel rete gas, Hera, Eni, Sorgenia) 497 ammessi a operare volontariamente 1169 operatori accreditati come ESCo

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