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Il tema (estratto e sua riformulazione)

Il tema (estratto e sua riformulazione). Diritto al residuo Sostenibilità Caratteristiche peculiari del bilancio delle cooperative. La modalità. Impossibilità trattazione esaustiva Scelta di “voci significative” GLOSSARIO Modalità “random”. O: origini. Mercanti, banchieri, imprenditori

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Il tema (estratto e sua riformulazione)

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Presentation Transcript


  1. Il tema (estratto e sua riformulazione) Diritto al residuo Sostenibilità Caratteristiche peculiari del bilancio delle cooperative

  2. La modalità Impossibilità trattazione esaustiva Scelta di “voci significative” GLOSSARIO Modalità “random”

  3. O: origini Mercanti, banchieri, imprenditori Documento elaborato per necessità Non per imposizione o obbligo! 1494 Fra Luca Pacioli pubblica la “summa”, un trattato in cui espone i concetti di partita doppia, bilancio, inventario. Si tratta del c.d. “metodo veneziano”, in uso c/o mercanti di venezia Anno di grazia 1673: Jean-Baptiste Colbert, ministro della real casa francese, introduce il primo codice di commercio (l'Ordonnance du Commerce) Nel codice compare l'obbligo di redazione del bilancio di esercizio

  4. O: obiettivi Tradizionalmente orientamento binario: • Misurazione quantitativa del patrimonio aziendale ad una certa data • Dimostrazione del risultato economico di un periodo Evoluzione: la terza dimensione, la finanza! • Verifica dell'attitudine a produrre o consumare liquidità in un dato periodo

  5. S: struttura Tradizionalmente composizione bidimensionale: • Stato patrimoniale (logica di tipo puntuale ed istantaneo) • Conto economico (logica di tipo dinamico) Evoluzione: la terza dimensione, la finanza! • Il rendiconto finanziario (logica di flusso)

  6. P: perimetro di riferimento il bilancio e' la sintesi di un sistema di rilevazioni ( scritture) contabili Il metodo tradizionalmente in uso e' quello della "partita doppia" nel "sistema del reddito" Finalizzato alla rilevazione contabile dei "fatti esterni di gestione" in maniera unitaria. E i "fatti interni" di gestione? Non li troviamo descritti nel bilancio. E i risultati intermedi o parziali di gestione? Non li troviamo descritti nel bilancio

  7. A: a chi? Molteplici destinatari • Soci • Clienti • Fornitori • Banche • ...

  8. A: a chi? Molteplici destinatari Molteplici chiavi di lettura Tra di loro estremamente diversificate, anche opposte Giudice / Erario

  9. A: a chi? Molteplici destinatari ...noi! Cosa e' meglio andare a guardare... ...bigino del bilancio...

  10. B: il bilancio ...non bilancia Look the bottom (line) Il conto economico... La differenza tra ricavi e costi, è questa che "pareggia" Cominciamo a vedere "come pareggia" In termini quantitativi In termini qualitativi E magari non limitiamoci ad un solo conto economico

  11. B: il bilancio ...non bilancia A) valore della produzione B) costi della produzione differenza tra valore e costi della produzione (A-B) C) proventi ed oneri finanziari D) rettifiche di valore di attività finanziarie E) proventi ed oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte di esercizio, correnti, differite e anticipate Utile (o Perdita) dell'esercizio

  12. C: certezze... poche! Lo stato patrimoniale Quanto e' accurata la fotografia? ...livello di dettaglio delle informazioni... Che tipo di "inquadratura" ha scelto il fotografo? ...Bilancio di esercizio, di liquidazione... Da quando è stata scattata la fotografia come si è modificata la realtà? ...Estrema variabilità dei mercati e delle situazioni Quanto è importante quello che c' è dentro o dietro il soggetto ripreso? ...I fatti interni di gestione

  13. C: certezze... poche! Lo stato patrimoniale • Immobilizzazioni materiali • Immateriali • Finanziarie Valore delle... attenzione al criterio e alla quantificazione (continuità aziendale o fase straordinaria?) Il totale delle immobilizzazioni esprime il capitale fisso o, appunto, immobilizzato.

  14. C: certezze... poche! Lo stato patrimoniale Magazzino Crediti Liquidità Valore delle... attenzione al criterio e alla quantificazione (continuità aziendale o fase straordinaria?) Il totale delle voci esprime l'Attivo corrente o capitale circolante

  15. C: certezze... poche! Lo stato patrimoniale Capitale sociale Riserve Altre poste "di capitale" Costituiscono il patrimonio o il capitale proprio

  16. C: certezze... poche! Lo stato patrimoniale I debiti Costituiscono, a seconda durata, le passività consolidate vs le passività correnti Attenzione al soggetto nei cfr di cui sono contratti Attenzione alla durata Tipologia del creditore e durata sono i principali elementi in base a cui organizzare valutazioni circa qualità del debito e adeguatezza rispetto all'attivo.

  17. V: verifiche e valutazioni fonti/impieghi equilibrio temporale Mezzi propri/ di terzi copertura attivo immob. Verifica Andamentale (in particolare crediti, meglio se ageing) Capacita del conto economico a livello marginale

  18. T: tipicità cooperative Il bilancio è “invenzione” di mercanti, banchieri, imprenditori Fondamentalmente destinato a “rappresentare” e “misuare” fenomeni per consentire un principale risultato: Quantificare l'utile di esercizio Per remunerare il capitale di rischio investito nell'impresa.

  19. T: tipicità cooperative Ma, nelle cooperative, la finalità è produrre l'utile di esercizio? Anche.... ma non solo.

  20. T: tipicità cooperative “in questo modello di impresa eccellente, il fine non è unico e nemmeno alcuni fini si qualificano come più importanti di altri;” “qui gli obbiettivi competitivi, reddituali e sociali hanno la medesima importanza e vanno perseguiti congiuntamente” “anzi il non conseguimento o il conseguimento parziale di uno di questi porterebbe a compromettere anche gli altri.” (C. Borzaga, Trento, 1992)

  21. T: tipicità cooperative Si sostiene dunque l'inattitudine del bilancio di esercizio, di per se, a rappresentare compiutamente le specificità di un'impresa organizzata in forma cooperativa. N.B.: infatti il legislatore ...art. 2 L. 59/1992 N.B.: infatti il legislatore... obbligo di documentare la prevalenza “quantitativa” dei ricavi/costi con i soci N.B.: infatti l'orientamento a livello europeo... ...introduzione di forme di evidenza analitica della “contabilità soci”

  22. T: tipicità cooperative Dunque, nella lettura dei bilanci delle cooperative, prestiamo debita attenzione alle modalità di rappresentazione delle “tipicità”: Il prestito sociale Le riserve indivisibili I ristorni (... o i conguagli di prezzo) In realtà tutte le voci di costo e di ricavo che misurano il rapporti economici con i soci

  23. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Residual claimancy o Diritto “al residuo”... Si parte dal “diritto di proprietà” Declinato in: a) diritto di controllo (o diritto ad assumere decisioni rilevanti circa l'uso di una risorsa, compreso la vendita di questa o l'impedirne l'uso)

  24. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Residual claimancy o Diritto “al residuo”... Si parte dal “diritto di proprietà” Declinato in: b) diritto al residuo (reddito residuo generato dall'utilizzo della risorsa, al netto cioè di tutti i costi derivanti da detto utilizzo)

  25. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo La cooperativa si distingue dalle altre forme di impresa perchè in essa i diritti di proprietà, cioè il diritto a prendere decisioni rilevanti riguardo a contingenze che non siano già definite in via contrattuale, e il diritto ad appropriarsi dei risultati al netto dei costi, sono ENTRAMBI assegnati a portatori di interesse diversi dagli investitori. (...segue) Def. Tratta dalla teoria c.d. “Neo-istituzionalista”, citata dai prof. Giulio Sapelli e Carlo Borzaga

  26. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo A seconda della categoria di soggetti a cui tali diritti sono assegnati si avranno cooperative di lavoratori, di consumatori, di produttori (o imprenditori), o cooperative con più di una tipologia di portatori di interesse (le casse rurali, le cooperative sociali, ad esempio). Teoria c.d. “Neo-istituzionalista”, citata dai prof. Giulio Sapelli e Carlo Borzaga

  27. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Data la natura della forma cooperativa, ambedue le declinazioni del diritto di proprietà si presentano più attenuati rispetto alla impresa di capitali, anche a seguito delle limitazioni introdotte dalle normative nazionali (come nel caso italiano con riferimento soprattutto al diritto al residuo in seguito alla indivisibilità delle riserve). prof. Carlo Borzaga

  28. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Il vincolo di sostenibilità, in generale... Per sostenibilità intendiamo la attitudine al mantenimento del livello di una determinata performance nel tempo Il vincolo di sostenibilità è tutto ciò che condiziona tale attitudine

  29. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Il vincolo di sostenibilità, in un'impresa, capitalistica, tradizionalmente impone ai titolari del diritto al residuo una coerente azione di limitazione della propria pretesa “egoistica” in relazione alle esigenze di capitalizzazione e di investimento dell'impresa. Una limitazione comunque “a termine”, immaginando che “a certa data”, al termine dell'impresa, il soggetto investitore recuperi in toto il proprio investimento, inteso quale capitale, riserve, plusvalori latenti.

  30. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Il vincolo di sostenibilità, in un'impresa cooperativa, impone una logica di confronto con la limitazione: . alla distribuzione degli utili, durante la vita sociale . alla distribuzione delle riserve, durante la vita sociale . alla distribuzione delle riserve, al termine della società cooperativa

  31. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Il vincolo di sostenibilità, in un'impresa cooperativa, impone una logica di confronto con la peculiarità: . della remunerazione dello scambio socio-cooperativa (interazione) tramite il ristorno di costo o il conguaglio di prezzo . della scarsa significatività dell'apporto di capitale di rischio in termini di capitale sociale (il vero capitale di rischio apportato dal socio in cooperativa è il fattore di conferimento sia esso lavoro, merce, materia)

  32. Il vincolo di sostenibilità ed il diritto al residuo Il vincolo di sostenibilità, in un'impresa cooperativa, impone una logica di confronto con la caratteristica: . dell'essere titolari, i soci, dell'insieme del diritto al residuo ed al diritto di assumere decisioni rilevanti .del delegare il diritto ad assumere decisioni rilevanti ad alcuni soci (quindi avremo soci/soci e soci/soci amministratori) . della possibile coesistenza di più categorie di soci portatori di interessi diversi ma con eguale dignità

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