1 / 13

ROMA, 26 GIUGNO 2012

1. COMMISSIONE FONDI SANITARI INTEGRATIVI. PRESENTAZIONE DELLE REGOLE APPLICATIVE E DELLE LINEE GUIDA PER LE VALUTAZIONI ATTUARIALI DEI FONDI SANITARI INTEGRATIVI. ALESSANDRA MORGANTE Il bilancio tecnico e gli accantonamenti tecnici. ROMA, 26 GIUGNO 2012. BILANCIO TECNICO.

tavita
Download Presentation

ROMA, 26 GIUGNO 2012

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. 1 COMMISSIONE FONDI SANITARI INTEGRATIVI PRESENTAZIONE DELLE REGOLE APPLICATIVE E DELLE LINEE GUIDA PER LE VALUTAZIONI ATTUARIALI DEI FONDI SANITARI INTEGRATIVI ALESSANDRA MORGANTE Il bilancio tecnico e gli accantonamenti tecnici ROMA, 26 GIUGNO 2012

  2. BILANCIO TECNICO • È lo STRUMENTO per valutare la congruità del patrimonio del Fondo nei confronti degli impegni assunti • È un supporto indispensabile agli organi del Fondo Sanitario in quanto fornisce in maniera prospettica tutte le indicazioni utili per la governance del Fondo stesso. • Permette infatti di prevedere la dinamica futura delle grandezze tipiche del Fondo, stimando i flussi annui delle entrate e delle uscite della gestione e ponendo a confronto voci attive e voci passive. • voci attive: patrimonio, entrate contributive, rendimento del patrimonio… • voci passive: spese per prestazioni, spese di funzionamento…

  3. BILANCIO TECNICO • Le metodologie di calcolo che si utilizzano devono permettere l’esposizione dei risultati sia in forma analitica che sintetica a seconda della tipologia di prestazione e precisamente: • prestazioni a ripartizione (sia per fondi autogestiti sia convenzionati)bilancio tecnico analitico (Schema esemplificativo 1) • prestazioni di non autosufficienza a capitalizzazione (gestione diretta)bilancio tecnico sintetico (Schema esemplificativo 2) • N.B.: Congiuntamente al bilancio tecnico sintetico va redatto anche quello analitico

  4. BILANCIO TECNICO 4 • Ulteriore elemento: ampiezza del periodo di valutazione • prestazioni a ripartizione: non meno di 3 anni • non autosufficienza a capitalizzazione: • per il bilancio sintetico periodo totale contemplato dalla garanzia assicurata • per il bilancio analitico periodo molto ampio (>3 anni) per ottenere informazioni stabili ai fini della programmazione degli investimenti e del controllo della liquidità e della copertura degli impegni

  5. BILANCIO TECNICO PER PRESTAZIONI A RIPARTIZIONESCHEMA ESEMPLIFICATIVO 1 5

  6. BILANCIO TECNICO PER PRESTAZIONI DI NON AUTOSUFFICIENZA A CAPITALIZZAZIONE GESTIONE DIRETTASCHEMA ESEMPLIFICATIVO 2 6 * Oneri relativi ad eventuali iscritti non più in attività alla data del bilancio tecnico ed in attesa di maturazione del diritto a prestazione (ad es. cessati in attesa di maturazione del requisito dell’età)

  7. ULTERIORI VALUTAZIONI NELL’AMBITO DEL BILANCIO TECNICO 7 • Analisi di sensitività (stress-test) • diversi scenari, anche estremi, per basi tecniche, andamento demografico, ipotesi economico-finanziarie, tariffario adeguato o meno all’inflazione • fornisce ulteriori e utili elementi di giudizio sulla tenuta del Fondo, anche al fine di intervenire tempestivamente in presenza di condizioni negative • Analisi relativa ad eventuali varianti normative • stima impatto su condizioni di equilibrio del Fondo per: • innovazioni normative esterne al Fondo • modifiche dello Statuto/Regolamento del Fondo • Principi contabili internazionali • valutazioni necessarie quanto l’azienda fonte istitutiva redige il proprio bilancio in conformità a principi contabili internazionali (IAS/IFR, US GAAP….) e quando le prestazioni assicurate e la contribuzione aziendale proseguono dopo il pensionamento

  8. ACCANTONAMENTI TECNICI 8 • La costituzione di riserve ha rilievo solo per i Fondi autogestiti, poiché nel caso di gestione convenzionata il rischio è trasferito al gestore esterno • Accantonamenti tecnici per garanzie a ripartizione • (cfr. anche linee guida Assicurazione Danni): • Riserva di senescenza • Riserva premi e riserva per rischi in corso • Riserva sinistri • Riserva di sicurezza o di perequazione Accantonamenti tecnici per garanzieLTC a capitalizzazione (cfr. anche Linee guida Assicurazioni Vita e Fondi pensione complementari): • Riserva matematica

  9. ACCANTONAMENTI TECNICI 9 • Riserva di senescenza: accantonamento destinato alla compensazione dell’aggravamento del rischio legato al crescere dell’età degli assistiti, qualora i contributi siano determinati con riferimento all’età iniziale e non siano aggiornati annualmente. Particolarmente importante in caso di prestazioni di non autosufficienza. • Riserva Premi • Riserva per la frazione di premi di competenza degli esercizi successivi. Calcolo secondo metodo pro rata temporis o eventualmente forfettario • Riserva per i rischi in corso: importi da accantonare a copertura di eventuali oneri superiori al previsto per prestazioni e spese derivanti da contratti di assicurazione stipulati in un esercizio (rischi assunti nell’esercizio). Il calcolo va effettuato separatamente per le due prestazioni di odontoiatria e non autosufficienza (cd “prestazioni vincolate”) ai fini del calcolo della soglia del 20%

  10. ACCANTONAMENTI TECNICI 10 Riserva Sinistri Somme da accantonare in previsione di costi da sostenere in futuro a fronte di sinistri avvenuti nell’esercizio in corso o in esercizi precedenti, denunciati e non denunciati, non ancora liquidati o in corso di liquidazione alla data di chiusura dell’esercizio.

  11. ACCANTONAMENTI TECNICI 11 • Riserva di sicurezza o di perequazione • Comprende le somme accantonate per compensare nel tempo l'andamento della sinistrosità perequando le fluttuazioni del tasso dei sinistri negli anni futuri, o per coprire rischi particolari. • Per la sua costituzione, da attuarsi tramite un piano di accumulo progressivo, si possono utilizzare: • metodologie empiriche • metodologie che utilizzano la teoria del rischio • È comunque opportuno individuare un limite minimo e un limite massimo di riserva; il mancato rispetto di tali limiti impone la segnalazione agli organi del Fondo per rivedere il livello di contributi e prestazioni • Ai fini dell’individuazione delle risorse dei Fondi autogestiti destinate alla copertura delle «prestazioni vincolate», tale riserva è lo strumento idoneo per consentire di superare l’aleatorietà sistematica dell’andamento degli eventi. Essendo risorse con vincolo di destinazione riferite ad obbligazioni di spesa maturate nell’anno (rischio sopportato), andranno considerate ai fini del rispetto della soglia del 20%.

  12. ACCANTONAMENTI TECNICI 12 • Per prestazioni di non autosufficienza a capitalizzazione (Fondi autogestiti) • Riserva per oneri latenti o riserva attivi: è determinata, in linea di principio, per singolo assistito col metodo della capitalizzazione delle quote contributive destinate alla specifica garanzia (posizioni individuali); potrebbe essere previsto un accantonamento unico per la totalità degli iscritti • Riserva per oneri maturati: accantonamento unico per la totalità dei percettori di rendita

  13. BILANCIO TECNICO E ACCANTONAMENTI: RACCOMANDAZIONI PER L’ATTUARIO 13 • L’attuario incaricato dal Fondo Sanitario deve: • chiedere al Fondo di poter disporre in via continuativa dei dati e delle informazioni necessarie • elaborare i dati sottoponendoli ad efficienti controlli, anche ai fini della congruità ed esaustività degli stessi • costruire con opportuna prudenza un coerente sistema di basi tecniche • utilizzare idonee metodologie di calcolo per la stima degli accantonamenti • far riferimento alle linee guida emanate dall’Ordine degli Attuari (anche relative alle assicurazioni danni, vita o ai fondi pensione, a seconda delle analogie con tali settori di attività) • nella relazione tecnica, oltre ai risultati ottenuti, illustrare in maniera semplice e sintetica anche le varie fasi che conducono a quei risultati

More Related