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ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2010-2011

ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2010-2011. APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 03 Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti. J . M. Keynes . CONFRONTO COMPETITIVO FRA TERRITORI.

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ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2010-2011

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  1. ECONOMIA DEL TERRITORIOanno accademico 2010-2011 APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 03 Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti. J . M. Keynes

  2. CONFRONTO COMPETITIVO FRA TERRITORI PRINCIPALI CAUSE DELL’INTENSIFICAZIONE DELLA COMPETIZIONE TRA AMBITI TERRITORIALI LOCALI • INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA • INTEGRAZIONE ECONOMICA E POLITICA TRA GLI STATI

  3. COMPETITIVITA’ DI UN SISTEMA TERRITORIALE LA COMPETITIVITÀ DI UN PAESE è genericamente indicata sul piano macroeconomico da: produttività del lavoro, livello occupazionale, rendimento del capitale investito, posizione nel commercio internazionale, miglioramento del benessere dei cittadini sul piano dell’occupazione e della ricchezza economica. UN APPROCCIO TERRITORIALE NON PUO’ PRESCINDERE DAL META-OBIETTIVO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE INOLTRE IL TERRITORIO DEVE OFFRIRE LE CONDIZIONI CHE ABBIANO CAPACITA’ DI: • ATTRARRE RISORSE • METABOLIZZARE LE RISORSE A VANTAGGIO DEI PROPRI ATTORI

  4. COMPARAZIONE TRA AREE La comparazione tra diverse aree geografiche deve essere effettuata in riferimento alla disponibilità e capacità di valorizzare quei fattori materiali e immateriali in grado di favorire e determinare le migliori condizioni di sviluppo sostenibile • Il miglioramento della competitività può agire da volano nei confronti dei territori collegati • Può essere negativa se attrae risorse scarse da altro territorio

  5. CAPACITA’ COMPETITIVA territoriale e competitività internazionale delle sue impresel’effetto “made in “

  6. MADE IN ITALY

  7. CONNESSIONE LOGICA TRA CAPACITA’ COMPETITIVA DI UN TERRITORIO E COMPETITIITA’ DEGLI ATTORI CHE NE FANNO PARTE

  8. PERCORSO DIFFERENZIATO DELLA CAPACITA’ COMPETITIVA DEL TERRITORIO

  9. TASSONOMIA CRITERI VALUTAZIONE ATTRATTIVITA’ Mercato Dimensione e tasso crescita domanda Caratteristiche qualitative della domanda Prossimità ad altri mercati Risorse umane Dimensione della forza lavoro Qualità componenti forza lavoro Costo lavoro e produttività Flessibilità del lavoro Relazioni industriali

  10. Segue:TASSONOMIA CRITERI VALUTAZIONE ATTRATTIVITA’ Infrastrutture Trasporti Telecomunicazioni Infrastrutture logistiche Infrastrutture tecnologiche Sistema della conoscenza Competenze "country specific" Capitale tecnologico innovativo Sistema universitario e della ricerca

  11. Segue:TASSONOMIA CRITERI VALUTAZIONE ATTRATTIVITA’ Sistema produttivo Accesso e disponibilità delle materie prime Qualità e dimensione dei fornitori locali Sistema distributivo Sistema finanziario Struttura del sistema industriale locale Direzionalità privata Servizi alle imprese Servizi di pubblica utilità

  12. Segue:TASSONOMIA CRITERI VALUTAZIONE ATTRATTIVITA’ Istituzioni e politiche pubbliche Direzionalità pubblica Pubblica amministrazione centrale e locale Istituzioni economiche locali Stabilità macroeconomica Politiche per l'impresa Politiche per gli investimenti esteri

  13. Segue:TASSONOMIA CRITERI VALUTAZIONE ATTRATTIVITA’ Sistema normativo • Leggi e regolamenti in materia amministrativa-ambientale • Leggi e regolamenti in materia contrattuale e societaria • Normativa fiscale • Regolamentazioni settoriali

  14. Segue:TASSONOMIA CRITERI VALUTAZIONE ATTRATTIVITA’ Qualità sociale e ambientale Coesione sociale Sicurezza Qualità ambientale e urbanistica Immagine e reputazione Reputazione generale del luogo Reputazione del luogo come sede di attività produttive Politiche di immagine

  15. DETERMINANTI DELLA SCELTA LOCALIZZATIVA

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