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L’EVOLUZIONE DELL’UOMO

L’EVOLUZIONE DELL’UOMO. Lavoro svolto dalla classe 4^ B. HOMO HABILIS.

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L’EVOLUZIONE DELL’UOMO

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Presentation Transcript


  1. L’EVOLUZIONE DELL’UOMO Lavoro svolto dalla classe 4^ B Bilardi Paola docenti Zeni Buonanno

  2. HOMO HABILIS L’ “HOMO HABILIS” visse circa 2 milioni di anni fa in Africa; rispetto all’ australopiteco, suo processore, porta i segni dell’ evoluzione fisici e mentali, infatti era più alto e con un cervello più sviluppato. Proprio per quest’ultima caratteristica l’Homo Habilis comprese che poteva utilizzare la pietra per creare utensili utili per la sua vita quotidiana e proprio per questo viene considerato dagli studiosi “primo uomo”. Cominciò a lavorare la pietra scheggiandola su un solo lato,creando dei chopper ovvero “lame” più o meno affilate. La pietra più adatta per questa lavorazione, e si presentava facile da scheggiare,era la SELCE. Si può pensare che i nostri antenati siano partiti da schegge di pietra trovati per terra o ottenute nel tentativo di rompere qualcosa e poi successivamente, accorgendosi della loro utilità, hanno cercato di crearli intenzionalmente. Bilardi Paola Docenti: prof Zeni, Buonanno

  3. HOMO ERECTUS Circa 1,5 milioni di anni fa è comparso sulla Terra, sempre in Africa un genere di essere umano più evoluto di cui lo scheletro è stato ritrovato completo e perfettamente conservato:l’Homo Erectus. L’Homo Erectus, chiamato così perché ormai si muoveva in posizione completamente eretta, misurava circa un metro e settanta centimetri, aveva gambe lunghe ed un bacino stretto, ed il cervello due volte più grande di quello dell’Australopiteco. L’Homo Erectus si nutriva grazie alla caccia, alla pesca ed alla raccolta di frutti e bacche, quando nel territorio in cui viveva non trovava più cibo era costretto a spostarsi, era quindi nomade. Questo tipo di essere umano viveva in piccoli gruppi e si riparava in grotte naturali. Resti di focolari e di ossa di animali bruciate testimoniano che egli sapeva controllare il FUOCO. Bilardi Paola Docenti: prof Zeni, Buonanno

  4. HOMO SAPIENS In Africa e in Europa, comparve l’homo sapiens, uno dei nostri antenati più vicini. Rispetto agli altri uomini, era più evoluto, aveva un cranio e un cervello più sviluppato; gli scienziati lo chiamarono “uomo di Neanderthal, prende il nome dalla valle tedesca dove furono ritrovati i suoi reperti. Era più forte e robusto e sopravvisse ai freddi inverni dell’era glaciale, cacciavo grossi animali come i Mammut e raccoglieva i vegetali. Vivevano in piccoli gruppi dove impararono a costruire con pietra, osso e legna: asce, arpioni e aghi. Si sa che l’omo di Neanderthal seppelliva i morti; nella tomba si mettevano oggetti di proprietà del defunto. Bilardi Paola Docenti: ZeniBuonanno

  5. HOMO SAPIENS SAPIENS Circa 50.000 anni fa comparve sulla Terra l’Homo Sapiens Sapiens (uomo sapiente). Quest’uomo era molto intelligente, sapeva adattarsi ai cambiamenti del clima e dell’ambiente e presto si diffuse in tutto il pianeta. Noi apparteniamo a questa specie. L’uomo di Cro-Magnon era un abile cacciatore, anche di grandi prede, fabbricava armi e altri attrezzi, soprattutto coltelli e raschiatoi, sapeva anche fabbricare utensili più complessi come archi e frecce per la caccia, arpiono per la pesca e gioielli. Con l’Homo Sapiens Sapiens nacque l’arte, infatti egli scolpiva statuette. Egli viveva nelle caverne e sulle loro pareti sono stati ritrovati graffiti, pitture ed incisioni che raffigurano animali e scene di caccia. Queste pitture di certo non furono realizzate per abbellire le pareti delle caverne, visto che si trovavano negli angoli più bui ed oscuri delle stesse, ma evidentemente avevano uno scopo “magico”: raffigurare gli animali e la loro cattura era considerato un buon augurio per la caccia. Bilardi Paola Docenti: Zeni Buonanno

  6. PALEOLITICO Il Paleolitico o “età della pietra antica” è il periodo in cui l’uomo realizzò attrezzi scheggiando la pietra, con esso inizia la PREISTORIA. Nel Paleolitico gli uomini vivevano in caverne naturali, e affidavano la loro sussistenza alla caccia alla pesca e alla raccolta di frutti e bacche. BilardiPaola Docenti: prof Zeni, Buonanno

  7. NEOLITICO Il Neolitico o “età della pietra nuova” ossia il periodo in cui l’uomo comincia a creare oggetti ottenuti non più tramite scheggiatura ma anche attraverso la levigatura. In questo periodo l’uomo imparò a coltivare e ad allevare; infatti dalla sola caccia pesca e raccolta di frutti siamo passati a qualcosa di più complesso: l’agricoltura e l’ allevamento. Grazie all’ agricoltura e l’allevamento l’uomo non è più costretto a spostarsi continuamente: da nomade diventa sedentario. La scoperta dell’ agricoltura la dobbiamo alle donne, che si occupavano della raccolta di semi e dei frutti, notarono che dai semi, caduti sul terreno, davano origine a nuove piante. Bilardi Paola docenti: prof Zeni Buonanno

  8. I LAVORI DEGLI UOMINI DEL NEOLITICO Bilardi Paola Docenti: prof Zeni, Buonanno

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