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COMPOSIZIONE DEL BOARD Partecipanti: Carlo Nozzoli (Presidente FADOI)

Grazie per aver scelto di utilizzare a scopo didattico questo materiale delle Guidelines 2011 libra. Le ricordiamo che questo materiale è di proprietà dell’autore e fornito come supporto didattico per uso personale.

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COMPOSIZIONE DEL BOARD Partecipanti: Carlo Nozzoli (Presidente FADOI)

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Presentation Transcript


  1. Grazie per aver scelto di utilizzare a scopo didattico questo materiale delle Guidelines 2011 libra.Le ricordiamo che questo materiale è di proprietà dell’autore e fornito come supporto didattico per uso personale.

  2. PRIMA RIUNIONE DEL BOARD RESPIRATORIO FADOIBologna, Planning, 7 Febbraio 2011, 14-17 COMPOSIZIONE DEL BOARD Partecipanti: Carlo Nozzoli (Presidente FADOI)                     Leonardo Fabbri   e  Francesco Sgambato (Moderatori)        Antonelli Incalzi Raffaele   Boni  Fabrizio  De  Matthaeis  Giuseppe Greco Antonio Politi  Cecilia Potena Alfredo Sacchetta   Antonio Salvati  Filippo Torta   Francesco 

  3. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna • INTRODUZIONE • BPCO COMPONENTE POLMONARE DEL PAZIENTE CRONICO • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DELLA • COMPONENTE POLMONARE BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CON BPCO • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DEGLI • EPISODI DI RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI • IN PAZIENTI CON BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CRONICO • CON RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI ASSOCIATI A • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA

  4. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna TRATTAMENTO DELLE COMPORBIDITA’ NEL PAZIENTE CON BPCO E/O MALATTIE CRONICHE COMPLESSE • DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE COMORBIDITA’ NEL PAZIENTE CON BPCO E MALATTIE CRONICHE COMPLESSE • RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE CON BPCO E/O MALATTIE • CRONICHE COMPLESSE • ORGANIZZAZIONE ASSISTENZIALE PER INTENSITÀ DI CURA PER • PAZIENTI CON BPCO E/0 MALATTIE CRONICHE COMPLESSE • ASSISTENZA INFERMIERISTICA NEL PAZIENTE CON BPCO E/O • MALATTIE CRONICHE COMPLESSE

  5. Testo definitivo 15.5.2011, Congresso FADOI, Firenze 4. Processo di revisione Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna Iterdirealizzazione TRATTAMENTO DELLE COMPORBIDITA’ NEL PAZIENTE CON BPCO E/O MALATTIE CRONICHE COMPLESSE • 1. Primo draft: 2.3.2011 Libra Modena • 2. Secondo draft: 15.4.2011, incorporante i commenti ricevuti a • Modena e sollecitati successivamente • 3. Testo definitivo Estate 2011 • 4. Presentazione/Discussione Convegno Monotematico, da tenersi nell’autunno 2011, ed al quale invitare circa 50 opinion leaders nazionali FADOI e/o pneumologi, identificati come i potenziali docenti di 8 Corsi macroregionali da svolgersi nel 2012 • 5. Implementazione 2012 8 corsi macroregionali

  6. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna • INTRODUZIONE • BPCO COMPONENTE POLMONARE DEL PAZIENTE CRONICO • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DELLA • COMPONENTE POLMONARE BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CON BPCO • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DEGLI • EPISODI DI RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI • IN PAZIENTI CON BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CRONICO • CON RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI ASSOCIATI A • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA

  7. Inquadramento BPCO nell’ambito delle malattie croniche Raffaele Antonelli Incalzi

  8. Variabilità fenotipica Età e sesso Comorbilità Fattori sociali Insufficienza respiratoria Qualità di cura Possibili esempi di variabilità fenotipica: Enfisematoso vs bronchitico Con riacutizzazioni frequenti In base al pattern radiografico Forme misconosciute: paucisintomatiche Complessità della BPCO funzione di

  9. Riconoscimento BPCO come malattia principale: resa problematica da.. • Fonte e qualità dell’informazione • Underreporting (deficit di valutazione clinica e spirometrica) vs overreporting (basato su rx torace) • Tipo di valutazione • Interpretazione patogenetica dei sintomi in presenza di più malattie • Presentazione clinica della BPCO variabile con il fenotipo e l’età

  10. Dalla comorbilità alla multimorbilità • Se è difficile identificare la malattia principale, cioè quella primariamente responsabile della compromissione dello stato di salute, è logico sostituire il concetto di comorbilità con quello di multimorbilità. • Multimorbilità: aggregazione frequente di patologie croniche che variabilmente concorrono al determinismo dello stato di salute. • L’adozione del concetto di multimorbilità permetterebbe di svincolare la nostra intelligenza della BPCO dalla preventiva e spesso fallace identificazione della stessa BPCO quale malattia principale.

  11. The concept of multimorbidity: clustering of chronic diseases in Swedish people over 74 y(Marengoni A et al. JAGS 2009; 57:225) -1 -0.5 0 0.5 1 Yule’s similarity measures Hypertension Atrial fibrillation Diabetes Hip fracture Depression Thyroid disease CHD Hearing impairment Cancer COPD CHF CVD Anemia Dementia Visual impairment

  12. Un’eccessiva vulnerabilità agli stress, con ridotta capacità di mantenere o recuperare l’omeostasi dopo un evento destabilizzante (Walston J et al JAGS 2006; 54: 991) Una condizione di rischio per perdita dell’autonomia o per ulteriore declino dell’autonomia. La BPCO: un esempio di patologia marker di fragilità, definita secondo due modalità

  13. Conclusioni • La complessità è caratteristica parte intrinseca alla BPCO e parte condizionata da variabili non respiratorie • Una valutazione multidimensionale strutturata può consentire un inquadramento del malato, più che della malattia, tenendo conto dei molteplici fattori che ne condizionano la salute • Uno screening di minima delle più comuni malattie associate con la BPCO meriterebbe di essere concordato e sistematicamente applicato • Probabilmente la stessa BPCO potrebbe essere oggetto di screening non solo in presenza di fattori di rischio canonici, ma anche di fragilità

  14. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna • INTRODUZIONE • BPCO COMPONENTE POLMONARE DEL PAZIENTE CRONICO • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DELLA • COMPONENTE POLMONARE BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CON BPCO • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DEGLI • EPISODI DI RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI • IN PAZIENTI CON BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CRONICO • CON RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI ASSOCIATI A • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA

  15. PRIMA RIUNIONE DEL BOARD RESPIRATORIO FADOI Bologna, Planning, 8 Febbraio 2011, 14-17 Aggiornamento sulle linee guida relative alla BPCO come componente polmonare Modena Reggio Emilia Leonardo M. Fabbri Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio Azienda Ospedaliero-Universitaria - Policlinico di Modena

  16.  Aggiornamento concetti generali sulla componente respiratoria della BPCOLeonardo M. Fabbri DEFINIZIONE Chronic Obstructive Pulmonary Disease (COPD) is a common preventable and treatable disease. It is characterized by chronic respiratory symptoms, particularly dyspnea and persistent airflow limitation that is usually progressive and associated with an enhanced chronic inflammatory response of the airways and the lung to cigarette smoke and/or other noxious particles or gases. Exacerbations, significant extrapulmonary effects and concomitant disorders contribute to the overall severity in individual patients. Bologna 8 Febbraio 2011

  17. Spirometric Classification of Airflow Limitation in COPD Based on Post-Bronchodilator FEV1

  18. Active reduction of risk factor(s); influenza vaccination Addshort-acting bronchodilator (when needed) Therapy at Each Stage of COPD I: Mild II: Moderate III: Severe IV: Very Severe • FEV1/FVC < 70% • FEV1 > 80% predicted Add one or more long-acting bronchodilators (when needed); Add rehabilitation Addinhaled glucocorticosteroids if repeated exacerbations Addlong term oxygenif chronic respiratory failure. Considersurgical treatments

  19. Medical Research Council dyspnoea scale for grading the degree of a patient's breathlessness

  20.  Aggiornamento concetti generali sulla componente respiratoria della BPCOLeonardo M. Fabbri Bologna 8 Febbraio 2011

  21.  Aggiornamento concetti generali sulla componente respiratoria della BPCOLeonardo M. Fabbri Bologna 8 Febbraio 2011

  22. Active reduction of risk factor(s); influenza vaccination Addshort-acting bronchodilator (when needed) Therapy at Each Stage of COPD I: Mild II: Moderate III: Severe IV: Very Severe • FEV1/FVC < 70% • FEV1 > 80% predicted Add one or more long-acting bronchodilators (when needed); Add rehabilitation Addinhaled glucocorticosteroids if repeated exacerbations Addlong term oxygenif chronic respiratory failure. Considersurgical treatments

  23.  Aggiornamento concetti generali sulla componente respiratoria della BPCOLeonardo M. Fabbri Bologna 8 Febbraio 2011

  24. Patient-Centred Management of Stable COPD in Primary Care All PATIENTS Smoking cessation advice Patient education/self management Assess co-morbidity ASSESS BMI: Dietary Advice >25 , Specialist Dietary Referral if BMI <20 Exercise promotion Pneumococcal vaccination Annual influenza vaccination SYMPTOMS? BREATHLESSNESS Short acting bronchodilators (beta agonist/antimuscarinic) for relief of symptoms. PERSISTENT SYMPTOMS See NICE pharmacotherapy* Algorithm PRODUCTIVE COUGH Consider mucolytics FUNCTIONAL LIMITATION ? MRC score > 3 Optimise pharmacotherapy (see NICE algorithm)* Offer pulmonary rehabilitation Screen for anxiety/depression EXACERBATIONS? (Oral steroids/antibiotics/ Hospital admissions) Optimise pharmacologic therapy Discuss action plans i including use of standby oral steroids and antibiotics HYPOXIA? Oxygen saturation < 92% at rest in air,) FEV-1 < 30%Predicted or presence of polycythaemia, or cor pulmonale Refer for oxygen assessment HOLISTIC CARE Check social Support (e.g. carers and benefits) Treat co-morbidities. Consider Palliative therapy or secondary Care referral for Resistant symptoms Refer to specialist Palliative care teams For end-of-life care.

  25. PRIMA RIUNIONE DEL BOARD RESPIRATORIO FADOI Bologna, Planning, 8 Febbraio 2011, 14-17 Aggiornamento sulle linee guida relative alla BPCO come componente polmonare Modena Reggio Emilia Leonardo M. Fabbri Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio Azienda Ospedaliero-Universitaria - Policlinico di Modena

  26. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna • INTRODUZIONE • BPCO COMPONENTE POLMONARE DEL PAZIENTE CRONICO • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DELLA • COMPONENTE POLMONARE BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CON BPCO • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DEGLI • EPISODI DI RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI • IN PAZIENTI CON BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CRONICO • CON RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI ASSOCIATI A • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA

  27. Percorso diagnostico terapeutico del paziente con insufficienza respiratoria cronica Alfredo Potena • OSSIGENOTERAPIA • L’efficacia dell’Ossigenoterapia domiciliare a lungo termine è stata dimostrata nei pazienti BPCO affetti da insufficienza respiratoria cronica stabilizzata che presentino queste caratteristiche: • L’OLT è in grado di ridurre la mortalità nei pazienti più gravi con FEV1 < 30% pred e ipossiemia a riposo ≤ 55 mmHg • è possibile estendere le indicazioni a valori di PaO2 PaO2 > 55 < 60 mmHg quando siano presenti Cor pulmonale cronico, cardiopatia ischemica, poliglobulia, segni di ipossia cerebrale • La somministrazione di OLT non deve essere inferiore alle 15 ore al dì. • Non è ancora stata accertata l’efficacia del trattamento con OLT durante la deambulazione per i pazienti che desaturano durante lo sforzo fisico

  28. Percorso diagnostico terapeutico del paziente con insufficienza respiratoria cronicaOSSIGENOTERAPIA • Una volta identificato e verificate le indicazioni all’OLT, il paziente dev’essere inviato ad un centro specialistico che sulla base di indicazioni del Servizio Sanitario Regionale o le strutture di competenza amministrativa dovrebbe verificare la persistenza delle indicazioni dopo tre mesi di trattamento ed adottare protocolli per il controllo periodico del paziente. • Il paziente dovrebbe ricevere indicazioni ed una educazione all’impiego per poter trarre i maggiori vantaggi dall’uso dell’ossigeno. • Gli aspetti della malattia che traggono maggior vantaggio dall’OLT sono relativi ad un miglioramento della sopravvivenza, dei parametri emodinamici polmonari,delle caratteristiche ematologiche, della capacità di esercizio fisico, della meccanica polmonare e della lucidità mentale. • Le fonti di somministrazione dell’ossigeno possono essere di tipo gassoso, liquido o concentratori di O2 dall’aria ambiente ed il metodo di somministrazione avviene di solito con un flusso continuo impiegando una mascherina o occhialini nasali.

  29. Percorso diagnostico terapeutico del paziente con insufficienza respiratoria cronicaOSSIGENOTERAPIA • Raccomandazione: • I pazienti affetti da BPCO con insufficienza respiratoria cronica ipossiemico normocapnica devono essere sottoposti ad una Ossigeno Terapia a Lungo Termine se i valori di PaO2 sono < 55 mmHg oppure tra 55 e 60 mmHg in presenza di Cor pulmonale cronico, cardiopatia ischemica, poliglobulia o segni di ipossia cerebrale. • L’ossigeno va assunto per almeno 15 ore al giorno impiegando il flusso minimo che consenta di raggiungere una SaO2 > 93%

  30. Percorso diagnostico terapeutico del paziente con insufficienza respiratoria cronica • VENTILAZIONE NON-INVASIVA e SETTING DI CURA • La Ventilazione non-invasiva a pressione positiva va impiegata all’interno di strutture ospedaliere per il trattamento della Insufficienza Respiratoria Acuta secondaria a riacutizzazione di BPCO. • E’ una procedura salvavita ed è supportata da solide evidenze che ne sottolineano l’efficacia nel migliorare lo scambio dei gas diminuire il lavoro respiratorio alleggerire il carico dei muscoli respiratori • La ventilazione non-invasiva a pressione positiva, nei pazienti con BPCO riacutizzata ed insufficienza respiratoria ipossiemica ipercapnica o meno ha dimostrato la sua efficacia soprattutto se applicata nelle fasi precoci della riacutizzazione, prima che si instauri un’acidosi severa, riducendo significativamente il rischio di insuccesso terapeutico, di intubazione tracheale e di exitus nel paziente.

  31. Percorso diagnostico terapeutico del paziente con insufficienza respiratoria cronica • VENTILAZIONE NON-INVASIVA e SETTING DI CURA • Le attrezzature impiegate per il monitoraggio ed il trattamento di tali pazienti sono: • Elenco di apparecchiature per reparto che impiega la Ventilazione non-invasiva a Pressione Positiva •  1) ventilatori in PSV, BiLevel (eventualmente con madalità Volume e Pressione controllata), per ventilazione non invasiva con maschera facciale/nasale •  2) pulsossimetri da tavolo con possibilità di memorizzare dati numerici (Fc, SaO2) e di riversare i dati su pc per stampa. •  3) pulsossimetri portatili • 4) 1 monitor cardiopolmonare per misurazione SaO2, Fc, Fr, traccia ECG, PA

  32. Percorso diagnostico terapeutico del paziente con insufficienza respiratoria cronica • Indicazioni al ricovero in ospedale • Riacutizzazione della malattia di base non controllabile a domicilio • Insufficienza respiratoria acuta su cronica (PaO2 in AA < 60 mmHg + PaCO2 > 45 mmHg + pH < 7.35) • Deterioramento progressivo e necessità di attivare indagini complesse • Impossibilità da parte del paziente di utilizzare a domicilio dispositivi o risorse per la gestione del suo stato di invalidità • Valutazione e training per ventilazione domiciliare

  33. Percorso diagnostico terapeutico del paziente con insufficienza respiratoria cronica Ventilazione domiciliare • La ventilazione domiciliare è stata indicata come supporto in grado di conferire ulteriori vantaggi se usata in aggiunta alla OLT. Nella BPCO grave è possibile che si manifestino alterazioni della ventilazione notturna così marcate da causare uno squilibrio dei gas nel sangue progressivamente peggiorano divenendo a loro volta causa del peggioramento clinico di questi pazienti. • I benefici maggiori sono stati ottenuti sulla riduzione dell’ipercapnia pazienti ipercapnici, clinicamente stabili, sottoposti il più precocemente possibile alla VNI, prima che la malattia inizi rapidamente a degenerare con un peggioramento dello stato dei gas nel sangue. • Spesso la VM viene prescritta con finalità preventive a pazienti domiciliari risultando vantaggiosa sui risultati clinici e la compliance rispetto alla sua applicazione negli stessi pazienti all’interno di strutture ospedaliere. • Gli obiettivi della ventilazione meccanica domiciliare sono: Controllare l’ acidosi respiratoria, Migliorare gli scambi gassosi diurni e nel sonno, Ridurre il lavoro respiratorio, Riventilare le zone polmonari atelettasiche • In ogni caso molti studi sulla VMD hanno evidenziato risultati contrastanti dai quali, ad oggi, non è possibile trarre indicazioni certe.

  34. Raccomandazione: nel paziente BPCO riacutizzato, con pH tra 7.30 e 7.35 la VMNI va applicata il più precocemente possibile, impiegando ventilatori bi-level e monitorando i risultati precoci sui parametri fisiologici con Emogasanalisi e SaO2. Se entro due ore non si registra un miglioramento del pH è necessario trasferire il paziente in ambiente specialistico (o in terapia sub-intensiva o intensiva)

  35. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna • INTRODUZIONE • BPCO COMPONENTE POLMONARE DEL PAZIENTE CRONICO • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DELLA • COMPONENTE POLMONARE BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CON BPCO • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DEGLI • EPISODI DI RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI • IN PAZIENTI CON BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CRONICO • CON RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI ASSOCIATI A • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA

  36. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna • INTRODUZIONE • BPCO COMPONENTE POLMONARE DEL PAZIENTE CRONICO • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DELLA • COMPONENTE POLMONARE BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CON BPCO • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA • DIAGNOSI, VALUTAZIONE DI GRAVITA’ E TRATTAMENTO DEGLI • EPISODI DI RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI • IN PAZIENTI CON BPCO • PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CRONICO • CON RIACUTIZZAZIONE DEI SINTOMI RESPIRATORI ASSOCIATI A • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA

  37. U. O. Complessa di Medicina Interna Ospedale “Fatebenefratelli” – Benevento Dr. Francesco Sgambato 2° incontro Board RespiratorioMODENA, 1-3 MARZO 2011 “ Percorso diagnostico terapeutico del paziente con sintomi respiratori acuti ” sgambatof@gmail.com www.incontrifatebenefratelli.it

  38. CAUSE DI INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Sgambato, 1996

  39. NEUROLOGICA CARDIACA METABOLICA RESPIRATORIA ASMA VERSAMENTOPLEURICO BPCORIACUTIZZATA PNEUMOTORACE EMBOLIAPOLMONARE DISPNEA ACUTA FIBROSIINTERSTIZIALE

  40. D – DIMERI ANAMNESI PULSOOSSIMETRIA ENZIMICARDIACI EMOGASANALISI ESAMEOBIETTIVO DISPNEA ACUTA FATTORINATRIURETICI ECGECOCARDIO RX- TORACE TAC SPIRALEANGIO-TAC SPIROMETRIASTATICA - DINAMICA DIFFUSIONEALVEOLO-CAPILLARE

  41. Documentodi Consensus su BPCO in MedicinaInterna TRATTAMENTO DELLE COMPORBIDITA’ NEL PAZIENTE CON BPCO E/O MALATTIE CRONICHE COMPLESSE • DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE COMORBIDITA’ NEL PAZIENTE CON BPCO E MALATTIE CRONICHE COMPLESSE • RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE CON BPCO E/O MALATTIE • CRONICHE COMPLESSE • ORGANIZZAZIONE ASSISTENZIALE PER INTENSITÀ DI CURA PER • PAZIENTI CON BPCO E/0 MALATTIE CRONICHE COMPLESSE • ASSISTENZA INFERMIERISTICA NEL PAZIENTE CON BPCO E/O • MALATTIE CRONICHE COMPLESSE

  42. BPCO E NEFROPATIE CRONICHE MESSAGGI CHIAVE EPIDEMIOLOGIA la BPCO è ormai tra le patologie più frequenti nella popolazione ed è destinata a diventare una delle prime cause di mortalità nei prossimi anni . Per l’insufficienza renale vi è invece spesso una sottostima sia in termini di prevalenza che di incidenza. In realtà dati del NHANES dimostrano una ampia diffusione della malattia renale cronica. LA CREATININA NORMALE NASCONDE IRC INAPPARENTE Il paziente affetto da BPCO presenta frequentemente. malnutrizione.La conseguente riduzione della massa magra comporta una minore concentrazione di creatinina serica a parità di velocità di filtrazione glomerulare.Questi pazienti spesso presentano creatinina serica normale con VFG<60ml/min : è la cosiddetta insufficienza renale inapparente IRC e AUMENTO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NEL PAZIENTE CON BPCO L’associazione di BPCO e IRC comporta un rischio cardiovascolare e di mortalità aggiuntivo legato alla alterazione vascolare (esempio calcificazioni) e alla disfunzione endoteliale tipiche della IRC , che si sovrappone al rischio di mortalità già elevato nei pazienti con BPCO. IRC E BPCO CAUSANO SPESSO QUADRI EMOGASANALITICI MISTI Sul piano metabolico e biochimico, l’insufficienza renale determina, specie negli stati avanzati, delle importanti alterazioni. Si accresce il rischio di acidosi metabolica a gap anionico aumentato,con quadri emogasanalitici misti,talora di non facile interpretazione .

  43. ULTERIORI COMPLICANZE LEGATE ALLA COMORBIDITA’ Aumentato rischio di infezione tubercolare. Al disturbo ventilatorio ostruttivo si può aggiungere anche un disturbo restrittivo dovuto al sovraccarico del circolo polmonare .L’alterazione degli scambi è ulteriormente peggiorata nei pazienti in emodialisi con membrane non biocompatibili, verosimilmente a causa dell’instaurarsi di una fibrosi polmonare sostenuta dall’attivazione del complemento . La popolazione con BPCO e insufficienza renale si caratterizza per una elevata prevalenza di diabete mellito e di malattie muscolo-scheletriche (elevato rischio di osteoporosi,aggravato dalla coesistente IRC) . BPCO-IRC E ANEMIA Nonostante la BPCO sia tradizionalmente associata a policitemia, l’anemia è una importante complicanza in questi pazienti (dal 10% al 23%, a seconda dei criteri diagnostici usati e della gravità dell’ostruzione ). Se è vi è nefropatia diabetica come comorbidità, si può instaurare una carenza di eritropoietina già per una GFR <60 ml/min . IMPLICAZIONI TERAPEUTICHE NEL PAZIENTE CON COMORBIDITA’ BPCO-IRC La alterata funzione renale in corso di BPCO comporta un maggiore rischio di reazioni avverse a farmaci a eliminazione prevalentemente renale (ACE Inibitori, Digossina,Glibenclamide,Metformina, molti antibiotici, ecc).E’ sempre utile misurare oltre la creatinina sierica anche la clearance o far ricorso alle formule di Cockroft o MDRD.

  44. CONSIDERAZIONI CLINICO-TERAPEUTICHE CONCLUSIVE Il trattamento dei pazienti con comorbilità BPCO-IRC deve prima di tutto tenere conto delle modifiche posologiche dei farmaci legate alla diminuita escrezione renale secondo la farmacocinetica specifica di ogni singola molecola. La accelerata aterosclerosi che si accompagna alla IRC impone in questi pazienti un rigoroso approccio di prevenzione del rischio cardiovascolare. L’eventuale alterato equilibrio acido-base deve essere trattato tenendo conto dei frequenti quadri misti . La malnutrizione va assolutamente evitata. La anemia che si associa alla IRC va trattata con eritropoietina umana ricombinante con un target diemoglobina secondo le recenti linee guida. Per le altre eventuali patologie che si aggiungono alla BPCO in corso di IRC, come l’iperparatiroidismo secondario, occorre seguire lo stesso approccio terapeutico validato per i pazienti con IRC. La ventilazione non invasiva (NIV) quando necessaria non è controindicata in presenza di IRC.

  45. Secondo le Projections of Global Mortality and Burden of Disease from 2002 to 2030, BPCO costituirà la quarta causa di morte nel mondo, preceduta da cardiopatia ischemica, malattia cerebrovascolare, HIV/AIDS • Per il 2015, la WHO stima che 2.300.000.000 individui di età superiore a 15 anni saranno in sovrappeso e almeno 400.000.000 saranno obesi • Obesità addominale, ipertrigliceridemia, ridotta concentrazione di HDL, elevati valori di pressione arteriosa, elevata glicemia a digiuno (100 mg/dl) determinano la sindrome metabolica (SM). La prevalenza complessiva di SM è risultata, negli USA, pari al 40%, percentuale non dissimile da quella documentate in Italia • Circa 194 milioni di persone, in tutto il mondo, sono affette da diabete mellito tipo 2 (DMT2). Il DMT2 sta assumendo caratteristiche di epidemia in paesi in via di sviluppo ed in nazioni da poco industrializzate, e le proiezioni depongono per il raddoppio del numero mondiale di casi entro il 2030 • Obesità, SM, DMT2 e BPCO condividono una delle principali cause di morte, ovvero la cardiopatia ischemica FADOI Consensus Document on Management of Chronic Comorbidities of COPD BPCO, Obesità, Sindrome Metabolica e Diabete Mellito Tipo 2 Giovanni Gulli, Valerio Miselli

  46. FADOI Consensus Document on Management of Chronic Comorbidities of COPD BPCO, Obesità, Sindrome Metabolica e Diabete Mellito Tipo 2 Giovanni Gulli, Valerio Miselli • 6. La prevalenza e l’incidenza di BPCO, Obesità, SM e DMT2 sono globalmente in aumento e concorrono alla determinazione della mortalità cardiovascolare complessiva • 7. BPCO, Obesità, SM e DMT2 si manifestano in uno stesso individuo con una frequenza superiore di quanto atteso dal caso • 8. BPCO, Obesità, SM e DMT2 sono caratterizzate da una condizione di flogosi sistemica e da un pattern citochinico comune • 9. La presenza di una di queste condizioni mediche richiede un adeguato studio per la diagnosi precoce delle altre • 10. La terapia di ognuna di queste condizioni è necessaria per modificare in senso favorevole la storia naturale di ciascuna di esse • 11. Il paziente affetto da BPCO è un paziente complesso e richiede un approccio olistico Modena 1-3 Marzo 2011

  47. BPCO E MALATTIE DIGESTIVE BPCO e malattie dell’esofago • Studi epidemiologci osservazionali longitudinali hanno dimostrato che la BPCO è fattore di rischio (RR=1.6)per la malattia da reflusso gastro-esofageo(MRGE) • Anche se non è stato dimostrato un aumento del rischio di BPCO nei soggetti con MRGE gli episodi di reflusso gastro-esofageo possono avere un ruolo causale nelle riacutizzazioni della broncopneumopatia • Quantunque sia stato ipotizzato che l’uso degli inibitori di pompa protonica (PPI) sia un fattore favorente le infezioni respiratorie, questi farmaci possono avere un ruolo nei pazienti con BPCO e MRGE nel prevenire le riesacerbazioni reflusso-indotte. • Nei pazienti con BPCO e MRGE la terapia inalatoria con beta-2-agonistie e con metil-xantine non ha dimostrato un incremento significativo degli episodi di reflusso e pertanto questi farmaci non hanno controindicazioni assolute. F. Cipollini

  48. BPCO e malattie dello stomaco • L’ulcera peptica ed in particolare quella gastrica,hanno una incidenza maggiore nei soggetti con BPCO rispetto alla popolazione generale.Questa aumentata incidenza è stata in parte ascritta a condizioni favorenti presenti nei pazienti con broncopneumopatia quali l’abitudine tabagica e la terapia steroidea. • E’ stata riscontrata , quale ulteriore fattore di rischio per ulcera peptica nei pazienti con BPCO, una sieroprevalenza per gli anticorpi anti-Helicobacter Pylori superiore alla popolazione di controllo • Nei pazienti con BPCO in trattamento corticosteroideo per via sistemica è più elevata l’incidenza di complicanze di ulcera peptica quali perforazione ed emorragia.In questi casi la mortalità risulta più elevata rispetto ai controlli • Gli steroidi per via inalatoria presentano un minimo rischio di gastrolesività ( gastrite erosiva); il rischio è significativamente ridotto utilizzando devices distanziatori . F. Cipollini

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