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Economia Aziendale Ing. Oreste Tavanti 12 maggio 2011

Economia Aziendale Ing. Oreste Tavanti 12 maggio 2011. PRINCIPI DI ECONOMIA L’economia è una scienza sociale Studia il modo con cui si compiono le proprie scelte e come queste determinino il modo in cui le risorse disponili vengono utilizzate Cosa - come, per chi produrre

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Economia Aziendale Ing. Oreste Tavanti 12 maggio 2011

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  1. Economia AziendaleIng. Oreste Tavanti 12 maggio 2011

  2. PRINCIPI DI ECONOMIA • L’economia è una scienza sociale • Studia il modo con cui si compiono le proprie scelte e come queste determinino il modo in cui le risorse disponili vengono utilizzate • Cosa - come, per chi produrre • Per avere una quantità maggiore di qualche cosa è necessario rinunciare a qualche altra cosa (es. riconversione delle risorse dall’ospedale al territorio)

  3. PRINCIPI DI ECONOMIA • Obiettivi dell’economia • Ottimizzare le risorse disponibili, che sono limitate, per la massima soddisfazione possibile agli infiniti bisogni della società operando delle scelte • Principio costi-benefici • qualunque scelta facciamo ha una ricaduta economica (professionisti sanitari)

  4. ECONOMIA SANITARIA • Studia i problemi di produzione, distribuzione e consumi di risorse disponibili in campo sanitario • L’economia sanitaria indirizza i professionisti verso un più razionale uso delle risorse in modo da avere una migliore soddisfazione del bisogno del miglioramento dello stato di salute (outcome) dei cittadini assistiti

  5. ECONOMIA SANITARIA • L’economia sanitaria in Italia • Anni ’80 Istituzione del servizio sanitario nazionale (SSN) Legge n. 833/78 Ruolo marginale dell’economia sanitaria • Anni ’90 Crisi del SSN Legge n. 421/92: riforma sanitaria

  6. ECONOMIA SANITARIA • L’economia sanitaria in Italia • Anni ’90 D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni e integrazioni cambiamento nell’organizzazione dei servizi sanitari e nella gestione delle risorse (responsabilizzazione della spesa, amministratori straordinari, direttori generali)

  7. ECONOMIA SANITARIA • L’economia sanitaria in Italia • Anni 2000 Titolo V Costituzione: devoluzione delle competenze in materia sanitaria LEA (livelli essenziali di assistenza) DPCM 29/11/2001

  8. ECONOMIA SANITARIA • L’economia sanitaria in Italia Anni 2000 Responsabilizzazione delle Regioni sull’uso delle risorse • Diritti dei cittadini (ufficializzazione degli obblighi della Regione e quindi delle aziende sanitarie) • Tipologie prestazioni offerte e organizzazione attraverso cui garantirle • Meccanismi di valutazione e controllo dei servizi • Responsabilità dei professionisti e dei cittadini

  9. ECONOMIA SANITARIA • Concetto di salute • Stato di benessere complessivo della persona • OMS: dichiarazione di Alma Ata (1978) • Strategie globale della salute di tutti • Salute come bene e valore sociale

  10. ECONOMIA SANITARIA • Concetto di salute • Fattori che influenzano la salute • Fattori genetici • Fattori ambientali • Fattori comportamentali • Servizi sanitari

  11. LE POLITICHE PER LA SALUTE • Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale • Accordo Stato Regioni 3 dicembre 2009: inserito nella Finanziara 2011 con Legge n° 191 del 23 dicembre 2009 • L’Accordo Stato-Regioni stabilisce il fabbisogno finanziario per il SSN al fine di fornire le prestazioni minime garantite indicate dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)

  12. LE POLITICHE PER LA SALUTE Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale LEA Livelli Essenziali di Assistenza I Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket.

  13. LE POLITICHE PER LA SALUTE Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale I LEA sono organizzati in 3 aree: • l’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro • comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività ed ai singoli • l’assistenza distrettuale • comprende le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio es: MMG, consultori, Assistenza domiciliare, etc • l’assistenza ospedaliera • pronto soccorso, ricovero ordinario, day hospital e daysurgery,

  14. LE POLITICHE PER LA SALUTE • Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale • Livelli di assorbimento delle risorse • spesa prevenzione collettiva 5% • spesa distrettuale 51% • spesa ospedaliera 44% 19% assist. territoriale 13% farmaceutica 13% specialistica 5% anziani

  15. LE POLITICHE PER LA SALUTE • Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale • Accordo Stato Regioni 3 dicembre 2009 si focalizza su alcuni temi prioritari • Monitoraggio dei fattori di spesa • Razionalizzazione rete ospedaliera e appropriatezza dei ricoveri • governo dell’Assistenza farmaceutica e dispositivi medici

  16. LE POLITICHE PER LA SALUTE • Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale • Suddivisione del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) • popolazione pesata • altro • spesa procapite • Regione Toscana: 6,4 miliardi di Euro Accesso al FSN circa il 7%

  17. LE POLITICHE PER LA SALUTE • Manovre finanziarie: • Vincoli • Spesa • Personale • Finanziaria del 2001 (L. 388/2000): Autonomia Regioni • Abolizione vincoli di destinazione trasferimenti statali • Copertura eventuali disavanzi integrata con l’autonomia impositiva regionale • Finanziamenti Regioni pro capite più fondo perequativo nazionale

  18. LE POLITICHE PER LA SALUTE: i dati • Profili demografici • nei paesi OCSE • (Organizzazione per la • Cooperazione e lo • Sviluppo Economico)

  19. LE POLITICHE PER LA SALUTE • Personale medico e infermieristico nei paesi OCSE 

  20. LE POLITICHE PER LA SALUTE Dinamica della spesa sanitaria nei paesi OCSE rispetto al PIL Anno 2002-2007

  21. LE POLITICHE PER LA SALUTE Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale • Allocazione delle risorse a livello di sistema (Fondo Sanitario Nazionale ripartizione a livello di Regione o tra livelli essenziali di assistenza) • Spesa sanitaria totale = 9,1% • PIL • Spesa sanitaria pubblica = 7% • PIL Dati 2010 PIL : valore complessivo dei beni e servizi prodotti in un paese in un periodo (generalmente 1 anno)

  22. LE POLITICHE PER LA SALUTE Dinamica della spesa sanitaria nei paesi OCSE Dati 2010 ITALIA

  23. LE POLITICHE PER LA SALUTE Dinamica della spesa sanitaria nei paesi OCSE Dati 2010

  24. LE AZIENDE SANITARIE • L.833/78 Servizio Sanitario Nazionale • equo e solidaristico • Criticità: • - mancanza di meccanismi di responsabilizzazione e definizione dei ruoli dei diversi attori - assenza di coerenza e continuità nella politica sanitaria - inadeguatezza del modello organizzativo • burocrazia • USL, strutture operative dei comuni

  25. LE AZIENDE SANITARIE • L.421/1991 • L.502/1992 D.Lgs.517/1993 CAMBIAMENTI INTRODOTTI DAL D.LGS 502/1992 Contesto istituzionale – Aziende con personalità giuridica, organizzativa,patrimoniale,contabile,gestionale e tecnica; - Organo monocratico: Direttore Generale Criteri finanziamento – finanziamento a prestazioni (DRG) e a quota capitaria pesata + prestazioni + entrate Contabilità analitica e budget

  26. LE AZIENDE SANITARIE CAMBIAMENTI INTRODOTTI DAL D.LGS 502/1992 Criteri di gestione - Responsabilizzazione per obiettivi - Misurazione dell’attività in unità non solo contabili ma secondo indicatori - Investimento in tecnologie, formazione, …..per aumentare la produttività e qualità - Budget versus consuntivo……… - Gestione della produttività basata sulla valutazione dei risultati: sistema premiante aziendale…

  27. LE AZIENDE SANITARIE CAMBIAMENTI INTRODOTTI DAL D.LGS 502/1992 L’organizzazione del lavoro - di tipo professionale basata sulla responsabilizzazione, sull’autonomia e sull’integrazione dei professionisti ai vari livelli

  28. LE AZIENDE SANITARIE IL CONTESTO ISTITUZIONALE DOPO LA IIA RIFORMA SANITARIA L.833/1978 dal D.Lgs 502/1992 in poi Stato - Regione - USL Stato – Regione - Azienda USL USL come strutture operative ASL e AO come aziende dei Comuni strumentali della Regione USL prive di pers.giurid. ASL e AO con pers. giuridica USL con autonomia limitata ASL e AO con autonomia organizzativa,patrimoniale contabile,gestionale e tecnica.

  29. LE AZIENDE SANITARIE IL CONTESTO ISTITUZIONALE DOPO LA IIA RIFORMA SANITARIA L.833/1978 dal D.Lgs 502/1992 in poi Vertice politico/amministrativo organo monocratico: (comuni), poi amm. straordinario Direttore Generale nominato dalla Regione con contratto di diritto privato. E’coadiuvato dal Dir.Amm.vo, dal Dir.Sanitario, dal Collegio Sindacale e dal Collegio di Direzione

  30. LE AZIENDE SANITARIE SSN come sistema delle funzioni e dei servizi propri dei servizi sanitari regionali LEA come elementi di coesione del SSN PSN Come strumento di raccordo e armonizzazione delle politiche regionali (PSR) per la Salute e l’assistenza sanitaria

  31. LE AZIENDE SANITARIE • VALORI: • Orientamento ai risultati • Efficacia • Efficienza • Credibilità • Equità • Etica • Responsabilità e autonomia dei professionisti

  32. IL MODELLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE • Atto aziendale di diritto privato (linee guida regionali) • Statuto - l’organizzazione dell’Azienda le strutture operative - il funzionamento dell’Azienda • rapporti con l’esterno • ambiti di intervento con atti di diritto privato con provvedimenti amm.vi - L’organizzazione aziendale

  33. Le Aziende Sanitarie: Mission e Organizzazione

  34. La Missione Aziendale Soddisfare i bisogni di salute dei cittadini, gestendo con efficienza le risorse disponibili per garantire prestazioni assistenziali di base di prevenzione cura e riabilitazione del rispetto della persona e dei suoi diritti

  35. La Missione Aziendale • Centralità e partecipazione del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e soggetto attivo del percorso assistenziale; • Universalità e parità di accesso ai servizi sanitari per tutti gli assistiti;

  36. La Missione Aziendale • Garanzia per tutti gli assistiti dei livelli uniformi ed essenziali di assistenza previsti negli atti di programmazione; • Unicità del sistema sanitario e finanziamento pubblico dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza; • Sussidiarietà istituzionale e pieno coinvolgimento degli enti locali nelle politiche di promozione della salute;

  37. La Missione Aziendale • Sussidiarietà orizzontale e valorizzazione delle formazioni sociali, in particolare di quelle che operano nel terzo settore; • Concorso dei soggetti istituzionali e partecipazione delle parti sociali agli atti della programmazione sanitaria regionale;

  38. La Missione Aziendale • Libertà di scelta del luogo di cura e dell’operatore sanitario nell’ambito dell’offerta e dei percorsi assistenziali programmati; • Valorizzazione professionale del personale del servizio sanitario regionale e promozione della sua partecipazione ai processi di programmazione e valutazione della qualità dei servizi.

  39. IL MODELLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ausl 2 di Lucca Atti aziendali di diritto privato: • Statuto • Regolamento di Organizzazione

  40. LO STATUTO disciplina: • L’organizzazione dell’Azienda: le strutture con autonomia e rendicontazione • Il funzionamento dell’Azienda • rapporti con l’esterno • ambiti di intervento con atti di diritto privato con provvedimenti amm.vi • L’organizzazione aziendale

  41. IL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE disciplina: • il modello organizzativo dell’Azienda • l’ordinamento delle strutture organizzative e dei servizi di cui l’Azienda si avvale per lo svolgimento della propria attività. • regolamenta le competenze delle singole articolazioni • le interazioni tra le articolazioni • …..ispirandosi ai principi di omogeneità, funzionalità ed economicità gestionale delle strutture, di flessibilità e di autonomia

  42. IL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE • Il Regolamento distingue le diverse unità organizzative in: • unità di line: quando la singola struttura aziendale da vita ad una articolazione gerarchica che partecipa direttamente (funzioni di produzione) o indirettamente (funzioni di supporto) ai processi produttivi; • unità di staff: si caratterizzano per una collocazione che esula dalla catena gerarchica in quanto svolgono funzioni trasversali che interessano o tutta l’azienda o comunque più unità operative (strutture complesse e semplici) collocate a diversi livelli organizzativi.

  43. IL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE • Coerentemente con la L.R.T. n. 40/2005 definisce: • Struttura organizzativa funzionale (area, unità funzionale e settore), l’insieme di più funzioni operative riconosciute appartenenti a settori omogenei di attività; • Struttura organizzativa professionale (unità operativa, sezione ed ufficio), l’insieme di professionalità omogenee, attinenti ad una specifica funzione operativa.

  44. Assetto organizzativo: quadro d’insieme • L’assetto organizzativo sul quale l'Azienda si struttura ha la centralità nella Direzione Generale alla quale appartengono tutti i poteri decisionali e di organizzazione generale • Per l'esercizio della sua attività operativa e gestionale la Direzione Generale si avvale di una struttura di staffe delle strutture dell’area amministrativa e tecnica.

  45. Assetto organizzativo: quadro d’insieme • La gestione delle attività si attua attraverso: • dueZone-Distretto, • i Presidi Ospedalieri • il Dipartimento della Prevenzione • Queste quattro articolazioni organizzative si definiscono come Macrostrutture aziendali • Le 4 Macrostrutture sono la prima linea aziendale di responsabilità di linegestionale

  46. Organigramma Ausl 2 di Lucca Direzione Generale Direzione Aziendale

  47. Il Centro Direzionale • Il Centro Direzionale è formato da: • Nucleo di staff della Direzione Aziendale e Sanitaria • Area Funzionale Tecnica • Area Funzionale Amministrativa

  48. Il Centro Direzionale • Il Nucleo di staff della Direzione Aziendale e Sanitaria svolge funzioni di assistenza per la pianificazione strategica ed il controllo direzionale • L’Area Funzionale Tecnica si articola nelle funzioni operative: • Manutenzioni e Patrimonio • Nuove Opere • Tecnologie Sanitarie

  49. Il Centro Direzionale • L’Area Funzionale Amministrativa si articola nelle funzioni operative: • Affari generali, legali e contratti • Risorse umane • Programmazione acquisti e logistica • Gestione finanziaria e bilancio

  50. Centro Direzionale

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