INTRODUZIONE ALLA PEDAGOGIA

1. INTRODUZIONE ALLA PEDAGOGIA A cura di Francesca Stefani

2. Dal greco – paidos fanciullo agogheo condurre guidare Arte del condurre, guidare, educare, formare

3. la pedagogia e’ la disciplina che studia l’educazione e la formazione dell’uomo nella sua interezza; essa ha come oggetto di studio l’uomo nel suo intero ciclo di vita

4. UN PO’ DI STORIA • greci • romani • medio evo • eta’ moderna • l’800 • il 900 • passaggio da pedagogia (sapere unico) a scienze dell’educazione (incrocio di saperi) • oggi

5. RAPPORTO FRA PEDAGOGIA E ALTRE SCIENZE UMANE • FILOSOFIA • PSICOLOGIA • SOCIOLOGIA • ANTROPOLOGIA

6. L’EDUCAZIONE Ha tre coordinate: • Il sapere (le conoscenze teoriche) • Il saper fare (le competenze pratiche o abilità) • Il saper essere (il modo in cui l’individuo mette in campo il sapere e il saper fare)

7. Aspetto sociale dell’educazione • Etero - educazione • Il problematicismo pedagogico • La pedagogia interculturale • La pedagogia ecologica • La pedagogia speciale

8. Pedagogia ed educazione La pedagogia studia l’educazione, è la scienza dell’educazione. L’educazione è il processo attraverso il quale l’individuo acquisisce e sviluppa capacità e facoltà fisiche, intellettuali e morali.

9. Educare … verbo difficile Termine di origine latina, è il processo sociale, tramite il quale, in un contesto (storico/temporale, ambientale, culturale, familiare) si struttura la personalità umana. E-DUCERE portare alla luce, trarre fuori, sviluppare, allevare, formare, coltivare, curare.

10. “noi nasciamo deboli, abbiamo bisogno di forza, nasciamo sprovvisti di tutto, abbiamo bisogno di assistenza, nasciamo stupidi, abbiamo bisogno di giudizio. Tutto quello che non abbiamo quando nasciamo, e di cui abbiamo bisogno quando siamo adulti, ci è dato dall’educazione” J.J. Rousseau

11. Sempre Rousseau ……. “per insegnare il latino a Giovannino non basta conoscere il latino ……. bisogna soprattutto conoscere Giovannino”

12. La pedagogia nella sua funzione sociale “pensa” l’agire educativo, lo progetta e lo rende possibile contestualizzandolo. Intenzionalità (intento conoscitivo, volontà trasformativa e migliorativa, costruttiva, interpretativa)

13. LA CURA La cura è una categoria chiave dell’operatività educativa. Una relazione di cura si fonda sull’incontro, sull’ascolto, sul dialogo, sulla comprensione profonda e in quanto tale fa leva sull’interpretazione che richiama una molteplicità di conoscenze. Una cura che nel farsi professionalità esige a sua volta, in chi la pratica, un prendersi cura di sé costante.

14. L’AIUTO La relazione d’aiuto richiede uno sguardo aperto sull’altro, capace di cogliere ed evidenziare quegli aspetti che, al di là di interventi specifici, mettano l’individuo che si trova in contatto con la crisi e la malattia, nelle condizioni di affrontare il cambiamento con le risorse disponibili. L’infermiere può attivare questi processi nella misura in cui è capace di elaborare un marcato senso del possibile.

15. IL SAPERE INTERDISCIPLINARE La realtà, pur essendo composta dagli stessi elementi, può acquisire significati diversi, in quanto letta e interpretata da diversi vertici osservativi. Occorre la disponibilità di ciascuna scienza a condurre un dialogo teorico e pratico con ognuna delle altre. L’interdisciplinarietà in ambito sanitario promuove la correlazione fra i diversi saperi necessari a sostenere, nella pratica professionale, ciascun operatore.

16. PENSIERO PLURALE Rappresenta la connessione e la sistematizzazione dei principi confluiti dai contributi delle diverse letture dell’assistenza infermieristica. (come un puzzler dinamico, sempre in costruzione, con incastri temporanei, mai di forma rigida e definita)

17. “saper sapere” Si tratta di un sapere integrato che aiuti l’infermiere a sostenere la persona in ogni momento della cura. la pedagogia applicata alla formazione infermieristica rafforza i curricoli formativi, definisce le attività didattiche, governa la costruzione e la gestione delle conoscenze per svolgere con competenza la professione.

18. Saper sapere significa principalmente saper riflettere sulle caratteristiche, sui limiti e sulla portata della propria conoscenza. Significa abbandonare la logica del pensiero delle certezze per recuperare il pensiero del possibile, riconoscendo le incertezze, rivalutando la soggettività, applicando la metodologia del dubbio attraverso un sapere problematico, aperto ed evolutivo in grado di criticare saperi già dati per innescare l’interesse al nuovo e alla ricerca. Significa gestire positivamente l’errore

19. Problematicismo pedagogico “Il problematicismo è la posizionefilosofica di quelle dottrine che rifiutano la possibilità per l'uomo di raggiungere un sapere assoluto di tipo metafisico o la convinzione dogmatica di attingere verità o principi metastorici ed eterni”. Rifugge la logica del pensiero unico, lavora all’elaborazione e ri–costruzione di un sapere plurale che parte dall’integrazione della dimensione teorica con quella pragmatica, per procedere alla costruzione di una nuova conoscenza.