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Latinum perseverandum est Latein als Dauerbrenner

Latinum perseverandum est Latein als Dauerbrenner. Articoli di giornale dell’ultimo progetto. Escursioni a Ravenna , Sirmione e Modena. Workshops tema : la Vita Romana. Presentazione Finale. Festa conclusiva con tutti i partecipanti. Seconda parte a Eschwege. Escursioni a Kassel e Weimar.

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Presentation Transcript


  1. Latinum perseverandum estLatein als Dauerbrenner

  2. Articoli di giornale dell’ultimo progetto

  3. Escursioni a Ravenna , Sirmione e Modena

  4. Workshops tema : la Vita Romana

  5. Presentazione Finale

  6. Festa conclusiva con tutti i partecipanti

  7. Seconda parte a Eschwege

  8. Escursioni a Kassel e Weimar

  9. Presentazione workshops

  10. Partenza

  11. Ricordi di progetti precedenti

  12. La VOCE del 16 ottobre 2008 SCUOLA - Il Latino senza frontiere- Per i ragazzi del Fanti e coetanei tedeschi Carpi - Latino lingua morta? Assolutamente no. E' stato anzi grazie al Latino, se gli studenti del Fanti hanno potuto intrecciare un rapporto di amicizia e conoscenza con un gruppo di liceali tedeschi, scoprendo insieme quanto possa essere appagante e divertente l'approccio con gli autori della classicità. Alla lingua di Virgilio e Cicerone è dedicato un nuovo progetto di scambio la cui prima tappa si è concretizzata con la venuta a Carpi di una trentina di ragazzi del liceo di Escawege che per una settimana, dal 22 al 28 settembre, hanno vissuto la quotidianità dei loro coetanei italiani, frequentando la scuola (lezioni di italianistica e non solo) e soggiornando in famiglia. Gli amici tedeschi si sono rivelati non soltanto simpatici e molto ferrati in Latino, ma anche dei validi attori. Hanno infatti sorpreso e ben impressionato gli ospiti con una perfetta rappresentazione del Milesgloriosus di Plauto, messo in scena nella serata dal 27 all'auditorium della biblioteca Loria. «Lo scopo del progetto - spiegano le insegnanti Laura Apparuti e Luciana Manicardi - è motivare gli studenti allo studio del Latino attraverso un approccio meno erudito e filologico e più ludico. Il teatro aiuta molto perché implica componenti creative e relazionali. In questo modo inoltre abbiamo potuto confrontarci con la scuola tedesca che, sotto numerosi aspetti, è diversa dalla nostra. Loro per esempio utilizzano una pronuncia classica che però risente della fonetica germanica. Assistere alla commedia, insomma, ha avuto varie implicazioni. Ci è comunque sembrata un'esperienza molto positiva». Soddisfatti anche i liceali del Fanti che hanno ospitato a casa propria i nuovi amici. «E' stato divertente - dice Alessio, studente di Terza - e anche costruttivo. Se con il Latino avevamo difficoltà a capirci, parlavamo benissimo in Inglese, oppure in Tedesco». «Un'esperienza innovativa, inconsueta - gli fa eco Eleonora, compagna di classe -. Sono rimasta sorpresa dal livello di preparazione dei tedeschi. Però loro, a differenza di noi, studiano Latino dall'età di 11 anni». «Io ho ospitato due ragazze - interviene Sofia, anche lei studentessa di Terza -, con loro parlavo di Plauto, dei personaggi del Miles, di cose così insomma. Piuttosto insolito fra giovanissimi, vero?». Partiti i Tedeschi, si lavora già alla messa a punto della seconda fase dello scambio che culminerà ad aprile 2009 con il viaggio dei carpigiani a Escawege. Toccherà allora ai ragazzi del Fanti salire sul palco per ridare voce a qualche "grande" del passato. Le idee su cosa mettere in scena, del resto, non mancano. Apparuti guiderà la sua classe alla conoscenza di una satira di Orazio, mentre Manicardi stimolerà il suo gruppo all'apprendimento delle liriche d'amore di Catullo. Sia l'interpretazione della prima che la lettura delle seconde saranno precedute da una presentazione del lavoro svolto, questa volta non in Latino, ma in Inglese.

  13. La VOCE di Carpi 1 aprile 2010 Gli studenti del Fanti latinisti dell'attualità- La Terza A allo scambio con Eschwege Carpi - Hanno riscritto in latino il testo di uno dei più grandi successi dei Pink Floyd. Non solo: hanno riproposto sempre nella lingua di Cicerone la telecronaca di una storica semifinale di Coppa del mondo Italia-Germania. Loro sono i ragazzi e la ragazze della classe Terza A del liceo Fanti, indirizzo tradizionale bilingue, freschi protagonisti di una esperienza di scambio culturale in Germania. E' da un paio d'anni che la scuola carpigiana, in partnership con un istituto superiore della tedesca Eschwege, ha in corso un'attività incentrata sul teatro in latino. Il progetto prevede l'allestimento di uno spettacolo ispirato agli autori classici da mettere in scena in occasione degli incontri che hanno luogo annualmente in due distinti momenti, una volta a Carpi, l'altra a Eschwege. Quest'anno è toccato alla Terza A fare le valigie e partire. La classe ha soggiornato in Germania dal 15 al 19 marzo, ospite delle famiglie. Con i ragazzi ha viaggiato la docente di italiano e latino Simonetta Pavesi, grande appassionata di teatro che, per questa edizione dello scambio, ha ideato uno spettacolo dalla formula originale, mettendo insieme brani di autori classici come Marziale, Ovidio, Virgilio e Lucrezio, e invenzioni fantasiose, a volte un po' trasgressive come la partita in latino e i Pink Floyd rivisitati. «Abbiamo proposto un varietà - commenta l'insegnante - animando i vari sketch con musiche e danze. Lo abbiamo fatto però - puntualizza - rispettando sempre il testo degli autori. Anche quando abbiamo inventato, ci siamo attenuti a traduzioni rigorose, evitando il latino maccheronico». Tutti positivi i commenti degli studenti. «Anche se non è parlata - dice Federico - la lingua latina è molto bella da usare in scena. Peccato che gli amici tedeschi utilizzassero una pronuncia per noi incomprensibile». «Secondo lo stereotipo - gli fa eco Giacomo - i Tedeschi sono persone piuttosto fredde. Con noi invece sono stati molto calorosi e ci hanno ospitati con grande disponibilità». Rossella, altra alunna di Terza A, ha notato alcune differenze tra la didattica italiana e quella in uso in germania. «Rispetto a noi - osserva - loro sono più liberi perchè hanno meno compiti a casa».

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