1 / 25

Il progetto Gerbido Termovalorizzatore dei rifiuti della Provincia di Torino

Il progetto Gerbido Termovalorizzatore dei rifiuti della Provincia di Torino. Giuseppe Vallone Presidente TRM S.p.A. 8 giugno 2007 Biennal Eco Efficiency. Indice. La società TRM Il contesto provinciale L’impianto Il contesto economico Reperimento risorse finanziarie

raine
Download Presentation

Il progetto Gerbido Termovalorizzatore dei rifiuti della Provincia di Torino

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il progetto Gerbido Termovalorizzatore dei rifiuti della Provincia di Torino Giuseppe Vallone Presidente TRM S.p.A. 8 giugno 2007 Biennal Eco Efficiency

  2. Indice La società TRM Il contesto provinciale L’impianto Il contesto economico Reperimento risorse finanziarie Individuazione modalità appalto di costruzione Iter autorizzativo/progettuale Cronoprogramma

  3. La società TRM La società Trattamento Rifiuti Metropolitani TRM S.p.A. nasce il 24 dicembre 2002, con l’affidamento diretto della progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti della Zona Sud della Provincia di Torino. Capitale sociale pari ad Euro 15.694.220 Borgaro Torinese, Brandizzo, Brozolo, Casalborgone, Caselle Torinese, Castagneto Po, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Chivasso, Cinzano, Foglizzo, Gassino Torinese, Lauriano, Leinì, Lombardore, Montanaro, Monteu da Po, Rivalba, San Benigno Canavese, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena, San Sebastiano Da Po, Sciolze, Settimo Torinese, Torrazza Piemonte, Verolengo, Verrua Savoia, Volpiano Comuni Bacino 16 7,89 % CCS 3,00 % Torino 89,00 % Comuni Bacino 15________ 0,11 % Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Marentino, Mombello di Torino, Moncucco Torinese, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva Presso Chieri, Santena, Buttigliera Alta, Druento, Grugliasco

  4. La società TRM • Luglio 2003 TRM S.p.A. stipula un contratto con il Politecnico di Torino: “Analisi delle caratteristiche tecnico-ambientali dei siti di possibile localizzazione dell’impianto di termovalorizzazione con annesso impianto di pretrattamento dei rifiuti dell’area di pianificazione Zona Sud della Provincia di Torino” • Luglio 2005 A conclusione dell’analisi territoriale e ambientale condotta dagli Uffici Tecnici della Provincia di Torino, la Giunta delibera la Microlocalizzazione dell’impianto di termovalorizzatore a servizio della Zona Sud, nel sito del Gerbido (DPG n° 955 – 348227 del 26/07/05)

  5. La società TRM • TRM svolge le sue attività coerentemente con quanto previsto dall’aggiornamento del Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR) 2005. • In esso si prospetta un deciso orientamento verso la raccolta differenziata (50% entro il 2010) e verso la termovalorizzazione come trattamento complementare, con l’obiettivo di minimizzare il ricorso alla discarica e massimizzare il recupero di materia ed energia.

  6. Il contesto provinciale - PPGR 2005 Il termovalorizzatore è una componente essenziale della gestione integrata dei rifiuti e le sue funzioni saranno: • lo smaltimento mediante combustione della quota residua dei rifiuti • la migliore valorizzazione energetica dei rifiuti mediante cogenerazione, ossia produzione di energia elettrica e calore per teleriscaldamento di abitazioni

  7. Rifiuti in ingresso al Termovalorizzatore Ambito TRM 421.000 t/a scarti Termovalorizzatore Discarica di servizio Rifiuti urbani: 297.000 t/a RSA: 124.000 t/a Potere Calorifico 11.000 kJ/kg La discarica riceve unicamente gli scarti del termovalorizzatore Il Termovalorizzatore riceve: • Rifiuto Residuo da Raccolta Differenziata (RRD) della città di Torino • Rifiuto Residuo da Raccolta Differenziata (pre trattato e non) proveniente dalla Provincia di Torino • RSA Il contesto provinciale - PPGR 2005 Sistema adottato come base del piano finanziario

  8. L’impianto L’impianto sarà dotato di tutte le più moderne ed affidabili tecnologie, perseguendo i seguenti obiettivi in termini di impatto ambientale: • minimizzazione delle emissioni inquinanti; • minimizzazione delle sorgenti di rumore; • massima riduzione del ricorso alla discarica; • massimo recupero energetico; • minimizzazione del traffico veicolare indotto.

  9. L’impianto Che cosa brucia l’impianto di termovalorizzazione? Rifiuti urbani (RSU): • rifiuti domestici • spazzamento stradale • rifiuti giacenti sulle strade ed aree pubbliche • rifiuti vegetali provenienti da aree verdi Rifiuti speciali (RSA): • rifiuti da attività agricole e agro-industriali • rifiuti da lavorazioni industriali • rifiuti da lavorazioni artigianali • rifiuti da attività commerciali

  10. L’impianto – schema di principio Alla rete elettrica Teleriscaldamento Turbina Alternatore Ciclo a vapore Degasatore Ricevimento e stoccaggio rifiuti Reagenti Trattamento fumi Caldaie Trattamento fumi Fumi Rifiuti Ceneri al trattamento PSR alla rigenerazione Scorie alla discarica

  11. L’impianto

  12. L’impianto Il progetto architettonico è disegnato da Stile Bertone Avvia filmato è

  13. Ricavi • Tariffa conferimento • Vendita energia • Costi di realizzazione e gestione impianti Costi scarti Termovalorizzatore Discarica di servizio Il conto economico sviluppato considera il complesso impiantistico composto dai due impianti Il contesto economico — Business Model del sistema integrato di smaltimento— - Energia termica • Energia elettrica • Certificati verdi

  14. Il contesto economico - Certificati Verdi La Legge Finanziaria 2007 prevede che possano accedere agli incentivi per le fonti rinnovabili solo le sostanze definite tali dalla direttiva 2001/77/CE, ossia potrà ottenere i certificati verdi esclusivamente l’energia prodotta utilizzando la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani. In linea con la recente normativa, il termovalorizzatore del Gerbido potrà beneficiare della vendita dei Certificati Verdi per i primi 12 anni di produzione, in considerazione della percentuale di frazione “rinnovabile” dei rifiuti in ingresso al termovalorizzatore, si è assunto, prudenzialmente, che solo il 48% dell’energia prodotta potrà beneficiare dei CV nel periodo considerato.

  15. Il contesto economico - ricavi da produzione di energia Il Piano Economico Finanziario - PEF - prevede che l’energia elettrica prodotta sarà ceduta ad un prezzo stimato sulla base delle attuali proiezioni di mercato già prese a riferimento nella valutazione di altri progetti nel settore energia. All’interno di tale Piano il prezzo di cessione dell’energia elettrica rappresenta un ricavo e può quindi andare ad incidere sulla tariffa di conferimento del rifiuto, che è il costo pagato dai cittadini. Grazie all’incentivazione, ancorchè ridotta dal 2007, la tariffa di conferimento del rifiuto risulta di ca. 96 €/t (comprensiva di contributi ed ecotasse) che risulta competitiva se si considera che ad oggi il costo di smaltimento in discarica comprensivo di ecotassa si aggira sui 119 €/t.

  16. Produzione di energia L’impianto di termovalorizzazione del Gerbido è progettato in modo da poter fornire sia energia elettrica che energia termica: Producibilità elettrica netta in assetto cogenerativo  circa 300.000 MWh/a; per soddisfare circa 150.000 utenze medie Producibilità energia termica  circa 140.000 MWh/anno; per soddisfare circa 14.000 utenze medie La produzione annua dell’impianto consente un risparmio di idrocarburiconvenzionali pari a: Circa 75.000 TEP/a (tonnellate equivalenti di petrolio) in assetto solo elettrico

  17. Reperimento risorse finanziarie Il fabbisogno finanziario complessivo ammonta a 452 milioni di euro*, per i quali si ipotizza il ricorso al capitale proprio per il 20% ed al debito per il 80%. Fabbisogno complessivo(M€) 362** Debito (80%) 452* 90 Capitale Sociale(20%) * Al netto dell’IVA** L’importo richiesto a debito comprende altresì il costo del finanziamento (commissioni e spese bancarie) nonchè gli oneri finanziari maturati in fase di costruzione.

  18. Reperimento risorse finanziarie Termovalorizzatore Discarica * Comprensivo degli oneri di compensazione pari a ca 32 ML € ** L’importo è riferito alla realizzazione della prima vasca, le restanti in autofinanziamento

  19. In accordo con le linee guida adottate da TRM S.p.A. per soddisfare le richieste dei soci (massima riduzione dell’intervento diretto da parte degli stessi soci in termini di capitale sociale, prestiti-soci e garanzie), è stato previsto il ricorso al credito ed individuato nel project financing lo strumento più adatto al finanziamento dell’operazione. Al fine di garantire il reperimento stesso TRM si è dotata di un consulente finanziario (financial advisor) che ha svolto un’attività di strutturazione tecnica, contrattuale, finanziaria e legale accettabile per la futura banca arranger in termini di rapporto rischio/rendimento. Tale attività è giunta a conclusione fornendo tutte le necessarie indicazioni per tutti i documenti contrattuali/convenzioni che TRM dovrà stipulare con ATO - R[1], appaltatore delle opere, finanziatore, conferitori dei rifiuti, acquirenti energia elettrica e termica, assicuratori, ecc. [1]Autorità d’Ambito ex art. 12 L.R. 24/02 e s.m.i. Reperimento risorse finanziarie

  20. TRM S.p.A., configurandosi come società in house di cui all’art. 113 TUEL, beneficiaria dell’affidamento diretto della progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione ex art. 113 comma 4 TUEL, è soggetto per il quale si applicano i disposti normativi dei lavori pubblici (Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”). Nell’ambito del nuovo quadro normativo TRM S.p.A. ha disposto che la scelta dell’Appaltatore avvenga mediante appalto concorso. Individuazione modalità appalto di costruzione

  21. L’iter procedurale è stato individuato sulla base dei vincoli posti dal mondo creditizio: tecnologia consolidata, individuazione di un unico general contractor con elevata esperienza, stipula di un contratto a prezzo fisso chiavi in mano. È stato pertanto previsto che l’ottenimento delle autorizzazioni alla realizzazione e gestione dell’impianto avvenga a monte dell’individuazione del general contractor (e del soggetto finanziatore), per rendere più certi i tempi di realizzazione dell’impianto al soggetto finanziatore e per ridurre il numero di varianti al contratto stipulato, ciò al fine di ottemperare alla richiesta di un contratto a prezzo fisso chiavi in mano. In base alla L.R. 40/98, la valutazione di impatto ambientale avviene con l’esame del progetto definitivo. Individuazione modalità appalto di costruzione

  22. TRM ha individuato il seguente percorso: avvio iter autorizzatorio e contestuale avvio bancabilità progetto, nonché predisposizione dei documenti di gara per l’avvio dell’appalto concorso; ad autorizzazione conseguita, indizione procedura appalto concorso e procedura di gara per reperimento risorse finanziarie; invio lettera di invito ai concorrenti qualificati per presentazione di un progetto al livello di approfondimento richiesto dalla normativa vigente; aggiudicazione procedura reperimento risorse finanziarie e successiva aggiudicazione gara di appalto concorso. Strategia di intervento

  23. Iter autorizzativo/progettuale • Conclusione iter localizzativo dell’impianto______________________luglio 2005 • Presentazione Progetto Preliminare_________________________7 febbraio 2006 • Presentazione Progetto Definitivo__________________________26 giugno 2006 • Ottenimento giudizio positivo VIA_____________________ 21 novembre 2006 • Ottenimento del giudizio positivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici________________________________________________ 15 dicembre 2006 • Ottenimento AIA______________________________________19 dicembre 2006 • Approvazione dell’Assemblea dei Soci di TRM della procedura gara di appalto ______________________________________________________ 21 dicembre 2006 • Chiusura attività Financial Advisor per la verifica bancabilità________________________________________________15 gennaio 2007 • Invio alla GUUE del bando di appalto concorso_____________15 gennaio 2007

  24. Indizione gara costruzione impianto: Indizione gara reperimento risorse finanziarie: Apertura cantiere: Avvio marcia controllata: Impianto in esercizio a regime gennaio 2007 maggio 2007 inizio 2008 inizio 2011 2012 Cronoprogramma

  25. Grazie per l'attenzione

More Related