1 / 28

Il Brasile dopo l’indipendenza

Il Brasile dopo l’indipendenza. Ordem e Progresso…. La repubblica federale. L a Prima repubblica (1889-1930).

orpah
Download Presentation

Il Brasile dopo l’indipendenza

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il Brasile dopo l’indipendenza Ordem e Progresso…

  2. La repubblicafederale

  3. L a Prima repubblica (1889-1930) • Nel 1891 si fonda lo stato federale con la costituzione della repubblica, teoricamente per un mutuo aiuto tra gli stati più deboli e quelli più forti economicamente, in realtà gli stati come Sao Paulo rimangono a se stanti e gestiscono in modo indipendente le loro economie. Il potere rimane in mano delle oligarchie locali diverse in ogni stato, le elezioni federali diventano un gioco di negoziazione tra i coroneis più potenti, attraverso sistemi clientelari strettamente gerarchici, che si giocano fondamentalmente tra l’oligarchia di Sao Paulo e quella di MinasGerais (l’alleanza del cafécomleite). Il voto è concesso solo agli uomini alfabetizzati, circa un 3% della popolazione. • La crisi degli anni ‘20: la morte dei due candidati di SP e MG e l’intromissione nelle elezioni presidenziali di un candidato militare di Rio Grande Do Sul. • La diffusione del nazionalismo: la fondazione del partito Democratico e del partito fascista.

  4. La politica del cafécomleite

  5. La rivoltaTenentistaLuis Carlos Prestes e Olga Benario

  6. La rivolta dei tenentes e il partito Comunista. Il malcontento della classe media contro le oligarchie di SP. • La crisi dell’economia del caffè durante la Prima Guerra Mondiale: la gestione dell’abbassamento del prezzo da parte dello stato e l’aumento del debito estero, il malcontento degli altri industriali e dell'esercito • La crisi di Wall Street del ‘29 e il collasso della domanda mondiale di caffè: l’Alleanza Liberale e il candidato di Rio Grande do Sul, Getulio Vargas

  7. Getulio Vargas e l’Estado Novo 1930-45 • Una svolta nella storia brasiliana: la fine dell’egemonia di Sao Paulo e il cambiamento economico dall’economia basata sulle esportazioni delle grandi monocolture all’ISI. • Mancanza di una vera e propria ideologia politica se non quella di bilanciare le forze nel paese e rompere con la alleanza cafècomleite. Due forze contrastanti: gli Integralisti, un movimento fascista, e l’AliancaLibertadoraNacional un fronte popolare che includeva socialisti e liberali radicali. • Dopo la Costituzione del 1934 (voto alle donne) che rinforzava i poteri nelle mani del presidente e riduceva quelli dei singoli stati, il mancato successo da parte dell’ALN di essere integrato nelle forze dello stato, anche attraverso rivolte supportate da alcune parti dell’esercito, fa gridare al pericolo comunista e permette a Vargas di proclamare nel 1937 l’Estado Novo. Un governo non liberale con una nuova costituzione che conferiva ancora nuovi poteri al presidente.

  8. L’Estado Novo era il risultato di una crisi economica oltre che di una crisi politica. Il prezzo del caffè scese notevolmente, l’altissimo deficit dello stato, e il massiccio debito estero in crescita. • Questa crisi convinse Vargas ad assumere poteri dittatoriali per risolvere i problemi economici attraverso una forte spinta verso l’industrializzazione per risolvere i problemi dell’economia basata sull’esportazione di caffè. • I diritti civili furono seriamente compromessi, la stampa fu censurata, i partiti politici banditi, alla polizia fu dato mandato di controllo fino alla repressione con metodi violenti. Lo stato fu considerato il guardiano dell’economia e della società con ampie concessioni di intervento. • Un certo livello di welfare e di modernizzazione fu assicurato ma con ampio controllo da parte dello stato: le 8 ore lavorative, le vacanze pagate, assicurazione sul lavoro, il diritto allo sciopero … ma anche se i sindacati erano controllati dal governo.

  9. Vargas riuscì a sfruttare al meglio a livello economico le dinamiche di potere della Seconda Guerra Mondiale: permettendo agli USA di stabilire basi militari sul territorio brasiliano e acquisendo patti di aiuti e di commercializzazione per I prodotti brasiliani. • Verso la fine della Guerra, con la sconfitta dell’ideologie fasciste, si rese necessaria la costruzione di credenziali democratiche e di una base politica per legittimare il potere di Vargas e ripulire lo stato dall’alone fascista dell’EstadoNovo. Furo dunque creati, in maniera un po artificiosa e dall’alto, due partiti: il Partito Laburista e il Partito Social Democratico. Il Partito Comunista fu legalizzato, e l’Unione Nazionale Democratica fu creata dall’èlite agraria. Oltre ai due partiti fittizi pro-Vargas apparse anche un movimento chiamato queremista (Queremos Getulio). Risultò chiaro che le elezioni non sarebbero state pulite, cosicché l’intervento statunitense divenne fatale per le dimissioni di Vargas e la chiamata di elezioni senza di lui.

  10. La seconda Republica (1946-1964) • La restaurazione della democrazia sotto una nuova costituzione del 1946, basata sui principi liberali del 1891, incorporando alcuni dei principi e il codice del lavoro dell’Estado Novo. • Continuò e aumentò l’impulso verso l’industrializzazione soprattutto verso l’industria pesante, anche attraverso la nazionalizzazione di ambiti strategici. Nel frattempo l’inflazione e il deficit aumentavano notevolmente. • Vargas, mai uscito dalla vita politica del paese, riuscì a vincere le elezioni del 1950: le misure contro l’inflazione del ministro all’economia voluto da Vargas, Oswaldo de Aranha, provocarono forti contrasti interni al governo e grandi, scioperi e rivolte di piazza. Vargas non riuscì a mantenere una linea unica favorendo prima l’uno poi l’altro ministro. Il coinvolgimento del presidente nell’assassinio di un giornalista a lui ostile pose fine all’ultimo governo Vargas. Agosto 1954 Getulio si suicida

  11. Joao Goulart, presidente nel 1961, si trovò a dover affrontare la sfida dell’economia brasiliana senza dispiacere alla sinistra ma senza allarmare gli Statiuniti. L’inflazione era al 65%, le rivolte e gli scioperi erano all’ordine del giorno. Ne 1963 riuscì ad imporre i pieni poteri del presidente attraverso un plebiscito e a costruire un piano di sollevamento economico, democratico e riformista (il piano Dantas-Furtado) che però, scontentando sia la destra che la sinistra, non ebbe l’approvazione dal parlamento e non fu messo in atto. • Goulart fece un tentativo fallito di accaparrarsi il consenso della base popolare, ma la situazione politica era ormai estremamente polarizzata e l’esercito cospirava contro di lui. • Con l’aiuto statunitense, la rivolta militare esplose in MinasGerais per poi diffondersi ad altri stati. Nell’aprile del 1964 l’esercitò marciò su Rio de Janeiro e prese il potere.

  12. Le dittature Militari (1964-1984) • La divisione nell’esercito tra chi voleva una veloce restaurazione dell’ordine democratico e chi voleva una soluzione a lungo termine per risollevare l’economia brasiliana. • La costituzione fu sospesa, i diritti civili furono soppressi, la stampa censurata, i dissidenti repressi con metodi violenti. Nelfrattempo l’economia migliorava, la classe media si espandeva e la migrazione dalle campagne verso le città esplodeva. • Il “miracolo economico” fu lo strumento manipolatore delle masse con cui la Junta militare riuscì a rimanere al potere per 20 anni. • L’economia migliorò attraverso grandi investimenti e prestiti stranieri ma diretti e gestiti dallo stato • L’economia manifatturiera rimpiazzò quella delle monocolture, le esportazioni quadruplicarono tra il 67 e il 70. • Tutte le industrie più importanti vennero tenute sotto il controllo dello stato. Ma il miracolo non riguardò tutte le sfere del paese e il gap tra ricchi e poveri aumentò notevolmente.

  13. GliAtos Istitucionaisil Ai-5

  14. Crescita popolazione, 1960 = 71 milioni • 1940=31% popolazione urbana 1960=45% • Crescita favelas, alagados • 1,6% delle fattorie =50% terra • 22% fattorie=0,5% terra

  15. Nord = 2% reddito nazionale e 4% popolazione, Nordest=9% reddito e 21% popolazione,Centro Ovest =3% reddito e 4% popolazione,Est =36% reddito,34% popolazione Sud =50% reddito 36% popolazione

  16. La guerrilla urbana si organizzò e tra il 1968 e il 1973 fu repressa militarmente

  17. La guerrilla 1969 rapimento ambasciatore americano Repressione, tortura, squadre paramilitari 1973 la guerriglia è eliminata.

  18. Carlos Marighella O MINISTRO DE ESTADO DA JUSTIÇA, no uso de suasatribuiçõeslegais… DeclararCARLOS MARIGHELLA filho de MARIA RITA DO NASCIMENTO MARIGHELLA, anistiadopolítico "post mortem", nos termos do artigo 1º, inciso I, da Lei nº 10.559, de 13 de novembro de 2002.

  19. Belo Horizonte 1979 Unafase di aperturademocraticainiziònel 1977 anchedovutaallepressioniesternecausate per lo piu dal forte debitoesterocontrattoneglianni di boom economicodelladittaturamilitare. Nel 1982 furonoindetteelezionilibere.

  20. la Lei da anistia1979: UniãoNacionaldosEstudantes(UNE) e il Comitê Brasileiro pela Anistia

  21. MovimentoDereitas-Ja e la fine delladittatura e la costituzione del 1988

  22. le Comunità Ecclesiastiche di Base • Paulo Freire • La TeologiadellaLiberazione

More Related