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Docente dott.ssa A. DECATALDO Venerdì 5/10/2012

Valutazione delle politiche formative Laboratorio applicato alla formazione universitaria teoria e ricerca per la valutazione universitaria. Docente dott.ssa A. DECATALDO Venerdì 5/10/2012. L’analisi longitudinale dei flussi delle immatricolazioni nei corsi di laurea sociologici.

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Docente dott.ssa A. DECATALDO Venerdì 5/10/2012

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  1. Valutazione delle politiche formative Laboratorio applicato alla formazione universitariateoria e ricerca per la valutazione universitaria Docente dott.ssa A. DECATALDO Venerdì 5/10/2012

  2. L’analisi longitudinale dei flussi delle immatricolazioni nei corsi di laurea sociologici L’esigenza di una valutazione dell’impatto della riforma sulla formazione sociologica sta alla base della decisione di progettare questa indagine. Essa ha avuto l’obiettivodi valutare l’efficacia della riforma con riferimento a tre precisi aspetti, riguardanti la produttività del sistema universitarionel particolare ambito degli studi sociologici: (1) la questione della dispersione studentesca; (2) il fenomeno del “fuoricorsismo”; (3) il tema della scarsa produttività, ossia del basso numero di laureati.

  3. Sono stati a tal fine raccolti i dati relativi alle situazioni: • amministrative; • contabili; • Didattiche degli studenti immatricolati ai corsi di laurea triennale della classe 36 (Scienze sociologiche) incardinati sia in facoltà di Sociologia sia in altre facoltà del sistema universitario italiano. Si tratta, quindi, di un’analisisecondaria in quanto i dati non sono stati raccolti direttamente, bensì il lavoro di ricognizione delle informazioni è stato effettuato presso gli archivi dei singoli atenei coinvolti nell’indagine.

  4. La difficoltà insita in tale lavoro di ricognizione è stata connessa a due questioni. La prima fa riferimento alla numerosità dei corsi di laurea. Le sedi nelle quali sono stati attivati, a partire dall’a.a. 2001/02 fino all’a.a. 2004/05, corsi di laurea appartenenti alla classe n. 36 sono, infatti, 22 – 7 facoltà sociologiche e 15 facoltà di altro tipo – e ognuna di esse ha gemmato da un minimo di 1 corso di laurea ad un massimo di 3. 3 sedi (quelle di Genova, Sassari e Roma Tre) sono state escluse dall’analisi perché il periodo di attivazione dei corsi di laurea non coincide con gli anni accademici indagati.

  5. La seconda questione è relativa alla diversa modalità di gestione delle informazioni da parte di ogni segreteria amministrativa. Infatti, per 6 di esse (la facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e quella di Urbino e le facoltà di Scienze politiche di Firenze, Teramo, Torino e Trieste) non è stato possibile ottenere i dati amministrativi necessari. Per tutte le altre, nonostante la richiesta di informazioni sia stata inoltrata alla fine di settembre del 2005, la data alla quale i dati risultano aggiornati varia da sede a sede.

  6. Sebbene tutti i dati si riferiscano all’a.a. 2004/05: a) le informazioni di Napoli e Trento sono aggiornate a novembre 2005; b) quelle di Roma, Alessandria, Forlì e Bologna a dicembre 2005; c) quelle di Padova a febbraio 2006; d) i dati di Chieti e Salerno a marzo 2006; e) quelli di Milano Bicocca (d’ora in avanti Milano) ad aprile 2006; f) le informazioni di Pisa a maggio 2006; g) i dati di Catania e Lecce a giugno 2006.

  7. Inoltre, sebbene ad ognuno dei responsabili degli archivi amministrativi delle varie sedi siano state inoltrate tre matrici di dati in formato excel (una per ogni anno accademico indagato) già predisposte per la raccolta delle informazioni e tre code-book riportanti i codici delle variabili e delle relative modalità ricomprese in tali matrici, le informazioni ricevute: a) differivano sovente dal formato pre-impostato; b) evidenziavano notevoli diversità di registrazione fra le singole sedi. Non esistendo, infatti, un sistema unificato a livello nazionale di gestione delle segreterie, è stato possibile distinguere chiaramente metodi e criteri differenti di archiviazione.

  8. Libro dei codici della Matrice 2001/02 Il database richiesto è una matrice casi per variabili, in cui in riga si riportano i casi rappresentati dagli studenti, mentre in colonna si indicano le variabili relative alle informazioni riguardanti gli stessi individui. Nelle presenti pagine vengono illustrate le variabili della matrice excel e i codici che devono essere assegnati alle rispettive modalità. Non bisogna cambiare mai né l’ordine delle variabili né i codici di esse e delle relative modalità (tali codici sono stati fissati, pertanto è impossibile immettere nella celle valori diversi da quelli disponibili). Se non si dispone della informazione richiesta si deve lasciare la cella vuota. Quando si deve riempire una variabile stringa bisogna scrivere sempre in lettere minuscole. codicestudente (etichetta numerica): inserire un valore numerico (da 1 a +∞) sostitutivo di nome e cognome dello studente, in modo da tutelare la privacy di quest’ultimo. matricola (etichetta numerica): inserire il numero di matricola dello studente in modo da permettere di risalire al caso specifico nell’eventualità si registrino incoerenze. iscrizione2001 (etichetta numerica): inserire, scegliendo fra i seguenti, il codice più appropriato a descrivere la posizione amministrativa dello studente nell’anno accademico (2001/02) di prima iscrizione al corso di laurea: • 1 = neoimmatricolato; • 2 = iscritto proveniente da un corso sociologico di Vecchio ordinamento; • 3 = iscritto proveniente da un corso non sociologico di Vecchio ordinamento; • 4 = iscritto proveniente da un corso sociologico di Nuovo ordinamento; • 5 = iscritto proveniente da un corso non sociologico di Nuovo ordinamento. Ecc…

  9. Si pensi, ad esempio, che nel corso dell’analisi è stato necessario eliminare l’informazione relativa al reddito degli studenti perché: a) in molti casi essa non era disponibile (tra le motivazioni spesso addotte dal personale dell’archivio di ateneo risulta che, in alcune sedi, essa è gestita esclusivamente dall’ente regionale per il diritto allo studio); b) quando era disponibile, risultava registrata sempre in maniera diversa (si passava dalla registrazione del dato puntale a una informazione già espressa in codici amministrativi riferibili alle cosiddette “fasce di reddito” stabilite per il pagamento delle tasse universitarie e diverse da sede a sede) e, comunque, sempre caratterizzata da un’elevata presenza di dati mancanti.

  10. Il problema dei missing (appunto i dati mancanti) attraversa trasversalmente tutte le informazioni raccolte e tutte le sedi analizzate, ma diventa particolarmente gravoso con riferimento alle informazioni relative proprio alla produttività degli studenti. Queste ultime, infatti, presentano spesso un carattere di incompletezza, dovuto ad un ritardo da parte delle segreterie nell’aggiornare la posizione amministrativa degli studenti del Nuovo ordinamento in merito agli esami sostenuti e ai crediti conseguiti. Nella gestione ordinaria dei registri degli esami di profitto esistono molteplici motivi di interruzione del normale flusso comunicativo tra strutture didattiche (i docenti) e strutture amministrative (le segreterie degli studenti).

  11. Tali problematiche si sono acuite con l’introduzione del Nuovo Ordinamento a causa di un meccanismo di proliferazione dei registri d’esame (per il Vecchio e per il Nuovo ordinamento, per un corso e per un altro corso di laurea all’interno della stessa facoltà, per i distinti moduli dei quali può comporsi un esame). La qualità dei dati riportati negli archivi amministrativi ha reso ineludibile un successivo lungo, impegnativo lavoro di ri-organizzazione, seguendo un criterio generazionale, in una banca di dati diacronici, a struttura matriciale. La nuova base di dati ottenuta per ogni sede, progettata mediante riconsiderazione delle codifiche esistenti nella matrice dei dati amministrativi e inserimento di nuove modalità ha permesso la coesistenza della completezza delle informazioni, della linearità di percorso e della leggibilità della carriera.

  12. La ricerca ha coinvolto le prime 3 coorti di immatricolati (aa.aa. 2001/02-2003/04) ai corsi di laurea triennale classe 36 attivi in Italia e le ha seguite nelle loro carriere fino all’a.a. 2004/05. Disponendo della informazione riguardante la posizione amministrativa di ingresso, si è avuto la possibilità di distinguere: 1) gli studenti iscritti per la prima volta a un corso di laurea (le matricole); 2) gli studenti iscritti precedentemente e di nuovo iscritti, a seguito della richiesta di passaggio o trasferimento, al primo anno di corso (gli iscritti al primo anno); 3) i possessori di un titolo di laurea iscritti, sia pure in qualità di matricole, almeno per la seconda volta all’università.

  13. La prima operazione è consistita nell’eliminaregli studenti iscritti precedentemente e di nuovo iscritti e i possessori di una laurea. Tutte le leve in esame sono state rappresentate da studenti immatricolati ai corsi di laurea. Si è potuto così studiare percorsi realmente comparabili, in quanto svolti da soggetti tutti caratterizzati dalla medesima condizione di partenza: studenti alla loro prima esperienza universitaria. Si è, così, potuto procedere alla costituzione di un’anagrafe degli studenti immatricolati in questi 3 anni accademici (aa.aa. 2001/02, 2002/03, 2003/04).

  14. Le coorti di immatricolati sono state indagate relativamente alle variabili che si possono ricostruire attraverso l’archivio degli atenei con riferimento al singolo individuo: • iscrizione al primo anno: posizione amministrativa dello studente alla prima iscrizione al corso di laurea; essa si compone di cinque stati: 1 = neoimmatricolato; 2 = iscritto proveniente da un corso sociologico di vecchio ordinamento; 3 = iscritto proveniente da un corso non sociologico di vecchio ordinamento; 4 = iscritto proveniente da un corso sociologico di nuovo ordinamento; 5 = iscritto proveniente da un corso non sociologico di nuovo ordinamento.

  15. Denominazione del corso di laurea: corso di laurea classe 36 per il quale l’immatricolato è stato preso in analisi. • Denominazione della facoltà: facoltà nella quale risulta incardinato il corso di laurea classe 36 per il quale l’immatricolato è stato preso in analisi. • Denominazione dell’ateneo: ateneo nel quale risulta incardinato il corso di laurea classe 36 per il quale l’immatricolato è stato preso in analisi. • genere; • anno di nascita;

  16. provincia di residenza (stringa); • reddito; • tipo di diploma: tipo di maturità conseguita dallo studente; • voto di diploma: voto di maturità conseguito dallo studente; • posizione amministrativa al secondo anno: posizione amministrativa dello studente nell’anno accademico successivo a quello di prima iscrizione; essa si compone di 11 stati:

  17. 1 = iscritto in corso; 2 = iscritto ripetente; 3 = iscritto fuori corso; 4 = iscritto part time; 5 = iscritto ma trasferito ad altro corso della stessa Facoltà dello stesso Ateneo; 6 = iscritto ma trasferito ad altro corso della stessa Facoltà di altro Ateneo; 7 = iscritto ma trasferito ad altro corso di altra Facoltà dello stesso Ateneo; 8 = iscritto ma trasferito ad altro corso di altra Facoltà di altro Ateneo; 9 = non iscritto senza ritiro del diploma di scuola media superiore; 10 = non iscritto con ritiro del diploma di scuola media superiore; 11 = laureato.

  18. Numero di crediti conseguiti al primo anno: numero di crediti conseguiti nel corso dell’anno accademico di prima iscrizione. • Numero di prove d’esame superate al primo anno: numero di prove d’esame superate nel corso dell’anno accademico di prima iscrizione. • Votazione media al primo anno: votazione media ottenuta alle prove d’esame superate nel corso dell’anno accademico di prima iscrizione. Queste variabili sono state replicate per tutti i possibili anni di iscrizione intercorrenti tra quello di immatricolazione e l’a.a. 2004/05.

  19. Si è potuto così procedere alla trasformazione dei dati amministrativi per un loro utilizzo sociologico. • Età: la progettazione della variabile età all’immatricolazione ha previsto un calcolo come differenza fra l’anno di nascita e quello di immatricolazione; la variabile così ottenuta è stata ri-aggregata in 4 classi (18-21, 22-25, 26-29 e 30 e oltre); • Provincia di residenza: è stata ricondotta a una variabile articolata secondo 3 modalità (provenienza locale - nella quale affluiscono tutti coloro che risiedono nella provincia in cui si trova il corso di laurea -, provenienza regionale - nella quale affluiscono tutti coloro che risiedono nelle altre province della medesima regione in cui si trova il corso di laurea - e provenienza nazionale - nella quale affluiscono tutti coloro che risiedono nelle altre città d’Italia e i pochissimi studenti stranieri).

  20. Tipo di diploma: è stata ricondotta ad una variabile a 7 modalità (1 = liceo classico; 2 = liceo scientifico; 3 = liceo socio-pedagogico - nella quale sono confluiti anche gli immatricolati con maturità magistrale; 4 = licei linguistico ed artistico; 5 = istituto professionale; 6 = istituto tecnico; 7 = altro tipo di istituto - nella quale sono confluiti tutti coloro che hanno conseguito titoli non specificati e stranieri non riconducibili ad una delle precedenti categorie. • Voto di diploma: ha implicato una prima operazione atta a ricondurre i voti espressi in sessantesimi a voti espressi in centesimi; a seguito di tale operazione i voti sono poi stati aggregati in 4 classi: 1 = voto basso, 60-69; 2 = voto medio-basso, 70-79; 3 = voto medio-alto, 80-89; 4 = voto alto, 90-100.

  21. posizione amministrativa: datuttele proprietà relative alla posizione amministrativa è stata costruita una nuova variabile che indica sinteticamente qual è stato l’esito del percorso universitario dello studente; essa si compone di 5 modalità: 1 = iscritto (per coloro che nell’a.a. 2004/05 risultano ancora iscritti al corso di laurea in analisi); 2 = trasferito (per coloro che negli anni analizzati hanno abbandonato il corso di laurea in analisi per trasferirsi ad un altro di un’altra facoltà); 3 = early drop out (per coloro che hanno abbandonato l’università nel passaggio tra il primo e il secondo anno di corso); 4 = late drop out (per coloro che hanno abbandonato l’università dopo il secondo anno di corso); 5 = laureato (per coloro che hanno conseguito la laurea).

  22. Crediti: per costruire una variabile relativa alla produttività è stato necessario in primo luogo sommare tutti i crediti conseguiti dallo studente nel corso degli anni in cui è stato iscritto e poi relativizzare tale somma al totale degli anni di iscrizione; si è così ottenuta una variabile a 4 modalità: 1 = improduttivi (per coloro che non hanno conseguito alcun credito); 2 = poco produttivi (per coloro che hanno conseguito meno di 1/3 dei crediti che avrebbero dovuto conseguire negli anni di iscrizione); 3 = abbastanza produttivi (per coloro che hanno conseguito più di 1/3 ma meno di 2/3 dei crediti che avrebbero dovuto conseguire negli anni di iscrizione); 4 = produttivi (per coloro che hanno conseguito più di 2/3 dei crediti che avrebbero dovuto conseguire negli anni di iscrizione).

  23. Prove d’esame: questa proprietà è stata espunta dall’analisi perché soventemente non fornita dalle segreterie amministrative. • Votazione media: percostruire questa variabile è stato necessario in primo luogo calcolare una media ponderata delle votazioni medie conseguite dallo studente nel corso di tutti gli anni in cui ha sostenuto esami. La variabile così ottenuta è stata ricodificata in 5 modalità: 1 = nessuna votazione (riferita a coloro che risultano aver acquisito crediti); 2 = votazione bassa (da 18 a 21); 3 = votazione medio-bassa (da 21,01 a 24); 4 = votazione medio-alta (da 24,01 a 27); 5 = votazione alta (da 27,01 a 30).

  24. Per compiere le operazioni relative alla posizione amministrativa, ai crediti acquisiti e alla votazione media conseguita ogni studente è stato seguito puntualmente dal momento dell’immatricolazione fino all’a.a. 2004/05. La ricostruzione dei flussi ha permesso di analizzare il destino universitario di ogni leva di ognuna delle sedi analizzate. Complessivamente sono stati coinvolti nell’analisi: • 7 corsi di laurea incardinati in facoltà di Sociologia; • 10 incardinati in facoltà non sociologiche. Dopo la costituzione dell’anagrafe degli studenti, si è proceduto a realizzare una lettura delle distribuzioni monovariate delle variabili di base relativamente ad ognuna delle coorti di immatricolati in ogni sede.

  25. Obiettivo di questa fase è stato monitorare: • sia le permanenze in termini di regolarità di percorso; • sia il fenomeno delle dispersioni attraverso la ricostruzione delle informazioni relative all’iscrizione agli anni accademici successivi al primo (studente iscritto, studente iscritto ma trasferito ad altro corso di un’altra facoltà dello stesso oppure di un altro ateneo –, studente non iscritto, studente laureato). I flussi permettono di ricostruire il destino universitario di ogni leva di ognuna delle sedi analizzate.

  26. La prima coorte è stata seguita dall’a.a. 2001/02 (di immatricolazione) fino all’a.a. 2004/05 (primo anno fuoricorso). La seconda è stata monitorata per i 3 anni di durata legale del corso di laurea (ossia dall’a.a. 2002/03 di immatricolazione all’a.a. 2004/05). La terza coorte è stata seguita solo fino al secondo anno di corso (dall’a.a. 2003/04 all’a.a. 2004/05).

  27. Per la prima coorte di ogni sede è possibile individuare nei flussi: • i cosiddetti early drop-out (coloro che hanno abbandonato la facoltà nel passaggio dal primo al secondo anno di corso); • i late drop-out (dispersi dopo il secondo e il terzo anno); • i laureati regolari; • i laureati fuoricorso; • gli iscritti fuoricorso.

  28. Per la seconda coorte di ogni sede è possibile individuare nei flussi: • gli early drop-out; • i late drop-out; • i laureati regolari; • gli iscritti in corso (al terzo anno). Per la terza coorte di ogni sede è possibile individuare nei flussi: • gli early drop-out; • gli iscritti in corso (al secondo anno).

  29. Nella rappresentazione dei flussi è possibile distinguere tre profili amministrativi, in particolare: iscritti: 1) il valore compreso fra parentesi tonda rappresenta la percentuale di iscrizioni in un anno accademico calcolata rispetto al totale delle immatricolazioni della coorte; 2) quello riportato fra parentesi graffa indica la percentuale di iscrizioni in un anno accademico calcolato rispetto agli iscritti nell’anno precedente.

  30. Non iscritti: 1)il valore riportato fra parentesi graffa indica il tasso di non iscrizioni complessive calcolato rispetto agli iscritti al precedente anno accademico; 2) quello indicato all’interno della parentesi trapezoidale riporta l’incidenza dei non iscritti del singolo anno accademico sul totale dei non iscritti della coorte; 3) il valore percentuale non riportato fra parentesi indica la percentuale cumulata, calcolata nel passaggio dal secondo agli anni successivi. I non iscritti, inoltre, sono ulteriormente distinguibili nei veri e propri drop-out e nei trasferiti; per entrambi è riportata, fra parentesi quadra, la percentuale sul totale dei non iscritti.

  31. Laureati: 1) il valore compreso fra parentesi tonda rappresenta la percentuale di laureati in un anno accademico calcolata rispetto al totale delle immatricolazioni della coorte; 2) quello riportato fra parentesi graffa indica la percentuale di laureati in un anno accademico calcolato rispetto agli iscritti nell’anno precedente.

  32. I dati autorizzano a sostenere che l’entrata in vigore della riforma segna l’instaurarsi di una nuova condizione più o meno diffusa di difficoltà. Tale rinnovato stato di disagio può essere colto raffrontando il quadro pre-riforma con i prospetti riepilogativi relativi alle sedi studiate. L’aspetto probabilmente più immediato di tale difficoltà riguarda il fenomeno della dispersione studentesca: in nessuna sede i dati possono considerarsi incoraggianti, se rapportati allo stato del sistema universitario prima della riforma.

  33. Il secondo elemento di difficoltà è relativo al ritardo negli studi. Paralleli ai meccanismi di dispersione, che incidono inevitabilmente sul numero di studenti che si laureeranno, sono attivi ulteriori meccanismi di rallentamento, sui quali la riforma non sembra essere in grado di esercitare un controllo, che impediscono agli studenti immuni dalla dispersione di realizzare la meta entro la durata legale dei corsi. Anche in questo caso siamo di fronte a una situazione che nei casi migliori riproduce lo stato dell’arte pre-riforma, senza apportare miglioramenti degni di nota, dal momento che la quasi totalità dei titoli verrà conseguita in ritardo rispetto ai tempi regolamentari.

  34. Ad aggravare ulteriormente il quadro già critico interviene un dato di contesto, che riguarda la diminuzione progressiva della capacità di attrazione di alcune delle sedi studiate, che riflette: 1) il calo a livello nazionale degli iscritti a Sociologia; 2) la nascita a seguito della riforma del “3+2” di nuovi corsi di laurea nella classe 36, diffusi su tutto il territorio nazionale e tali da assorbire una parte della domanda che viceversa si sarebbe probabilmente concentrata sulle sedi “storiche”.

  35. L’analisi longitudinale dei flussi delle immatricolazioni alla sapienza Il nostro gruppo di ricerca ha richiesto al Servizi, applicazioni e tecnologie informatiche della Sapienza le informazioni relative alla carriera universitaria degli immatricolati a tutti i corsi di laurea della Sapienza: • in dieci specifici momenti storici della situazione pre-riforma (aa.aa. 1991/92 -2000/01); • in sei specifici momenti storici della situazione post-riforma (aa.aa. 2001/02-2006/07).

  36. Ciascuna di queste coorti è stata monitorata fino al momento di chiusura dell’a.a. 2007/08 (la prima coorte è stata, pertanto, seguita per un periodo di sedici anni, la seconda per uno di quindici, ecc.). Il database richiesto è una matrice excel casi per variabili, in cui: • in riga si riportano i casi rappresentati dagli studenti; • in colonna si indicano le variabili relative alle informazioni riguardanti gli stessi individui.

  37. Tutte le leve sono rappresentate da immatricolati purialla Sapienza (per un totale di 409.025 casi). Le informazioni sono state, pertanto, depurate da tutti i casi di studenti che iniziano una carriera con un riconoscimento di crediti dovuto a un precedente percorso universitario oppure al conseguimento di un altro titolo. Le variabili richieste sono: A. Fasanella e A. Decataldo

  38. 1. Tipologia corso immatricolazione (etichetta numerica): codice del corso di studi di immatricolazione, identificabile tra i seguenti valori. 1 = Laurea Triennale; 2 = Laurea Specialistica; 3 = Laurea Specialistica a Ciclo Unico; 4 = Laurea Quadriennale (o Quinquennale /Sestennale) di Vecchio ordinamento. • 2. Progressivo numerico (etichetta numerica): numero progressivo assegnato in maniera univoca al record.

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