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Esperienza a Caselette

Esperienza a Caselette. Sede Provinciale di Torino – corso Matteotti 11 – 10121 Torino e-mail:aiart.torino@tiscali.it Tel. e Fax: 011545102. Educazione all’utilizzo critico dei media. Il Progetto si è effettuato presso l’Istituto Comprensivo di Caselette. Scuola Elementare. Scuola Media.

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Esperienza a Caselette

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Presentation Transcript


  1. Esperienza a Caselette Sede Provinciale di Torino – corso Matteotti 11 – 10121 Torino e-mail:aiart.torino@tiscali.it Tel. e Fax: 011545102 Educazione all’utilizzo critico dei media

  2. Il Progetto si è effettuato presso l’Istituto Comprensivo di Caselette Scuola Elementare Scuola Media

  3. Obiettivi Colmare, nei limiti del possibile, quella “Emergenza Educativa” che è una delle priorità della Pastorale Cattolica, attraverso una guida all’analisi critica e, conseguentemente, a una scelta più consapevole dei programmi TV e ad un uso responsabile dei Social Network, nonché alla loro “interazione”

  4. Metodologia Analisi guidata e commentata dei programmi Televisivi scelti prima dai ragazzi, poi da noi in seguito alle loro reazioni e aspettative, attraverso la proiezione dei filmati relativi. Al termine di ogni analisi seguiva la compilazione, direttamente in classe, di questionari relativi, precedentemente preparati e rigorosamente anonimi, che evidenziassero tutti quegli” indicatori”più o meno occulti, che sarebbero poi stati commentati la volta successiva. Risultati Attesi Dotare i ragazzi di alcune “competenze” che possano permettere loro di usare in modo responsabile i mezzi audiovisivi e di essere in grado di “scegliere” quanto di meglio e di proficuo essi possono offrire e anche di “affinare i loro gusti”.

  5. Tempi Il Progetto ha avuto una durata complessiva di quattro ore per classe più un’ora introduttiva dedicata alle famiglie per spiegare il progetto stesso e le sue finalità. Dalle relazioni della Preside e delle Insegnanti è emerso che questi tempi, dato l’interesse e le stimolazioni prodotte, si sono rivelati insufficienti, nel senso che i ragazzi “avrebbero desiderato trattare” alcuni temi “in più tempo e in modo più completo” avanzando inoltre la richiesta di “un incontro in più” nelle classi e di “un incontro conclusivo, in cui gli allievi guidati dai Relatori, illustrassero i contenuti del Progetto” . Il coinvolgimento dei genitori è stato importante poiché “ hanno molto apprezzato l’iniziativa ed hanno auspicato un proseguimento del Progetto medesimo negli anni a venire.”

  6. Spiegazione del Progetto Si è trattato in realtà di due Progetti differenziati nei contenuti poiché le due classi, nelle quali si è operato, erano molto diverse per età e quindi per maturità, intercorrendo fra loro tre anni di differenza, fermo restando metodologia e finalità. Distingueremo quindi fra il lavoro svolto nella classe V elementare che chiameremo Progetto A e nella classe III media che chiameremo Progetto B.

  7. Progetto A – Classe V Elementare Precedentemente al primo incontro era stato distribuito un questionario nel quale si chiedevano i programmi televisivi più seguiti. E’ risultato che i più seguiti erano: “Beyblade Metal Fusion”e “Mr. Bean”.Beyblade Metal Fusion Episodio 5 - La vendetta del Granchio 2 Parte (480 x 360).mp4; Mr Bean - Restaurant complete version video.flv Per entrambi abbiamo proceduto nel seguente modo: proiezione di alcuni episodi, loro frammento, analisi e commento durante il percorso. E’ poi seguita la distribuzione dei questionari, precedentemente preparati, nei quali venivano offerti molti spunti di osservazione e di critica per saggiare le loro capacità analitiche, lasciando libertà di esprimere anche altro .Progetto 2011 Questionario Beyblade.docProgetto 2011 Questionario Mr Bean.doc

  8. Classe V Elementare Nella fase successiva, alla luce anche della maturità dimostrata nel commento e analisi dei filmati scelti, ci siamo “spinti” a proporre un genere culturalmente più elevato(musica classica) attraverso una forma divertente e gioiosa, proiettando il filmato“Pierino e il Lupo”, favola musicale di Sergej Prokofev, illustrata brillantemente da Roberto Benigni. BENIGNI - ABBADO - PIERINO E IL LUPO 14 - (480 x 360).mp4

  9. Commento alla favola “Pierino e il Lupo” Il nostro timore di proporre qualcosa di culturalmente più alto si è poi rivelato infondato e la nostra scelta è stata premiata. Il divertimento dimostrato dai ragazzi durante la proiezione della favola musicale “Pierino e il Lupo”, non si è limitato ad una visione passiva e superficiale ma, attraverso la nostra guida, ha “innescato” molte osservazioni e curiosità, non solo sulla qualità della musica, ma anche sul suo tipo di linguaggio, sulle emozioni che può trasmettere e sui messaggi sempre positivi che può dare, come, in questo caso, il rispetto degli animali, anche quelli considerati “cattivi”, come il lupo.

  10. Classe V Elementare L’ultimo tema trattato e stato quello delle “Malattie Mediali” per il quale ci è stato di significativo aiuto il riferimento all’omonimo convegno di Roma del 2010. La scelta di questo argomento è derivata dall’analisi di un successivo questionario sui tempi mediamente trascorsi davanti alla TV o al P.C., dal quale è emerso che questi bambini hanno ancora una scarsa dimestichezza con il Web. In previsione quindi di una loro crescente conoscenza e uso della rete in futuro, la nostra scelta ha avuto anche una finalità “preventiva” oltre che educativa e ha suscitato molta curiosità e interesse.

  11. Commento alle Malattie Mediali La proiezione delle “posture errate”, che provocano le tipiche alterazioni scheletriche (scogliosi e cifosi); di bambini obesi; con disturbi di vista o di udito, nonché le infiammazioni tendinee della mano (il tutto tratto dal relativo convegno), hanno molto colpito i ragazzi, che hanno poi espresso il desiderio di approfondire questo tema, come risulta dalla relazione della Preside. Questo incontro ci ha consentito inoltre di informarli circa l’esistenza di “centri specifici di disintossicazione” affinché non sottovalutassero i rischi connessi a un uso distorto di tali mezzi.

  12. Progetto B - Classe III Media In questa classe il questionario relativo ai programmi più seguiti ha evidenziato la prevalenza del “Grande Fratello” con poco scarto su altri programmi di tipo equivalente(Reality). Questa scelta ha suscitato in noi un certo sconcerto, anche se eravamo preparati e ci ha spinto a “scavare” sui motivi di essa, mettendola in relazione ai momenti di “disorientamento” che i ragazzi stanno vivendo, nei quali, alla caduta di certi valori finora indiscutibili(famiglia, fedeltà, rispetto della persona, pudore dei sentimenti), non se ne sono sostituiti altri della stessa validità, ma solo pseudovalori effimeri e fugaci. E’ stato sorprendente constatare come, analizzando insieme alcuni spezzoni da noi scelti, i ragazzi fossero ancora più “severi” di noi nella critica e, alla nostra domanda del perché seguissero questa tipologia di programmi, rispondessero, a maggioranza, che tale scelta era dovuta a mancanza di alternativa e, a volte, anche alla preferenza dei genitori. Progetto 2011 Questionario GrandeFratello.doc

  13. Classe III Media Soprattutto per questa classe il nostro progetto si è sviluppato in corso d’opera e ha tenuto conto delle reazioni dei ragazzi e dei loro commenti. Abbiamo ritenuto prioritario guidarli alla scelta di programmi più interessanti e adeguati alle loro aspirazioni, sfatando il luogo comune della sola “TV spazzatura”. Abbiamo quindi proposto, dopo accurata ricerca, alcuni spezzoni della trasmissione “Per un Pugno di Libri”, come “risposta” alla mancanza di alternativa da loro denunciata. Questa scelta, dopo un momento di perplessità ( dato lo stridente contrasto con “Il Grande Fratello”), si è rivelata giusta dal gradimento crescente e da un apprezzamento sincero di molti ragazzi. Non sono mancate comunque anche opinioni discordanti che hanno dato origine a un interessante confronto. VLA a Per un pugno di libri book gamevideo.mp4Presta e Dose a Per un pugno di libri (480 x 360).mp4Progetto 2011 Questionario Per un Pugno di Llibri.doc

  14. Classe III Media Alla luce dei riscontri positivi ottenuti dalla proposta e dall’analisi della trasmissione “Per un Pugno di Libri” e, soprattutto, dalla coincidenza temporale (marzo 2011) con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, abbiamo scelto di proiettare alcuni brillanti interventi di Roberto Benigni all’allora recente Festival di San Remo, sull’Inno di Mameli, quale importante pagina di Storia del Risorgimento. Ci ha stupito constatare che solo un allievo lo aveva visto e ci ha rallegrato vedere come tutta la classe fosse interessata, coinvolta, oltre che divertita, all’analisi approfondita dei vari spezzoni. ROBERTO BENIGNI Sanremo 2011 Versione INTEGRALE 52min HQ HD (480 x 360).mp4

  15. Commento all’Inno di Mameli Del lungo intervento di Roberto Benigni ci siamo soffermati soprattutto in momenti che evidenziavano alcuni valori fondamentali quali: 1 – Il concetto di “Patriottismo” e la sua differenza dal nazionalismo e più ancora dal razzismo. 2 – Il concetto di “Unità” quale forza di una nazione, da contrapporre al suo contrario, cioè al concetto di divisione quale debolezza e fragilità di un popolo. 3 – Il concetto della “Lingua” come fondamentale, imprescindibile legame nazionale che non solo unisce, ma permette lo scambio di esperienze e lo sviluppo di una nazione. 4 – L’importanza della “Donna” nel Risorgimento e del suo ruolo nella organizzazione e nel conseguimento di importanti obiettivi politici (da Anita Garibaldi alla Belgioioso, ecc.). 5 – La “Sacralità” del sacrificio per la Patria che ha consentito a noi di vivere per la Patria.

  16. Classe III Media Mark Zuckerberg Nell’ultimo incontro abbiamo posto l’attenzione sulla conoscenza e sull’uso dei Social Network in specie Facebook, dopo avere constatato, dalle risposte al questionario relativo ai tempi mediamente trascorsi ogni giorno davanti alla TV o al PC, che il tempo passato al PC, pur essendo minore di quello passato alla TV, è già rilevante e riguarda soprattutto i Social Network. Abbiamo trattato l’argomento in modo non convenzionale, avvalendoci della proiezione di alcuni spezzoni del recente premiatissimo film “The Social Network” che, meglio di tante parole, dà uno spaccato della società americana dei giovani consumatori dei Social e di tutti i “disvalori” che ne conseguono (denaro, sesso, droga), quando tale mezzo, dalle potenzialità illimitate, viene usato non per lo scopo per il quale era nato (creare una rete di amicizie), ma per trarne profitto in modo spregiudicato e cinico.

  17. Commento al film “The Social Network” I ragazzi sono rimasti “scossi” dalla proiezione degli spezzoni del film, dimostrando di averne compreso i messaggi e soprattutto di aver capito come quei “disvalori” abbiano creato solo infelicità e solitudine. IL protagonista(Mark Zuckerberg) infatti, pur essendo diventato il più giovane miliardario del mondo, si riduce ad avere solo contatti virtuali, perdendo, invece che acquistando, amicizie e affetti: gli amici coinvolti nell’avventura gli presenteranno il conto e lo denunceranno; la fidanzata lo lascerà. The Social Network - Trailer ufficiale italiano (480 x 360).mp4 Di qui la riflessione sull’aspetto ingannevole e insidioso della “virtualità” e l’esigenza quindi di instaurare un “ rapporto armonioso” fra vita reale e virtuale. Il forte interesse e coinvolgimento suscitato da questa proiezione, ha spinto i ragazzi a chiedere un successivo approfondimento, sicché l’argomento è stato ripreso in alcune ore di lezione, come emerge dalla relazione della Preside.

  18. Conclusioni Riteniamo, con grande soddisfazione, di avere conseguito non solo gli obiettivi prefissati, ma di essere riusciti a suscitare nei ragazzi l’esigenza di proseguire su questa linea al fine di usare e sfruttare al meglio questi mezzi in continua evoluzione che, piaccia o no, non spariranno. Intendiamo, con questo, evidenziare come un loro uso razionale, intelligente e critico, possa offrire opportunità di arricchimento culturale, relazionale e divulgativo, consentendo anche l’opportunità di “interagire” fra di loro (TV e PC). L’importanza di aver messo in evidenza come l’indice di ascolto non equivalga all’indice di gradimento, può essere un primo passo per far “slittare” la Pubblicità su altri canali, in seguito alle segnalazioni di dissenso che si devono far pervenire,attraverso questa interazione, essendo la Pubblicità a finanziare le reti, soprattutto commerciali(cosa di cui i ragazzi erano già a conoscenza dal precedente progetto sulla Pubblicità).

  19. Conclusioni Ci ha meravigliato constatare come, in una società superficiale come l’attuale, i ragazzi (anche i più giovani) abbiano dimostrato un notevole apprezzamento della “cultura”, purché offerta in maniera coinvolgente, moderna e, se possibile, anche divertente, cosa oggi realizzabile con questi mezzi che, ribadiamo, hanno dimostrato essere di grande aiuto anche per una didattica più attuale e dinamica, senza “abbassarne” i livelli. I ragazzi non ragionano più in modo tradizionale, essendo abituati a leggere in digitale. E’ cambiata la logica: il pensiero è più rapido e segue processi associativi più che deduttivi. La Scuola si deve “riposizionare”e qualcosa si sta muovendo. Di qui l’esigenza di “formare” e “aggiornare” gli insegnanti. E’ facile intuire la qualità e la quantità di questo tipo di lavoro: grande attenzione alle aspettative dei ragazzi, scrupolosa e mirata ricerca nelle proposte offerte.

  20. Conclusioni Se tutto questo è stato ottenuto in sole quattro ore per classe, cosa si sarebbe potuto ottenere con un corso più lungo e articolato? Ribadiamo quindi e insistiamo sull’importanza, per non dire sull’esigenza, di una educazione continuativa e progressiva all’utilizzo dei “Media” e quindi all’inserimento, sempre più indispensabile, nei programmi scolastici, della “MediaEducation”, per la quale l’AIART si è tanto spesa e verso la quale il Ministero della Pubblica Istruzione non può rimanere sordo, perfino in momenti di crisi come l’attuale poiché, come abbiamo dimostrato, si può realizzare anche a COSTO ZERO. E’ soprattutto con questa finalità che noi abbiamo portato avanti per ben due anni questo tipo di lavoro che, se non darà i frutti sperati, potrà rivelarsi, aihnoi, inutile. Ma, non diremmo tutto questo se non nutrissimo ancora qualche speranza.

  21. Ragazzi, non riduciamoci cosi !!!

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