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IL PROCESSO DI ASSISTENZA AEROPORTUALE I servizi di handling e la sicurezza sul lavoro.

IL PROCESSO DI ASSISTENZA AEROPORTUALE I servizi di handling e la sicurezza sul lavoro. Massimo Casarotto – Malpensa Airport Operations Manager Giorgio Medici – Handling Agents & Carriers Operations Manager. IL PERCORSO DI ANALISI.

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IL PROCESSO DI ASSISTENZA AEROPORTUALE I servizi di handling e la sicurezza sul lavoro.

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Presentation Transcript


  1. IL PROCESSO DI ASSISTENZA AEROPORTUALE I servizi di handling e la sicurezza sul lavoro. Massimo Casarotto – Malpensa Airport Operations Manager Giorgio Medici – Handling Agents & Carriers Operations Manager

  2. IL PERCORSO DI ANALISI • Servizi di assistenza aeroportuale e gestione delle attività (Cosa e come si fa) • I vincoli e le normative (Cosa deve e cosa può fare ogni soggetto) • Impianti aeroportuali e ITC (Gli strumenti tecnologici logistici e informativi) • I processi di coordinamento interni ed esterni all’aeroporto (Come si governa il sistema) • La misurazione della performance (Come si misura il risultato) • Security e safety (dove impatta la sicurezza e come) • Infrastrutture aeroportuali e dimensionamento della capacità (Come si dimensiona e si configura un sistema aeroportuale dati gli obiettivi di business e il contesto operativo)

  3. ASSISTENZA AL VOLO

  4. TERMINOLOGIA AERONAUTICA • AREE AEROPORTUALI • Aerodromo: superfìcie terrestre o acquatica ben definita atta, in tutto o in parte, ali'attcrraggio, al decollo, o al movimento di aeromobili, compresa ogni costruzione, installazione o equipaggiamento. • Area di movimento aeromobili: parte dell'aerodromo destinata al decollo, ali'attcrraggio ed al rullaggio degli aeromobili. Comprende le aree di decollo/atterraggio, le vie di rullaggio, i piazzali di parcheggio, le zone di prova motori, le zone manutentive e gli hangar. Non comprende, quindi, tutte quelle aree destinate al movimento di mezzi e personale e precluse al transito degli aeromobili. • Aree di manovra: parte dell'aerodromo destinata al decollo e all'atterraggio degli aeromobili ed a tutti i movimenti al suolo ad essi correlati. Non comprende i piazzali di parcheggio. • Piazzale aeromobili o Apron: area terrestre destinata alla sosta degli aeromobili e alle operazioni di sbarco, imbarco e rifornimento. Comprende le piazzole e le vie di circolazione. • Strada perimetrale: strada adiacente la recinzione dell'aerodromo destinata alla circolazione dei mezzi di servizio. • Vie di rullaggio: percorsi delimitati da una centerline di colore giallo usati dagli aeromobili per il movimento a terra.

  5. TERMINOLOGIA AERONAUTICA • La terminologia standard che IATA (Internazional Air Transport Association) ha adottato per indicare le varie parti dell'aeromobile è la seguente: • BAGAGLIAIO O STIVA: spazio delimitato del soffitto, pavimento, pareti laterali e dalle paratie trasversali, destinate al trasporto del carico inerte. Le stive, a seconda della loro posizione, sono definite: anteriori (forward hold), centrali (centrai hold), posteriori (afterword hold); • COMPARTIMENTO: spazio designato all'interno d'ogni stiva, con numerazione progressiva dal numero uno, corrispondente alla parte anteriore della stiva anteriore; • MAIN DECK: parte strutturale del pavimento della cabina principale usata per l'installazione delle poltrone sugli aerei passeggeri o dei sistemi per il carico pallettizzato sugli aeromobili CARGO e COMBI; • LOWER DECK: parte strutturata del pavimento delle stive usata per il carico sfuso o pallettizzato • BAY: suddivisione di un compartimento pallettizzato (posizione ULD), contraddistinta da lettere, se riferita a posizioni del Main Deck, o da gruppi di carattere alfa numerici, se riferita a posizioni del Lower Deck.

  6. TIPI DI AEROMOBILE WIDE BODY (2 corridoi) Passeggeri Main Deck: cabina allestita per il trasporto dei passeggeri Lower Deck', stive allestite per il trasporto d'unità di carico e una stiva per il carico sfuso

  7. TIPI DI AEROMOBILE NARROW BODY (1 corridoio) Passeggeri Main deck: cabina allestita per il trasporto dei passeggeri Lower deck: stive allestite per il carico sfuso

  8. TIPI DI AEROMOBILE Combi Main Deck: parte della cabina allestita per il trasporto dei passeggeri e parte per il trasporto di merce pallettizzata Lower Deck: stive allestite per il trasporto di unità di carico e una stiva per il carico sfuso. allestita per il trasporto di mercé pallettizzata

  9. TERMINOLOGIA AERONAUTICA APU Luci di navigazione Luci di navigazione NUMERAZIONE MOTORI

  10. ATTESA TRANSITI CONTROLLI PASSAPORTI SANITARI t AEROSTAZ NASTRO BAG SBARCO PAX TRASPOR TO PAX A/M ALLO STAND TAXING/ FOLLOW ME SMISTA MENTO BAG INIZIO HANDLING VOLO IN ARRIVO SBARCO BAG TRASPOR TO BAG RICONSE GNA BAG ATTERRA GGIO MARSHAL LING DOGANA Legenda: flusso a/m flusso pax flusso bag flusso merci MOLI ATTESA TRANSITI ... CONTROLLO RADIOGENO TRASPOR TO MERCE SBARCO MERCE PULIZIA RIRORNI MENTO PAX TRANSITI CATERING VOLO TRATTABILE IN PARTENZA DE-ICING DE-SNOWING TAXING/ FOLLOW ME PUSH BACK DOGANA PASSAPORTI FILTRI SICUREZZA BIGLIET TERIA IMBARCO PAX TRASPOR TO PAX DECOLLO CLEA RANCE CHECK-IN GATE CONFEZIONA MENTO BAG CONTROLLO RADIOGENO SMISTA MENTO BAG CARICO BAG TRASPOR TO BAG ... BAG TRANSITI CARICO MERCE TRASPOR TO MERCE

  11. Esempi di Turn Around: 737-200

  12. Esempi di Turn Around: 737-200

  13. Esempi di Turn Around: 777-200

  14. Esempi di Turn Around: 777-200

  15. BON Check-list per il Vettore AZ è l’orario in cui vengono messi i tacchi all’a/m in piazzola e cominciano le ops di handling STD è l’orario schedulato di partenza dell’a/m per il Gestore e l’Handler è l’orario di BOF per l’ATC è l’orario di decollo dalla pista ETD è l’orario stimato di partenza dell’a/m, può essere emesso a seguito di aggiornamenti,è riportato come informativa al pubblico sui tabelloni TTO è il tempo necessario per un transito, varia da a/m ad a/m STA è l’orario schedulato di arrivo dell’a/m ETA è l’orario stimato di arrivo dell’a/m, può essere emesso a seguito di aggiornamenti ATA è l’orario reale in cui l’a/m si presenta sullo scalo BOF è l’orario in cui vengono tolti i tacchi all’a/m in piazzola e vengono concluse le ops di handling

  16. ARR.SQUADR INVIO Sistema PUL.CAB/IN INVIO Sistema PUL.CAB/FI 10:02 Rilevato PUL.TEC/IN - - PUL.TEC/FI - - malpensa AZ 00560 Departure 28/10/2004 10:40 IBIXS Roberto Mosca CATRING/IN 09:56 Rilevato CATRING/FI 10:14 Rilevato ARR. CGO 09:58 Rilevato ARR. MAIL 09:58 Rilevato ARRBAGFIRST - - ARRBAGLAST 10:20 Manuale CGO/M./IN - - CAR.BAG/IN - - CAMBIO SQ - - TECN.CNA 10:01 Rilevato CREW OB 10:17 Rilevato CARBUR./IN 09:57 Rilevato CARBUR./FI 10:27 Rilevato CHIAM. SA - - BOARDING - - SP.ASS.OB - - PAX OB/IN 10:19 Rilevato PAX OB/FI 10:42 Manuale CAR/C/M/FI 10:39 Rilevato CAR.BAG/FI 10:43 Rilevato LDSHEET.OB - - RICERCBGIN - - RICERCBGFI - - PUSHBKCALL 10:43 Rilevato ARR.PUSHBK 10:51 Rilevato CHIU.STIVE 10:40 Manuale CHIU.PORTE 10:57 Rilevato RELEASE/AM - - RIENPARZSQ - - RIEN.TOTSQ - - BLOCK OFF 11:01 Rilevato

  17. Servizio Inizio Fine ARR.SQUADR :D - ? BLOCK ON - ? PUL.CAB :D ? 10:02 PUL.TEC :D ? ? CATRING :D 09:56 10:14 ARR. CGO :D - 09:58 ARR. MAIL :D - 09:58 ARRBAGFIRST - ? ARRBAGLAST - 10:20* CGO/M. :D ? 10:39 CAR.BAG ? 10:43 CAMBIO SQ :D - ? TECN.CNA - 10:01 CREW OB - 10:17 CARBUR. :D 09:57 10:27 CHIAM. SA - ? BOARDING - ? SP.ASS.OB - ? PAX OB 10:19 10:42* LDSHEET.OB - ? RICERCB ? ? PUSHBKCALL - 10:43 ARR.PUSHBK - 10:51 CHIU.STIVE - 10:40* CHIU.PORTE - 10:57 RELEASE/AM - ? RIENPARZSQ - ? RIEN.TOTSQ - ? BLOCK OFF - 11:01

  18. Casistiche operative • Ritardato arrivo • Attesa transiti/short con • Attesa per sicurezza ai filtri • Contemporaneità imbarchi disabili • Richiesta modifica istruzioni di carico (merce) • Cambio aeromobile • Mancato funzionamento ausiliari, indisponibilità condizionatore in partenza • Ricerca bagaglio • Anomalie di funzionamento BHS • …

  19. ASSISTENZA A TERRA E SICUREZZA Nel sedime aeroportuale vengono effettuate una serie di operazioni di manutenzione e di assistenza, fondamentali per la vita operativa degli aeromobili. Necessariamente, ne consegue che nei luoghi ove queste vengono svolte si devono, operativamente, organizzare e determinare le migliori condizioni di sicurezza possibili. Obbiettivi che possono essere perseguiti se si afferma all'intemo dell'organizzazione aeroportuale una cultura della sicurezza che coinvolga costruttivamente le compagnie aeree, il servizio di controllo del traffico aereo e in particolare la società che fornisce i servizi di Rampa. Seppure i dati statistici dimostrano che il trasporto aereo è molto sicuro, tuttavia lo sforzo di addivenire a continui miglioramenti degli standard di sicurezza deve essere costante. Gli incidenti di vario tipo sono statisticamente abbastanza rari, ma presi in considerazione singolarmente sembrano tutti evitabili. Nell'80% dei casi, infatti, le cause sono da imputare al comportamento umano a causa di errori o decisioni sbagliate. II rischio aumenta quando l'uomo non compie correttamente il proprio lavoro. L'errore umano, di solito involontario, sta alla base di ogni evento. Mettere a fuoco e, quindi, eliminare o limitare le cause di errore umano favorirebbe in concreto la possibilità di realizzare le migliori condizioni di sicurezza ambientali.

  20. LE CAUSE DEGLI INCIDENTI • Cattiva comunicazione; • Mezzi di servizio che urtano un aeromobile; • Errori nelle operazioni di deicing (sghiacciamento); • Manovre sbagliate nell’accostare un loading bridge; • Infortuni al personale di rampa (addetti al carico e scarico, al push-back, ecc...); • Inadeguato sgombero di neve, ghiaccio o di materiale residuo dalla piazzola, dalla pista o vie di rullaggio; • Erronea chiusura dei portelloni delle stive; • Incauti movimenti di veicoli non direttamente coinvolti nelle operazioni di assistenza che urtano aeromobili, persone o altri mezzi di servizio; • Mancanza di specifiche procedure o non osservanza delle stesse; • Affidarsi al solo specchietto retrovisore per manovre in retromarcia e non anche alla segnalazione di persone; • Fuoriuscita di liquidi come carburante ed olio; • Non osservanza delle zone di pericolo attorno ai motori; • Mancato inserimento del freno a mano sui mezzi parcheggiati vicino agli aeromobili; • Carenti segnalazioni di parcheggio (marshalling); • Scarso controllo dei passeggeri durante un imbarco a piedi

  21. NORME DI SICUREZZA RELATIVE AL MOVIMENTO NEI PRESSI DI AEROMOBILI • Quando un aeromobile entra in un parcheggio, i mezzi e le attrezzature non • devono ostacolare la via d'accesso alla piazzola. • Allorché un aeromobile esce da un parcheggio, sia i mezzi sia le attrezzature non devono costituire intralcio alla sua partenza. • Se l'aeromobile è fermo, i mezzi di rampa devono parcheggiare ordinatamente, senza ostacolare l'imbarco/sbarco dei passeggeri o altre attività, quali il rifornimento di carburante, i controlli tecnici, il catering o il carico/scarico di merci e bagagli. • Non bisogna circolare nel perimetro dell'aereo quando le luci rosse anticollisione, poste sulla parte superiore e inferiore della fusoliera, sono accese. Esse indicano che l'aereo può avere i motori accesi e che può essere prossimo a muoversi. • Nelle vicinanze di un aereo, si deve guidare in modo tale che lo stesso si trovi sempre dal lato di guida del mezzo. Se non si ha una buona visibilità, non fare manovre da o verso un aereo senza la guida di un'altra persona. • Nessun mezzo deve essere condotto o parcheggiato sotto l'aeromobile o sotto le ali (salvo che non si sia stati specificatamente autorizzati) perché un movimento d'assestamento può causare danni. Quando si hanno attrezzature a rimorchio, non bisogna mai effettuare virate strette. • Durante le operazioni di rifornimento carburante agli aeromobili, i veicoli e/o le attrezzature non devono passare sopra i tubi o i cavi stesi a terra. • I mezzi devono essere parcheggiati negli appositi spazi. I mezzi non devono ostacolare la movimentazione del finger. • E' vietato parcheggiare o fermarsi dietro a veicoli che per motivi contingenti possano muoversi solo in retromarcia. • Deve sempre essere lasciata una via di fuga per i mezzi adibiti al rifornimento di carburante. • Devono essere rispettati i divieti di fumo.

  22. SEGNALETICA E VIABILITÀ Sul piazzale aeromobili è tracciata una viabilità, dove è predisposta la necessari; segnaletica che permette di raggiungere ogni punto dello stesso pur rimanendo sempre all'interno delle strade veicolari. Se si procede all'interno della doppia riga continua bianca si ha sempre la garanzia Di trovarsi in zona ammessa al traffico e quindi non pericolosa.

  23. MARSHALLING Molta attenzione deve essere prestata da parte dei segnalatori durante il parcheggio assistito (marshalling) in quanto una non corretta o non chiara segnalazione potrebbe indurre l'equipaggio dell'aeromobile a compiere manovre errate che potrebbero essere causa di gravi pericoli. Si deve innanzitutto mantenere sgombra l'area di movimentazione del finger.

  24. AREE DI SICUREZZA Tutte le aree evidenziate con zebratura in bande di colore rosso devono essere tenute sgombre da veicoli e da attrezzature in modo da assicurare la mobilità del bridge entro sufficienti margini di sicurezza. Tutto ciò è particolarmente raccomandato per i pontili a posizionamento automatico

  25. AREE DI SICUREZZA Le aree di potenziale pericolosità entro le quali è necessario muoversi con particolare prudenza sono principalmente due: la EquipmentRestraintArea (ERA) la FireSafetyPerimeter L'ERA è un'area ben definita entro la quale è posizionato l'aeromobile durante le fasi di assistenza a terra, il cui perimetro di delimitazione dista almeno 7.50 metri da qualsiasipunto dell'aeromobile stesso. Può essere marcata al suolo da una linea continua rossa, dello spessore di 10 cm. Questa indica che, nel momento in cui l'aeromobile ha le luci anticollisione accese, la zona deve essere lasciata sgombra da persone, mezzi e attrezzature.

  26. Etichetta 10-digit Coordinamento Scali Codice a barre Al check-in viene generata per ogni bagaglio una etichetta riportante il codice a barre corrispondente al numero (10-digit) assegnato al bagaglio. L’etichetta riporta anche altre informazioni, cioè la destinazione, il volo, compagnia aerea, eventuali destinazioni e voli per i transiti, nome del passeggero, numero bagaglio del passeggero, luogo e data di stampa dell’etichetta. Numero 10 digit 0123456789 Numero volo e destin. TYO NH123 NAME: aaaaaaa BAG:n/n PNR:xxx SEC:YYY ORG:MXP DATE:xxttt Altri Dati

  27. Coordinamento Scali Etichette 10-digit Esempio di bagaglio in transito

  28. Coordinamento Scali Etichette 10-digit Esempio di bagaglio in transito

  29. Baggage Handling System Coordinamento Scali • Sistema automatico costruito per ricevere bagagli dai banchi di check-in e dai punti di immissione per bagagli in transito e smistarli verso i moli di destinazione in base al volo.

  30. Schema funzionale BHS Coordinamento Scali Check-in All’accettazione del passeggero viene generato dal computer della compagnia aerea il BSM (baggage source message) e quindi stampata l’etichetta del bagaglio BHD BDV (Base Dati Voli) In BDV vengono inseriti i dati relativi ai voli: num.volo, orario, dest, tipo aereo, molo assegnato, ecc. PVA piano voli attuale Listabagagli I dati relativi a voli e bagagli vengono trasmessi via rete al BHD (Baggage Handling Director)

  31. Il sistema BHS associa le informazioni e indica la destinazione al molo del bagaglio Coordinamento Scali Piano Voli (abbinamento VOLO–MOLO) Listabagagli (abbinamento NUM.BAG-VOLO) BHD Num.bagaglio Comando nastri Lettura etichetta SCANNER MOLO

  32. Identificazione e smistamento del bagaglio Coordinamento Scali Il bagaglio passa sotto il ponte scanner, il quale legge il codice a barre dell’etichetta, un numero di dieci cifre. Questo numero viene trasmesso dal PLC al BHD. Il BHD cerca nella lista bagagli il numero etichetta; una volta trovato, vede a quale volo corrisponde, quindi va a controllare nel piano voli il molo a cui è destinato il bagaglio e ritrasmette al PLC il numero del molo in cui deve andare. Il PLC, una volta ricevuta la destinazione, controlla il percorso e l’arrivo del bagaglio sul molo previsto e trasmette al BHD l’avvenuta operazione. A sua volta il BHD trasmette al BDV il messaggio indicante la fine del processo riguardante il bagaglio.

  33. Caratteristiche Impianto BHS Coordinamento Scali L’impianto BHS trasporta i bagagli in partenza ed in arrivo, rispettivamente dai banchi check-in (piano + 2) ai moli di smistamento (piano -1) e dai moli di riconsegna (piano –1) ai caroselli arrivi (piano 0). In totale l’impianto si sviluppa per 7.000 metri di nastri, e trasporta i bagagli ad una velocità media di 40 metri al minuto. Raccoglie i bagagli da 168 banchi di check-in e, attraverso 6 ponti-scanner per la lettura automatica (ATR) ed altrettante postazioni di codifica manuale, li smista su 45 moli, di cui 11 dotati di macchina x-ray per controllo di sicurezza.

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