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DAL MONITORAGGIO AL MIGLIORAMENTO: LA CONDUZIONE DI PROCESSI AUTOVALUTATIVI

Seminario Progetto F.A.R.O. – Palermo 14 novembre 2005. DAL MONITORAGGIO AL MIGLIORAMENTO: LA CONDUZIONE DI PROCESSI AUTOVALUTATIVI. Mario Castoldi. DAL MONITORAGGIO AL MIGLIORAMENTO: LA CONDUZIONE DI PROCESSI AUTOVALUTATIVI. MONITORAGGIO E PROCESSI AUTOVALUTATIVI.

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DAL MONITORAGGIO AL MIGLIORAMENTO: LA CONDUZIONE DI PROCESSI AUTOVALUTATIVI

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Presentation Transcript


  1. Seminario Progetto F.A.R.O. – Palermo 14 novembre 2005 DAL MONITORAGGIO AL MIGLIORAMENTO: LA CONDUZIONE DI PROCESSI AUTOVALUTATIVI Mario Castoldi

  2. DAL MONITORAGGIO AL MIGLIORAMENTO: LA CONDUZIONE DI PROCESSI AUTOVALUTATIVI MONITORAGGIO E PROCESSI AUTOVALUTATIVI POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI AUTOVALUTAZIONE IN … AZIONE

  3. MONITORAGGIO E PROCESSI AUTOVALUTATIVI DEL CRUSCOTTO MONITORAGGIO BASATO SU INDICATORI PER IL VALUTAZ IONE MIGL IORAMENTO DIAGNOSI COME AUTOVALUTATIONE DI ISTITUTO SPECCHIO

  4. MONITORAGGIO E PROCESSI AUTOVALUTATIVI DIFFERENZE MONITORAGGIO BASATO SU INDICATORI AUTOVALUTATIONE DI ISTITUTO ENFASI TECNICA LOGICA FORMATIVA ENFASI CULTURALE LOGICA DIAGNOSTICA VISIONE ANALITICA METODOLOGIE QUANTITATIVE VISIONE OLISTICA METODOLOGIE QUALITATIVE APPROCCIO COMPARATIVO VALUTAZIONE D’INSIEME APPROCCIO CONTESTUALE VALUTAZIONE SU PRIORITA’

  5. MONITORAGGIO E PROCESSI AUTOVALUTATIVI INTEGRAZIONI PIANO OFFERTA FORMATIVA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE VERIFICA APPRENDIMENTI MONITORAGGIO INDICATORI INDIVIDUAZIONE PRIORITA’ STRATEGICHE AUTOANALISI DI ISTITUTO SU PRIORITA’ PIANI DI SVILUPPO

  6. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI L’autovalutazione di Istituto come riflessione sistematica da parte dei soggetti interni ad una scuola sulle pratiche professionali esistenti come primo passo di un processo di miglioramento (adattamento progetto ISIP – OCSE CERI)

  7. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI LA CENTRALITA’ DEI SIGNIFICATI L’autovalutazione di Istituto come riflessione sistematicada parte dei soggetti interni ad una scuola sulle pratiche professionali esistenti come primo passo di un processo di miglioramento (adattamento progetto ISIP – OCSE CERI)

  8. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI LA CENTRALITA’ DEI SIGNIFICATI PARADIGMA RAZIONALISTICO PARADIGMA NATURALISTICO UNICA, TANGIBILE E SCOMPONIBILE MULTIPLA, INTANGIBILE E OLISTICA NATURA REALTA’ RELAZIONE OSSERVATORE OGGETTO INFLUENZAMENTO RECIPROCO SEPARAZIONE ENUNCIATI DI VERITA’ GENERALIZZABILI E ASTRATTI PARTICOLARI E SITUATI RELAZIONI CAUSA-EFFETTO SPIEGAZIONE DELL’AZIONE INTERAZIONE RICORSIVA LIBERA DAI VALORI RUOLO DEI VALORI CONDIZIONATA DAI VALORI

  9. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI LA CENTRALITA’ DEI SIGNIFICATI “si tratta di passare dalla centralità dei dati empirici, come fondamento unico su cui riconoscere il valore di verità di un oggetto di indagine,alla centralità dei significati, attraverso l’esplorazione dei modi con cui i soggetti agiscono e interpretano l’azione sociale” (M. Lichtner, La qualità delle azioni formative, Milano, Angeli, 1999 )

  10. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI LE ORGANIZZAZIONI COME CULTURE LA CENTRALITA’ DEI SIGNIFICATI L’autovalutazione di Istituto come riflessione sistematicada parte deisoggetti interni ad una scuolasulle pratiche professionali esistenti come primo passo di un processo di miglioramento (adattamento progetto ISIP – OCSE CERI)

  11. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI LE ORGANIZZAZIONI COME CULTURE SENSEMAKING processi cognitivi di creazione di senso ORGANIZING processi sociali di organizzazione = COSTRUIRE L’IDENTITA’ DI UNA SCUOLA IN QUALE IDEA DI SCUOLA CI RICONOSCIAMO? SU QUALI REGOLE COMUNI COSTRUIAMO IL NOSTRO AGIRE PROFESSIONALE? PROMOZIONE DI UNA CULTURA PROFESSIONALE CONDIVISA

  12. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI ORGANIZZAZIONI COME CULTURE LA CENTRALITA’ DEI SIGNIFICATI L’autovalutazione di Istituto come riflessione sistematicada parte deisoggetti interni ad una scuolasulle pratiche professionali esistenticome primo passo di un processo di miglioramento (adattamento progetto ISIP – OCSE CERI) LA FORMAZIONE COME RICERCA SULL’AZIONE

  13. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI LA FORMAZIONE COME RICERCA SULL’AZIONE conoscere PER agire conoscere DALL’ agire conoscere SULL’ agire TEORIA TEORIA TEORIA PRATICA PRATICA PRATICA paradigma RAZIONALITA’ TECNICA paradigma APPRENDISTATO paradigma RIFLESSIVITA’ formazione come ALIMENTAZIONE formazione come IMITAZIONE formazione come RICERCA

  14. POTENZIALITA’ DEI PROCESSI AUTOVALUTATIVI ORGANIZZAZIONI COME CULTURE LA CENTRALITA’ DEI SIGNIFICATI L’autovalutazione di Istituto come riflessione sistematicada parte deisoggetti interni ad una scuolasulle pratiche professionali esistenticomeprimo passo di un processo di miglioramento (adattamento progetto ISIP – OCSE CERI) LA FORMAZIONE COME RICERCA SULL’AZIONE IL CAMBIAMENTO COME PROBLEM SOLVING

  15. AUTOVALUTAZIONE IN … AZIONE IL CAMBIAMENTO COME PROBLEM-SOLVING FOCALIZZARE INDIVIDUAZIONE DOMANDE DI INDAGINE DECIDERE DESCRIVERE DEFINIZIONE IPOTESI DI SOLUZIONE RACCOLTA DATI ED INFORMAZIONI INTERPRETARE ANALISI CRITICA DEL PROBLEMA “se volete capire come funziona qualcosa provate a cambiarla” (K. Lewin)

  16. FOCALIZZARE INDIVIDUAZIONE DOMANDE DI INDAGINE SETTIMANE DI FLESSIBILITA’: NE VALE LA PENA? * Quale incidenza sui gruppi didattici? -    Livello di elaborazione progettuale -    Livello di condivisione delle scelte * Quale incidenza sul percorso formativo degli studenti? -    Abilità/contenuti -    Metodi di apprendimento * Quale incidenza sull’azione didattica del docente? -    Attenzione ai bisogni del singolo -    Relazione con gli studenti -    Metodologia di insegnamento -    Uso formativo della valutazione * Quale incidenza sulla “immagine” della scuola? -    Docenti -    Genitori - Studenti

  17. FOCALIZZARE INDIVIDUAZIONE DOMANDE DI INDAGINE • I COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA SONO • PREPARATI? • VERIFICATI? • FINALIZZATI? • GESTITI SECONDO CRITERI COMUNI? • ATTENTI AL PROCESSO DI CRESCITA? • INTERATTIVI? • PROATTIVI? • SENSIBILI AL DESTINATARIO?

  18. DESCRIVERE RACCOLTA DATI E INFORMAZIONI SETTIMANE DI FLESSIBILITA’: IMPIANTO DI INDAGINE DICHIARATO Analisi POF Analisi procedure organizzative Analisi programmi corsi ATTESO Questionario docenti Osservazione incontri colleg. PERCEPITO Intervista gruppi didattici Questionari di percezione doc./stud./genit. AGITO Analisi prove valutative Comparazione scrutini I-II quadr. Analisi registri corsi

  19. DESCRIVERE RACCOLTA DATI E INFORMAZIONI COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA: IMPIANTO DI INDAGINE ANALISI ESISTENTE ANALISI ALTERNATIVE DICHIARATO Analisi Carta dei servizi Analisi POF Verbali Collegio docenti Circolari interne PRESCRITTO Studio articoli relativi alla comunicazione valutativa nella scuola PERCEPITO Questionario docenti Questionario genitori Interclasse docenti/genitori COMPARATO Analisi esperienze di altre scuole Corso di aggiornamento su “Gestione del colloquio” AGITO Griglia di rilevazione Protocollo di osservazione ATTESO Analisi aspettative/proposte di docenti e genitori

  20. UN PASSAGGIO CRUCIALE LA MAPPA DELLA QUALITA’ DIAGNOSI COME PONTE TRA SVILUPPO • SINTESI INTERPRETATIVA DEL PROCESSO DI INDAGINE • OGGETTIVAZIONE DEL MODELLO CULTURALE • QUADRO DI RIFERIMENTO PER IL PIANO DI SVILUPPO • STRUMENTO ORIENTATIVO PER LA VALUTAZIONE

  21. INTERPRETARE ANALISI CRITICA DEL PROBLEMA SETTIMANE DI FLESSIBILITA’: MAPPA DELLA QUALITA’ CONTESTO Individuazione traguardi minimi Definizione prove di verifica comuni PROGETTAZIONE Analisi bisogni Consigli di classe Progettazione gruppi disciplinari Progettazione organizzativa ATTUAZIONE Impiego metodologie attive Documentazione percorsi Valutazione concordata VALUTAZIONE Verifica ricadute (gruppi didattici/ consigli di classe) Percorsi di approfondimento personalizzati

  22. DECIDERE DEFINIZIONE IPOTESI DI SOLUZIONE SETTIMANE DI FLESSIBILITA’: PIANO DI SVILUPPO • LINEE DI INTERVENTO • articolazione in due periodi dell’anno (ottobre-febbraio) • incremento ore gruppi disciplinari (dal monte ore Collegio docenti) • strutturazione prove di verifica comuni per gruppi disciplinari • coordinamento passaggio di informazioni C.di C. – gruppi discipl. • costruzione archivio percorsi didattici di recupero/approfondim. • definizione modalità di valutazione comuni gruppi recupero • segnalazione percorsi di approfondimento personalizzati da parte dei responsabili gruppi di recupero

  23. INTERPRETARE ANALISI CRITICA DEL PROBLEMA COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA: MAPPA DELLA QUALITA’

  24. DECIDERE DEFINIZIONE IPOTESI DI SOLUZIONE COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA: PIANO DI SVILUPPO • LINEE DI INTERVENTO • destinazione di 4 ore quadrimestrali della programmazione didattica settimanale per la preparazione dei colloqui con le famiglie • (…) • elaborazione di un codice di comportamento comune tra i docenti nella gestione dei colloqui con le famiglie • impiego di un prospetto comune di documentazione dei colloqui con le famiglie, ricavato dalla matrice impiegata per la rilevazione delle prassi esistenti • ripartizione dei colloqui di fine quadrimestre tra gli insegnanti del allo scopo di: • * consentire una maggior durata ai colloqui • * responsabilizzare tutti i docenti nella gestione dei colloqui • * favorire una relazione comunicativa più equilibrata • (…)

  25. DAL MONITORAGGIO AL MIGLIORAMENTO: LA CONDUZIONE DI PROCESSI AUTOVALUTATIVI “L’organizzazione dipinge il proprio scenario, lo osserva con il binocolo e cerca di trovare un sentiero nel paesaggio” (K. Weick,Senso e significato nell’organizzazione, Milano,Cortina Editore, 1997)

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