1 / 75

Verifiche e test in italiano L2

Verifiche e test in italiano L2. Gianfranco Porcelli Pavia, 15 dicembre 2008. La verifica del profitto come comunicazione. Tre termini cruciali: Verifica Profitto Comunicazione. La verifica del profitto come comunicazione. Verifica e valutazione La ‘misurazione’.

matana
Download Presentation

Verifiche e test in italiano L2

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Verifiche e test in italiano L2 Gianfranco Porcelli Pavia, 15 dicembre 2008

  2. La verifica del profitto come comunicazione • Tre termini cruciali: • Verifica • Profitto • Comunicazione

  3. La verifica del profitto come comunicazione • Verifica e valutazione • La ‘misurazione’

  4. Verifica¹ Valutazione

  5. La verifica… (1: di che cosa?) • Oggetto della verifica è la performance, ciò che lo studente “esterna”, come indice e campione della competence: a) indice, perché può condurre a intuire processi mentali e abilità complesse; b) campione, perché ogni prova di controllo non può che selezionare alcune abilità, competenze, aree lessicali...

  6. Input, Intake, Output

  7. La verifica… (2: quali parametri?) • La accuracy, in termini di correttezza a livello fonetico, grammaticale e lessicale • La fluency, intesa come capacità di comunicare non necessariamente in modo totalmente accurato • La comprensione interculturale, grande obiettivo di fondo da non dimenticare

  8. Coerenza delle verifiche •  con il metodoadottato: un testing di matrice strutturalista non è compatibile con approcci comunicativi e/o umanistico-affettivi; •  con gli obiettivi della verifica. • Senza tale coerenza il test è privo di VALIDITA’.

  9. Validità dei test • Definizione: capacità di un test di verificare ciò che intende verificare e nient’altro. • Test “di intelligenza” o “di lingua” ? Parametri della validità: • Pertinenza; • Accettabilità; • Comparabilità; • Economia.

  10. ...del profitto... CALIBAN: You taught me language, and my profit on’t Is, I know how to curse; the red plague rid you, For learning me your language! W. Shakespeare, The Tempest, I, ii, 363 [Italiano lingua seconda per i colf, 1611]

  11. …come comunicazione. a) coerente con un approccio comunicativo; b) come comunicazione operativa di obiettivi.

  12. Misurare: si può? • Unità di misura • Lo zero • Gauss e “distanze relative” • Misurare, in senso stretto, non si può.

  13. Il voto come comunicazione • I numeri (e le medie) • Gli aggettivi • Le lettere • ma oggi... • ...e ancor più, sperabilmente. domani: • il PORTFOLIO (e dintorni: passaporto, ecc.) come documentazione di ciò che si sa fare • “I have no Italian” – essere padroni di una lingua (sapere non è possedere)

  14. Statica o dinamica? • giovedì: 40° • venerdì: 39° • sabato: 37° • Ieri, domenica: 36° • oggi… ?

  15. La distribuzione normale delle frequenze • Ovvero, anche il caso ha le sue regole

  16. Poligono frequenze 1 dado

  17. Poligono frequenze 2 dadi

  18. Poligono frequenze 3 dadi

  19. Poligono frequenze 4 dadi

  20. Poligono frequenze 5 dadi

  21. Poligono frequenze 6 dadi

  22. Norma e Criterio • “Norma”: riferimenti interni. • Il richiamo alla “norma” è un raffronto con i livelli medi di profitto riscontrabili in una classe (è un raffronto possibile, in qualche misura, per lo scolaro). • “Criterio”: riferimenti esterni • Il richiamo al “criterio” è un raffronto con parametri esterni — ad esempio, quelli offerti da Quadro Europeo di Riferimento (è un raffronto di norma impossibile per lo scolaro).

  23. La “sufficienza” • Sufficienza “assoluta” o “criteriale” (p. es. con riferimento alle esigenze di un’azienda); • dieci euro sono sufficienti? • criterio: il bene o servizio da acquistare • Sufficienza “relativa” o “normale”, ossia scolastica • mio figlio è sufficiente? • criterio: le attese dell’insegnante.

  24. Conoscenza delle lingue... • Ottima...  • Sufficiente...  • Scolastica...  • Da questo punto di vista l’insegnamento dell’italiano a stranieri in Italia è molto più realistico e attento all’extra-scuola

  25. Descrittori Produzione Scritta A • A1 - So scrivere una breve e semplice cartolina, per es. per mandare i saluti dalle vacanze. So riempire moduli con dati personali ad es. il mio nome, la nazionalità e l'indirizzo sulla scheda di registrazione di un albergo. • A2 - So scrivere semplici appunti e brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per es. per ringraziare qualcuno.

  26. Descrittori Produzione Scritta B • B1 - So scrivere semplici testi coerenti su argomenti noti o di mio interesse. So scrivere lettere personali esponendo esperienze e impressioni. • B2 - Sono in grado di scrivere testi chiari e articolati su un'ampia gamma di argomenti che mi interessano. Sono capace di scrivere saggi e relazioni, fornendo informazioni e ragioni a favore o contro una determinata opinione. So scrivere lettere mettendo in evidenza il significato che attribuisco personalmente agli avvenimenti e alle esperienze.

  27. Descrittori Produzione Scritta C • Sono in grado di esprimermi sviluppando analiticamente il mio punto di vista in testi chiari e ben strutturati. Scrivo lettere, saggi e relazioni esponendo argomenti complessi, evidenziando i punti che ritengo salienti. Sono in grado di scegliere lo stile adatto ai lettori ai quali intendo rivolgermi. • Sono in grado di scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente adeguati. Scrivo lettere, relazioni e articoli complessi e supporto il contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare. Sono capace di scriver riassunti e recensioni di opere letterarie e saggi professionali

  28. Errore e Sbaglio • I termini NON sono sinonimi nemmeno nella lingua italiana corrente: si può fare qualcosa per errore o per sbaglio, tuttavia si può solo indurre in errore ma non *indurre in sbaglio. • Le co-occorrenze • In Glottodidattica...

  29. L’errore • a) Si riferisce alla competencee quindi è sistematico; • b) Ha bisogno di interventi esterni e espliciti per essere corretto; • c) L’insieme degli errori rivela il livello di interlanguage raggiunto e, potenzialmente, il grado di fossilizzazione.

  30. Lo sbaglio • a) Si riferisce alla performance e quindi è occasionale; • b) Per definizione, può essere corretto da chi l’ha commesso, purché se ne accorga; • c) La frequenza degli sbagli può essere indice di uno stato ansioso in chi parla o scrive.

  31. Corollario fondamentale • Qualora un dato elemento venisse esaminato una sola volta in un test: • se la risposta è errata, non sapremo mai se si tratta di un errore o di uno sbaglio; • ma anche una risposta corretta potrebbe nascondere problemi di competence, con una performance “giusta per sbaglio”; • [errore palese e errore nascosto]

  32. È accaduto in una Scuola Media • Alcuni studenti hanno meritato un giudizio nettamente positivo sulla base delle risposte date a un questionario ma hanno rivelato gravi lacune nella comprensione del testo quando è stato chiesta la retroversione del brano su cui era basato il questionario. • (segue)

  33. Se si segue l’ordine del brano la sequenza facilita il ritrovamento delle risposte giuste, “a intuito” Se non si segue l’ordine del brano si procede in modo innaturale e si inseriscono difficoltà artificiose C’è poca scelta …

  34. La legge del non-reciproco(variante della “legge di Murphy”) • Se un test o una prova strutturata palesano errori, ci sono problemi di apprendimento. • Se invece non palesano errori, i problemi potrebbero esserci ugualmente.

  35. Genesi degli errori / 1 • a) transfer interlinguistico errori di “interferenza”: *the goods boys *le chaleur, le méthode *die Fräulein

  36. Genesi degli errori / 2 b) transfer di apprendimento errori di ipergeneralizzazione: *who did arrive? *speak you English? • Chi risponde dà una risposta • Chi propone fa una proposta • …ma chi dispone non dà una *disposta • …e soprattutto chi suppone non… osta

  37. Genesi degli errori / 3 c) strategie didattiche, strategie di apprendimento della L2, strategie di comunicazione uso eccessivo o scorretto di: • forme rare • un solo genere • forme elementari • Esito generale: FOSSILIZZAZIONE

  38. Esempi (inglese LS) • What (happen) ________ there after I had left? • My friend Tom can ski vey well; he’s a small champion • A friend of mine / Un amico dei miei • What was Pepys doing when they woke him up? • You’ve written a romance

  39. Osservazione e Consapevolezza • Sono due parole-chiave, sempre più diffuse in Glottodidattica: • Imparare significa sviluppare consapevolezza, e per questo occorre anzitutto accorgersi delle strutture lessicali e grammaticali operanti nella lingua da imparare.

  40. Consapevolezza per l’autovalutazione • Perché chi impara una lingua possa autovalutarsi occorrono: • 1) coscienza precisa degli obiettivi e dei livelli desiderati (“criteri”); • 2) strumenti di verifica della correttezza della propria performance (non solo in termini di accuracy).

  41. Verifiche comode e verifiche valide • È anche colpa mia? • “Gli studenti sanno mettere le crocette ma non capiscono quello che fanno” • “mettere le crocette” può essere sostituito da: • Riempire i buchi • Abbinare tra due colonne • Riordinare • … altro ancora [che cosa?]

  42. Avevo scritto …

  43. … ma avevo anche scritto … • “non abbiamo mai affermato che i test debbano soppiantare in toto le prove tradizionali: essi servono invece ad assicurare che tali prove vengano affrontate dagli allievi in condizioni ottimali.”

  44. … concludendo così: • “Fare eseguire un riassunto o una composizione dopo aver accertato la padronanza delle strutture linguistiche è assai più produttivo che servirsi delle stesse prove anche per verificare tale padronanza.” • Il Language testing: problemi e tecniche, Bergamo, Minerva Italica, 1975, p. 124.

  45. Solo apparenze • 5 risposte esatte a 20 quesiti a scelta quadrupla • da 1 a 10, quanto valgono? • valgono ZERO! • Una scimmia addestrata che lavora a caso ha la stessa probabilità di raggiungere quel risultato, e se è fortunata fa anche meglio!

  46. Errori palesi e nascosti • “Maurice? Who's Maurice? What does he do?” • “He's a friend of mine. He's a waiter.” • Due studenti hanno tradotto a friend of mine come: • * un amico di famiglia. • * un amico dei miei genitori. • Sarà ‘giusto’ “un amico dei miei” ?

  47. Una metafora del Language Testing • è quella dei ciechi che si accostano a un elefante: a seconda della parte con cui entrano in contatto (la proboscide, le zanne, le orecchie, la coda, ecc.) ognuno di loro ne avrà una percezione del tutto particolare; ne risulterà una serie di descrizioni che pur essendo in sé veritiere riflettono solo parzialmente un'entità che è qualcosa di più e di diverso della somma delle singole osservazioni. • Non è una metafora nuova ma serve comunque a metterci in guardia contro l'illusione di avere colto nel loro insieme realtà complesse quando invece se ne possiedono solo visioni unilaterali.

  48. Un elefante senza la coda

  49. L’assioma di Titone sul testing • Non possiamo prendere due piccioni con una fava: • siamo costretti a usare molte fave per prendere un solo piccione

  50. Problemi vecchi … • Se si usa una sola delle tante tecniche di testing si privilegiano gli allievi che si trovano bene con esse e si sfavoriscono indebitamente gli altri • Ossia, la pluralità delle tecniche come strumento di equità • Globalisti / serialisti

More Related