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Il relatore

Il relatore. Ing. Antonio Savoini Laureato al Politecnico di Milano il 19 Dicembre 1996 in Ingegneria Elettronica con Indirizzo informatico, vecchio ordinamento. Iscritto all’albo degli ingegneri di Novara il 19 Febbraio 1998, al numero 1642.

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Presentation Transcript


  1. Ing. Antonio Savoini

  2. Il relatore Ing. Antonio Savoini Laureato al Politecnico di Milano il 19 Dicembre 1996 in Ingegneria Elettronica con Indirizzo informatico, vecchio ordinamento. Iscritto all’albo degli ingegneri di Novara il 19 Febbraio 1998, al numero 1642. Da sempre libero professionista opera nel mondo dell’ IT e dell’ICT tra Novara, Milano, Torino e Roma. Ha maturato solide competenze in ambito Telco, Energy, HealthCare, PA, Media, CRM. Official website: www.antoniosavoini.com Mail: antonio.savoini@antoniosavoini.com Linkedin: https://www.linkedin.com/in/antoniosavoini Facebook: https://www.facebook.com/antonio.savoini?ref=tn_tnmn Twitter: https://twitter.com/AntonioSavoini Ing. Antonio Savoini

  3. Scopo del convegno I sistemi di produttività individuale, storicamente sono i prodotti per videoscrittura e i fogli elettronici per il calcolo. Negli anni più recenti sono diventati strumenti di produttività individuale anche i software per gestire la posta elettronica e per creare slide e presentazioni e i browser per navigare su internet. L’aumentata complessità dell’attività professionale ha poi portato il professionista a doversi dotare di infrastrutture sempre più potenti abilitate spesso con l’utilizzo di server. L’evoluzione della tecnologia ha inoltre spostato parte degli strumenti dal PC ad internet moltiplicando le opportunità di utilizzo e la potenza stesso dello strumento. Modificando nel contempo alcuni paradigmi di utilizzo. In questo convegno si vuole dare una panoramica sulle nuove tecnologie informatiche e internet calandole nella quotidianità della professione ingegneristica per dare una chiave di lettura che possa consentire ad utenti nuovi a questo approccio di vincere la naturale diffidenza, di trarre giovamento dall’utilizzo di strumenti evoluti ricavandone un oggettivo vantaggio competitivo professionale. Ing. Antonio Savoini

  4. Agenda • Cenni sulla definizione di Web 2.0 • Dalla infrastruttura locale al Cloud, alle RIA. Evoluzione concettuale • Il software Open Source • Internet ofThings • La descrizione dell’esigenza del professionista ingegnere • Analisi dei costi • I vantaggi della virtualizzazione • Modelli economici • Tipologie di servizio • CloudCapabilities • Ria Capabilities • Rassegna RIA • Centrale Telefonica Virtualizzata • Web Identity e Web Reputation • Costruire un sito internet • Riportare tutto a casa Ing. Antonio Savoini

  5. Web 2.0 Ogni tecnologia si caratterizza per avere termini e definizioni peculiari. Il web cosiddetto 1.0 nasce come strumento per pubblicare informazioni. I contenuti di un sito internet erano decisi in via esclusiva dall’autore del sito stesso. Non vi era interazione. Un sito, o meglio una applicazione web 2.0, consente invece all’utente di interagire, o usufruendo di un servizio o pubblicando i propri contenuti originali. Gli esempi più noti di applicazioni 2.0 sono Facebook, YouTube, Gmail, Wikipedia. A tendere i serizi 2.0 sono diventati vere e proprie applicazioni accessibili dal web i cui deliverables sono poi utilizzabili in locale da parte dell’utente Ing. Antonio Savoini

  6. Virtualizzazione (1) Virtualizzazione: è quella tecnologia che consente di astrarre le risorse hardware dalle risorse software. Di fatto l’hardware viene utilizzato in condivisione da più macchine software virtualizzate. Gli strumenti sicuramente più diffusi per creare una infrastruttura virtualizzata sono VmWare, Citrix Xen, VIrtualBox, HyperV. La virtualizzazione può essere fatta utilizzando cluster di server presso un datacenter e anche su un personal computer. Ovviamente le performance sono differenti e assolvono ad esigenze differenti. Ing. Antonio Savoini

  7. Virtualizzazione (2) • Remotizzazione: quando una macchina è diventata virtuale, non è più necessario che venga fisicamente localizzata in un luogo prossimo. Può essere posta su una infrastruttura di virtualizzazione anche molto distante, accessibile tramite fat client o tramite browser internet. • Ci sono diverse soluzioni per realizzare la remotizzazione: • Housing • Hosting • Cloud vero e proprio • Housing: è una tipologia di remotizzazione che prevede che il o i server di proprietà dell’utente vengano ospitati presso una infrastruttura assistita che mette a disposizione connettività internet, spazio piastrella o spazio rack, alimentazione, refrigerazione. Ing. Antonio Savoini

  8. Virtualizzazione (3) Hosting: è un servizio di remotizzazione di un server presso un data center allestito. Il server in hosting è fisicamente localizzabile all’interno del datacenter e viene messo a disposizione dal provider del servizio. Naturalmente il server o il cluster di server nel datacenter può ospitare una infrastruttura di virtualizzazione su cui installare numerosi server virtuali. In molti casi le macchine in hosting sono di proprietà del datacenter che le mette a disposizone e ne ha in carico la manutenzione e la availability. L’utente che acquista un hosting solitamente non ha il pieno controllo sistemistico del server. Cloud: il cloud può essere semplificativamente essere visto come una virtualizzazione dell’hosting. I server fisici sono di proprietà del provider che eroga il servizio. Il server virtuale non è localizzabile su di una macchina reale ma potrebbe utilizzare in condivisione risorse hardware disponibili su diversi server fisici anche geograficamente distanti tra di loro. Un servizio di cloud non necessita di interventi di manutenzione sistemistica. Usualmente un servizio in cloud prevede meccanismi di self provisioninge un sistema di billing automatico per consentire all’utente di configurarsi le proprie macchine virtuali secondo le proprie esigenze, riducendo al minimo l’interazione “umana” con il provider. Ing. Antonio Savoini

  9. Virtualizzazione (4) L’ampliamento di apparati in housing e hosting è solitamente una operazione complessa ed onerosa. L’ampliamento di una infrastruttura in the cloud è al contrario una operazione del tutto trasparente per l’utente e in molti casi può essere fatta in self service direttamente dal proprio PC. RIA (Rich Internet Application): con questo termine si identificano le applicazioni internet che consentono all’utente di svolgere delle attività di produttività individuale o aziendale accedendo ad un portale web che mette a disposizione un ambiente di lavoro con funzionalità analoghe a quelle che sono abitualmente disponibili tramite programmi installati “in locale” sul proprio PC o sul server presente in azienda. Una azienda che espone una RIA su internet, ha messo in hosting o in the cloud i proprie server su cui ha installato l’applicazione originale per metterla a disposizione degli utenti internet. Anche le RIA espongono meccanismi di SelfProvisioning e di Billing automatizzati. Ing. Antonio Savoini

  10. Virtualizzazione (5) Virtualizzazione Ing. Antonio Savoini

  11. Open Source (1) • Open Source: un software open è un prodotto i cui autori e detentori dei diritti di autore ne consento l’uso e lo studio da parte di altri soggetti indipendenti. La concessione in uso avviene tramite la sottoscrizioni di apposite licenze. Erroneamente un prodotto open source è considerato come un prodotto gratuito. Nei fatti non è così. Di solito il produttore di software open source ha i suoi ricavi da • -assistenza sul prodotto • -personalizzazioni • -donazioni • -sponsorizzazioni • -didattica • Un prodotto open source in distribuzione gratuita senza assistenza e frutto della collaborazione di network tra sviluppatori è detto community edition. Lo stesso prodotto solitamente esiste anche i versione a pagamento detta premium edition che viene sempre concessa in uso e distribuzione gratuita a fronte però di un canone di manutenzione. Ing. Antonio Savoini

  12. Open Source (2) I prodotti open source hanno ormai raggiunto un grado di maturità e stabilità tale da essere qualitativamente analoghi e in alcuni casi superiori ai prodotti a pagamento. Esempi noti di prodotti open source sono Open Office, Asterisk, MySql. Ing. Antonio Savoini

  13. Internet ofThings (IoT) • IoT è una tecnologia che consente ad oggetti concreti della vita reale di essere riconoscibili ed indirizzabili su internet. Gli oggetti reali acquisiscono informazioni, attuano apparecchi meccanici o termici o altro, tracciano comportamenti di chi li usa. Tutte le informazioni possono essere raccolte tramite una RIA e gestite a fini di studio statistico. • Nella realtà quotidiana di molti di noi sono già presenti oggetti IoT come ad esempio televisori, bilance pesa persone, orologi, cardiofrequenzimetri, computer di bordo di moderne autovetture. • A livello più alto le tecnologie IoT hanno un grande ruolo ad esempio in progetti per Smart Cities con sistemi per la mobilità intelligente, il car e bike sharing, la gestione dell’illuminazione urbana, la videosorveglianza e la sicurezza . Nelle aziende le tecnologie IoT trovano impiego nella building automation, nella georeferenziazione degli asset in superfici ampie o vaste. Ing. Antonio Savoini

  14. La descrizione dell’esigenza (1) • La professione ingegneristica si sostiene con deliverables (documenti) che sono spesso il prodotto del nostro lavoro: • Relazioni • Disegni • Pratiche • Perizie • Fotografie e rilievi • Cataloghi • Datasheet • Il corpo di documenti prodotti e da gestire annualmente da uno studio di ingegneria può essere potenzialmente grande. Gran parte di questa documentazione deve essere archiviata e conservata anche per lungo tempo. • I nostri interlocutori da parte loro sono evoluti ed entrano in contatto con noi con posta elettronica, chat, whatsapp, alcuni social network, fax, telefonate. • Gli orari lavorativi sono dilatati, soprattutto in presenza di clienti esteri. Ing. Antonio Savoini

  15. Scenario (2) – La descrizione dell’esigenza • Le necessità di calcolo sono aumentate con la complessità dei progetti e la produzione documentale si è elevata negli standard (ad esempio presentazione dei progetti con rendering). • Per far fronte alle levate esigenze e all’innalzamento degli standard attesi per i deliverables, diventano fondamentali alcuni strumenti di lavoro come • Rete LAN per l’ufficio, sia essa wired o wireless • Connessione veloce ad internet • Centrale telefonica • Stampante multifunzione con funzionalità di scanner e fax • Cellulare smartphone e/o tablet per l‘operatività fuori ufficio • Un sistema di backup dei dati e dei documenti • Un sistema server per ospitare software di calcolo • Tutti questi asset espongono costi che possono diventare anche significativi su base annua e che si riverberano sul costo della prestazione rendendo lo studio meno competitivo di quello che può essere o per converso assottigliando i margini. Ing. Antonio Savoini

  16. Analisi dei costi (1) Server • La gestione di una infrastruttura informatica presso la propria sede (in house) prevede alcune voci di costo che non possono essere ovviate: • Spazio • Assorbimento elettrico e Refrigerazione • Manutenzione ordinaria e straordinaria di tipo sistemistico • Licensing per il software di base e applicativo • Costi legati alla indisponibilità del servizio • Nel seguito si fa una simulazione dell’incidenza di tali voci in termini economici sul bilancio dello studio. • Spazio • Una infrastruttura informatica prevede molti componenti: server, router, switch, firewall, modem adsl, etc, etc. Per questi apparati andrebbe riservato uno spazio adeguatamente protetto da shock meccanici, elettrici, polveri, adeguatamente refrigerato per consentire il corretto funzionamento della infrastruttura e isolato acusticamente per garantire ottimali condizioni di lavoro per il personale di studio. Ing. Antonio Savoini

  17. Analisi dei costi (2) Server Assorbimento elettrico Un server di media, medio alta fascia, ha un assorbimento di circa 500W al’ora. Se rimane acceso 24 h*365gg ed utilizzato all’80% della sua potenza di CPU arriva aconsumare energia elettrica per un costo 2,6-3 Euro al giorno e quindi su base annua costa sino a 1000 per la sola corrente elettrica. (Per calcolare l’assorbimento del proprio server è possibile utilizzare, tra gli altri, un servizio on linehttp://extreme.outervision.com/psucalculatorlite.jsp) A questo calcolo vanno aggiunti i costi per la refrigerazione. La refrigerazione può essere fatta con un normale condizionatore per piccoli ambienti. L’uso di solito è demandato al buon senso e alle condizioni climatiche. Manutenzione ordinaria e straordinaria di tipo sistemistico Un server di media o medio alta fascia ha un costo di acquisto di circa 5000 euro comprensivo del software di base ivi installato. Cui si deve aggiungere mediamente un 15-17% del costo di acquisto di manutenzione pari a 750-850 euro all’anno. Ing. Antonio Savoini

  18. Analisi dei Costi (3) – Licensing e costi correnti • Licensing • Nei costi informatici deve essere computata l’acquisizione delle licenze dei software di produzione: • Office • Autocad • Inventor • Acrobat • Gestionale per prima nota • Etc… • Alcune licenze hanno validità perpetua e quindi possono rappresentare una voce di costo una tantum. In altri casi la licenza è a tempo e quindi va rinnovata. In ogni caso anche in possesso di licenze perpetue si deve far fronte all’obsolescenza del prodotto software acquistandone la nuova versione. • Canoni per la connessione internet • Nel computo dei costi di studio legati all’informatizzazione debbono rientrare i costi per la connessione veloce ad internet che mediamente si attestano sui 600-1000 euro all’anno. Ing. Antonio Savoini

  19. Analisi dei costi (4) Availability ovvero l Disponibilità del servizio Disponiblità del servizio AI costi vivi vanno aggiunti i disservizi che derivano dai fermi non programmati. SI definisce l’availabiliy di un servizio come Dove con MTBF intendiamo il MeanTimeBetweenFailures, ovvero il tempo medio tra un fallimento ed un altro del sistema (quindi l'uptime) e con MTTR intendiamo il MeanTimeToRepair, ovvero il tempo medio per riparare il sistema dopo il suo fault. Chiaramente questa formula rappresenta la percentuale di tempo totale di funzionamento atteso durante il quale il sistema rimane funzionante Il risultato della formula assume significato se rapportato al tempo continuativo su base annua per cui ci sia attende che un sistema sia disponibile per erogare un servizio. E’ intuibile pertanto che un sistema che è atteso funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno non potrà mai avere una availability del 100% perché il MTTR non può essere nullo. E’ invece ragionevole attendersi una availability del 100% per tutti quei sistemi che sono attesi funzionanti per meno di 365 giorni all’anno. In altre parole se un sistema è atteso funzionante per 200 giorni all’anno, il suo esercizio deve essere tale che l’MTTR sia nullo durante quei 200 giorni, concentrandolo tutto nei giorni di downtime programmato e agendo affichè non si presentino guasti durante l’uptime. Ogni professionista può valutare il costo in termini di mancato fatturato per ogni giornata di downtime del proprio server. Ing. Antonio Savoini

  20. Analisi dei costi (5) Centrale Telefonica Centrale telefonica Un analogo ragionamento può essere condotto per i costi di manutenzione in esercizio della centrale telefonica di studio. Se si prende ad esempio una centrale telefonica di piccole dimensioni (esempio Equipaggiamento : 4 linee ISDN,8 utenti analogici e 8 utenti digitali). Essa ha un costo che può variare dai 1000 ai 2000 euro se acquistata oppure il suo costo può tramutarsi in canone nell’ordine delle decine di euro al mese. Essa ha un assorbimento energetico orario di circa 150W e quindi un costo di circa 80 centesimi di Euro al giorno che su base annua si tramuta in un costo di circa 290-300 Euro per l’energia elettrica. Traffico telefonico Il Traffico telefonico generato con la centrale telefonica è un ulteriore costo che può essere valutato dal singolo professionista in ragione della tipologia di contratto e piano tariffario che ha concordato con il proprio gestore. Ing. Antonio Savoini

  21. Analisi dei costi (6) PC, Smartphone, Tablet • Dispositivi ad uso personale • Nei costi informatici di studio vanno anche computati i costi di acquisto e manutenzione di: • PC Desktop • PC Portatili • Smartphone • Tablet • Ultimamente il costo per Smatphone e Tablet viene variabilizzato perché il bene viene dato in uso all’utente con piani di rateizzazione il cui importo pesa in quota parte sul totale della bolletta telefonica del provider di telefonia. • Non è invece da trascurare il costo del traffico di interconnessione: spesso il vantaggio economico di una offerta telefonica mobile viene annullato dalle comunicazioni che avvengono tra il personale in studio e il personale in mobilità. • Statisticamente il 60% del traffico sviluppato avviene tra colleghi. Diventa fondamentale avere contratti sinergici che consentano di tenere sotto controllo questa quota preponderante di spesa. Ing. Antonio Savoini

  22. I vantaggi della virtualizzazione in hosting e cloud • Esiste innegabilmente un forte spinta ad utilizzare i servizi di virtualizzazione e in cloud, ivi comprese le RIA. Gli strumenti di lavoro quotidiano come PC o smartphone adottano ormai logiche che inducono all’utilizzo dei sistemi cloud. • I vantaggi più tangibili di questa rivoluzione sono sicuramente di carattere amministrativo e funzionale. • Dal punto di vista economico il saving si misura su alcune dimensioni sostanziali come meglio evidenziato nel seguito. • Funzionalmente, se ben interpretata, la virtualizzazione consente di gestire i propri dati con paradigmi nuovi ed efficienti. Ing. Antonio Savoini

  23. I vantaggi della virtualizzazione in hosting e cloud (2) • Costo di un server in hosting: • Da 50 a 70 euro al mese • Si azzerano i costi per: • Spazi riservati • Consumi elettrici • Manutenzione sistemistica ordinaria e straordinaria • Software di base (sistema operativo) che viene fornito dal provider del servizio • L’Availability garantita è near 100%, riducendo drasticamente il downtime su base annua • Se lo studio sospende l’attività il server può essere spento, e, se non si prevedono accessi da utenze esterne, può essere congelato nell’ultima configurazione utilizzata per essere poi ripristinato all’uso al momento della riapertura dello studio stesso. In ragione del modello economico contrattualizzato con il provider questo situazione può tramutarsi in un uterioresaving. Ing. Antonio Savoini

  24. Modelli economici (1) PPU (pay per use): questo modello economico prevede che il cliente paghi per l’utilizzo effettivo delle risorse. La unità di misura può essere il tempo, l’impegno delle CPU, gli accessi al disco , un mix di queste ed altre metriche. PAYG (pay as yougrow): il modello economico prevede elasticità da parte del provider di servizi in cloud che consente di aggiungere risorse ai server virtualizzati o l’aggiunta di server in ragione della crescita o decrescita delle esigenze del cliente. Open Source - Community Edition vs Premium Edition Il modello prevede che siano rese disponibili all’utenza due versioni dello stesso prodotto. La versione communitysolitamente ha delle limitazioni di utilizzo ad esempio in termini di quantità di dati gestibili, concorrenza di accessi. La versione premium è un software a pagamento a tutti gli effetti e quindi rende disponibili tutte le funzionalità senza vincoli o limitazioni. RIA Anche le RIA offrono modelli di pricing per i quali vi è un cosiddetto “free plan”. L’accesso a questo piano è solitamente perpetuo e contestualmente limitato nelle funzionalità. I “premium plan” invece consentono di avere accesso a tutte le funzionalità disponibili Ing. Antonio Savoini

  25. Modelli economici (2) Quando acquistare il servizio • I servizi in Housing, Hosting e Cloud sono sempre a pagamento, tranne eventuali periodi di try & buy. • Per quanto riguarda il software la scelta è più articolata. • Il servizio o il software Open Source va acquistato: • Quando lo si usa in un ambito commerciale o viene utilizzato per produrre profitto • Quando le limitazioni presenti nelle versioni gratuite si pongono come limite ostativo al completamento della attività • Quando il software o il servizio viene rivenduto a terzi • Solitamente la licenza d’uso di un software Open Source ha una scadenza nel tempo e quindi può essere rinnovata alle stesse condizioni o con condizioni differenti (ad esempio modificando il numero di utenze concorrenti o acquistando o abbandonando moduli componenti del prodotto stesso) • Per quanto concerne i servizi erogati tramite RIA o in cloud essi sono sotto forma di canone con tutte le caratteristiche di elasticità del caso: attivazione e disattivazione di funzionalità anche su base mensile. Ing. Antonio Savoini

  26. Tipologie di servizi Cloud • SaaS (Software as a service): il prodotto software non è acquistato dal cliente ma è ospitato su una istanza virtualizzata cui solo l’utente che l’ha acquisita può accedere. Il prodotto è in logica multi-tennant dove il software e le sue funzionalità sono uguali per tutti e tutti beneficiano allo stesso momento degli aggiornamenti e delle evoluzioni, mente i dati rimangono privati per ogni cliente e segregati. • DasS (Data as a service): il servizio consiste nel mettere a disposizione una infrastruttura per la gestione dei soli dati che nei fatti sono remotizzati su una infrastruttura virtuale ma che possono essere utilizzati come se fossero in locale da una applicazione, anche essa locale in uso presso l’utente del servizio. • HaaS (Hardware as a service): duale del DaaS è una tipologia di servizio che mette a disposiz0one potenza di calcolo remota per dati locali • PaaS (Platform as a service):è tipo di servizio che mette a disposizione dell’utente un pool di applicazioni sinergiche tra di loro (ad esempio Google Apps, Microsoft Office 365m etc, ,etc) • Iaas (Infrastructure as a Service): in questo caso il servizio prevede la messa a disposizione di risorse hardware (disco, calcolo, etc, etc) in maniera non preemptive: la stessa risorsa viene assegnata o meno in ragione delle esigenze computazionali del cliente nel tempo. Ing. Antonio Savoini

  27. Put all the piecestogheter Ing. Antonio Savoini

  28. CloudCapabilities(1) Persistenza del dato Il dato depositato su una piattaforma virtuale è presente nei database remotizzati. Esso può essere soggetto ad alcuni vincoli. Il formato del dato potrebbe essere standardizzato dal provider e quindi è necessario fare un preadattamento del dato passando dal formato nativo a quello richiesto dall’applicazione o infrastruttura remota per essere gestito. La persistenza del dato, ovvero la sua disponibilità nel tempo è garantita dal provider che espone il servizio e vincolata ai pagamenti del canone per la fruizione del servizio. Solitamente al termine del rapporto contrattuale i dati sono mantenuti ma non sono più accessibili da parte dell’utente oppure viene dato un periodo di tempo per poter scaricare le proprie informazioni prima che questa vengano rimosse e quindi non siano più disponibili. Ing. Antonio Savoini

  29. CloudCapabilities(2) • Sicurezza (1) • Quando si parla di sicurezza nella virtualizzazione si tocca un argomento piuttosto sentito. Il motivo principale nasce dalla sensazione diffusa di non avere il tangibile controllo delle proprie informazioni una volta che queste sono state virtualizzate • La sicurezza informatica è essenzialmente di due macro tipologie: • Perimetrale: quando implementa i presidi per garantire la salvaguardia dei sistemi dal punto di vista degli accessi dal modo esterno. Essa viene resa possibile da sistemi di firewalling, DMZ, etc, etc • End Point: la sicurezza end point è quella che garantisce l’integrità delle informazioni sul singolo server o PC. Viene messa in atto con software di antivirus. Ing. Antonio Savoini

  30. CloudCapabilities(3) • Sicurezza (2) • Se si usa un servizio in Housingla sicurezza sulla penetrabilità dei sistemi e sul possibile furto di informazioni è demandata all’utente. E’ infatti onere dell’utente del servizio mettere a punto tutti i presidi di sicurezza perimetrale ed end point sui sistemi che ha “accasato” presso un data center. • Se si usa un sistema in hosting o in the cloud tali garanzie debbono essere fornite al provider del servizio. • Deve sempre essere possibile richiedere quali presidi di sicurezza siano stati messi in atto da parte del provider. Essi debbono essere i più ampi possibili e debbono fare rifermento alle normative in materia vigenti sia nel paese dove il provider ha la propria sede sia nel nostro. Ing. Antonio Savoini

  31. CloudCapabilities(4) Sicurezza (3) Esempio: funzionalità norma PCI-DSS per la sicurezza bancaria in un sistema in Housing/Hosting SCM - Security Control Mangement- la management centralizzata che fornisce l'interfaccia ed alcune funzionalità di base; LM - Log Manager - Modulo di raccolta dei log; LCE - Log CorrelationEngine- modulo di correlazione: riconosce catene di eventi e genera allarmi; SM - Security Monitoring- effettua un controllo a livello network, applicativo e delle risorse dei sistemi; NVS - Network Vulnerability Scanner - modulo di VulnerabilityAssessment - Attenzione: uno dei requisiti che i certificatori PCI richiedono per i software di VA è che il software stesso classifichi le vulnerabilità riscontrate in base ad uno standard chiamato CVSS v.2.0. IDS- Intrusion Detection System -sistema di terze parti atto alla individuazione di tentativi di intrusione software sui sistemi CVSS – Common VulnerabilityScoring System – metodo standard di valutazione della vulnerabilità di un sistema informatico. Ing. Antonio Savoini

  32. CloudCapabilities(5) Privacy (1) Le informazioni che vengono remotizzate presso un provider di servizi in the cloud, potrebbe essere soggette a manomissioni, potrebbero essere perse, potrebbero essere accessibili da terzi che non ne hanno diritto. Non vi è una normativa chiara che possa tutelare l’utente di un servizio in cloud dai rischi legati alla tutela della privacy. Purtroppo infatti la virtualizzazione dei server su cui i dati vengono archiviati spesso fa sì che i nostri dati siano depositati in un apparato che fisicamente può trovarsi in un paese straniero le cui leggi sulla privacy possono essere anche sensibilmente diverse da quelle europee ed italiane. A parziale tutela del cliente vi sono le clausole contrattuali che si sottoscrivono all’atto della attivazione del servizio e che vanno attentamente valutate. Ing. Antonio Savoini

  33. CloudCapabilities(6) • Privacy (2) • Va inoltre chiarito che se i dati che vengono depositati presso un server remoto in the cloud o generati tramite l’utilizzo di una RIA sono di proprietà del sottoscrittore del servizio, tutte le informazioni relative alle modalità di utilizzo del servizio, abitudini ed altro restano di proprietà del provider che potrà utilizzarle nei limiti consentiti dalle clausole sottoscritte per il trattamento dei dati personali. • Queste informazioni possono essere utilizzate ad esempio per: • Migliorare il servizio erogato • Fare attività di post vendita • Statistica • Altro Ing. Antonio Savoini

  34. RIA Capabilities(1) • Indipendenza dalla piattaforma (1) • Un servizio o applicativo in cloud è fruibile per l’utente indipendentemente dalla piattaforma locale con cui lo si vuole utilizzare. • Il servizio in cloud deve quindi essere accessibile • Tramite il browser di un PC, non necessariamente il proprio PC • Tramite il browser di un Tablet, eventualmente per mezzo di una app • Tramite uno Smartphone, eventualmente per mezzo di una app. Ing. Antonio Savoini

  35. RIA Capabilities(2) Indipendenza dalla piattaforma (2) Un buon servizio in cloud deve essere in grado di riconoscere la tipologia di piattaforma utilizzata (pc, tablet o smartphone) e deve anche essere in grado di censire quali dispositivi fisici sono usualmente utilizzati dall’utente per connettersi. Il servizio deve dare la possibilità di utilizzare fino a N dispositivi afferenti ad una unica utenza sia per garantire la suddetta indipendenza della piattaforma che per motivi di sicurezza. Ing. Antonio Savoini

  36. RIA Capabilities (3) • Personalizzazioni • In ragione della tipologia di applicazione devono essere possibili personalizzazioni della applicative anche spinte. • Una RIA deve consentire • Personalizzazione della CSS: per adattare il look and feel della propria istanza • Personalizzazione del workflow: una RIA deve potersi adattare al workflow del processo che si vuole automatizzare, senza introdurre rigidità o cambi drastici nella modalità di gestire il lavoro. • Creazione delle utenze e della relativa profilazione: se la RIA è orientata all’ottimizzazione dei gruppi di lavoro deve essere possibile creare profili utente. • Custom Data e Custom Fileds: le strutture dati di una RIA sono il risultato della progettazione della RIA stessa e delle best practices maturate. Stanno prendendo piede applicazioni che consentono di aggiungere campi e strutture dati personalizzati a corollario dei dati di core della RIA stessa, di fatto aumentandone la flessibilità e potenza. Ing. Antonio Savoini

  37. Rassegna RIA (1) Si vuole dare una rassegna non esaustiva di quelle che sono le tipologie di RIA disponibili. Workflow documentale E’ una applicazione per la archiviazione documentale. Consente la creazione di domini di competenza in cui archiviare documenti di ogni tipo (word, excel, pdf, etc, etc). I documenti sono indicizzabili tramite TAG e possono essere sottoposti ad un processo di revisione e autorizzazione. E’ possibile legare l’accessibilità del documento ad un profilo di utenza. Ing. Antonio Savoini

  38. Rassegna RIA (2) File server E’ un sistema file storageche consente di archiviare grosse e grossissime quantità di dati che rimangono accessibili sotto forma di disco o cartella del proprio computer. E’ possibile condividere selettivamente il contenuto delle cartelle con un meccanismo di inviti nei confronti degli utenti che debbono potervi accedere. Ing. Antonio Savoini

  39. Rassegna RIA (3) Calendari – Mail – Georeferenziazione Google applications è una suite di applicazioni per la produttività individuale. Vengono messe a disposizione funzionalità di uso comune come -Mail .Calendario -Georeferenziazione -Disk Sotrage -Traduzione, etc, etc La piattaforma è realmente deviceindependent e consente di condividere gli stessi dati su tutti i propri dispositivi Ing. Antonio Savoini

  40. Rassegna RIA (4) • Presentazioni • Si sta affermando la tendenza di creare presentazioni aziendali o progettuali multimediali. • Si va a coprire l’esigenza di rendere accattivante la presentazione, sfruttando paradigmi nuovi di comunicazione: • Raccontare una storia • Organizzare i concetti su di una struttura logica Ing. Antonio Savoini

  41. Rassegna RIA (5) Conversioni e OCR Questa tipologia di RIA differisce da quelle presentate sin qui in quanto il provider del servizio offre una funzionalità ben precisa e assolutamente definita nel perimetro di intervento. NitroCloud offre la possibilità di convertire un documento PDF nell’omologo documento Word Free-Online –OCR dà la possibilità di ottenere un testo in formato txt da una immagine di un documento cartaceo scansionato. Il testo ottenuto può poi essere importato in qualsiasi wordprocessor Ing. Antonio Savoini

  42. Rassegna RIA (6) • Customerrelationship management • Nel momento in cui si crea una web identity si aprono alla propria clientela nuovi canali di contatto oltre alla mail e al telefono. Diventa necessario gestire tutti i contatti che giungono a noi dai nuovi canali (social network avanti a tutti). Esistono RIA che consentono di gestire la molteplicità dei canali di contatto in maniera efficiente: • Zendesk: leader mondiale del CRM 2.0 offre un servizio orientato alla multicanalità e particolarmente efficace in ambito e-commerce • Nimble: offre un servizio di gestione su una unica GUI dei propri profili social su svariati Social Network contemporaneamente Ing. Antonio Savoini

  43. Centrale telefonica virtuale • In un ambiente multiutente le comunicazioni telefoniche sono importanti. • Esistono molte soluzioni open source e non che possono essere utilizzate per creare una propria centrale telefonica virtualizzata abbattendo i costi di acquisto o noleggio, manutenzione, elettricità, canone linee telefoniche. • L’adozione di queste piattaforme rende disponibili anche funzionalità a valore come: • Availability del servizio • Tracciamento del traffico in uscita e in ingresso • Night Service, caselle vocali, risponditore vocale auto attendant • Caratteristica comune è quella di poter gestire SipTrunk puri con un conseguente drastico abbattimento dei costi sulla bolletta telefonica Ing. Antonio Savoini

  44. Web Identity e Web Reputation La web identity è la trasposizione su internet del proprio brand, ovvero il marchio, lo spirito, la personalità che identifica una azienda o un professionista. La web identity si costruisce attraverso la creazione del proprio sito internet, la gestione dei profili aziendali sui social network di riferimento. La Web Reputation è ciò che il web, ovvero le persone che lo popolano, dice o pensa di noi. Non è necessario essere presenti sul Web con una propria Identity per avere una Reputation. La Web Identity può essere utilizzata anche per modificare la Reputation con azioni di web marketing mirate e particolarmente efficaci. Ing. Antonio Savoini

  45. Costruire un sito internet (1) Creare un sito internet per se stessi è un’operazione complessa che richiede un mix di conoscenze informatiche, capacità di comunicazione, conoscenza di alcune regole editoriali. Esistono sul mercato molte piattaforme CMS che realizzano un ambiente di sviluppo semplificato per creare il proprio sito internet. Ognuna di queste piattaforme necessita di adeguato spazio web, adeguato spazio di storage in un database compatibile, il corretto interprete del linguaggio in cui sono scritte le pagine e il corretto server web. Wordpress, Joomla e Drupal sono CMS su stack LAMP adatti per creare un sito internet tipo blog o web zine Magento e Prestashop sono pacchetti per la creazione di portali e-commerce. Ing. Antonio Savoini

  46. Costruire un sito internet (2) Il sito internet può diventare il punto di ingresso per i propri clienti dando visibilità anche a tutti gli altri strumenti che contribuiscono alla Identity. Ing. Antonio Savoini

  47. Riportare tutto a casa Uno dei problemi che più angoscia gli utenti neofiti di servizi remotizzati è quello di perdere il controllo dei propri dati di non riuscire più a riportarli in locale, perdendo informazioni di proprietà che spesso rappresentano un asset per lo studio. Finché i dati sono conservati presso un provider di servizi, il problema, come detto è più legato alla privacy e alla raggiungibilità. Quando invece si vuole abbandonare la tecnologia cloud oppure si decide di voler passare ad un diverso fornitore di servizio si presenta il problema del recupero integrale dei propri dati ed informazioni Anche in questo caso è importante considerare le clausole contrattuali che vengono proposte in sede di stipula del contratto di servizio. Il provider deve esporre procedure chiare, semplici e certificate per il recupero dei dati. Prima di fare ciò è anche utile fare una ricerca su internet per verificare da altri utenti quanto sia semplice e trasparente con il provider che si sta prendendo in considerazione, la migrazione verso un altro cloud. Ing. Antonio Savoini

  48. Conclusioni • Gestire l’informatizzazione dello studio è attività assai complessa e variegata: • C’è una offerta ampia di prodotti e servizi • La varietà di apparati e funzioni da gestire è aumentata moltiplicandosi negli ultimi anni • I concetti esposti nel presente convegno vogliono rendere una visuale più aerea della problematica da risolvere e fornire alcune linee guida per orientare le scelte evolutive per la propria dotazione di strumenti informatici con lo scopo di: • Abbattere i costi vivi • Aumentare l’integrazione e l’efficienza dei processi lavorativi per trasformare l’informatica da “male necessario” e “centro di costo” in un “centro di ricavo” che concorre al profitto e diventa un vantaggio competitivo. • Aprirsi a nuovi canali di comunicazione che si affacciano sul mercato potenziale di internet. Ing. Antonio Savoini

  49. Gli atti del convegno sono disponibili per il download Grazie Il contenuti sono stati organizzati e preparati da Antonio Savoini. Da un’idea di Aldo Bevilacqua e Maurizio Riboni. www.antoniosavoini.com www.flu-id.it E-mail: antonio.savoini@antoniosavoini.com Grazie Ing. Antonio Savoini

  50. Backup Slides Ing. Antonio Savoini

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