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Alessandro Peressotti*, Giorgio Alberti, Michel Zuliani, Gemini Delle Vedove, Giuseppe Zerbi

I risultati del progetto Carbon Pro: e le opportunità di un mercato locale dei crediti di Carbonio. Alessandro Peressotti*, Giorgio Alberti, Michel Zuliani, Gemini Delle Vedove, Giuseppe Zerbi Villa Manin, 4 Settembre 2007.

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Alessandro Peressotti*, Giorgio Alberti, Michel Zuliani, Gemini Delle Vedove, Giuseppe Zerbi

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  1. I risultati del progetto Carbon Pro: e le opportunità di un mercato locale dei crediti di Carbonio Alessandro Peressotti*, Giorgio Alberti, Michel Zuliani, Gemini Delle Vedove, Giuseppe Zerbi Villa Manin, 4 Settembre 2007

  2. I dati mostrano che le concentrazioni di tutti i gas ad effetto serra sono aumentate Metano è cresciuto da 715 ppb nel 1750 a 1774 ppb nel 2005 CO2 cresciuta da 280 ppm nel 1750 a 379 ppm nel 2005 N20 cresciuto da 270 ppb nel 1750 a 319 ppb nel 2005

  3. Osservazioni Il riscaldamento globale è anche dimostrato dalle osservazioni riguardanti l’ aumento della temperatura media dell’aria e degli oceani, lo scioglimento dei ghiacciai, l’aumento del livello dei mari.

  4. Conclusioni scientifiche • È molto probabile (>90%) che le attività umane siano la causa dei cambiamenti climatici • L’aumento di temperatura media alla fine del secolo sarà tra 1.8C e 4C • Il livello dei mari aumenterà di 28-43cm • La calotta polare Artica scomparirà completamente durante i mesi estivi a partire dalla seconda metà del secolo • È molto probabile che parte del pianata subirà l’effetto di onde di calore estreme • Aumenterà l’intensità delle tempeste tropicali

  5. Saranno necessarie delle misure globali Cambiamenti Climatici Regimi termopluviometrici Eventi estremi Impatti sugli agro-ecosistemi Risorse cibo e acqua Risorse ambientali Adattamenti Adattamenti Emissioni di gas serra CO2,CH4, N2O Mitigazione Scenari di sviluppo Popolazione Energia

  6. Accordi Internazionali • I prinicipali risultati ottenuti attraverso il UNFCCC/Protocollo di Kyoto possono essere di esempio per un futuro sviluppo di politiche di stabilizzazione: • Risposta “planetaria” al problema del clima • Stimolo per una serie di politiche nazionali e locali • Crazione di un mercato internazionale del carbonio • Creazione di nuovi meccanismi istituzionali

  7. Tra il 1970 ed il 2004 le emissioni di gas ad effetto serra sono aumentate del 70% Total GHG emissions 60 GtCO2-eq/yr 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 2004 1970 1980 1990 2000

  8. Il biossido di carbonio (CO2) che deriva dai combustibili fossili e’ il principale agente di riscaldameto

  9. Con le attuali politiche di mitigazione e le relative pratiche di sviluppo sostenibile, le emissioni di gas ad effetto serra continueranno ad aumentare nel prossimi decenni • Nel 2030, i diversi scenari di sviluppo dell IPCC prevedono un aumento del 25-90% delle emissioni rispetto a quelle del 2000 • CO2 è il maggior responsabile GtCO2eq/yr 2030

  10. Tutti i settori e le regioni del mondo possono contribuire alla mitigazione Nota: le stime non includono opzioni non technologiche come i cambiamenti negli stili di vita.

  11. Riduzione delle emissioni dal settore energetico? • Potential share of global electricity supply in 2030 for carbon prices < US$50/tCO2eq: • Renewable energy: 30-35% (now 18%) • Nuclear energy: 18% (now 16%)

  12. Riduzione delle emissioni dal settore dei trasporti ? • Biofuel potential 2030: • Depends on production pathway, vehicle efficiency, oil and carbon prices • 3% of global transport energy in 2030 • 5-10% , if cellulose biomass is commercialised • Caution: land and water availability, competition with food

  13. Tecnologie a disposizione per la stabilizzazione del clima • La possibilità di stabilizzazione deriva da • Sviluppo delle tecnologie esistenti • Sviluppo di nuove tecnologie • Questo assume che esistano deli incentivi adeguati ed appropriati per lo sviluppo, l’acquisizione e la diffusione delle relative tecnologie

  14. Politiche a disposizione per la stabilizzazione del clima • Efficacia delle diverse misure dipende da vari fattori quali le circostanze locali, la loro progettazione, interazione, severità e implementazione • Le politiche del clima devono essere integrate a livello più ampio • Regolamenti e standard • Tasse e dazi • Permessi di emissione commercializzabili • Incentivi finanaziari • Accordi volontari • Strumenti di informazione • Ricerca e Sviluppo

  15. Bilancio globale del Carbonio:slow in – fast out Atmosfera Accumulo nell’ atmosfera 3.2 Biosfera 2.9 2.4 6.3 2.2 Accumulo nella vegetazione e nei suoli Oceani Combustibili fossili Deforestazione Processi veloci (1-102 giorni) Processi lenti (103-104 giorni)

  16. Ruolo negativo Riduzione delle produzioni per effetto dei cambiamenti climatici Le emissioni dal comparto agricolo contribuisco per circa il 10 % Deforestazione contribuisce per circa il 30% Ruolo positivo Fissazione di carbonio nei suoli Fissazione nelle biomasse forestali in situ ed ex-situ (prodotti) Biomasse forestali ed agricole per impiego energetico Il duplice ruolo del settore primario

  17. I flussi di carbonio nel settore primario Prelievo di CO2 dall’ atmosfera ed accumulo nella biomassa Emissione dei CO2 in atmosfera per decadimento o combustione Accumulo di biomassa morta sotto forma di lettiera o humus Accumulo in discariche o prodotti con ciclo di vita lungo Raccolta dei prodotti e trasformazione È possibile anche una riduzione delle emissioni in altri settori con la produzione di biocarburanti e biocombustibili

  18. Full Carbon accounting • La contabilizzazione di tutti i flussi descritti nella diapositiva precedente prende il nome di full carbon accountin. Si basa su un bilancio di massa in un determinato dominio o settore. • Per motivi di praticità, legati ai costi della contabilizzazione ed alle trattative internazionali questo meccanismo non e’ utilizzato ai fini del raggiungimento degli obiettivi di riduzione del protocollo di Kyoto. Esistono delle regole di contabilizzazione definite dall IPCC che non utilizzano per tutti i settori questo meccanismo

  19. Obiettivi del progetto Carbonpro • Produrre una lista di possibili strategie, misure ed azioni tecnologiche che abbiano una rilevanza sui flussi e sui serbatoi di carbonio (CO2) del settore primario • Evidenziare come l’ applicazione di tali misure possa essere contabilizzata ai fini delle politiche di mitigazione (protocollo di Kyoto, accordi volontari, ecc..) • Descrivere il potenziale di mitigazione di ciascuna misura in base alla sua intensità, sicurezza, durata ed interazione con le altre attività economico sociali locali. • Evidenziare come a livello locale la metodologia del full carbon accounting permetta di sviluppare meccanismi alternativi a quelli adottati a livello nazionale e di internalizzare il ruolo positivo del settore primario

  20. Strategie

  21. Mais Piantagione

  22. Mais Mais Medicaio Art. 3.3 – Land Use Change RMU = + 2.71 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 10 anni Pioppeto Net GHG = + 2.71 tCO2 equ. ha-1 anno-1 RMU = + 1.43 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 20 anni Net GHG = + 1.43 tCO2 equ. ha-1 anno-1

  23. Mais Bosco misto Piantagione Prato Art. 3.3 – Land Use Change RMU = + 8.80 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 20 anni Net GHG = + 63.42 tCO2 equ. ha-1 anno-1 RMU = + 4.07 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 75 anni Net GHG = + 226.1 tCO2 equ. ha-1 anno-1

  24. Mais non arato Mais arato Prato fertilizzato (50 kgN anno-1) Prato non fertilizzato Art. 3.4 - Gestione agricola e dei prati RMU = + 2.71 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 10 anni Net GHG = + 2.71 tCO2 equ. ha-1 anno-1 RMU = + 0.04 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 10 anni Net GHG = + 1.90 tCO2 equ. ha-1 anno-1

  25. Nessun diradamento in piantagione Diradamento in piantagione Nessun diradamento Diradamento (59% area basimetrica) Art. 3.4 - Gestione forestale: diradamenti RMU = -0.05 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 10 anni Net GHG = -0.05 tCO2 equ. ha-1 anno-1 RMU = -4.36 tCO2 equ. ha-1 anno-1 X 10 anni Net GHG = W.P.

  26. Le opportunità nel mercato • Le opportunità tecnologiche sono dunque evidenti risulta ora necessario implementare misure economico-politiche che favoriscano le produzione di benefici ambientali globali • Misure (costi) locali e benefici globali • Implementazione di meccanismi istituzionali di armonizzazione (Europa-Italia-Regioni: Registro delle emissioni) • Due opportunità: • Mercati internazionali delle Emissioni (Cap and Trade) • Mercato volontario delle emissioni (Certificazione)

  27. Azioni locali:la borsa locale dei crediti • La certificazione risulta molto efficace anche nella modifica degli stili di vita • Gli emettitori investono localmente • L’ integrazione delle misure ambientali a livello locale permette migliori sinergie con altre politiche Emissioni – Sequestri Nuova strategia Emissioni – Sequestri BAU (1990) Produzione di Crediti Local Removal Units

  28. Verso un post Kyoto ? • All’ ultimo G8 gli impegni riguardano la riduzione delle emissioni del 50% entro il 2050 • I metodi di contabilizzazione dell IPCC non derivano da una analisi esclusivamente scientifica ma da trattative internazionali e da politiche locali (vedi esclusione misure opzionali) • La produzione di crediti volontari sono invece certificabili in maniera scientifica

  29. I costi • Attualmente la riduzione delle emissioni nei settori industriali (grandi emettitori) costa più che investire in aumento dei sink. • Si prevede pertanto uno possibile sviluppo del mercato nel caso di liberalizzazione del mercato • I benefici economici possono ulteriormente essere aumentati mediante sinergie con altri progetti ambientali. • Risulta chiaro che la decisione di chi sosterrà il costo delle riduzioni potrebbe essere affrontata anche a livello locale.

  30. Conclusioni • La conoscenza di potenziali strategie di mitigazione nel settore primario e di metodi per la loro contabilizzazione a livello locale è funzionale allo sviluppo di politiche che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici • I dati finali non sono disponibili ma il potenziale tecnico di mitigazione e’ pari a circa il 4% delle emissioni del 1990 (più del 60% del target di Kyoto) • Mediante la certificazione dei potenziali sequestri di carbonio nei sink agricoli e forestali e’ possibile internalizzare il ruolo benefico del settore primario sia utilizzando i mercato del carbonio nazionale, sai utilizzando i meccanismi volontari

  31. Grazie per l’attenzione

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