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Maldigestione e malassorbimento

Maldigestione e malassorbimento. MALDIGESTIONE e MALASSORBIMENTO. Maldigestione Stomaco: ipoacidità  riduzione della digestione peptica delle proteine iperacidità  inattivazione degli enzimi pancreatici del duodeno Tenue: mancata idrolisi dei disaccaridi

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Maldigestione e malassorbimento

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Presentation Transcript


  1. Maldigestione e malassorbimento

  2. MALDIGESTIONE e MALASSORBIMENTO Maldigestione Stomaco: ipoacidità  riduzione della digestione peptica delle proteine iperacidità  inattivazione degli enzimi pancreatici del duodeno Tenue: mancata idrolisi dei disaccaridi Pancreas: insufficiente apporto di enzimi proteolitici, lipolitici ed amidolitici Malassorbimento Disfunzione dell'intestino tenue che porta alla perdita di cellule della mucosa (celiachia, infiammazione, infezioni, resezione chirurgica ecc.).

  3. MALDIGESTIONE e MALASSORBIMENTOIndagini di Laboratorio Maldigestione Funzionalità pancreatica • lipidi fecali • pancreolauryl test • chimotripsina fecale • elastasi fecale Funzionalità del tenue • test di tolleranza al lattosio Malassorbimento • test allo xylosio • test al lattulosio - mannitolo

  4. MALDIGESTIONE e MALASSORBIMENTOIndagini di Laboratorio Parametri ematici (situazioni gravi o cronicizzate)  transtiretina (prealbumina)  ferro (anemia ferrocarenziale)  albumina -carotene e vitamine liposolubili  acido folico e Vit B12  calcio e fosforo allungamento del tempo di coagulazione per deficit di Vit. K presenza di IgA anti gliadina (AGA) (celiachia) presenza di Ac. anti reticolina e anti endomisio (celiachia) Presenza di Ac. IgA Anti transglutaminasi (celiachia)

  5. ANTICORPI anti- GLIADINA AGA Anticorpi diretti contro un Ag esogeno: GLUTINE Serie di proteine che si trovano nel seme del frumento. Tra queste proteine la gliadina (alfa-gliadina) è responsabile della risposta immune.

  6. ANTICORPI anti-GLIADINA AGA Substrato: frazioni purificate (alfa-gliadina) ELISA Vantaggi: semplicità di esecuzione basso costo riproducibilità standardizzazione Svantaggi: sorgente antigenica (Ag non puro)

  7. Utili nella diagnosi di malattia (pz <2 anni) e nel suo monitoraggio Infatti la dieta priva di glutine causa una riduzione dei livelli sierici degli AGA Dopo reintroduzione del glutine nella dieta il livello sierico degli AGA risale Utili per evidenziare casi dideficit di IgA (< 0.05 g/L) Anomalia immunologica frequente nella malattia celiaca: 1:50 ANTICORPI anti-GLIADINA IgA AGA IgG

  8. ANTICORPI anti-GLIADINA AGA Anticorpi sensibilità % specificità % AGA IgA 69 92 AGA IgG 89 47 AGA IgA + IgG 91 95 Carroccio et al, 1993

  9. AUTOANTICORPI ANTI-ENDOMISIO EMA 1983 Chorzelski ...sono anticorpi diretti verso la sostanza intermiofibrillare del muscolo liscio, riconoscendo un antigene extracellulare o un componente di superficie delle cellule muscolari lisce.

  10. AUTOANTICORPI ANTI-ENDOMISIO EMA Anticorpi di classe IgA Immunofluorescenza indiretta (IFI) Substrato: kit commeriali che utilizzano sezioni di terzo inferiore diesofago di scimmia ocordone ombelicale umano

  11. Svantaggi Costi elevati Scarsa disponibilità substrato Problemi etici legati alla salvaguardia di specie protette Vantaggi Ottima specificità 100% Ottima sensibilità 98% Facilità di esecuzione AUTOANTICORPI ANTI-ENDOMISIOEsofago di Scimmia

  12. La fluorescenza ha posto il problema di quale fosse l’autoantigene su cui si fissano gli EMA

  13. AUTOANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE anti-tTG Dieterich, 1997 • E’ l’antigene principale contro cui sono diretti gli autoanticorpi anti-endomisio • E’ un enzima citoplasmatico di 85 kDA Ca++ dipendente che catalizza i legami tra proteine. La gliadina è il suo substrato preferito.

  14. tTG guinea pig tTG umana estrattiva tTG umana ricombinante ELISA tTG umana ricombinante RIA AUTOANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE anti-tTG Tecniche di misuraSubstrato

  15. ELISA AUTOANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE • tTG guinea pig(fegato):preparazione non ben purificata perché inquinata da altre proteine epatiche, 80% di omologia con quella umana • FALSI POSITIVI • tTG umana estrattiva (eritrociti): difficile preparazione • basse quantità di Ag • tTG umana ricombinante: facile preparazione, omologia • del 100% , elevate quantità di Ag ,nessuna contaminazione

  16. AUTOANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE Prevalenza % RIAELISAEMA IgA IgGIgA IgGIFI IgA Celiaci (n° 112) 97.3% 98.2% 84.8% 37.5% 97.3% Controlli (n° 92) 4.3% 3.3% 8.9% 6.5% 1.1% Bazzigaluppi, 1999

  17. Sensibilità Specificità Valore Valore Predittivo Predittivo % % Positivo Negativo % % EmA 97.9 96.9 95.4 tTGA -IgA 95.8 95.3 97.8 92.4 tTGA IgG 99.3 95.3 97.9 98.4 tTGA 99.3 93.8 97.2 98.4 IgA+IgG Test sierologici per la diagnosi di MC 97.9 96.9 98.6 95.4 98.6 TGA -IgA 95.8 95.3 97.8 92.4 tTGA - IgG 99.3 95.3 97.9 98.4 - , , 99.3 93.8 97.2 98.4

  18. AUTOANTICORPI ANTI-TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE • L’utilizzo dell’antigene umano ricombinante nella misura degli autoanticorpi anti-tTG è un requisito obbligatorio sia in ELISA che in RIA • Ab anti-tTG hanno una sensibilità e specificità equivalente a quella degli EmA • Le metodiche (Elisa, Ria) sono facilmente disponibili, affidabili, standardizzabili e non utilizzano un tessuto umano o animale. Sono l’unico mezzo per lo screening dei soggetti a rischio e per la popolazione generale

  19. Test di tolleranza al lattosio • Principio: la -galattosidasi dell’orletto a spazzola catalizza il clivaggio del lattosio in glucosio e galattosio. Se la funzionalità dell’enzima è alterata non si ha incremento del livello di glucosio dopo la somministrazione di lattosio. • Protocollo: si somministrano a digiuno 50 g di lattosio in 400 mL di acqua (adulto) e si preleva il sangue per misurare la glicemia ai tempi 0, 30, 60, 90 e 120 minuti. Nel bambino 2g di lattosio/kg fino a un massimo di 50 g. • Risultati: nel normale la glicemia aumenta di almeno 20 mg/dL dopo il carico

  20. TEST ALLO XYLOSIO • II D-xylosio è uno zucchero non presente normalmente nella dieta e che viene solo parzialmente metabolizzato dall'organismo. Assorbito con meccanismo attivo a livello dell'intestino tenue è escreto a livello renale. • Il test valuta l’integrità funzionale di duodeno e digiuno e la loro capacità di assorbire i monosaccaridi. • Permette di distinguere fra malassorbimento e maldigestione da alterata funzionalità pancreatica (situazione in cui il test è normale). • Non risulta alterato in caso di disturbi delle disaccaridasi dell'orletto a spazzola. • Il test è alterato nella celiachia e tende a normalizzarsi con l'eliminazione del glutine dalla dieta.

  21. TEST ALLO XYLOSIO Protocollo: il paziente a digiuno svuota la vescica e beve 25g di D-xylosio sciolti in 300 mL di acqua. In seguito beve altri 200 - 300 mL di acqua Dopo due ore dall'assunzione: prelievo ematico. Raccolta urine di 5 ore. Nei bambini (< 30 Kg di peso) si somministrano 5 g di D-xylosio e si fa il prelievo dopo 1 ora Intervalli di riferimento: urine 5.6 - 8.2 g/5 ore siero >30 mg/dL siero bambini >20 mg/dL

  22. TEST DEL LATTULOSIO - MANNITOLO • Verifica la capacità della barriera intestinale di limitare il passaggio di vari substrati, capacità che dipende dalla sua integrità morfologico - funzionale. • Il mannitolo passa attraverso numerosi pori di piccole dimensioni presenti su tutte le cellule, il lattulosio permea in corrispondenza delle giunzioni strette fra le cellule (in quantità molto < al mannitolo). • In caso di danno della parete (tipicamente nella celiachia), l'atrofia cellulare comporta un riduzione dei pori di piccole dimensioni. L'assorbimento del mannitolo è quindi ridotto, mentre quello del lattulosio risulta aumentato.

  23. TEST DEL LATTULOSIO - MANNITOLO Procedura: a digiuno si somministrano al paziente 10 g di lattulosio e 5 g di mannitolo. Si raccolgono le urine nelle 5 ore successive. In condizioni normali sono assorbiti lo 0.5% del lattulosio ed il 10 - 30% del mannitolo. Il risultato si esprime come rapporto fra le 2 percentuali. Intervallo di riferimento 0.010 - 0.045 In caso di aumentata permeabilità i valori superano lo 0.045

  24. LIPIDI FECALI • In condizioni normali meno del 5% dei grassi assunti con la dieta è presente nelle feci. • Raccolta feci 72 ore, omogeneizzazione, analisi mediante estrazione con solvente o mediante fotometria IR. • Intervallo di riferimento: <6 g/die, sicura patologia se 10 g/die • Problemi: raccolta feci di 3 giorni necessità di dieta controllata Cause principali di steatorrea: • insufficienza pancreatica o pancreatectomia (mancanza lipasi) • insufficiente apporto di sali biliari (mancata omogeneizzazione lipidi) • danni del tenue (celiachia) (malassorbimento)

  25. ELASTASI FECALE • Endoproteasi secreta dal pancreas. Non viene clivata nel suo passaggio intestinale e la sua concentrazione nelle feci è elevata (a differenza della chimotripsina). • Riduzioni dei suoi livelli fecali indicano una diminuzione della funzionalità pancreatica esocrina. • Determinazione immunoenzimatica, sufficiente un campione di 100 mg di feci. • Intervalli di riferimento: 175-2500 g/g di feci • Può essere misurata anche in pazienti che assumono estratti pancreatici porcini perché l'anticorpo monoclonale è specifico per l'elastasi pancreatica umana.

  26. INSUFFICIENZA PANCREATICA - Chimotripsina fecale II ritrovare nelle feci quantità adeguate di Chimotripsina (>13.2 U/g di feci) indica normale funzionamento del pancreas, valori < 6.6 U/g indicano sicura patologia. - Pancreolauryl Test Test di assorbimento del dilaurato di fluoresceina. II test si esegue confrontando la quantità di fluoresceina assorbita e quindi escreta nelle urine dopo l'ingestione ; di 0.5 mmol di dilaurato di fluoresceina rispetto alla quantità esecreta dopo l'ingestione di analoga quantità di fluoresceina libera. Valori superiori al 30% sono da considerarsi normali, valori inferiori al 20% indicano insufficienza pancreatica esocrina.

  27. Pancreolauryl Test

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