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PROGETTO PILOTA-DSA “PROVA DI COMPETENZA IN LETTURA E SCRITTURA ” 26 marzo 2012

PROGETTO PILOTA-DSA “PROVA DI COMPETENZA IN LETTURA E SCRITTURA ” 26 marzo 2012. SCUOLA CAPOFILA IC “B. LORENZI” FUMANE Coordinatrice: prof.ssa Aldrighetti Maria Rosa Scuole aderenti al progetto: IC PERI - IC FUMANE - IC PESCANTINA IC BUSSOLENGO - DD PESCANTINA DD BUSSOLENGO

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PROGETTO PILOTA-DSA “PROVA DI COMPETENZA IN LETTURA E SCRITTURA ” 26 marzo 2012

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Presentation Transcript


  1. PROGETTO PILOTA-DSA“PROVA DI COMPETENZA IN LETTURA E SCRITTURA”26 marzo 2012 SCUOLA CAPOFILA IC “B. LORENZI” FUMANE Coordinatrice: prof.ssa Aldrighetti Maria Rosa Scuole aderenti al progetto: IC PERI - IC FUMANE - IC PESCANTINA IC BUSSOLENGO - DD PESCANTINA DD BUSSOLENGO Scuole aderenti alla rilevazione: IC VALEGGIO – DD VILLAFRANCA – IC POVEGLIANO – IC SONA

  2. DOVE E’ NATA L’IDEA? • Progetto europeo “Dyslexia sulle modalità di rilevazione e prevenzione per i DSA. http://dyslexia.europole.org • In alcuni paesi europei, l’individuazione dei DSA è di competenza della scuola non del settore sanitario.

  3. E DA NOI COSA SI PUO’ FARE? • Le asl non hanno più fondi per fare lo “screening” • Le prove “validate” sono utilizzate in sede di accertamento diagnostico • Sfruttare la professionalità esistente?

  4. PUNTI FONDAMENTALI DELLA L. 170/10 • Riconoscimento e definizione dei DSA • Garantire il diritto allo studio • Formazione degli insegnanti e genitori • Favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;

  5. Art. 4 FORMAZIONE NELLA SCUOLA • nell'ambito dei programmi di formazione del personale …. e' assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate …

  6. COLLABORAZIONE CON ULSS 22 • “Passaggio di consegne” • Creazione di un gruppo di lavoro che opera con criteri condivisi • Realizzazione di una prova di competenza • Sperimentazione di una procedura e raccolta di dati INDICAZIONI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLA PROVA DI COMPETENZA IN LETTURA E SCRITTURA A. S. 2011-2012 Responsabile formazione: Dott.ssa BARBARA PERONI Referente di progetto: MARIA ROSA ALDRIGHETTImariarosa_aldrighetti@hotmail.com gestore dati: FRANCESCA BONAFINI francescab@frida.it

  7. LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DSAallegate al DM 12 luglio 2011 • … la diagnosi di DSA può essere formulata con certezza alla fine della seconda classe della scuola primaria … Ma è questo il periodo cruciale e più delicato …. • Se …. si è fatto ricorso a metodologie non adeguate, senza prestare la giusta attenzione alle esigenze formative ed alle ‘fragilità’ di alcuni alunni, avremo …. perduto un’occasione preziosa per far sviluppare le migliori potenzialità di quei bambini, ma forse avremo anche minato seriamente il loro percorso formativo.

  8. Se poi l’osservazione pedagogica o il percorso clinico porteranno a constatare che si è trattato di una mera difficoltà di apprendimento anziché di un disturbo, sarà meglio per tutti. Si deve infatti sottolineare che le metodologie didattiche adatte per ibambini con DSA sono valide per ogni bambino, e non viceversa.

  9. Spesso nella prima classe della scuola primaria gli insegnanti si lasciano prendere dall’ansia di dover insegnare presto agli alunni a leggere e scrivere, ostacolando, però, in questo modo, processi di apprendimento che dovrebbero essere graduali e personalizzati..

  10. LE POTENZIALITA’ DELLA SCUOLA (DOTT.SSA LUCANGELI) • IL TERZO INCLUSO: insegnante, genitore, educatore, adulto • APPRENDIMENTO ATTIVO: livelli di elaborazione attiva (fuori – dentro/dentro – fuori/ dentro -dentro) “intelligere”, autoregolazione • APPRENDIMENTO PASSIVO: “io ti insegno tu apprendi, io verifico” - le informazioni determinano una prestazione (direzione dei processi fuori - dentro) senza rendersi conto dell’errore

  11. L’IMPORTANZA DEL MEDIATORE/INSEGNANTE!! • In età evolutiva la plasticità cerebrale dipende dallo stimolo e dalla sua qualità che dà il terzo incluso cioè l’insegnante • Dobbiamo essere in grado di aiutare gli alunni, altrimenti appaiono dei SINTOMI (si entra nel quadro clinico) che portano alle DIFFICOLTA’ di apprendimento ma … • Insegnante deve essere un alleato con il bambino contro l’errore, e garantire il massimo per le sue potenzialità

  12. IL POTENZIAMENTO è compito della scuola; le difficoltà spariscono tranne nei casi di DISTURBO NEUROBASALE • IMPOTENZA APPRESA (RISPECCHIAMENTO) l’insegnante è molto significativo, determinante, idea di sè (depressione/fuga);

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