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Politiche di genere e formazione

Politiche di genere e formazione. Breve sintesi di un Progetto di azione positiva finanziato nell’ambito della legge n. 125/91 e realizzato nel territorio di Messina e provincia. di Valeria Zingale Messina, 12 luglio 2013.

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  1. Politiche di genere e formazione • Breve sintesi di un Progetto di azione positiva • finanziato nell’ambito della legge n. 125/91 • e realizzato nel territorio di Messina e provincia di Valeria Zingale Messina, 12 luglio 2013

  2. REPORTConoscere i diritti per esercitarlipuntando al benessere organizzativo • Progetto di azione positiva finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della legge n. 125/91 • a cura di Alda Iudicelli e Lucrezia Zingale

  3. Il progetto nasce a Messina, all’interno del Corso “Donne, politica e istituzioni” • Mettendo in pratica le conoscenze acquisite, alcune allieve del II e del III Ciclo della prima edizione (2004-2008) costruiscono le basi del progetto di azione positiva (l. n. 125/91), che viene presentato nel 2006 dalla UIL CSP di Messina, in collaborazione con: • l’Università degli Studi di Messina • Il Comune di Acquedolci • Il Comune di San Salvatore di Fitalia Prof. M. Antonella Cocchiara, Coordinatrice Corso Dpi Unime

  4. La rete di donne Alda Iudicelli Lucrezia Zingale • • Alda Iudicelli, componente del Coordinamento regionale P.O. UIL Sicilia • • Lucrezia Zingale, avvocata e tutor del Corso, esperta in gender mainstreaming • • Nunziatina Spina, • già assessora alle P.O. • del Comune di Acquedolci • • Giancarla Musarra, già assessora alle P.O. del Comune di San Salvatore di Fitalia Nunziatina Spina Giancarla Musarra

  5. Perché questo progetto? Il progetto nasce dalla consapevolezza che persiste, specie nelle regioni meridionali, un evidente gap di pari opportunità, determinato anche da una scarsa conoscenza tra le donne lavoratrici dei propri diritti

  6. Il progetto è stato articolato in 2 fasi: I FASE: Indagine conoscitiva Analisi e studio dei casi di discriminazione basata sul sesso e identificazione di stereotipi legati al genere. La ricerca, effettuata attraverso un colloquio individuale e la somministrazione di questionari, è stata rivolta alle dipendenti dei Comuni di Acquedolci e San Salvatore di Fitalia ed a quelle della P.A. messinese iscritte alla UIL PA (direzione provinciale del tesoro, questura, prefettura, procura della repubblica presso il tribunale dei minorenni, amministrazione penitenziaria, avvocatura dello stato, inps, inpdap, inail, agenzia delle entrate, agenzia delle dogane, università e ricerca, ragioneria territoriale dello stato, ecc.)

  7. La formazione… • II FASE: Attività formativa • L’evoluzione normativa italiana in tema di lavoro: Donne e lavoro: dalla protezione concessa alle pari opportunità. • L’evoluzione normativa comunitaria in tema di lavoro. La giurisprudenza comunitaria e italiana • Casi di discriminazione: quale tutela per le donne discriminate: Discriminazione: tra normative e casi concreti • Conciliazione di tempi di vita e lavoro • Donne: professionalità, competenza e leadership • Come realizzare il benessere organizzativo • Comitati pari opportunità e azioni positive: Come si istituisce un CPO di ente? Come si elabora un PAP?

  8. Unascarsa conoscenza da parte delle lavoratrici delle norme sulla parità e dei diritti che la legislazione oggi garantisce Nei Comuni e nella maggior parte degli Enti coinvolti nella ricerca, non erano stati istituiti i Comitati Pari Opportunità, segno di una indifferenza verso questi organismi da parte dei rappresentanti di tali Enti e degli organi preposti all’attuazione delle leggi Cosa emerge dall’indagine?

  9. Lavoro e benessere… “Stare bene a lavoro significa star bene nella propria vita”. “Star male sul luogo di lavoro ti distrugge in ogni senso”

  10. E’ nella fascia di età 36/46 anni che si avverte maggiore stanchezza Il 67% delle intervistate lamenta un eccessivo carico di lavoro A proposito di benessere, le iscritte UIL della P.A. messinese dicono che…

  11. “Chi in famiglia si sente responsabile dei lavori di cura”? Le risposte ai questionari confermano il retaggio culturale secondo il quale la responsabilità è sempre della donna e l’uomo, semmai, aiuta, supporta, coadiuva…

  12. Il fattore tempo… Sulla distribuzione del tempo, le intervistate dichiarano di dividere il loro tempo tra famiglia e lavoro riservando, nella maggior parte dei casi, lo 0% del tempo a se stesse. Vorrebbero più tempo libero da dedicare agli hobby…

  13. Carriera e famiglia…spesso inconciliabili? Dinnanzi alla scelta tra carriera e famiglia la maggioranza delle intervistate non ha dubbi: “Al primo posto viene la famiglia”!

  14. Le interviste ai partner del progetto…

  15. “Le lavoratrici, spesso inconsapevoli dei loro diritti, per mantenere il posto di lavoro, accettano ogni tipo di ricatto e ogni forma di vessazione e, solo in rari casi, si rivolgono al sindacato”. La UIL CSP di Messina: c’è paura a denunciare… La UIL CSP di Messina ha portato avanti molte battaglie in difesa del lavoro delle donne e contro il mobbing, la violenza psicologica e le discriminazioni Costantino Amato, segretario UIL CSP Messina

  16. L’Università di Messina sta scommettendo sul merito, vincolando la distribuzione degli incentivi ai risultati effettivi. Le donne sanno di poter competere con grandi possibilità di successo. L’Università degli Studi di Messina per la meritocrazia • “Ritengo che per troppo tempo, le donne sono state tenute lontane dalla politica e dal governo delle Istituzioni. Formare una nuova classe dirigente passa attraverso la promozione della conoscenza e la scoperta di un universo femminile ancora incompiutamente espresso” . Prof. Francesco Tomasello, già Rettore dell’Università degli Studi di Messina

  17. L’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ha approvato il finanziamento di € 330.800,00 per la realizzazione di un micro-nido comunale (per 10/12 bambini) “Le donne devono essere supportate da strutture idonee che permettano loro di svolgere il doppio ruolo di madre e lavoratrice”. Un micro nido comunale per Acquedolci… Il sindaco, avv. Ciro Gallo

  18. Per il 67% delle intervistate l’Ente non offre possibilità di avanzamento di carriera Per il 79% delle intervistate non c’è meritocrazia Per il 58% delle intervistate non vengono offerte opportunità di aggiornamento professionale Acquedolci… a proposito di benessere Il dato emerge anche nel Comune di San Salvatore di Fitalia e nella P.A. messinese

  19. Il Comune di San Salvatore di Fitalia “in rosa” Il sindaco Giuseppe Pizzolante • Al tempo dell’indagine, la metà dei dirigenti del Comune erano donne (2 su 4). L’incarico di direttore generale dell’Ente e di segretario comunale era affidato ad una donna. Le dipendenti erano in netta maggioranza (29 su 45, pari al 64,4%). In Giunta c’era un’assessora Tuttavia dall’indagine emerge che le lavoratrici lamentano disparità nelle possibilità di avanzamento di carriera e nell’attribuzione di incentivi

  20. Due chiacchere con Santina Giorgio, già Pres. del Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro • “Il doppio carico di lavoro non pagato all’interno delle famiglie e gli insufficienti supporti dei servizi costituiscono una barriera alla piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro e sono causa del declino dei livelli di natalità”. “Per migliorare le condizioni di vita delle lavoratrici occorre continuare a lavorare sulla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Il CNPO ha accettato la sfida individuando settori emergenti e prevedendo la promozione di progetti di azioni positive che incideranno sui tempi delle città”.

  21. Conoscere i diritti per esercitarli… Formazione rimane la parola chiave per un reale miglioramento delle condizioni di vita della persone. Le corsiste hanno auspicato la promozione di corsi di pari opportunità anche per i dirigenti

  22. Fare rete: una nuova consapevolezza Grazie per l’attenzione

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