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IPOTESI DI ACCORDO 15 SETTEMBRE 2006

IPOTESI DI ACCORDO 15 SETTEMBRE 2006. RECAPITO. ORGANIZZAZIONE. Il nuovo modello prevede uffici di recapito ridenominati CENTRI PRIMARI DI DISTRIBUZIONE (CPD), Da essi possono dipendere CENTRI SECONDARI DI DISTRIBUZIONE (CSD);

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IPOTESI DI ACCORDO 15 SETTEMBRE 2006

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Presentation Transcript


  1. IPOTESI DI ACCORDO 15 SETTEMBRE 2006 RECAPITO

  2. ORGANIZZAZIONE • Il nuovo modello prevede uffici di recapito ridenominati CENTRI PRIMARI DI DISTRIBUZIONE (CPD), • Da essi possono dipendere CENTRI SECONDARI DI DISTRIBUZIONE (CSD); • Dai CD sia primari che secondari possono dipendere PRESIDI DECENTRATI DI DISTRIBUZIONE (PDD); • Il nuovo modello di recapito è strutturato in una rete unica costituita da tre articolazioni: • Recapito universale; • Recapito dedicato; • Consegne speciali.

  3. ORGANIZZAZIONE • Nell’intero territorio nazionale vengono individuati una serie di “Centri di Distribuzione” ai quali viene attribuita la competenza della distribuzione nel territorio di un comune o di più comuni considerati per intero, ad eccezione delle città suddivise per CAP. • Tali strutture dovranno essere “baricentriche” rispetto al territorio di competenza ed essere posizionate in modo tale da: • - essere raggiungibili da tutti gli UP entro 45 min. • - esser raggiungibili dal CRA in 60 min • - esser raggiungibili dal CRP in 120 min • - essere raggiungibili dai Presidi Decentrati di Distribuzione (PDD) entro 30 min

  4. MODELLO ORGANIZZATIVO: MICRO STRUTTURA ********************************************************************************** Area logistica territoriale (ALT) Recapito area manager (RAM) Centro Primario Distribuzione (CPD) Capo squadra Articolazione Dedicata Capo Squadra Articolazione Universale Capo Squadra Articolazione Consegne Speciali (ove presente) Centro Secondario di Distribuzione (ove presente) Presidio Decentrato di Distribuzione (PDD) (ove presente) Capo Squadra Articolazione Universale Capo squadra Articolazione dedicata PDD (eventuale)

  5. ARTICOLAZIONE UNIVERSALE • E’ operativa su tutto il territorio e pertanto il relativo modulo è presente in tutte le strutture operative. • E’ organizzata in: • AREA TERRITORIALE: è un gruppo operativo formato da 4, 5, 6 o 7 zone di recapito; • SQUADRA: è formata da 3, 4 o 5 aree territoriali (totale 24/30 zone); • La squadra è coordinata da un caposquadra; • Per ogni squadra sono previste due unità di scorta; • Le ulteriori unità di scorta sono applicate al CD

  6. ATTIVITA’ ARTICOLAZIONE UNIVERSALE • Assicura il servizio di base su tutto il territorio nazionale; • Svolge tutti i servizi tradizionali di consegna, • Pick up light; • Raccolta ordini; • Attività sostitutive degli uffici postali.

  7. RETE DEDICATA • E’ prevista: nei CPD e nei CSD. • Integra in modo sinergico e coordinato in un’unica realtà operativa i servizi interni tradizionali e quelli connessi al supporto alla rete di trasporto, attività esterne proprie del recapito ed altre attività esterne non direttamente riconducibili alla distribuzione, ma ad essa collegabili.

  8. RETE DEDICATA • Attività esterne: • Viaggetti; • Oggetti di formato extra; • Consegne dirette ai civici ad alto traffico; • Campagne ISI e Door to door non compatibili con la funzionalità della rete universale (>2 sovrapposte) ???? • **************************************** • Rete di base di distribuzione verso i PDD del proprio bacino; • La raccolta dai PDD e dagli UP del proprio bacino; • Il pick up medium ; • La vuotatura cassette nel concentrico della propria sede.

  9. RETE DEDICATA • ATTIVITA’ INTERNE: • La ripartizione per zona per il bacino di competenza; • Le attività di T&T per le zone della rete universale coesistenti alla propria sede nonché tutte le attività preparatorie per le altre reti; • Le attività di supporto al transit point; • Il consolidamento del corriere in partenza per il successivo avviamento al CRP. • Nelle realtà più grandi, nelle quali tali attvità rappresentano un’entità numericamente rilevante, può risultare opportuno separarle dai servizi esterni.

  10. LA RETE TERRITORIALE A seguito del Progetto Nuovo Rete e della conseguente razionalizzazione dei Centri di Rete Postali si è reso necessario ridefinire l’assetto della Rete Comprensoriale e di Base Le due Reti saranno integrate in un’unica Rete gestita attraverso l’articolazione dedicata della rete di recapito. • La nuova Rete prevede linee a due livelli e l’utilizzo di Transit Point, in particolare ci saranno: • linee di 1° livello che collegano i CMP ai Transit Point • linee di 2° livello che effettuano la raccolta/consegna tra i Transit Point e gli UP/UDR • Linee dirette dai CMP agli UP/UDR Il nuovo criterio per il transito dei prodotti postali sarà quello della “minor distanza”. Il traffico verrà alimentato dal CPO/TP più vicino indipendentemente dalla provincia di appartenenza

  11. La Rete di Base Le tratte della Rete di Base in service: il dato nazionale

  12. RETE CONSEGNE SPECIALI • E’ prevista: • In alcuni CPD, limitatamente alle zone in cui appaia funzionale ed economicamente vantaggioso in base allo sviluppo del business. • Deve garantire: • Il recapito di oggetti caratterizzati da modalità di consegna non standard; • Il servizio dei messi notificatori; • La riprotezione pomeridiana; • I recapiti concordati in data ed ora certa; • I recapiti di altri eventuali prodotti ad alto valore aggiunto.

  13. FUNGIBILITA’ FRA LE ARTICOLAZIONI • IN CASO DI NECESSITA’ IL PERSONALE DI SCORTA DELL’ARTICOLAZIONE UNIVERSALE POTRA’ ESSERE APPLICATO A CIASCUNA DELLE ARTICOLAZIONI OPERATIVE SOPRA DELINEATE; • IN PRIMA IMPLEMENTAZIONE SI FARANNO VERIFICHE A LIVELLO TERRITORIALE PER L’EVENUTALE INDIVIDUAZIONE DI ULTERIORI FUNGIBILITA’ FRA LE ARTICOLAZIONI.

  14. EFFICIENTAMENTO BASATO SU: • TEMPI DI PERCORRENZA RACCORDO (ATTUAZIONE PIANO MOTORIZZAZIONE); • TEMPI DI LAVORO PREPARATORIO (INTRODUZIONE CASELLARIO VERTICALE); • ADEGUAMENTO INDICE DI FREQUENZA E SUO COLLEGAMENTO AI VOLUMI DI CORRISPONDENZA INDESCRITTA; • RAZIONALIZZAZIONE DEI CIVICI (SPOSTAMENTO CIVICI AD ALTO TRAFFICO - 119.200 civici con più di 20 recapiti)

  15. SVILUPPO (tot 2.577)

  16. SALDO FRA EFFICIENTAMENTO E SVILUPPO • PROSPETTO

  17. ******* • Il saldo negativo di 2.250 è riferito al periodo 2006/2007 • L’implementazione del modello verrà avviata a partire da novembre 2006 • La ripartizione delle zone risultante è riportata nell’allegato 3; • Il funzionamento organizzativo con le modifiche ai parametri attuali è riportato nell’allegato 3b.

  18. Allegato 3

  19. Allegato tecnico 3b Roma, 15 settembre 2006

  20. Articolazione Universale Interventi sui parametri • Velocità dei raccordi • Lavoro preparatorio – casellari • Indice di frequenza

  21. Articolazione Universale Interventi sui parametri • Velocità dei raccordi E’ stata aumentata la velocità dei raccordi inizio-fine per tutte le classi di zone: Classe 1 da 5 min/km a 3,200 (18,7 Km/h) Classe 2 da 4 min/km a 2,452 (24,4 Km/h) Classe 3 da 3 min/km a 1,893 (31,7 Km/h) Classe 4 da 2 min/km a 1,550 (38,7 Km/h)

  22. Articolazione Universale Interventi sui parametri • Lavoro preparatorio – casellari E’ stato modificato il coefficiente per la determinazione della parte variabile del tempo di preparazione che passa da 0,1 a 0,08. Pertanto la nuova formula diventa: • Dove Y = indice di frequenza dato dalla formula: • (IA * 0.2555) + 0.277 • IA = indice di affollamento ossia quantità media giornaliera di consegna per cliente

  23. La Ripartizione Schema dei casellari • Il casellario di ripartizione di seconda fase nei CD dovrà contenere, sia per la Posta descritta che per quella indescritta: • 1 uscita per ogni zona dell’articolazione Universale di competenza del Centro • “n” uscite per i maggiori punti di distribuzione attribuiti all’articolazione Dedicata • 1 uscita per ogni linea di distribuzione dell’articolazione Dedicata • (quest’ultimo corriere sarà sottoposto ad una ulteriore lavorazione per la suddivisione per punti di recapito e la formazione di plichi opportunamente etichettati) • 1 uscita per la Posta di competenza dell’articolazione Consegne Speciali • (da sottoporre ad ulteriore suddivisione per linea di distribuzione)

  24. Articolazione Universale Interventi sui parametri • Indice di frequenza La nuova formula di calcolo dell’indice di frequenza è la seguente: volumi di posta indescritta indirizzata/totale consegne attive = Indice di Affollamento Tale indice può essere calcolato a livello nazionale, per ALT, per RAM o per CD quindi (I.A. x 0,2555) + 0,277 = Indice di Frequenza dove 0,2555 definisce la relazione di proporzionalità tra volumi e frequenza di consegna, mentre 0,277 rappresenta il valore minimo di frequenza preso in considerazione.

  25. Come potete vedere il calcolo è stato modificato rispetto a quello presentatoci all’inizio del confronto che riportiamo di seguito .

  26. Indici di frequenza Le analisi eseguite nell’ambito del Progetto “Integrazione Recapito” hanno accertato che la frequenza di consegna cresce in misura direttamente proporzionale ai volumi mensili medi per unità di consegna con la seguente funzione: Y = 0,01 X + 0,25 fino all’indice di saturazione del 75 %. L’indice medio attuale è 0,48 (0,24 – 0,73) L’indice rilevato è 0,43 (0,36 – 0,56) L’indice di frequenza sarà determinato per ciascun Centro di Distribuzione in funzione dei volumi medi mensili effettivi per Unità di Consegna (cliente) • Ciò consentirà: • Una determinazione della prestazione più coerente con le effettive condizioni operative; • Di cogliere in modo coerente con la metodologia le variazioni significative dei volumi di corrispondenza indescritta • Osservazioni: La differenza percentuale fra indici medi è del 10,42 %; • In tutte le presentazioni degli ultimi anni l’Azienda ha dichiarato un aumento complessivo dei numero di pezzi, considerando il totale della posta tradizionale, il direct mail e gli ISI; pertanto appare in controtendenza l’abbassamento della frequenza media di consegna se il traffico è in aumento.

  27. Nel primo calcolo l’indice di affollamento medio nazionale era calcolato in 18 pezzi mensili medi per unità di consegna (clienti) • Utilizzando il valore 18 per X nella formula: • Y = (0,01 * X ) +0,25 • Si otteneva il valore dell’indice di frequenza: • Y = (0.01 * 18) + 0.25 = 0,43 • Che abbassava quello determinato con il sistema di calcolo precedente determinato a 0,48 • L’azienda si è però accorta nel frattempo che la nuova formula non era in grado di apprezzare volumi di corrispondenza più modesti e pertanto ha dovuto modificare la formula, utilizzando il dato medio giornaliero anziché mensile (18 : 25 = 0,72) e cambiando gli altri parametri • Ind freq = ( IA * 0,2555 ) + 0,277 • Ind. Freq. = ( 0,72 * 0,2555 ) + 0,277 = 0,4610 • Che rappresenta il nuovo dato medio nazionale, mentre la nuova determinazione delle zone si farà per C.D.

  28. Articolazione Universale Civici ad alto Traffico • I punti di recapito attivi con un numero di consegne teoriche pari o superiore a 20 vengono estrapolati dal sistema di calcolo della prestazione della articolazione Universale. • La consegna del corriere di qualsiasi tipo destinato a tali punti di recapito, nonché la totalità degli oggetti ingombranti a qualunque punto di recapito destinati, è affidata all’articolazione Dedicata.

  29. Articolazione Dedicata - Attività interne • Ripartizione per gita articolazione Universale • Ripartizione per gita articolazione Dedicata • Ripartizione per gita articolazione Consegne Speciale • Predisposizione plichi per articolazioneDedicata • Tracciatura Posta registrata e formazione 28 aut. • Gestione rese Posta Registrata • Carico-scarico e supporto al transit point • Consolidamento corriere in partenza Per queste attività, per le quali la nuova organizzazione non prevede sostanziali modifiche, si continuerà ad utilizzare le prassi attualmente utilizzate per la determinazione del dimensionamento

  30. Articolazione Dedicata - Attività esterne 15’’ a punto di recapito • Preparazione carico • Percorso Tempi Modd. 36 (ricavati dalle tabelle ACI) • Attività preparatorie e finali invii Registrati 27” a invio • Operazioni finali 10’

  31. Articolazione Dedicata - Consegne 20’’ a invio 20’’ per casellario 4’’ a consegna 90’’ 2’ 15” 5’ • Consegne singole • Civici >20 consegne • Grandi clienti • Invii registrati • Invii registrati multipli • Consegne PDD

  32. Articolazione Dedicata - Ritiri 1’ 8’ 10’ 8’ 6’ • Vuotatura Cassette • Pick up medium • Ritiri da UP alto traffico • Ritiri da UP medio traffico • Ritiri da UP basso traffico

  33. PRESTAZIONE DI LAVOROarticolazione universale • E’ confermata la titolarità di zona che rappresenta un elemento di valore; • Le zone sono raggruppate in aree territoriali (4/7 zone) fra esse è individuata una frazionabile c.d zona baricentrica: la flessibilità operativa si effettuerà esclusivamente su questa zona; • La possibilità di applicare, all’interno della propria rea, i titolari in zone diverse dalla propria è limitata al titolare della zona baricentrica quando si attua la flessibilità operativa.

  34. PRESTAZIONE DI LAVOROarticolazione dedicata • Il personale opera in team in funzione dei seguenti parametri: • Volumi di tutta la corrispondenza registrata e non; • Numero di zone di recapito del CD; • Numero fasi di lavorazione.

  35. PRESTAZIONE DI LAVOROarticolazione dedicata (segue) • Per le attività esterne, in base ai parametri indicati negli allegati visti precedentemente si procederà a determinare i carichi di lavoro individuali e individuare il numero di posizioni di lavoro conseguenti, per le attività appresso indicate: • Suporto logistico all’articolazione recapito universale; • Vuotatura cassette; • Pick up medium ; • Alimentazione PDD e trasporto da e per UP, • Consegne civici ad alto traffico e oggetti di formato extra. • Vi sarà una copertura di scorta, per i servizi esterni, per provincia del 14%; • L’applicazione di nuovi regimi di orari dovrà essere oggetto di confronto fra le parti a livello territoriale.

  36. PRESTAZIONE DI LAVOROarticolazione consegne speciali • L’avvio operativo sarà graduale in ragione dello sviluppo delle attività di consegne non standard; • Anche in questo caso si ribadisce la contestualità delle azioni di efficientamento e di sviluppo (vale a dire: non possono tagliare adesso e sviluppare domani); • Eventuali nuovi regimi di orario saranno oggetto di confronto tra le parti a livello territoriale

  37. COPERTURA DEL SERVIZIO ARTICOLAZIONE UNIVERSALE • 3.1 Le esigenze strutturali (copertura zone + ferie non estive/natalizie) avranno una copertura per provincia min110% max114% con personale non flessibile (full e part time, inserimento, apprendisti) (anche stavolta è previsto che nelle realtà che sono oltre la copertura massima vi siano azioni di riequilibrio) • 3.2 le ferie estive e le lunghe assenze (=> 20 gg) se non copribile con il personale strutturale sarà coperto con personale flessibile; • I primi 3 giorni delle lunghe assenze potranno essere coperti con la flessibilità operativa

  38. COPERTURA DEL SERVIZIO ARTICOLAZIONE UNIVERSALE (segue) • 3.3 per tutte le altre assenze la copertura viene assicurata nei seguenti modi: • 3.3.a in prima istanza con il personale di scorta della squadra; • In subordine, ove presente, con il personale di scorta assegnato al CD; • 3.3.b in mancanza di scorte il titolare della zona baricentrica dell’area si sposta sulla zona vacante e la prestazione della sua zona viene ripartita fra tutti i portalettere presenti dell’area.

  39. COPERTURA DEL SERVIZIO ARTICOLAZIONE UNIVERSALE (segue) • 3.3.c se non è possibile coprire la zona vacante nemmeno con la flessibilità operativa, tramite la contrattazione decentrata, si individueranno le modalità e le casistiche per lo spostamento del titolare della zona baricentrica in aree limitrofe; • Se non si giunge alla sottoscrizione dell’accordo vi sarà una confronto nazionale sulla stessa materia entro il 15 dicembre 2006.

  40. COPERTURA DEL SERVIZIO ARTICOLAZIONE UNIVERSALE (segue) • Le previsioni di copertura di cui al punto 3.1 avverranno in coerenza con i tempi di implementazione del nuovo modello organizzativo e delle relative contestuali azioni di efficientamento e sviluppo, con l’obiettivo di completamento entro il 30/6/2007 • Nel frattempo l’intesa del 29/7/2004 in materia di mobilità degli ex CTD continua ad espletare i propri effetti; • I meccanismi di cui ai punti 3.2 e 3.3 verranno implementati all’atto della realizzazione delle azioni di efficientamento e sviluppo; • L’osservatorio paritetico recapito effettuerà specifici incontri per monitorare l’applicazione delle soluzioni di cui ai punti 3.2 e 3.3, • L’Azienda porrà in essere tutte le iniziative per la riallocazione di tutto il personale all’interno del CHIEF OPERATING OFFICE (ex DOL)

  41. ORARIO DI LAVORO DEL PORTALETTERE • 4.1 IN APPLICAZIONE DEL COMMA 2 ARTICOLO 28 CCNL 11/07/2003 : • L’orario del portalettere è fissato in 36 ore settimanali; • È prevista la compensazione settimanale dell’orario; • La modulazione giornaliera avviene con mezz’ora in più o in meno rispetto alle 6 ore di riferimento, assicurando comunque gli obiettivi di qualità • 4.2 I limiti della flessibilità operativa sono di 120 ore annue, con un massimo mensile di 12 ore (da compensare entro l’anno); • Il superamento dei limiti di cui sopra può avvenire solo a fronte della volontarietà del dipendente: • Le ore di cui sopra fanno riferimento convenzionalmente a 6 ore di prestazione complessiva per ogni sostituzione, la prestazione aggiuntiva può essere svolta dentro e fuori l’orario di obbligo;

  42. ORARIO DI LAVORO DEL PORTALETTERE (SEGUE) • 4.3 per ogni sostituzione del titolare assente viene erogato un compenso onnicomprensivo di 45 euro: di questi 4 vanno al titolare della zona baricentrica che si sposta, e i rimanenti 41 vanno ripartiti fra tutti coloro che effettuano la prestazione aggiuntiva (compreso il titolare della zona baricentrica); • 4.4 Le ore equivalenti di flessibilità operativa rientrano nei limiti annuali di prestazione straordinaria di cui all’articolo 30 del CCNL; • 4.5 Le prestazioni straordinarie classiche, in via ordinaria, non possono essere richieste per le esigenze di sostituzione del portalettere assente; • 4.6 La certificazione della prestazione del portalettere avverrà in coerenza con l’articolo 28 del CCNL; • 4.7 entro il 31/12/2007 le parti effettueranno la verifica dell’orario di lavoro del portalettere • Le previsioni di tutto il punto 4 saranno implementate con la realizzazione delle azioni di efficientamento e sviluppo previste dal presente accordo.

  43. Principi di comportamento con i terzi • Era stato posto il problema della scarsa affidabilità, per quel che concerne il rispetto dei diritti dei lavoratori, di alcune aziende concessionarie, con questo parte dell’accordo l’Azienda si impegna ad espletare tutti i controlli necessari nei confronti delle società partner; era stato posto il problema della tenuta occupazionale complessiva, rispetto ai processi di insuorcing e outsourcing, non solo dentro l’Azienda poste ma anche nelle altre aziende partner: Poste ha dato la disponibilità ad analizzare tutte le possibili soluzioni atte a governare in termini positivi il problema

  44. Organici e fondo solidarietà • Si è convenuto di proseguire il percorso iniziato con l’accordo del 13/1 24/5 e 21/6 2006 per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro in azienda, utilizzando tutte le forme assunzionali ritenute utili per dare la maggior risposta possibile a coloro che sono nella graduatoria degli ex CTD, a tale proposito si concorda di attivare il fondo di solidarietà per 2000 colleghi; tale attivazione è subordinata alla verifica che le norme di legge in vigore consentano l’utilizzo del fondo basato esclusivamente sulla volontarietà dei partecipanti.

  45. Sistema delle relazioni industriali • L’insieme dell’accordo in tutte le sue parti necessità di una gestione complessa, per l’interconnessione fra le varie parti, e tempi di attuazione ovviamente non brevi. • Gli efficientamenti e lo sviluppo devono esser contestuali, come abbiamo più volte ribadito nel testo, pertanto non potranno esservi fughe in avanti aziendali sui tagli, inoltre i nuovi meccanismi di sostituzione e le nuove percentuali di scorta entreranno in vigore man mano che si attuano e si consolidano gli interventi previsti. • Proprio perché si tratta di una macchina delicata si è concordato l’istituzione di commissioni tecniche sia a livello nazionale che a livello regionale che dovranno sovrintendere a tutte le fasi dei processi di cui all’accordo. • Come si vede un accordo di grande spessore e di grande valenza che tende a ridisegnare l’azienda nel suo complesso attraverso un cammino di condivisione e di approntamento di tutte le misure atte a valorizzare e rendere competitiva e solida l’Azienda (condizione assolutamente necessaria per mantenere sicuri ne futuro i livelli occupazionali e la qualità del lavoro).

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