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Economia in fase di trasformazione;

I DATI EVIDENZIANO. Economia in fase di trasformazione; Economia inserita nel contesto economico nazionale e internazionale; Posizione di rilievo nell’ambito dell’export; Rallentamento dello sviluppo in quest’ultimo periodo. SISTEMA ECONOMICO ABRUZZESE. PECULIARITA’:

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Presentation Transcript


  1. I DATI EVIDENZIANO • Economia in fase di trasformazione; • Economia inserita nel contesto economico nazionale e internazionale; • Posizione di rilievo nell’ambito dell’export; • Rallentamento dello sviluppo in quest’ultimo periodo.

  2. SISTEMA ECONOMICO ABRUZZESE PECULIARITA’: IL POLICENTRISMO, SOTTOLINEA LA PRESENZA DI MOLTI CENTRI DELLO SVILUPPO ECONOMICO, URBANO, TERRITORIALE. IL LOCALISMO, OSSIA L’IMPORTANZA DELLA DIMENSIONE LOCALE, DELLE PICCOLE IMPRESE, SOSTENUTE DA UN RETROTERRA SOCIALE (famiglie, comunità locali). LA GRANDE IMPRESA CHE ORIENTA LA DIREZIONE DELLO SVILUPPO E LE RELAZIONI FUNZIONALI DI UN SISTEMA ECONOMICO ORIENTATO VERSO LA COMPETIZIONE.

  3. INDICE DI INDUSTRIALIZZAZIONE(% ADDETTI ALLE INDUSTRIE ESTRATTIVE, MANUFATTURIERE, ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA, COSTRUZIONE E INSTALLAZIONE IMPIANTI SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE)

  4. INDICI DI SPECIALIZZAZIONE DELLE ESPORTAZIONI PER REGIONE E PER SETTORE DELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE (2003)

  5. COMPOSIZIONE % DEL VALORE AGGIUNTO PER SETTORI (2003)

  6. VALORE AGGIUNTO MANIFATTURIERO (2001)

  7. I FENOMENI DI ATTRAZIONE RISPETTO AL TERRITORIO (2001)

  8. TASSO DI SVILUPPO ATTIVITÀ MANIFATTURIERA

  9. TASSO DI SVILUPPO COSTRUZIONI

  10. TASSO DI SVILUPPO COMMERCIO INGR. E DETT.

  11. TASSO DI SVILUPPO ATTIV. IMMOB., NOLEGGIO, INFORMAT., RICERCA

  12. TASSO DI SVILUPPO INTERMEDIAZ. MONETARIA E FINANZIARIA

  13. PIL AI PREZZI DI MERCATO(% CALCOLATI SU PREZZI DEL 1995) Se il PIL rimane fermo difficile attuare politiche di welfare. Fonte: Svimez, 2004.

  14. PIL PRO-CAPITE(CALCOLATI SU PREZZI DEL 1995) Fonte: Svimez vari anni.

  15. PIL PRO-CAPITE (INDICE ITALIA=100) Fonte: Svimez vari anni.

  16. GRADATORIA DELLE PROVINCE IN BASE AL REDDITO PRO-CAPITE NEL 2003

  17. PIL PRO-CAPITE(IN % CENTRO – NORD = 100) Fonte: Svimez, vari anni.

  18. UNITA’ LAVORO TOTALE Fonte: Svimez, vari anni. * II trimestre 2005.

  19. TASSO DI DISOCCUPAZIONE Fonte: Svimez, vari anni. * II trimestre 2005.

  20. INDUSTRIA TOTALE (OCCUPATI) Fonte: Svimez, vari anni. * II trimestre 2005.

  21. INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO (2001) 2004

  22. Evoluzione del PIL pro capite

  23. CASSA INTEGRAZIONE (MIGLIAIA DI ORE) Fonte: Svimez, vari anni.

  24. EXPORT (VARIAZIONI %) Fonte: Svimez, vari anni. * Dati riferiti al periodo gennaio-giugno 2005.

  25. Difficile contesto nazionale ed internazionale: Cause interne: • Moneta unica; • Fine svalutazioni competitive; • Supervalutazioni dell’euro.

  26. Difficile contesto nazionale ed internazionale: Cause esterne: • Il modello di specializzazione distrettuale si sovrappone nella sostanza con le produzioni tipiche dei nuovi competitors; • L’aggressione commerciale dei nuovi paesi attraverso il basso costo del lavoro; • Il problema della concorrenza sleale per effetto dei cd. dumping ambientale, in termini di norme di sicurezza e tutela sindacale; • Il dumping finanziario, ovvero un tasso di cambio artificiosamente ancorato al dollaro; • Il pericolo delle contraffazioni, aspetto denunciato dagli imprenditori.

  27. GLI ELEMENTI DI CRITICITÀ: • La parcellizzazione del tessuto produttivo delle PMI, che molto spesso lavorano per conto terzi, senza marchio e con un modesto profilo tecnologico e commerciale; • L’elevata dipendenza produttiva ed occupazionale dalla grande impresa di proprietà esterna nelle aree di Chieti e L’Aquila tale da determinare ricadute negative su tutto il territorio nell’ipotesi di eventuale crisi (vedi L’Aquila); • Il modesto livello di internazionalizzazione delle imprese locali; • La presenza di squilibri interni intesi come elemento di fragilità di tutto il sistema economico.

  28. L’Abruzzo si trova allora di fronte ad una fase discendente del suo sviluppo? • Si può affermare che l’Abruzzo stia subendo un processo di grande trasformazione e da un’economia alimentata da risorse esterne di tipo protettivo sta passando ad una economia sempre più esposta al mercato; • Occorre un grande cambiamento culturale che vede un approccio di politica economica indirizzato a rafforzare gli elementi di competitività dell’intero sistema economico.

  29. COSA FARE? Bisogna porre l’accento sui FATTORI DI COMPETITIVITÀ • Di fronte all’evoluzione delle scenario descritto occorre rafforzare la capacitàcompetitiva del sistema regionale; • La produttività totale dei fattori è l’indicatore chiave e più completo della competitività; • Le 2 principali variabili che influenzano tale indicatore sono: • il grado di diversificazione: capacità delle aziende agricole di accedere a fonti alternative di reddito per ristrutturare il settore e per conseguire economie di scala; • l’innovazione che ha alla base due altre componenti fondamentali: - Ricerca e Sviluppo per aumentare la produttività e nuovi metodi produttivi; - Risorse umane legate alla formazione e al miglioramento delle competenze professionali (acquisizione di skill-eLearning); • Fattori complementari alle due principali variabili sono: - il miglioramento delle infrastrutture; - gli investimenti pubblici e privati; - la qualità dei servizi; - la commercializzazione dei prodotti (importanza del marchio); - le politiche di internazionalizzazione; - la cooperazione.

  30. GRANDI TEMI DA AFFONTARE 1) Liberalizzazione dei servizi 2) Rafforzamento piccola impresa Obiettivi Problemi Affrontare la competizione - finanziari - organizzativi Rafforzare e differenziare lo - aggiustamento dinamico sviluppo endogeno (spec.sett) 3) Rafforzamento e diffusione dell’innovazione e della conoscenza scientifica e tecnologica Interventi: a) Sintonizzare (Centri di ricerca; Università; Associazioni di categoria; Fondazioni); b) Relazioni tra imprese (tra grandi e piccole imprese; alleanze; acquis e/o fusioni); c) Funzioni interne alle imprese (ciclo del valore); 4) Contesto istituzionale e territoriale Efficienza pubblica amministrazione. Infrastrutture. Razionalizzazione della spesa pubblica; Economie esterne; Sistema finanziario.

  31. VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE PER RAMO DI ATTIVITA’ ECONOMICA (2004/2003)

  32. Liberalizzare i servizi: • Il sistema in Abruzzo è ancora protetto e a bassa produttività; • Non c’è sufficiente concorrenza (commercio, professioni, sistema delle licenze). • Ciò provoca situazioni di rendita, corporazioni e situazioni di parassitismo. • L’Abruzzo manifesta ampie possibilità di crescita occupazionale in questo settore.

  33. Dare priorità alle azioni a favore delle PMI • Senza il raggiungimento di una adeguata dimensione delle PI è impossibile costruire una politica basata sulla competitività, sull’innovazione e sulla internazionalizzazione. • Occorre lavorare per: • Costruire uno sviluppo endogeno, che parte dal basso, che valorizzi le risorse locali e che rafforzi il tessuto imprenditoriale sul territorio. • Le grandi imprese extraregionali fanno già innovazione e sono già competitive.

  34. ESEMPIO AGRICOLTURA: Ripartizione per superficie aziendale: con meno di 5Ha ABRUZZO 82%

  35. CONDUTTORI AZIENDALI PER ETA’ - Abruzzo

  36. INDUSTRIA AGROALIMENTARE(Fonte: Istat, i dati sono in milioni di euro)

  37. L’andamento delle esportazioni agroalimentari per provincia, 2004 (valori in Meuro)

  38. PROBLEMI: Come si fa a parlare di innovazione con i problemi che seguono: • Progressivo invecchiamento degli operatori agricoli e squilibrio generazionale; • Elevata polverizzazione del tessuto imprenditoriale (4,1 ettari/azienda inferiore stesso Mezzogiorno) che produce: 1- scarsa attitudine all’innovazione; 2- basso orientamento all’export; 3- scarsa propensione a fare sistema; 4- ridotte economie di scala non solo nella produzione ma anche nella commercializzazione e nella finanza; • Presenza di imprese marginali a basso tasso di produttività che a stento coprono i costi di produzione e con scarsa possibilità di affacciarsi sui mercati nazionali ed internazionali.

  39. PRIMI 10 SETTORI PER VALORE DELLE ESPORTAZIONI.

  40. ESPORTAZIONI PER CONTENUTO TECNOLOGICO DEI BENI COMMERCIALIZZATI. (Composizione percentuale sul totale provinciale, 2004)

  41. ESPORTAZIONI PER ABITANTE (2004)

  42. ESPORTAZIONI DELLE PROVINCE PER SETTORI (Composizione percentuale sul totale export provinciale, 2004)

  43. GRADATORIA DELLE PROVINCE PER INTENSITA’ DI R&S (2001)

  44. CLASSIFICA DELLE REGIONI ITALIANE PER FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN % DEL PIL (MEDIA 1999-2003)

  45. Scenario completamente nuovo Fondamentale concepire la piccola dimensione Punto di forza da valorizzare non come una debolezza da proteggere • Per costruire sviluppo endogeno

  46. Occorre qualificare le piccole e medie imprese sotto il profilo competitivo • Attraverso una adeguata crescita dimensionale (capitale di rischio per rafforzare il livello di patrimonializzazione); • Mediante connessioni tra imprese (Gruppi o consorzi); • Favorendo il raggiungimento di un’adeguata massa critica per effettuare investimenti in innovazione e per accrescere l’export.

  47. PROBLEMI PMI • Debolezza patrimoniale in parte connessa alla piccola dimensione che produce effetti sul mercato: a) finanziario; b) sull’export; c) sull’innovazione. • Debolezza finanziaria (vincolo alla crescita); • Dipendenza assoluta dal credito a breve per le caratteristiche societarie; • Struttura organizzativa che limita l’accesso alle informazioni sui mercati di sbocco dei beni e sui mercati di capitali; • Concorrenza diretta (tramite le importazioni) per le imprese produttrici ed indiretta per le imprese subfornitrici per: a) la concorrenza internazionale dei paesi emergenti; b) processi di delocalizzazione.

  48. Le PMI devono unirsi tra loro per: • Raggiungere un’adeguata massa critica • Fare i conti con il mercato globale • Aumentare il tasso degli investimenti in innovazione • Uscire dall’isolamento • Aumentare il potere contrattuale con il sistema finanziario • Incrementare la produttività • Superare la fase di sottocapitalizzazione.

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