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I diritti, la tutela dell ’ infanzia e gli ambiti di applicazione a livello locale

I diritti, la tutela dell ’ infanzia e gli ambiti di applicazione a livello locale. Modulo 1 3132009. Dott. Marcella Zera. Bambino, famiglia, pediatra: COMUNICAZIONE e … non solo. Il diritto ad essere amato Ad essere rispettato Ad essere ascoltato Ad essere apprezzato

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I diritti, la tutela dell ’ infanzia e gli ambiti di applicazione a livello locale

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Presentation Transcript


  1. I diritti, la tutela dell’infanzia e gli ambiti di applicazione a livello locale Modulo 1 31\3\2009 Dott. Marcella Zera

  2. Bambino, famiglia, pediatra: COMUNICAZIONE e…non solo. • Il diritto ad essere amato • Ad essere rispettato • Ad essere ascoltato • Ad essere apprezzato • Ad essere educato • Ad essere punito adeguatamente senza essere umiliato, • e conoscerne il perché • Ad avere garantita la salute globale, intesa come salute • del fisico e della psiche. • A non essere discriminato • Alla prevenzione e la cura • Al gioco, allo studio ecc. Dott. Marcella Zera

  3. La CONVENZIONE Pediatrica Al Pediatra di Famiglia, soprattutto per merito della Convenzione della Pediatria di Famiglia del 1979, il bambino viene affidato fin dai primi giorni di vita e nel cammino verso l’adolescenza si consolida (o si spezza) quel RAPPORTO di FIDUCIA fra genitori pediatra e bambino che è fondamentale in questo percorso. Dott. Marcella Zera

  4. LA TRASFORMAZIONE • l’evolvere delle TECNOLOGIE, • l’utilizzo e l’offerta attiva delle VACCINAZIONI • ha determinato una diminuzione delle malattie • infettive e delle loro complicanze, col risultato di • una minore morbilità nella pratica clinica • ambulatoriale, • il MIGLIORAMENTO dell’assistenza alla • gravida e al neonato, • la AMPIA disponibilità dei farmaci • hanno determinato la sopravvivenza di molti • bambini Dott. Marcella Zera

  5. LA TRASFORMAZIONE • nel contempo un aumento di malattie • invalidanti e croniche con le quali oggi ci • troviamo a confrontarci. • la domanda ed i bisogni anche per patologia • psicosociale e di salute mentale si sono • modificate, la richiesta di interventi tempestivi • all’esordio, di sostegno alle famiglie,aumenta • più rapidamente in genere della capacità di • adattamento dei servizi, dei medici e dei • pediatri Dott. Marcella Zera

  6. NO a DISUGUALIANZA dei cittadini rispetto al diritto alla salute Il Pediatra si trova oggi di fronte ad una utenza MULTIETNICA eterogenea e complessa e di conseguenza a varie problematiche multifattoriale che si esprimono in aspetti sanitari, socio-ambientali, economico,stili di vita famigliari , dinamiche famigliari, per indagare o immaginare le quali si richiede una fatica enorme: non solo di conoscere il sistema culturale ma certe volte addirittura la lingua!!! Dott. Marcella Zera

  7. LE RETI di SUPPORTO • Il mondo è cambiato, • la Famiglia, il bambino è cambiato: è • cambiata la società nella sua composizione • ormai multietnica e quindi anche le • dinamiche e l’assetto della comunità • mentre • le reti di supporto sociale informale, ( la • Famiglia, gli amici, i vicini) si sono alterate Dott. Marcella Zera

  8. …SPESSO è FIGLIO UNICO • “PAURA” per il suo futuro: disoccupazione, svantaggio • socio-economico, droga… • “PAURA” del bambino, della sua opinione, della sua • approvazione • REGOLE della convivenza civile pensate come acquisite • automaticamente e favorite dall’assenza di qualsiasi privazione • NON si ha “tempo” per educare • bambini manager • no CLAN familiare: manca il confronto e la condivisione • età dei genitori più avanzata • genitori di etnie e culture diverse • coppie spesso separate • internet, tv, cellulare: deresponsabilizzazione del ruolo • educativo Dott. Marcella Zera

  9. IL CONSUMATORISMO La popolazione in generale diventa “consumatrice” di assistenza, sempre più sanitarizzata e pretende di influenzare i programmi di assistenza sanitaria non solo con i suoi BISOGNI ma anche con i suoi DESIDERI e PREFERENZE. Dott. Marcella Zera

  10. IL CAMBIAMENTO • cambiamenti da parte delle Istituzioni • di tutti coloro che si fanno carico • dell’infanzia. • adeguamento a questa trasformazione • transizionale alla ricerca di un nuovo assetto • che ci permetta di ottimizzare le risorse con • progetti condivisi Dott. Marcella Zera

  11. IL SISTEMA SALUTENON indurre BISOGNI • LAVORARE insieme per CAMBIARE insieme.., • collaborare per parlare un linguaggio univoco, • confrontarci su vari argomenti non solo • esclusivamente medici ma medico-sociali • studiando strategie su obiettivi realizzabili anche • a secondo delle realtà locali , • stando attenti di non indurre bisogni ma creare • un “sistema salute” Dott. Marcella Zera

  12. ELABORARE e CONDIVIDERE • Con i punti nascita e i neonatologhi, per • parlare un linguaggio comune. • Per una continuità assistenziale reale con • messaggi univoci • La discordanza dei consigli crea • confusione nelle Famiglie e una cattiva • impressione della Pediatria Dott. Marcella Zera

  13. L’INFORMATIVA NON sono piu tempi nei quali la gente deve mettersi in coda perdendo un intero pomeriggio, con dispendio di tempo ed energie, e nell’assoluta mancanza di rispetto per la persona; anche perché all’atto della iscrizione o fin dalla prima visita il paziente può acquisire tutta la INFORMATIVA sulle modalità di accesso allo studio e gli orari piu idonei per contattare il Pediatra. Dott. Marcella Zera

  14. L’INFORMATIVAPER I PAZIENTI La dottoressa\il dottor………………………………………… È contattabile al numero di telefono fisso 010….. (abitazione)dalle 08:00 alle ore 10:00 giorni feriali al ………….. ..dalle ore 11:00 alle ore 13:00 del lun-mart-giov-ven il mercoledì dalle 14:00 alle 16:00 allo 010 ……………… in orario di studio il lun - mart –giov. pomeriggio e merc.mattina allo ………………………. il ven pom in orario studio. e-mail : RICEVE : 1. nello Studio di via ………………. ….tel 010………………. Lun.,Mart. e Giov. dalle 15:00 alle ore 18:00 su prenotazione Mercoledì dalle 10:30 alle 13:30 su prenotazione tranne urgenze. 2. nello Studio di via……………………… tel………. venerdi dalle 14:30 alle 16:00 solo su prenotazione. dalle 16:00 alle 17:30 libero VISITA Domiciliare: Si ricorda che ,come disposto dagli accordi Nazionali e Regionali vigenti,la visita domiciliare,richiesta entro le ore 10 e giudicata necessaria dal Pediatra,verrà eseguita di norma nel corso della stessa giornata.Se richiesta dopo le ore 10:00 verrà eseguita entro le ore 12 del giorno successivo. URGENZE ed emergenze: Rivolgersi al servizio del 118 o al P.S. più vicino nel caso di effettive urgenze ed emergenze che si verifichino nelle ore diurne,al di fuori degli orari della d.ssa ….. o della disponibilità telefonica dei pediatri associati. Ore NOTTURNE e festivi: per i casi urgenti è in funzione il servizio di G.Medica regionale 010354022 N.B.: - Prima di chiamare al telefono procuratevi sempre carta e penna Dott. Marcella Zera

  15. L’INFORMATIVA • Il vs. pediatra in associazione con i seguenti Pediatri • ( vedi particolari in allegato) • I PEDIATRI SOTTOELENCATI SI SONO RIUNITI IN • FORMA ASSOCIATIVA PER RENDERE POSSIBILE • UNA MAGGIORE DISPONIBILITÀ DEL PEDIATRA AI • PAZIENTI , • PERTANTO NEL CASO VI FOSSE IMPOSSIBILE • RINTRACCIARE PER MOTIVI URGENTI, IL VOSTRO • PEDIATRA, ALMENO UNO DI LORO SARÀ • RINTRACCIABILE SECONDO LO SCHEMA • SOTTOSTANTE AI NUMERI , FINO ALLE H.19:00 • NOTA BENE ……. Dott. Marcella Zera

  16. La COLLABORAZIONE con ASL Per diffondere tale informativa e rendere meglio fruibile l’ambulatorio del pediatra basterebbe che l’impiegato allo sportello iscrizioni invitasse il cittadino a CONTATTARE il pediatra prima dell’iscrizione (modalità suggerita da chi come me e pochi altri colleghi, partecipa in volontariato ai corsi prenascita) Dott. Marcella Zera

  17. il MEDICO: come e QUANTO BENE siamo stati formati Siamo stati tutti formati secondo il modello biomedico e secondo il paradigmabiologico nel quale il medico, dopo la visita del paziente, individua una diagnosi o una ipotesi di malattia e quindi prescrive terapia o accertamenti, senza tenere conto del vissuto del paziente (modello complementare di comunicazione e non simmetrico). Il modello al quale siamo stati abituati è comunque INSUFFICIENTE ad affrontare la complessità dei problemi che si presentano oggi nella nostra pratica professionale. Cosi che malgrado i sempre maggiori successi scientifici della tecnologia aumenta il senso di sfiducia e di insoddisfazione nei confronti della medicina ufficiale ed il ricorso sempre più frequente a modelli alternativi. Dott. Marcella Zera

  18. CAMBIARE MODELLO • Il modello biomedico ha portato infatti ad un • progressivo impoverimento della • componente umana e relazionale togliendo • al paziente la possibilità di essere protagonista • della propria salute. • dalla medicina “doctor end disease centered” • al nuovo modello “patient centered” un • modello bio-psico –sociale: il paziente • arricchisce le conoscenze del medico con ciò • che appartiene al suo vissuto. Dott. Marcella Zera

  19. COMUNICARE a tutto CAMPO • Nel setting ambulatoriale • ( bambino e genitori ) • Nei rapporti con colleghi o istituzioni • Nelle relazioni interpersonali. Dott. Marcella Zera

  20. La comunicazione si IMPARA? • La CAPACITA’ di comunicare bene • non è solo appannaggio di una dote personale, • ma può ESSERE SVILUPPATA • attraverso percorsi formativi • per rendere efficace ed efficiente il dialogo • tra le persone e che fanno riflettere sulle modalità e gli strumenti . Dott. Marcella Zera

  21. Le prerogative del Pediatra • EDUCAZIONE SANITARIA • PREVENZIONE • CURA Dott. Marcella Zera

  22. EDUCAZIONE SANITARIA Fin dalla prima visita, nei primi giorni di vita, promuovendo la genitorialità, aiutati dai “ 7 passi” (genitori più) Dott. Marcella Zera

  23. I SETTE PASSI • Prendere per tempo l’acido folico. • Non fumare in gravidanza e davanti al • bambino • Allattarlo al seno • Metterlo a dormire a pancia in su • Proteggerlo in auto col seggiolino • Fare tutte le vaccinazioni consigliate • Leggergli un libro Dott. Marcella Zera

  24. LA PREVENZIONE.. L’OSSERVAZIONE ATTRAVERSO I BILANCI DI SALUTE ( fra 0-12 / 0-18 mesi ) E’ FONDAMENTALE POTER PREVENIRE , Mediante l’ osservazione attenta del comportamento del bambino ( sviluppo psicomotorio, emotivo, relazionale, sviluppo del linguaggio ) problemi che potrebbero diventare veri e propri disturbi negli anni successivi quindi PREVENZIONE intesa come riduzione degli effetti sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino (disturbi condotta, disturbo oppositivo-provocatorio, disturbo ossessivo-compulsivo) e quindi comorbilità che impegnano sicuramente anche maggiori risorse economiche oltre che umane. Dott. Marcella Zera

  25. L’INVIO e la PRESA in carico Di fatto attraverso questa osservazione, il pediatra , in collaborazione con gli Operatori degli asili nido e poi delle scuole può effettuare un invio MOTIVATO in prima battuta p.es. allo psicomotricista o altre figure ritenute idonee e solo SUCCESSIVAMENTE, se necessario, al neuropsichiatria di II livello, competente per quello specifico problema che, confermata o posta una diagnosi si dovrebbe fare carico doverosamente del piccolo paziente . Con RISPARMIO di risorse per la comunità. Dott. Marcella Zera

  26. … E L’ADOLESCENTE • le anguille! • i senza problemi • quelli che preoccupano i genitori • quelli con difficoltà che si presentano con • disturbi psicosomatici (gastrointestinali, • emicrania, dermatite, alopecia • Con malattia cronica Dott. Marcella Zera

  27. … E ANCORA • Quelli che giocano con la morte • (alcool, correre in moto ecc.) nei quali il • desiderio di sfida è forte, la capacità di • controllo è debole. • e i genitori alla ricerca di consigli Dott. Marcella Zera

  28. L’EQUILIBRIO • La famiglia è un sistema in equilibrio e con • l’adolescente che porta istanze di • modificazioni e nuovi bisogni, si deve • muovere alla ricerca di • un nuovo equilibrio • Il dover “dipendere” per un adolescente, • è un peso intollerabile del quale vuole • liberarsi. Dott. Marcella Zera

  29. Il Pediatra……alcuni PROBLEMI PRATICI • Parlare con l’adolescente in presenza • dei genitori o da solo ? • Cosa fare alla richiesta di non dirlo ai • genitori ? * • Come inserirsi in una dinamica ? Dott. Marcella Zera

  30. *PATTO di RISERVATEZZA • livello LEGALE: a questo siamo tutti esposti • 2) codice DEONTOLOGICO: non ha a che fare con la legge, sarà l’Ordine a difenderci dall’accusa. • 3) ETICA PERSONALE: decidiamo di volta in volta. Dott. Marcella Zera

  31. COSA DEVE EVITARE • Evitare atteggiamenti seduttivi • Evitare inviti a fidarsi di lei\lui • Evitare di mettere in guardia, di vietare.. Dott. Marcella Zera

  32. COSA DEVE CERCARE di FARE • Dimostrare interesse e calore • Non consentire ai genitori interruzioni o smentite • Trattare il ragazzo come una persona a pieno titolo • Facilitare le sue domande e rispondere in modo diretto Dott. Marcella Zera

  33. …CON L’ADOLESCENTE • Spiegare il senso della domanda • Accettare risposte anche parziali o imprecise senza smentire o correggere • Dimostrare interesse o apprezzamento per le sue risposte • Proporgli di precisare e completare Dott. Marcella Zera

  34. COSA viene CHIESTO al pediatra.. • Tutte richieste improprie: di essere • il confidente • Il giudice • Il consigliere • L’alleato • L’esperto legale • Lo psicologo Dott. Marcella Zera

  35. COSA deve ESSERE CAPACEdi FARE… • ASCOLTARE • Migliorare la comunicazione genitori-figlio • Rendere possibili decisioni e scelte realistiche utili per • il bambino, l’adolescente, la famiglia. Dott. Marcella Zera

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