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Il problema della sincronizzazione. In alcuni settori applicativi le modalità e i tempi di comunicazione tra le attività sono importanti Automazione industriale, avionica, controllo di strumentazione. I DFD non permettono di specificare in fase di analisi la sincronizzazione tra le attività.
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Il problema della sincronizzazione • In alcuni settori applicativi le modalità e i tempi di comunicazione tra le attività sono importanti • Automazione industriale, avionica, controllo di strumentazione. • I DFD non permettono di specificare in fase di analisi la sincronizzazione tra le attività. • Servono modelli con maggior potere espressivo.
Modalità di sincronizzazione: esempi • Unbuffered producer-consumer • A produce un dato dopo che B ha consumato quello precedente • Buffered producer-consumer • A può produrre dati in modo indipendente finché c’è spazio nel buffer e B può prelevarli se il buffer non è vuoto
Tecniche di specificazione della sincronizzazione • Estensioni dei DFD (Formal DFD) • Modelli operazionali • Automi a stati finiti • Reti di Petri
Trasformatori di dati • Un trasformatore di dati a m ingressi e n uscite calcola una funzione f : D1 ×D2…×Dn->D1 ×D2… ×Dm • Di comprende il valore speciale null per modellare il caso di fparziale (cioè che non calcola alcuni dei valori in uscita in corrispondenza di alcuni valori in ingresso)
Attivazione di funzioni • Un trasformatore è abilitato se • tutte le scatole in ingresso sono piene • tutte le scatole bloccanti in uscita sono vuote • L’attivazione della funzione associata a un trasformatore ha i seguenti effetti • tutte le scatole che compaiono come ingressi non conservativi sono svuotate • tutte le scatole in uscita ricevono il valore calcolato dalla funzione se questo non è null; altrimenti restano invariate
FINE FDFD • Lessico