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I giovani e la Costituzione

I giovani e la Costituzione. Progetto di ricerca realizzato dall’Università di Macerata (facoltà di Scienze della comunicazione) in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Macerata. Il campione della ricerca. (di tipo non probabilistico e non rappresentativo )

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I giovani e la Costituzione

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Presentation Transcript


  1. I giovani e la Costituzione Progetto di ricerca realizzato dall’Università di Macerata (facoltà di Scienze della comunicazione) in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Macerata

  2. Il campione della ricerca (di tipo non probabilistico e non rappresentativo) composto da 85 partecipanti, suddivisi in 5 strati/quote: • 23 giovani lavoratori • 15 studenti universitari • 17 studenti di liceo • 15 studenti ITAS • 15 studenti Pannaggi.

  3. La ricerca e lo strumento • La ricerca ha la finalità di indagare le rappresentazioni nonché gli atteggiamenti e le opinioni che i giovani hanno nei confronti della Costituzione. • Lo strumento di indagine più adeguato è risultato essere di tipo qualitativo, nello specifico è stata utilizzata l’intervista.

  4. Le variabili • Sesso • Età • (Quale facoltà*/lavoro fai?) • Titolo di studi del padre • Titolo di studi della madre • Lavoro di tuo padre • Lavoro di tua madre • Dove di collochi politicamente • * 4 Filosofia / 2 Lettere / 5 Scienze della comunicazione / 1 Storia / 2 Economia / 1 Giurisprudenza

  5. Le domande • Dimmi 5 termini che associ alla parola Costituzione • In occasione di quali avvenimenti storici la Costituzione è stata promulgata? • Che cosa è la Costituzione? • Quali sono i principi che ritieni più importanti? • Che garanzie offre la Costituzione? • Da dove derivano le tue conoscenze sulla Costituzione? • Quale potrebbe essere secondo te un metodo per far conoscere la Costituzione ai giovani? • In che modo i media, secondo te, contribuiscono alla conoscenza della Costituzione?

  6. Domanda 1: dimmi cinque termini che associ alla parola Costituzione

  7. Domanda 2: in occasione di quali avvenimenti storici è stata promulgata la Costituzione? (Lavoratori) • Quasi la metà degli intervistati ammettono di non avere nessuna idea. • Tra coloro che invece riescono a dare una risposta c’è molta confusione non solo per ciò che riguarda le radici storiche della Costituzione ma anche per l’ordine temporale degli stessiavvenimenti storici : esempi • “La Costituzione è stata promulgata con la fondazione della Repubblica italiana che è avvenuta nel 1850, poi son state fatte delle modifiche, ovviamente …” • “ … la Costituzione risale al ’48 …eh … dopo la seconda guerra mondiale … che non c’entra un cavolo, che finì nel ’45, quindi , dai, più o meno, unificazione dell’Italia, quindi per dare un regolamento, un ordinamento, all’Italia”

  8. Domanda 2: in occasione di quali avvenimenti storici è stata promulgata la Costituzione? (lavoratori) … continua Per quanto riguarda la specifica collocazione emerge comunque che sono due gli avvenimenti storici che vengono menzionati dagli intervistati come quadro di riferimento in cui collocare la nascita della Costituzione: • quello individuato con la fine della seconda guerra mondiale o con la nascita della Repubblica: “dopo la seconda guerra mondiale, nel ’48” , “Quando è nata la Repubblica” , “1 gennaio del 1948” , “Con l’istituzione della Repubblica” , • quello relativo all’ Unità di Italia : “A seguito comunque dell’unità di Italia nel 1861, dopo lo statuto albertino c’è stata la costituente e si è deciso di promulgare la costituzione” , “Dopo l’unità di Italia se non sbaglio, dopo il 1860 si è iniziato a … si dopo il 1860”.

  9. Domanda 2: studenti universitari Nella maggior parte delle risposte è possibile leggere molta confusione e a volte superficialità: • nel ‘48?... dopo la caduta del fascismo quando i compagni non avevano niente da fare si sono messi a fa la Costituzione • Oddio…la Costituzione italiana mi sembra da Gasparri e company..quarantasei…?!...era cascato…era caduto il fascismo e ci stava, si cercava di fondare una…nasce la Repubblica e si cercano delle leggi fondamentali per costituire una nuova democrazia, tutto quanto, quindi si sono riuniti in una congregazione, una commissione costituente mi sembra e questi qua hanno…hanno? Hanno scritto insieme la Costituzione Italiana • beh dopo la guerra, i maggiori partiti d’Italia hanno creato una commissione costituzionale per scrivere una Costituzione e per dar poi vita alla repubblica nel 46 se non sbaglio

  10. Domanda 2 (liceo classico) Pochissimi intervistati sono usciti totalmente fuori strada nel dare la risposta: “dopo Mazzini comunque, prima dell’indipendenza italiana, penso, poi comunque durante le Guerre mondiali penso si sia stabilizzata”, “dopo l’Unità d’Italia, quindi dopo il ’61, mi ricordo lo Statuto Albertino, però la data non precisa” La maggior parte ha individuato, chi in modo più preciso, chi dando indicazioni più vaghe, il periodo storico in cui la Costituzione è stata promulgata. Nello specifico le categorie emerse sono: • la data • le conseguenze del fascismo • la fondazione della Repubblica • la fine delle guerre mondiali • il sessantesimo anniversario della Costituzione (a partire dal quale 3 intervistati hanno desunto la data).

  11. Domanda 2: Itas La metà degli intervistati ammette di non sapere o di non ricordare gli avvenimenti storici che hanno determinato la promulgazione della Costituzione (“Cambio del governo……quando cambiano il governo, quando cambiano le leggi …”). Gli altri intervistati hanno risposto comunque in modo confuso: “È stata promulgata dopo la liberazione dell’Italia dai nazifascisti nel……….’45” , “dalla Repubblica … alla nascita della Repubblica … ’47, ’46”). I riferimenti sono in particolare a: • Nascita della Repubblica • Fine seconda guerra mondiale

  12. Domanda 2: Pannaggi • Prevalentemente la nascita della Costituzione italiana viene collocata dopo le guerre mondiali, o in seguito alla seconda guerra mondiale. • In quasi la metà dei casi si afferma di non sapere la risposta(“Non mi viene in mente”, “Non è per me questa roba”, “Guerra mondiale, mammamia sono un somaro in diritto”). • In due casi è situata tra il 1800-1900.

  13. Domanda 3: Che cosa è la Costituzione (lavoratori) Le risposte riguardano una diffusa e confusa percezione della Costituzione che solo in un caso è stata individuata come “la legge fondamentale dello stato”. Per la maggioranza, l’idea è che la Costituzione si componga come un insieme di regole, di leggi, di norme • con una grande rilevanza data a quelli che sono i diritti e i doveri del cittadino: “E’ un insieme di regole, diritti e doveri che un cittadino deve avere” , “Insieme di leggi che regolano la vita del cittadino italiano, che dovrebbero regolare, per quanto riguarda i diritti e doveri del cittadino” • in misura minore i riferimenti all’ ordinamento dello Stato: , “E’ un insieme di norme e leggi che regolano la Repubblica italiana”

  14. Domanda 3: studenti universitari • Quasi tutti i soggetti vedono la Costituzione come “Insieme di norme o leggi”. • Molti soggetti ne danno una definizione scolastica con riferimenti allo Stato, alla stabilità del governo, al retto comportamento civile. • Gli studenti che hanno dato una definizione meno scolastica sono stati quelli che frequentano aree umanistiche (in particolare lo studente di Giurisprudenza ha usato termini “più tecnici”).

  15. Domanda 3 (Liceo classico) • L’idea imperante tra gli intervistati del liceo classico è che la Costituzione sia un insieme di leggi o norme (molti specificano). • La maggior parte degli intervistati specificano queste norme come finalizzare a regolare la vita della comunità : “una raccolta di norme che dovevano regolare chiaramente la vita pubblica nel dopoguerra, quindi una cosa molto difficile.” • Pochi fanno riferimento esclusivamente ai diritti e doveri che ha il cittadino:“una carta che regolamenta i diritti e i doveri dei cittadini italiani, in questo caso” .

  16. Domanda 3 (Itas) L’idea diffusa è che la Costituzione sia un insieme di • (principalmente) Leggi e norme (Insieme di leggi che riguardano lo stato e che bisogna rispettare e che si mettono in atto in determinati casi quando c’è bisogno - Insieme di leggi che se non sbaglio è stata fatta nel 1946 che regola rapporti civili e sociali - È un insieme di leggi che servono anche per mantenere diciamo la pace tra le persone e detta delle leggi e dei diritti delle persone che dettano l’uguaglianza tra tutti i popoli) • Articoli e diritti: (Insieme di articoli e di diritti che servono ai cittadini - È un insieme di principi che secondo me dovrebbero essere rispettati in qualsiasi caso da tutti anche se non sono italiani comunque è molto importante per noi perché ci rende tutti uguali)

  17. Domanda 3 (Pannaggi) Anche in questo cluster è preponderante l’idea che la Costituzione sia un insieme di Leggi, norme, regolamenti (soprattutto intese come finalizzate alla gestione dellavita pubblica): • È un insieme di leggi fatte per il popolo • Insieme di leggi che comunque formano .. cioè la nazione, lo stato • Insieme di leggi che regolano il paese • E’ una raccolta di leggi, regole che serve per vivere meglio a tutti noi, per il popolo Italiano • Insieme di regole, un qualcosa che deve rispettare tutti. In questo cluster una risposta che non si ritrova in altri: “Una forma di governo.”

  18. Domanda 4: Quali sono i principi che reputi più importanti?

  19. Domanda 5: quali garanzie offre? Lavoratori • Quasi la metà degli intervistati risponde in termini negativi: “molto limitati” ,“come garanzie poche, qualcuna viene offerta, altre un po’ meno e comunque, come dicevamo prima, non sempre è rispettata”; “Teoricamente dovrebbe offrire le garanzie di cui un essere umano ha bisogno, il punto è che poi magari a livello legislativo, non rispettando appieno la Costituzione, i diritti poi vengono un po’ attaccati” • Passando ad analizzare le risposte date da chi vede nella Costituzione una fonte di garanzie, possiamo notare che vengono fondamentalmente ricalcati quelli che precedentemente sono stati elencati come i principi fondamentali:“anzitutto le pari opportunità, e quindi appunto l’uguaglianza di tutti davanti alla legge, non c’è più differenziazione, siamo tutti quanti uguali sotto tutti i punti di vista, da quello economico, politico, sociale” ; “Quella appunto di vivere una vita per tutti i cittadini, nel rispetto delle leggi, dell’eguaglianza, della parità”.

  20. Domanda 5: Studenti universitari • Pochi soggetti si esprimono negativamente: “Sinceramente penso pochi, dovrebbe essere rivista” , “Secondo me non offre sempre tante garanzie” , “In pratica nessuna purtroppo, perché ognuno interpreta a suo modo. • Tutti gli altri intervistati, dunque la maggioranza, anche in questo cluster si esprimono in linea con i principi enunciati nella precedenti risposta, dunque le garanzie che la Costituzione offre riguardano: la libertà, l’uguaglianza, il lavoro, l’orientamento politico, la possibilità di esprimere opinioni e di tutelare le minoranze, la giustizia.

  21. Domanda 5: Liceo Classico Le garanzie offerte, secondo la maggior parte dei ragazzi intervistati, richiamano i principi elencati nella risposta precedente. Dunque, i principi fondamentali coinciderebbero con le garanzie offerte! Nello specifico: • libertà (6) • Lavoro (4) • democrazia (3) • assistenza dallo stato (2) • sicurezza della persona (2) • sicurezza al cittadino (2) • uguaglianza (2) • Tutela (2) Alcuni intervistati si dimostrano poco convinti dell’effettive garanzie offerte dalla Costituzione soprattutto a causa di “questi tempi”:“dovrebbe offrire garanzia di democrazia e di libertà, però, ecco, anche nel Governo di adesso, nei vari tipi di governi non è che sia tanto rispettata secondo me, per cui dovrebbe garantire qualcosa ma garantisce poco almeno adesso, in questo periodo”.

  22. Domanda 5: ITAS • Pochi intervistatiesprimono un parere negativo verso qualsiasi forma di garanzia sopratutto dovuta dal fatto che secondo loro la Costituzione non viene rispettata: • “Rispetto tra tutti anche se molto spesso non viene, non c’è……garanzie più che altro adesso come adesso riguardo alla politica non ci sono” • “Per me la Costituzione non viene tanto seguita e quindi non è che per me offra tante garanzie” • La maggior parte degli intervistati si esprimono soprattutto (ma non solo) in relazione a garanzie che riguardano la sfera personale, i propri diritti: • “Innanzitutto la sicurezza, nel caso in cui vengano rispettate, la sicurezza che comunque sia ognuno ha i propri diritti e….. garanzie ecco rispetto dei diritti in primis” , • “Per la giustizia …. appunto per la sicurezza sul lavoro, per la sicurezza delle persone in generale …”

  23. Domanda 5: Pannaggi Al di là di coloro che non si pronunciano in quanto non ne hanno idea, si può notare che le garanzie che la Costituzione dà riguardano • “mantenere un equilibrio anche se magari non ci riesce in tutti gli ambiti”, • “protezione, sicurezza”, • “un futuro speriamo migliore per tutti”, • “Sono tante, in Italia potremmo dire aumento del denaro per le pensioni o meno sbarchi italiani, solo che tra il dire e il fare si dice c’è di mezzo il mare, quindi”. Si può dunque notare una confusione circa il ruolo della Costituzione che sembra essere individuato come prettamente esecutivo rispetto ad alcuni problemi sottointesi nelle risposte date.

  24. Osservazione Dalle domande 4 e 5 deriva il profilo medio complessivo di un giovane e di una giovane che ha • forte la linea dei diritti e delle aspettative dallo Stato • alquanto attenuata la linea dei doveri che implichino sacrifici della propria individualità e che richiedono impegno associativo collettivo e uscita dal privato.

  25. Domanda 6: da dove derivano le tue conoscenze della Costituzione? (Lavoratori) Possiamo suddividere le risposte date a questa domanda secondo due categorie: • ambito puramente scolastico: quasi tutti gli intervistati hanno citato in un modo o nell’altro il proprio percorso di studi. Come scuole sono state citate le scuole medie e superiori. Le materie di studio specificate in quanto fonte dirette all’interno del percorso scolastico sono l’educazione civica e il diritto. • mezzi di informazione: parte dei quali hanno individuato la televisione e i giornali come specifici mezzi di conoscenza della Costituzione. Sono soprattutto coloro che hanno un titolo di studi inferiore ad individuare la televisione come unico mezzo di conoscenza della Costituzione.

  26. Domanda 6: studenti universitari Le categorie emerse sono: Scuola : 1) scuola (in generale) 2) elementare 3) media 4) superiore 5) Università (2 filosofia, 2 economia, 1 giurisprudenza) Media : 1) TG 2) programmi TV 3) giornali Famiglia : 1) Genitori Interesse personale : 1) letture personali 2) Confronto con amici

  27. Domanda 6: Liceo classico Le categorie emerse sono: • scuola • mezzi di informazione • famiglia • letture/interesse personale • iniziative del comune • Scuola: in maggioranza hanno fatto riferimento – non esclusivo – alla scuola. Tra chi specifica il tipo di scuola, sono preponderanti coloro che citano le scuole medie, inesistente il riferimento alle scuole elementari. Citate due materie l’educazione civica e la storia. Infine, un’intervistata fa riferimento a piccoli opuscoletti che vengono ogni tanto mandati e letti. • mezzi di informazione: in particolar modo vengono citati • la televisione, • i telegiornali e i programmi di informazione e di storia

  28. Domanda 6: Liceo classico (…continua) • Famiglia: tra gli intervistati che citano la famiglia due fanno riferimento alla madre (in entrambi i casi laureata in Giurisprudenza). In questo caso sembra avere un ruolo importante il titolo di studio di uno dei genitori: il fatto che uno dei genitori abbia studiato Giurisprudenza determina un maggiore interessamento allo studio della Costituzione. • Letture/interesse personale: gli intervistati che hanno uno dei genitori con una laurea in Giurisprudenza fanno riferimento all’interesse e alle letture personali e dunque alla cultura generale :“Mia madre insegna diritto e io mi sono presa la Costituzione, me la sono un po’ studiata, perché mi interessava, e quindi perché non interessarsi di questo, ne parlo spesso, mi interessa • Iniziative del Comune di Macerata“c’era stata una iniziativa del Comune che comunque avrebbe regalato una copia della Costituzione a tutti i ragazzi maggiorenni di Macerata però non ci siamo potuti andare perché avevamo compito e quindi (ride)[… indiretto monito alla scuola?] non è stato possibile, comunque, sì, è stata una bella iniziativa, secondo me”

  29. Domanda 6: ITAS • Praticamente tutti gli intervistati dichiarano che le proprie conoscenze relative alla Costituzione derivano prettamente ed esclusivamente dalla scuola. Nello specifico, molti di loro fanno riferimento al fatto che il loro istituto ITAS prevede nel corso di studio la materia di diritto. • Solo un candidato dichiara che comunque le conoscenze da lui acquisite sono da attribuire ad un proprio interesse alla materia.

  30. Domanda 6: Pannaggi • I soggetti affermano che le loro conoscenze (per quanto lacunose) derivano soprattutto dalla scuola: • “Quali conoscenze?...no…le uniche conoscenze dalla scuola, quelle poche”; • “Dalla scuola, ma scarse proprio”; “Dal primo superiore abbiamo fatto diritto, e basta”. (Tra le materie citate nello specifico, diritto e storia). • Citati in misura minore i media • “Eh…comunque a scuola perché faccio diritto quindi magari un’accennata della Costituzione l’ho avuta, poi comunque leggendo i giornali o quant’altro”; • “Da tv e scuola."

  31. Domanda 7. Quale potrebbe essere secondo te un metodo per far conoscere la Costituzione ai giovani? (Lavoratori) Le risposte date a questa domanda ruotano attorno a due nuclei: • la necessità di rendere lo studio e la conoscenza della Costituzione meno pesante e più pratico Esempi: “metterla sottoforma di qualcosa, adesso ti dico tra virgolette i fumetti ma per modo di dire, qualcosa di più semplice perché comunque la Costituzione è una cosa che … (inizia a ridere) è un po’ pesante” • il ruolo centrale della scuola in questo percorso di conoscenza che denota come in fondo per i ragazzi “Costituzione = materia di studio a scuola” Esempi: “organizzare un’assemblea, cose del genere” , “Renderla meno pallosa a scuola” , “Inserirla anche nelle scuole più elevate” , “Un metodo è tramite l’insegnamento, si deve dare molta importanza a scuola” , “magari leggere la Costituzione a scuola”.

  32. Domanda 7: Studenti universitari • Sono soprattutto (ma non esclusivamente) gli studenti iscritti alla Facoltà di Scienze della comunicazione ad individuare nei media utili strumenti per raggiungere il pubblico dei giovani. Il riferimento non è solo ai media tradizionali e ad internet ma anche ad attività di comunicazione che arrivino ad un pubblico vasto, come l’organizzazione di video conferenze da trasmettere nei locali pubblici • Anche in questo cluster emerge la necessità di rendere più vicino ai giovani il linguaggio da utilizzare nella trasmissione della conoscenza della Costituzione (“Forse avere un approccio migliore nei confronti dei giovani, ponendola come una cosa che ci appartiene e che non è una cosa distante da noi, io almeno ora la vedo come una cosa distante da noi, che ci appartiene ma in senso lato, invece dovremmo conoscerla bene per tutelarci e sentirci parte di uno stato”). • Alcuni soggetti rimarcano la carenza formativa delle scuole superiori, medie e anche elementari, reputando necessario, ad esempio, distribuire libretti della Costituzione anche nelle scuole elementari: “in America fin dalle elementari hanno tutti la loro carta dei diritti che noi dovremo sapere”.

  33. Domanda 7: Liceo classico • Quasi tutti gli intervistati si appellano alla scuola per una maggiore conoscenza della Costituzione (“a scuola, nessuno ce ne parla, assolutamente, erano stati distribuiti dei libretti però erano stati messi sopra dei tavoli e lasciati lì … quindi a scuola, favorire gli studi sociali”, “sicuramente un programma magari più completo a scuola perché, ok, sì, a scuola si fanno le ore di educazione civica o magari anche di diritto, dentro questa scuola non c’è la materia di diritto, però, comunque, un maggior approfondimento per quanto riguarda educazione civica”). • Alla scuola si affiancano (ma non si sostituiscono) proposte legate ad altri strumenti, in primis i programmi televisivi (oltre che menzionare l’utilità di opuscoli informativi). • Inoltre, è menzionata da tre ragazzi (anche citata nelle risposte alla domanda precedente) come “bella iniziativa” quella intrapresa dal Comune Anche alcune risposte all’interno di questa domanda fanno riferimento alla necessità di legare la trasmissione della Costituzione ai giovani a metodi che affianchino alla stessa “esempi pratici” che la rendano “meno pesante”.

  34. Domanda 7: ITAS Le risposte si suddividono in due gruppi • Coloro che affermano che è compito della scuola che deve approfondire e far conoscere meglio questo argomento: “Attraverso la scuola sicuramente anche se ci sono dei lati negativi dell’insegnamento scolastico perché molto spesso non viene affrontato in maniera giusta l’argomento oppure non viene fatta chiarezza su quello che significhi veramente, viene spiegato in tanti non capiscono in molti non chiedono quello che non capiscono per cui rimane li….e nessuno poi lo va a toccare perché è una cosa anche considerata un po’ obsoleta ….cioè non…..ci sono pochi che tengono in considerazione la Costituzione tra i giovani….non è un argomento di cui si parla” 2) Coloro che fanno riferimento a metodi che si allontanino dall’approccio didattico tipico della scuola. In questo gruppo si distinguono • coloro che fanno riferimento a mezzi specifici e in particolare ad alcuni media: “Attraverso i giornali, attraverso le informazioni, i media ….. attraverso delle giornate che trattino il tema della costituzione per i giovani” , • coloro che fanno riferimento al “modo”, alla necessità di rendere la trasmissione della conoscenza della Costituzione più “concreta” : “Far vedere che è vera, cioè che è una cosa reale che è possibile concretizzarla … l’unico metodo per farla conoscere ai giovani è rapportarla in un modo, per tutti uguale … come per un povero che perché ruba un pezzo di pane viene messo in galera anche uno che ha ucciso dovrebbe essere messo lo stesso in galera”

  35. Domanda 7: Pannaggi • La tendenza principale è quella di scegliere strumenti che facciano parte della loro realtà, del contesto in cui intrecciano quotidianamente relazioni, perciò Internet, principale veicolo di informazioni tra i giovani. Citata anche la Tv e in particolare un canale, MTV. • Per quanto riguarda le scuole si tiene a sottolineare l’importanza di diffondere la conoscenza della Costituzione non attraverso noiose lezioni, (“un modo anche spiritoso, non solo in modo serio…spiegarlo in classe è troppo pesante”) ma in modo interattivo. In particolar modo viene espressa la possibilità che siano i giovani(“… come voi”) a fare questo tipo di lezione.

  36. Domanda 8: In che modo i media contribuiscono alla costruzione della conoscenza della costituzione? (Lavoratori) Buona parte degli intervistati risponde a questa domanda utilizzando termini negativi. Possiamo racchiudere in quattro macro aree i motivi addotti: • l’incomprensibilità dei termini utilizzati quando i mass media affrontano tematiche più impegnative “male perché usano paroloni quando comunque sia si potrebbe semplificare tutto con una semplice … una semplice risposta senza affermazione e senza usare termini assurdi, per questo, però sembra che usando termini grandi che chissà cosa vogliono dire loro li usano per … anzi, tante volte ti fanno sentire ignorante proprio”

  37. Domanda 8 (Lavoratori) • l’esclusivo spazio dato a programmi ed argomentazioni più frivole a discapito di argomenti più importanti: “No per niente, assolutamente no. Cioè, c’è tanto spazio per tanta robaccia però cose che dovrebbero un po’ più nazionalizzarci, no!” , “In nessun modo … i media sono Maria De Filippi, Matrix, queste cose qua non mi pare che ne parlino …”,“Non credo che contribuiscano, alla fine i media danno notizie, spettacoli o cavolate” • I media come strumenti di distorsione della realtà o addirittura degli stessi articoli della Costituzione, a volte per trarne vantaggio e convenienza: “Contribuiscono sì, però a volte non sempre in maniera corretta perché comunque molto spesso distorcono quella che è la realtà o comunque degli articoli della Costituzione”, “Sì e no, però a loro vantaggio e solo quello che conviene a loro” • una confusione con l’ambito politico: “è che non mi pare che parlino, cioè, parlare di politica in televisione non è parlare della Costituzione …” , “In maniera negativa. Non la fanno conoscere, cioè, nello specifico, secondo me la modificano a seconda dell’avvenimento, della esigenza politica”

  38. Domanda 8: studenti universitari • La maggior parte si esprimono in modo completamente negativo (nessun modo) compresi gli studenti iscritti alla facoltà di Scienze della comunicazione. • Tra chi giustifica la negatività delle proprie risposte, i soggetti esprimono soprattutto un sentimento negativo legato al “controllo dei contenuti dei Media” per interessi diversi dall’informazione: • “Secondo me negativamente, perché passa sempre il messaggio che una legge viene fuorviata sempre a favore dei potenti, non viene tutelato il debole anche se nella Costituzione viene proprio esplicitamente detto” • C’è anche chi non nota in questo senso una mancanza da parte dei media in quanto, in fondo, non è un dovere ad essi imputabile: “In che modo contribuiscono gia adesso?...poco., perché … non penso che abbiamo il dovere di farlo”.

  39. Domanda 8: Liceo classico L’impatto immediato derivante dall’analisi dei risultati è che gli intervistati si dimostrano poco fiduciosi sul ruolo che i media rivestono nella costruzione della conoscenza dei principi della Costituzione. In particolare il riferimento è A) alla natura “distorta” dei mezzi di comunicazione B) al connubio media/politica C) all’ assenza di specifiche iniziative di contenuti impegnativi (e si ha comunque la percezione che quelli che ci sono utilizzano un linguaggio non proprio alla portata di tutti).

  40. Domanda 8: ITAS • Coloro – assolutamente in minoranza – che fanno riferimento ai modi in cui la Costituzione è oggetto di informazione da parte dei media, citano in particolare alcuni avvenimenti o programmi: “Sì influenzano, in alcuni avvenimenti ad esempio nell’anniversario della proclamazione è stato ripetuto quindi con il telegiornale attraverso la comunicazione” , “Magari facendo ascoltare per radio, mostrando in televisione non so … tramite i politici, i decreti che sono stati emessi”. • Gli altri intervistati fanno riferimento non solo al fatto che i media contribuiscono molto poco alla conoscenza della Costituzione, ma anche all’ immagine negativa che hanno di essi: “ Non aiutano alla conoscenza, sono pochi i programmi che aiutano perché non ce ne sono tanti e per esperienze personali non ho mai visto un programma che tratti della costituzione” , “Non offrono la conoscenza della costituzione, sottolineano solo i fatti che fanno maggiore scandalo tipo le scarcerazioni dopo sei mesi” , “ … I mass media non aiutano anzi peggiorano le conoscenze e la voglia di ragazzi adolescenti come me di conoscere queste cose fondamentali della vita “

  41. Domanda 8: Pannaggi Quello che emerge è che i media non siano una effettiva fonte di informazione per ciò che riguarda la Costituzione. • La maggior parte non si pronuncia o si pronuncia in termini negativi(“Secondo me in nessun modo” , “In percentuale il dieci per cento, soprattutto per quanto riguarda i giovani” , “Poco” , “Non è che contribuiscono molto bene, certe volte quasi coperta un po’”), • solo tre intervistati individuano delle attività attraverso cui, secondo loro, i media si rendono partecipi della conoscenza che i giovani hanno sulla Costituzione: “nella Pubblicità…”, “Fatti giornalistici che riguardano anche lo stato” , “Attraverso fonti di informazione, tv, radio, internet, manifesti pubblicitari”.

  42. Ricapitolando • La rappresentazione sociale della Costituzione (e del suo ruolo) si caratterizza come normativa e dunque corrisponde (e si confonde) con quella del ruolo delle leggi. Non si ha la percezione della Costituzione come legge fondamentale dello stato, bensì come di un insieme di leggi. Comunque diffusa la consapevolezza che dalla Costituzione (e da nessun altra legge…) derivano i diritti (soprattutto) e i doveri che ha il cittadino • da una parte una confusione del suo ruolo con quello delle leggi, • dall’altra la consapevolezza della sua unicità in quanto garante di diritti e doveri contemplati esclusivamente in essa.

  43. Ricapitolando … • Si riscontra un orientamento di priorità che tende a privilegiare i diritti personali al lavoro, alla pari dignità e uguaglianza. • Minore è invece l’attenzione, sempre in termini di senso personale, per obiettivi sociali e collettivi • Dalle domande 4 e 5 in particolare deriva il profilo medio complessivo di un giovane, di una giovane, che ha • forte la linea dei diritti e delle aspettative dallo Stato • alquanto attenuata la linea dei doveri che implichino sacrifici della propria individualità e che richiedono impegno associativo collettivo e uscita dal privato.

  44. Ricapitolando … Per quanto riguarda la conoscenza della Costituzione, emergono due nuclei: • la necessità di rendere lo studio e la conoscenza della Costituzione meno pesante e più pratico; • il ruolo centrale della scuola in questo percorso di conoscenza che denota come in fondo per i ragazzi “Costituzione = materia di studio a scuola” e non diritto e dovere di conoscenza per poter esercitare nel modo più completo ed adeguato la propria cittadinanza Il ruolo dei media appare importante per ciò che concerne un utilizzo personale, creativo e innovativo degli stessi al fine di far conoscere ai giovani la Costituzione … Per quanto riguarda però i giudizi relativi all’attuale influenza dei media nella costruzione della conoscenza della Costituzione, le risposte sono soprattutto negative.

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