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Femministe

Femministe. Alleanze con altre forze. Negli Usa il femminismo rientra nella strategia borghese riformista, mirante a ricostituire la vita istituzionale del paese secondo principi nazionalisti ed egualitari, e sulla base di programmi di riforma civica.

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Presentation Transcript


  1. Femministe

  2. Alleanze con altre forze • Negli Usa il femminismo rientranella strategia borghese riformista, mirante a ricostituire la vita istituzionale del paese secondo principi nazionalisti ed egualitari, e sulla base di programmi di riforma civica. • In Europa le tattiche oscillano tra il riformismo liberale e il moralismo sociale protestante assumendo una sempre maggiore aggressività in relazione all’avanzata del movimento socialista, le cui tattiche e metodi di propaganda avranno influenza sulle femministe.

  3. Alleanze • Prima metà 800 • Alleanza con le forze democratiche è una tendenza che emerge in tutta Europa. Democratici: • diritti civili: considerare anche le donne- per esempio per la questione della proprietà, che è molto limitata per le donne sposate • Diritti politici: suffragio universale- i democratici maschi si occupano soprattutto di quello maschile, ma qualcuno, come John Stuart Mill chiede anche quello femminile. Le democratiche lo chiedono, ovviamente.

  4. Diritti economici: tutti hanno diritto a mezzi di vita sufficienti, quindi salario equo, redistribuzione dei redditi, per esempio attraverso la tassazione, riforma agraria. • Diritti sociali: istruzione laica per maschi e femmine; istruzione di base obbligatoria e gratuita; protezione del lavoro e dei lavoratori anziani. diritto al lavoro. • Alleanza con i democratici In Germania ha origine dai rapporti tra le chiese libere e i democratici e il movimento operaio. • Italia movimento mazziniano esalta il ruolo femminile, la collaborazione tra i sessi.

  5. Prima del 1848 • Le pensatrici, e qualche pensatore, femministe prima del 1848 ritenevano necessario un mutamento negli equilibri di potere nella struttura familiare e nella società, centrando l’attenzione soprattutto sull’eguaglianza morale e intellettuale. • L’influenza della donna avrebbe arricchito la sfera civile- e civica- e quella socio-economica.

  6. Femministe Rivendicazioni limitazione del potere maritale istruzione diritto al lavoro e all’equa retribuzione diritto di rappresentanza

  7. Prima del 1848 • Nuova concezione della sessualità e del matrimonio. • Una parte parla di trasformazione o addirittura di abolizione del matrimonio. • Una piccola parte di emancipazione sessuale dell’individuo. • Emancipazione legale ed economica delle donne adulte.

  8. Collegamenti tra donne • Canali attraverso i quali le donne si collegano tra di loro ed avanzano le loro richieste: • dissidenza religiosa • assistenza • stampa • organizzazioni sindacali • rapporto con le correnti di pensieri progressiste e presenza al loro interno. • Vere e proprie organizzazioni di donne.

  9. Il movimento femminile • si presenta, per buona parte del XIX secolo, come movimento “diffuso” che agisce socialmente, e se si raccoglie lo fa intorno a giornali, ad associazioni che praticano l’assistenza e l’istruzione, esperimenti pratici di nuovo modo ‘impostare le relazioni tra i sessi, collegati ad una complessiva ridefinizione dei rapporti sociali. • Allargamento della sfera femminile

  10. Assistenza • L’assistenza è stata il campo in cui si è espressa con maggiore vigore a partire dall’800 la presenza militante femminile. • L’assistenza è stata, insieme al socialismo utopistico e alle prime esperienze sindacali, l’incubatrice dei movimenti femministi.

  11. Una guardia nazionale dell’assistenza • Nel 1849-1850 la rivista femminile tedesca “Kranzchen” (Piccola ghirlanda) protestava contro coloro che volevano limitare l’attività della donna ”alla sfera pratica che le era stata assegnata”, e pretese che essa potesse “muoversi con la maggiore libertà sul palcoscenico della vita sociale e che “la parte femminile della popolazione” creasse “una guardia nazionale dell’assistenza”.

  12. Negli anni 30 e 40 dell’800 la critica sociale concentra la sua attenzione su donne e bambini tra la forza lavoro industriale • Le prestazioni a favore dei poveri e degli oppressi diventano per le donne del ceto medio il primo campo d’azione in favore del proprio sesso.

  13. Assistenza . • Come visitatrici nelle carceri dal 1817 in Inghilterra la Newgates Society ( carcere di Londra), fondata dalla quacchera Elizabeth Frey; che dà luogo nel 1836 alla British ladies Society. • In Inghilterra si sviluppa una fitta rete d’iniziative assistenziali organizzate da donne: • scuole, asili per bambini, mense per i bambini e per i poveri, assistenza a carcerati ed ex-detenuti, alle madri, alle ragazze povere, alle prostitute, cominciando dalle ex.

  14. Assistenza all’infanzia • vale a dire : • assistenza ai bambini figli di lavoratrici • assistenza a bambini e soprattutto bambine, orfani, sfruttati in condizioni di disagio familiare economico e “morale” • assistenza ai “discoli”, cioè che hanno commesso o sono stati coinvolti in reati

  15. Assistenza/ solidarietà • assistenza alle donne vittime di situazioni familiari di violenza- • assistenza alle ragazze inurbate e migranti • assistenza alle giovani lavoratrici • (e non solo le operaie, ma anche e soprattutto domestiche, cameriere, istitutrici)

  16. Assistenza/formazione • Matilde Calandrini, • A Milano Laura Solera Mantegazza, già nel 1850 apriva, al pian terreno della propria casa il Pio Ricovero per bambini lattanti e slattati, rivolto ai figli delle lavoratrici. • E sempre lei fondava, con altre amiche, l’Associazione di mutuo soccorso e istruzione per le operaie, nel 1862 • E nel novembre 1870 apriva una scuola professionale per ragazze grazie a un contributo di 500 lire del Comune e all'aiuto di alcune patronesse

  17. Sanità • Le donne gestiscono la sanità nella Repubblica romana • Florence Nightingale e le infermiere professionali. • Alcuni decenni dopo le crocerossine • Leghe contro l’alcoolismo • Esercito della salvezza. • Disposizione filantropica delle donne: loro destinazione al lavoro sociale professionale

  18. L’assistenza sociale • Le donne dei ceti più bassi non sempre erano entusiaste di queste attività, che non potevano da sole assicurare un miglioramento stabile della loro condizione. • Inoltre, c’era una fortissima distanza culturale tra assistenti e assistite. • E allora le femministe accrebbero ulteriormente i loro sforzi per diffondere nuove concezioni.

  19. Mutua assistenza • Problematizzando le barriere imposte dalle classi sociali e sostituendo il concetto di “filantropia” con quello di “assistenza sociale”. • Fondamentale fu la scelta di fare delle assistite donne attive nell’assistenza reciproca

  20. Assistenza/cittadinanza • Ansia, si direbbe, di darsi un’esistenza sociale, ma anche desiderio di mettere a frutto la propria istruzione, di giocare la propria vocazione alla cura in termini di protagonismo, di fare di essa la base di una solidarietà, di un legame tra donne. • le donne fanno della responsabilità e il conseguente impegno sociale, di cui rivendicano il dovere e la competenza, una delle prime forme di associazione e di lotta. • Che è anche forma d’acquisizione della cittadinanza.

  21. Assistenza nei movimenti • Cucinare per gli scioperanti e le loro famiglie è un gesto politico. • Assistere le schiave e gli schiavi fuggiaschi è un gesto politico. • E compito dell’analisi storica è considerare i molti aspetti sotto cui si è presentata sempre, ma in particolare nei momenti di trasformazioni, la condizione e l’azione femminile. • Ed è stata necessaria la lettura di genere della storia per porre i presupposti di un’analisi di questo tipo.

  22. Lotte per l’indipendenza nazionale Partecipazione femminile alla guerra dell’indipendenza greca 1821-1828. Al risorgimento italiano.

  23. Assistenza nei movimenti • Ma si entra anche in un contesto in cui la definizione di attività di assistenza, che pure non è impropria è stata usato per sminuire “storicamente” il significato e l’interesse politico, e il ruolo politico, delle donne in esse impegnate. • Raccogliere denaro per finanziare imprese garibaldine è un gesto politico.

  24. 1848 • Alla vigilia del 1848 ci troviamo di fronte a un’intensa attività femminile che si occupa di poveri, di bambini e bambine, di carcerate, prostitute e lavoratrici. • E a un femminismo radicale molto vicino ai socialisti, che colloca la liberazione della donna all’interno di un processo di trasformazione generale.

  25. 1848 • Che cos’hanno in comune? • Rivendicazione per le donne dell’accesso ad istruzione, lavoro, e professioni. • La critica alla doppia morale sessuale e alla sottomissione della donna nel matrimonio. • Il 1848 porterà alla ribalta la questione della rappresentanza politica del proletariato e delle donne.

  26. Lotta antischiavista Stati Uniti In un certo numero di Stati, le donne votano nei consigli scolastici, e possono essere elette consigliere, Per lo sviluppo di un movimento femminista statiunitense essenziale fu in primo luogo lo stretto rapporto tra le prime suffragiste americane e il movimento per l’abolizione della schiavitù dei neri, da cui il loro movimento nacque. Il rapporto ruotava proprio intorno all’anomalia del corpo delle donne e dei neri- due differenze immodificabili proprio in quanto differenze fisiche- rispetto al modello del cittadino.

  27. Lotta antischiavista • Le Società degli amici aiutavano gli schiavi a fuggire al Nord e organizzavano iniziative contro la schiavitù • Due tra le più attive militanti del movimento furono le sorelle Sarah e Angelina Grimkè, figlie di un alto magistrato di Charleston, Carolina del Sud, e proprietario di numerosi schiavi, ed autrici, soprattutto A., di saggi contro lo schiavismo, come il volumetto An Essays on Slavery and Abolitionism, with Reference to the Duty of American females. • Nel 1837 il primo Congresso antischiavistico femminile si tenne a New York. • Seneca Falls. 1848

  28. Socialisti I primi socialisti ( Buonarroti-Babeuf- Blanqui) non hanno uno specifico interesse per le donne, E’ probabile che il complesso rituale delle società segrete rendeva difficile la partecipazione femminile, anche se le donne erano ammesse, ed in effetti la carboneria italiana contava qualche presenza femminile, e ancor più la Giovane Italia di Mazzini.

  29. Saint-Simon • Le donne per Saint-Simon: Claude Henry, 1759-1825) • la differenza biologica mostra la complementarità sociale tra i sessi. • Le donne rappresentano il sesso dell’affettività ma hanno una missione non solo familiare. Esse sono la fonte del sentimento anche nella vita sociale. • L’uomo e la donna ecco l’individuo sociale

  30. Francia Sansimoniani • I suoi seguaci sostenevano che la rivoluzione francese aveva liberato il borghese, ma era venuto il momento di liberare il proletario. • Era necessario per questo una società che eliminasse la proprietà privata. • Messa in comune della gestione delle risorse. • Solidarietà, e le donne erano importanti per sviluppare questo sentimento. • Diedero vita ai Falansteri

  31. Saint Simon e Fourier • Ragione e sentimento • Il padre e la madre guidano i suoi seguaci. • Charles Fourier ( 1772-1837); • “ Il mutamento di un’epoca storica può sempre essere determinato dal progresso delle donne verso la libertà, poiché nel rapporto della donna con l’uomo, la vittoria della natura umana sulla brutalità è più evidente”.

  32. Fourier • A determinare l’oppressione e l’avvilimento delle donne è soprattutto il matrimonio: un fatto essenzialmente economico, al quale la maggior parte delle donne si piega perché non dispone di un reddito sufficiente per vivere, cioè è priva d’autonomia economica, e perché soggetta alle decisioni ella famiglia. • L’ordine domestico nasconde le catene del sesso debole.

  33. Fourier • Dal 1830 in poi i suoi scritti costituiranno la fonte di qualsiasi teoria libertaria relativa alle donne. • Le sue dottrine s’incontrano con quelle di Saint Simon. • Falansteri lavoro e vita in comune

  34. Désirée Véret, Marie Reine Guindorf, Suzanne Volquin • Désirée Véret nacque da una famiglia operaia e lavorò come cucitrice prima di impegnarsi nel movimento sansimoniano. • Nell'agosto 1832 fondò con Marie Reine Guindorf il giornale femminista «La Femme libre». • Con la cucitrice e poi ostetrica Suzanne Volquin ( 1801-1877)

  35. Désirée Véret scrisse sul primo numero del giornale • «le donne, fino a ora, sono state schiave sottomesse, o schiave in rivolta, ma mai libere. Le prime, piegate a quella naturale convenzione che è la base della nostra educazione, sono schiave dei pregiudizi sociali, ma si trovano protette da questi stessi pregiudizi ai quali si sottomettono contro ogni dispotismo individuale. Le seconde, al contrario, affrancatesi dalle barriere dell'opinione generale, non possono invocare l'egida di questa opinione che esse disprezzano e cadono sotto la dipendenza personale degli uomini i quali, non essendo legati a una morale unitaria, non hanno altra sanzione ai loro principi e ai loro giudizi isolati che quella del capriccio o dell'indulgenza

  36. Désirée Véret • Con la Rivoluzione del 1848 s'impegnò politicamente, indirizzando lettere e petizioni al governo provvisorio per ottenere l'introduzione del divorzio e miglioramenti economici delle lavoratrici. • Venne eletta all'unanimità delegata alla Commissione dei lavoratori. • Collaborava a «La Voix des Femmes», un giornale femminista fondato da Jeanne Deroin e Eugenie Nibovet • Dopo la chiusura di quel giornale, fondò con la Deroin l'Association mutuelle des femmes

  37. Flora Tristan • Flora Tristan, (1803-1844) figlia di una modesta ragazza francese e di un ricco giovane peruviano, di Lima, che non l’aveva sposata; crebbe senza il padre; operaia colorista, nel 1821 sposa il padrone. Nascono i figli, ma André Chazal è possessivo e gelosissimo e Flora scappa e trova lavoro come dama di compagnia; il marito la insegue e arriva a spararle, ferendola. Flora si reca in Perù presso la famiglia del padre, che l’accoglie volentieri.

  38. Flora Tristan • nel 1835 torna in Francia, senza preoccupazioni economiche, grazie ad una rendita assegnatale dallo zio. Nell’America latina ha visto cose nuove, che racconta in un libro, Le peregrinazioni di una paria. • Si reca, poi, in Inghilterra, per un’inchiesta nelle fabbriche, nelle prigioni, nei finishes, specie di bordelli di lusso. Raccoglie i risultati delle sue indagini, nelle Passeggiate londinesi, che esce nel 1840, ed è il primo tentativo di analisi delle conseguenze della rivoluzione industriale sulla popolazione di una grande città

  39. Flora Tristan • Scrive anchel’Union ouvriere, manuale destinato agli operai dei due sessi: di fronte al padronato spietato, l’unica soluzione è la solidarietà e l’unione tra tutti i lavoratori ( in Inghilterra aveva conosciuto le Trades Unions, peraltro non ancora nazionalmente organizzate). Le donne devono avere gli stessi diritti degli uomini, e la libertà personale. Inizia a viaggiare ra i lavoratori francesi per spiegare il suo progetto. • Tiene conferenze per spiegare il suo progetto • Muore nel 1844

  40. Jeanne Deroin • Jeanne Deroin, cucitrice, studia e riesce a superare gli esami necessari, ed apre una scuola per l’istruzione dei figli del popolo. Nel 1848 fonda insieme ad un gruppo di amiche, come lei socialiste, il club dell’emancipazione delle donne, e collabora a diversi giornali femministi. Nel 1849 viene candidata illegalmente, perché non era ammesso il voto attivo e passivo delle donne all’assemblea legislativa. Arrestata, passa alcuni mesi in prigione. Quando esce il marito è impazzito, i figli sono in orfanotrofio; deve ricostruire la sua vita. Impossibilitata a vivere ed sprimersi liberamente in Francia, emigra in Gran Bretagna

  41. Alleanza con i democratici In Germania ha origine dai rapporti tra le chiese libere e i democratici e il movimento operaio. In Francia, femministe e repubblicani si alleano nella lotta per la democrazia. Con i radicali, dal 1870 le femministe conducono la lotta per l’accertamento della paternità e il divorzio. Ma non sono particolarmente impegnati per la questione del voto, perché temono un’avanzata delle forze cattoliche.

  42. Robert Owen • Le cooperative oweniane le mansioni di cura erano equamente ripartite tra uomini e donne. • L’emancipazione femminile era solidamente legata al concetto di una società alternativa non competitiva in cui i mezzi di produzione non erano di proprietà individuale.

  43. Anne Wheeler • Anne Wheeler ed William Thompson, in un saggio del 1825, An Appeal on Behalf of Women, presentano argomenti che legano cooperazione ed emancipazione femminile. • John Stuart Mill, (1806-1873) economista, filosofo, teorico politico democratico, riteneva la questione femminile la più urgente, ancor più di quella operaia, perché lo stigma d’inferiorità colpiva le donne di ogni età e posizione sociale

  44. John Stuart Mill • . • Nel 1833 si lega ad Harriett Taylor, moglie di un uomo d’affari, John Taylor. • l suo saggio The Subjecton of Women (1869)tradotto in tutte le lingue, diventa un testo fondamentale per la corrente egualitaria liberale • Quella delle donne era una condizione simile a quella degli schiavi d’America, non solo per la natura dispotica della loro subordinazione domestica, ma anche per la. prevedibile complessità del loro processo di emancipazione, che l’inclusione politica avrebbe iniziato ma non concluso.

  45. Gran Bretagna protezione dei minori e della lavoratrice • La Factory Act del del 1832 introduce il limite d’orario per il lavoro dei fanciulli , ma nel dibattito che la precede e la segue, molti sostengono che anche le donne debbano godere di specifica protezione, perché come i bambini non sono compiutamente free agents ( perché dipendenti da un uomo), e non solo per proteggerne il fisico, ma soprattutto il comportamento morale. • Miners Act 1842: vieta il lavoro sotterraneo alle donne di qualsiasi età.

  46. Factory Act 1844 estende alle donne sopra i 18 anni il limite d’orario delle 12 ore. • Quello del 1847 riduce le ore, per donne minori a 10, • Anni 70 le femministe sono contrarie ad una legislazione specifica protettiva sul lavoro femminile, che le equipara ai minori. Ma lo stato continua a legiferare in tal senso.

  47. Seneca Falls 1848 Nello stato di New York, a Seneca Falls, la prima convenzione sui diritti delle donne, che chiede il diritto di voto, su iniziativa di Elizabeth Cady Stanton e Lucretia Mott. Seguiranno quella di Rochester e l’anno successivo quella di Salem, nell’Ohio, nel Massachussets.

  48. Seneca Falls • Lui ha monopolizzato quasi tutti i lavori remunerativi e, da quelli a cui ha accesso, la donna trae soltanto guadagni modesti. Le sbarra tutte le strade che consentono di diventare ricchi e di distinguersi, cose che egli per sé considera massimamente onorevoli. Come docente di teologia, di medicina, o di legge, lei non è nota. • Le ha negato ogni possibilità di ottenere una istruzione completa, dal momento che tutti i colleges sono sbarrati per lei.

  49. Seneca Falls • La ammette nella Chiesa, come del resto nello Stato, ma soltanto in una posizione subordinata, appellandosi alla autorità apostolica per escluderla dal ministero pastorale e, con qualche eccezione, da ogni partecipazione pubblica agli affari della Chiesa. • Lui ha creato un sentimento pubblico ipocrita stabilendo un codice morale diverso per gli uomini e per le donne, per cui le stesse colpe morali che escludono le donne dalla società sono non soltanto tollerate, ma considerate irrilevanti se commesse dagli uomini

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