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20 aprile 2012 Albergo dei Poveri Palermo

Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana Anisa per l'educazione all'arte Ansas Icom Sicilia IV Giornata della Didattica museale Patrimonio e nativi digitali. Per una educazione ai Beni Culturali al tempo del web 2.0. 20 aprile 2012 Albergo dei Poveri Palermo.

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20 aprile 2012 Albergo dei Poveri Palermo

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Presentation Transcript


  1. Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all'Identità SicilianaAnisa per l'educazione all'arteAnsasIcom SiciliaIV Giornata della Didattica musealePatrimonio e nativi digitali. Per una educazione ai Beni Culturali al tempo del web 2.0 20 aprile 2012 Albergo dei Poveri Palermo

  2. 2009 I Giornata della Didattica musealeDidattica museale in Sicilia: esperienze e proposte2010 II Giornata della Didattica musealeIl museo luogo dell’identità e dell’incontro2011 III Giornata della Didattica musealeMusei e agenzie formative: esperienze e proposte per educare ai Beni culturali2012 IV Giornata della Didattica museale Patrimonio e nativi digitali. Per una educazione ai Beni culturali al tempo del web 2.0

  3. Maria Antonietta Spadaro Vivere “connessi” a scuola e al museo

  4. Il passaggio dal libro al digitale e al Web 2.0 (interattività) non comporta solo un’evoluzione degli strumenti della comunicazione e della conoscenza, ma una metamorfosi dei processi di apprendimento con effetti che ancor oggi non riusciamo a valutare. Il libro (manuale, catalogo, ecc.) ha contribuito alla nostra classificazione delle conoscenze, formando il nostro orizzonte culturale, basato sulla fisicità del libro, sulla permanenza e sulla separazione netta dei saperi. Oggi la flessiblità e velocità della ricerca elettronica, all’interno del mondo virtuale, aprono possibilità prima impensabili, sulla interdisciplinarietà ed anche nella personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Anche noi, non nativi digitali, siamo passati dal telefono fisso al cellulare, dalla lettera all’e-mail, dall’Olivetti al computer, dal libro all’e-book, si vanno accorciando le distanze tra tv e computer, viviamo quasi sempre connessi …

  5. La globalizzazione dei flussi di informazione, con i loro contenuti liquidi, non è di per sé democratica ma, come è stato osservato, lo diventa nel momento in cui tutti hanno la possibilità non solo di ricevere passivamente le informazioni, ma anche di immetterle. Nella scuola comunque nessun computer può, almeno con gli strumenti di oggi, sostituire un insegnante. Così come nel passato (e nel presente) un ottimo libero di testo non ha mai sostituito la presenza, la guida critica, la capacità di interagire passo passo con l’allievo, del docente. Il computer è pur sempre uno strumento per quanto sofisticato e potente nel fornire informazioni e nel metterci in contatto in tempo reale con chiunque. Saper usare il computer non significa automaticamente saper usare le corrette strutture linguistiche e ancor meno saper ragionare e avere senso critico …

  6. Tv, suoni e foto digitaliRiviste: Osservatorio Outsider art – on line, archiviareTic (Tecnologie dell’Inform. e della Comunicazione)Nello studio, nel turismo e nella didattica …Lim (lavagne interattive multimediali)Web 2.0 (interattività)Blog, Facebook, ecc.Kindel Amazon e-bookQr code reader »»»

  7. Il telefonino diventa un’audioguida al museoIQR-Code sono una specie di codice a barre bidimensionale, che al posto delle barre ha dei moduli (come dei quadratini) neri disposti dentro uno schema quadrato bianco. In un solo crittogramma ci sono 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici; QR è l'acronimo inglese diquick response ossia risposta rapida, perché furono ideati per consentire una decodifica rapida del suo contenuto. Dunque, un modo semplice, per accedere a contenuti video, audio ed animazioni, con il proprio smartphone: basta, infatti, scaricare ed installare un semplice software, denominato QR reader, scattare una foto al QR-Code che interessa per connettersi al portale web che ha i vari contenuti multimediali. Fu ideato dalla Toyota nel 1994.

  8. Il 12 aprile 2012 è stata presentata al Senato una mozione in difesa della Storia dell’arte nelle scuole dal Sen. Francesco Rutelli ed altri politici. La mozione è stata concordata con l’Anisa per l’educazione all’arte, che Rutelli ha ringraziato nel corso della lunga e articolata presentazione, durante la quale ha fatto anche riferimento all’uso delle nuove tecnologie nella didattica dell’arte.http://www.youtube.com/watch?v=WcjNDTENNhIhttp://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=95035

  9. Un deciso cambio di rotta sulla politica del Governo relativa all'insegnamento della storia dell'arte nella scuola secondaria, finalizzata a restituire a questa materia il fondamentale ruolo che le compete nell'educazione e nella maturazione dei giovani. E' quanto chiedono il senatore Francesco Rutelli e altri dieci senatori in una mozione presentata in Senato il 12 aprile 2012.Un politica, quella del Governo, segnata dal nuovo ordinamento approvato lo scorso anno che, come si legge nel testo della mozione, ha determinato la sparizione della storia dell'arte dal primo biennio dei licei classici, l'eliminazione di indirizzi professionali in cui la materia costituiva parte integrante dei curricula e una drastica riduzione della stessa negli istituiti tecnici per il turismo.Secondo chi ha presentato la mozione, l'insegnamento della storia dell'arte nella scuola secondaria rappresenta un primato storico della scuola italiana, riconosciuto a livello internazionale, e un vero e proprio fiore all'occhiello del nostro sistema educativo.

  10. Come sottolineato anche dall'UNESCO e dall'Unione europea, e ribadito nell'art. 9 della Costituzione italiana, l'attenzione al patrimonio artistico e la sua tutela e valorizzazione sono componenti essenziali dell'educazione alla cittadinanza e della maturazione dei giovani e dunque valori prioritari per il nostro Paese. A ciò si aggiunge il ruolo fondamentale dell'espressione artistica nel raggiungere una comunicazione diretta fra culture diverse, e la capacità del patrimonio artistico di porsi come fattore di crescita economica. Nella mozione pertanto si chiede al Governo di: reintegrare le ore eliminate dai nuovi ordinamenti della scuola secondaria superiore; riattivare l'indirizzo “beni culturali” nel percorso dei licei artistici; introdurre l'insegnamento della storia dell'arte nel ginnasio; inserire l'insegnamento della materia nella scuola primaria; incoraggiare la fruizione del patrimonio storico e artistico nel corso dell'intero periodo formativo degli studenti italiani favorendo il dialogo con gli enti territoriali ed anche progetti internazionali.

  11. Comunicato ANISA 15 aprile 2012 “Mozioni parlamentari sull’insegnamento della Storia dell’arte nella scuola”Esprimiamo pieno sostegno alle mozioni parlamentari presentate in Senato il 12 aprile 2012 da Francesco Rutelli (API) e Antonio Rusconi (PD) in favore dell’insegnamento della storia dell’arte nella scuola. Il contenuto dei due documenti recepisce in toto le richieste e le argomentazioni sostenute da ANISA per il reintegro delle ore di storia dell’arte eliminate dal recente riordino della secondaria superiore, particolarmente per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali. Per la nostra Associazione, è motivo di orgoglio e compiacimento l’aver sollevato la questione ben prima dell’approvazione della Riforma;ricordiamo che fu in occasione della conferenza stampa tenutasi il 26 febbraio 2009 presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma che il Senatore Rutelli si impegnò a sostenere in Parlamento questa importante battaglia di civiltà.

  12. Ci dichiariamo soddisfatti per l’andamento della discussione suscitata in aula dai due documenti: tutte le forze politiche si sono infatti espresse in favore del reintegro della storia dell’arte in tutti gli indirizzi di studio, concordando sul valore identitario che tale disciplina assume nella formazione dei futuri cittadini italiani e sul vantaggio che una consapevolezza diffusa dei principi di tutela e di conservazione può apportare alla società anche in termini di valorizzazione sostenibile ed economicamente feconda dei Beni Culturali. Il rinvio della votazione, approvato dagli stessi proponenti delle mozioni, è stato deciso proprio al fine di pervenire ad un esito unanime ed incisivo. Attendiamo con fiducia la conclusione dell’iter parlamentare e invitiamo i nostri soci e sostenitori a mobilitarsi e a sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione che, toccando i nodi essenziali dell’identità culturale del nostro Paese, supera di gran lunga gli orizzonti della dimensione scolastica.

  13. Grazie!

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